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Autore: Dregova Tencligno    18/12/2014    0 recensioni
Sono la figlia di una strega, sono dotata di poteri che in molti non riuscirebbero nemmeno a immaginare. Vivo ricordi che non sono i miei ma sono gli unici indizi che ho per capire la mia natura. Sono stata una figlia, un’oggetto, un'anima, un fantasma. Se i nomi definiscono chi siamo sono stata Pulce, Piccola, Emma, Custode, Amore… Ma solo ad un nome, che ho perso molti anni fa, posso rispondere con certezza… nessuno me lo potrà togliere perché con quello sono morta e sono rinata.
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un urlo atroce squarcia l’aria.
Fulmini neri saettano contro il cielo vermiglio stracciando lo spazio.
Un altro urlo. L’aria si ripiega su se stessa e, prima di distendersi, disintegra ogni pietra, ogni albero, ogni arbusto. Rimango solo io.
Resisto all’onda distruttrice aprendomi un varco in essa con la spada.
È giunto il momento. Bisogna porre le ultime battute di questa storia.
Mi muovo velocemente navigando alla cieca nella polvere che l’onda di potere ha sollevato, quando esco dalla barriera granulosa vedo Samara inginocchiata per terra, Lovro è al suo fianco intento ad aiutarla ad alzarsi. Un forte vento schiaffeggia i nostri corpi.
Delle lacrime di sangue le rigano il viso e quando posa il suo sguardo su di me mi trafigge con i suoi occhi verdi.
-Spero tu sia contenta ora!- urla straripante di collera.
-Ho liberato le anime di chi hai circuito.-
-Hai distrutto l’unica creatura che mi abbia mai veramente amata!-
-No. Tu l’hai creato, non lo amavi, non lo hai mai trattato come un tuo pari, per te era solo un servo. Se lo avessi amato veramente non lo avresti costretto ad assorbire le forme di chi uccidevi.-
-Io ti ho voluto bene.- adesso ho davanti Esmeralda –Ti ho trattata come una sorella. Perché siamo arrivate a questo punto?-
-Prima o poi sarebbe successo.-
-No. Ti avrei resa mia prima. Povera Esmeralda, lei non vedeva il tuo potenziale, si limitava solo a trarre energia vitale da te.-
-Cosa vuoi dire?-
-Semplice, e mi sorprende che tu non l’abbia ancora capito. Io non sono sempre stata Emeralda, non è un mio travestimento, non mi sarei mai abbassata a prendere quelle semplici sembianze, diciamo, più che altro, che era una delle mie apprendiste streghe. In tutti questi anni ne ho avute molte, ma solo lei sembrava all’altezza di adempiere al compito che le avevo prefissato. Tenerti con sé fino a quando non avrei trovato il modo di renderti mia. Peccato che ha finito con l’affezionarsi a te, ha anche cercato di ribellarsi ai miei ordini, ma, anche se era brava, rimaneva comunque una strega di secondo ordine. I suoi erano dei trucchi di prestigio da fare nelle più squallide bettole. Voleva liberarti, pensava fosse il giusto prezzo da pagare per redimersi e chiudere definitivamente con la magia.-
-L’hai uccisa…-
-Non c’era altra soluzione, non potevo perdere la possibilità di avere i poteri di un Custode, di riportare in vita la persona che amavo, che ho perso a causa di esseri come te.- nei suoi occhi c’era solo follia –Se ti può consolare, non ha provato molto dolore. Dopo essermi sbarazzata di lei ha indossato i suoi scomodi panni e tu non ti sei accorta di nulla. Come ti ho detto, ti avrei assorbita prima, ma volevo aspettare che sviluppassi qualche potere in più. E ora… potrò finalmente avere i tuoi Lasciti. Sono ancora in tempo.-
-Non ti serviranno a nulla.-
-Ma io non lo faccio solo per questo: avere il potere. Sai, alla lunga stanca cibarsi solo di uomini. Bastardi e codardi. Unita a me nessuno potrà più fermarmi, non potranno cacciarmi di nuovo, non mi esilieranno come hanno fatto quando ero bambina.-
Lovro mi guarda di traverso e stringe più forte a sé Samara, per difenderla; anche lui percepisce che ora sono una minaccia.
-Non posso lasciartelo fare.-
-Perché?-
-Perché non tutti sono come le persone che ti hanno fatto soffrire, ce ne sono altre, come Lovro, Zephyro che sono buone, non mi hanno tradita dopo aver saputo quello che sono. Non lo ha fatto neanche Zoe, o Larz, eppure erano a conoscenza della tua reale natura.
-Menti!-
-Una Custode non può mentire.-
-Aaarrrrgggg….-
Un globo rosso mi colpisce in pieno petto scagliandomi all’indietro, cado a terra e sento un dolore intenso pervadermi tutto il corpo, come se avessi tutte le ossa rotte.
Mi concentro per evocare la mia nebbia, ma non ci riesco.
-È inutile. Ho inibito i tuoi poteri; adesso calmati, a breve sarà tutto finito.-
-Non mi toccare!-
Riesco a produrre solo una leggera lingua di fumo, non riesco a fare di meglio. La condenso formando una lancia e la scaglio contro di lei.
Le basta un gesto della mano per deviarla.
-Ero convinta che l’incantesimo agisse più velocemente. Vuol dire che sei più forte di quanto pensassi. Ma non è un problema.-
Prima di morire tutti sono convinti che saranno presi alla sprovvista da una miriade di domande, che la loro vita scorrerà davanti ai loro occhi, ma è tutto sbagliato. Si comincia a pensare razionalmente, così si porge all’assassino solo una domanda, quella che darà la spinta verso il baratro.
-Eravamo solo umani, perché ci hai uccisi?-
Samara si ferma e scoppia in una grassa risata.
-Ancora vuoti di memoria? È tutta colpa di Zoe, se proprio lo vuoi sapere. Diventare amica con una Vivente in grado di vedere i fantasmi, tua madre, e farle fare delle ricerche su di me per smascherarmi, non potevo permetterlo. Troppi anni di sacrifici fatti per trovare un modo per destare dal sonno eterno Larz sarebbero andati in fumo. Ho solo scelto il male minore.-
Mia madre poteva vedere i fantasmi, come me… Ronan no…
-Era comunque una mortale!-
-Sbagli! Quella cagna di tua madre era una strega, e anche di un certo livello. Ma un misera puttanella non poteva nulla contro secoli di pratica. Si capisce che dovevo per forza eliminare tutta la sua impura progenie, per non rischiare che uno dei suoi frutti avesse il dono della magia. Dato che era una strega mi è sembrato giusto non rompere la tradizione della morte sul rogo. Nata dalle fiamme dell’Inferno, a esse doveva tornare. Anche dopo aver tolto tutti gli impicci di torno ero convinta di poter evocare il mio primo amore, ma sei arrivata tu. Non ti avevo riconosciuta all’inizio, Esmeralda poi non ha mai condiviso le informazioni che traeva da te, ma dopo essermi ricordata di chi eri non potevo sopportare la tua vista e volevo eliminarti. Però le cose si misero bene per te. Non ti ricordavi di me e hai incominciato a sviluppare sin da subito i tuoi poteri, sapevo cosa saresti diventata e non potevo lasciarmi scappare un’occasione simile. Poi sono arrivati i tuoi primi ricordi, troppo frammentati per rappresentare una reale minaccia.- parlando mi dà un po’ di tempo per permettere ai miei poteri di farmi guarire –Ed eccoci qua. In definitiva sto mantenendo la promessa di Esmeralda, sto per infrangere una maledizione. La mia.-
Si volta verso Lovro e gli dà un buffetto sulla guancia.
-Vatti a mettere al suo fianco.-
Un lampo mi attraversa la mente.
Il corpo di Zephyro tra le braccia di Lovro viene sostituito dal cadavere di quest’ultimo e sono io a piangere stringendolo a me.
-Non lo fare, allontanati!- gli urlo, ma lui non mi ascolta.
-Prima di tutto… Il sangue dell’amato di colei che non è né viva né morta.-
Muove la mano verso Lovro e so che è una sentenza di morte.
Un liquido rosso scuro schizza sul mio volto imbrattandomi gli abiti, un fantoccio cade al suolo e una chiazza densa si sparge sul terreno.
-No!-
La nebbia esplode attraverso il mio corpo con tutta la forza che sono in grado di generare, Samara viene investita dalla mia energia e cade a terra ridendo.
-Vuoi ancora ribellarti? Non serve più a nulla. L’ultimo ingrediente lo hai messo tu adesso. L’anima del Custode che non può passare. L’offesa verso chi l’offesa ha posto.-
Mi blocco e lentamente il mio corpo si tramuta in polvere che viene assorbita da Samara che ha allargato le braccia regalandomi un abbraccio mortale.
-No! No! No!-
Cerco di usare i miei poteri ma questi non fanno altro che aumentare la dissoluzione del mio corpo oltre che a rivelarsi inutili. L’incantesimo che Samara ha lanciato contro di me sta dando i suoi frutti. I miei Lasciti sono nulli.
Mi gira la testa e cado a terra.
Buio.
La mia pelle si crepa liberando una luce che si nasconde sotto di essa.
Buio.
Non ho più arti.
Buio.
Rimane solo la coscien…
   
 
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