Un’altra noiosa giornata era cominciata alla
succursale del Poerio.
Anna guardò sconfidata Giuseppe, il suo
compagno di banco, non c’era nulla da fare la matematica di prima mattina
proprio non la capiva! Poiché non riusciva a seguire la lezione, Anna si mise a
guardare fuori dalla finestra. Il cielo era terso e sottilissimi fiocchi di
neve ne scendevano giù lentamente. Era da poco passato il Natale e con esso
anche il Capodanno e si stava avvicinando sempre di più il compleanno della
nostra protagonista. E con esso anche la promessa che Giorgia, la sua migliore
amica, le aveva fatto circa quattro mesi prima. E, come se le leggesse nel
pensiero, in quel preciso momento Giorgia le inviò un messaggio “Hei! è quasi arrivato il 17! Ricordi il nostro patto?” Anna sorrise al ricordo. “Come potrei dimenticarlo? Ho sognato qst momento x 4
mesi!:)” le rispose
prontamente Anna.
Ma torniamo a
quattro mesi prima.
Era una calda
serata dei primi di settembre. Il caldo era quasi soffocante, quella stessa
mattina, a Foggia avevano fatto quasi 40 gradi. Giorgia e Anna erano uscite
insieme come avevano fatto per quasi tutta l’estate. Mentre vagavano per le
traverse di corso Roma, Giorgia informò Anna su chi sarebbe uscito con loro
quella sera.
“Ah sai che oggi
non lo vedi?” disse Giorgia.
“Nooooo parchè?”
chiese disperata l’altra.
“Oggi i ragazzi
andavano al multisala!”
“E uffa!” si
lagnò Anna con i lucciconi agli occhi.
“Beh almeno non
ci saranno ragazze, solo Giada, ma lei sta col ragazzo per cui…” cercò di
consolarla. Queste parole riuscirono un po’ a sollevarla, ma comunque era
dispiaciutissima di non poter vedere colui che da un paio di settimane a questa
parte aveva inconsapevolmente preso possesso del suo cuore.
Lui l’aveva
conquistata con i suoi sorrisi cordiali e i suoi occhioni da cucciolo e ora lei
ne era completamente soggiogata.
Le aveva persino
fatto dimenticare il suo primo amore.
Si, era un
accanito fumatore e anche un po’ stronzo a dirla tutta, ma Anna se ne era
perdutamente innamorata in quei dodici giorni in cui erano stati insieme.
Niente e nessuno era riuscito a fargli dimenticare quel ragazzo. Ed ora a
cinque mesi di distanza erano bastati un sorriso cordiale e quegli occhi da
cucciolo che le facevano letteralmente perdere la testa.
Arrivate davanti
al Poerio, le due ragazze videro che la loro solita panchina si stava
liberando, quindi si fiondarono all’istante su di essa.
Avevano camminato
per ben dieci minuti, erano stanche!
Mentre si parlava
del più e del meno cominciarono ad arrivare le ragazze con cui sarebbero dovute
uscire : Maria Elena e Rossella.
Le ragazze si misero a chiacchierare in attesa
che arrivassero anche Eliana e Martha. Anna rideva e scherzava con le altre
quando Giorgia le disse “Sta arrivando Drew”. Lei non aveva capito molto bene, ma
a un certo punto lo vide sul marciapiede di fronte.
Era bello e forte
come al solito. Era alto quasi un metro e settanta, i capelli erano castano
chiarissimo quasi biondi e aveva due occhi castani, così belli nella loro
semplicità da far invidia a chiunque.
Il naso era
normale, né grosso né piccolo. E poi c’era la sua bocca.
Anna s’incantava
spesso a guardare quelle labbra così perfette che tanto bramava. Di fisico era
snello, ma non scheletrico.
Come spesso si
vede nei film, il cuore di Anna cominciò a battere all’impazzata. TUM TUM TUM
TUM TUM TUM TUM TUM.
Lui la salutò con
la solita cordialità con due baci sulle guance e, nell’allontanarsi i loro nasi
si sfiorarono, le loro bocche vicinissime.
TUM TUM TUM TUM TUM
TUM
Il suo cuore non
accennava a smettere. Strinse il braccio dell’amica e le disse con voce flebile
“Ora svengo”.
Ma per fortuna ciò
non accadde e lei rimase a guardarlo ancora per un po’, ipnotizzata dai suoi
modi di fare.
Sfortunatamente,
o forse no, dopo un po’ arrivarono anche Eliana e Martha e così le ragazze
salutarono tutti e si avviarono verso il centro. Con sommo dispiacere di Anna
che sarebbe rimasta lì anche tutta la sera. Arrivate in centro le ragazze
sostarono in un bar per acquistare nuovamente i liquidi persi. Giorgia guardò con
desiderio il gelato al cioccolato bianco, ma non osò comprarlo perché stava
seguendo una dieta. Pur di farle mangiare quel gelato, Anna glielo avrebbe
offerto. Ma lei rifiutò dicendo che non poteva assolutamente trasgredire se
voleva dimagrire. Però le disse “Dai il gelato me lo offri la sera del tuo
compleanno.” E Anna rispose “ Ok ma quella sera usciamo con Drew e me lo fai
baciare.” “D’accordo!”
“Magari prima lo
dovrai far bere o drogare…Non credo che mi bacerebbe di sua spontanea volontà.”
A queste parole risero entrambe. “ A costo di drogarlo ti farò baciare con
lui.”
E Anna aveva
aspettato quattro lunghi mesi durante i quali s’innamorò sempre di più di Drew.
Ed ora, avrebbe
avuto la sua serata speciale con Drew.
Il giorno del suo
compleanno arrivò in fretta e con esso anche valanghe di auguri e regali vari,
ma il regalo che avrebbe reso speciale i suoi sedici anni sarebbe arrivato
quella sera. O almeno ci sperava.
Durante quei
quattro mesi Anna aveva seguito una dieta ben strutturata e ne era valsa
veramente la pena.
Quel pomeriggio
andò dal suo parrucchiere affezionato che le acconciò i capelli come lei aveva
chiesto.
Tornata a casa si
fece un bagno caldo, stando ben attenta a non bagnare i capelli appena fatti.
Si depilò e provò il suo vestito.
Era diventata
proprio una bella ragazza.
Alla fine si
preparò e uscì con Giorgia e con altre amiche e amici e ovviamente anche con
Drew.
Era da un po’ che
non vedeva Drew. Cioè ogni tanto era andata davanti a scuola sua per vederlo ma
non si era mai avvicinata a lui.
Quindi lui non
sapeva che lei era dimagrita notevolmente, e neppure lo poteva notare quella
sera visto che portava un cappotto spesso ma elegante che le arrivava al
ginocchio.
I ragazzi
decisero di fermarsi al pub e così , quando Anna e Giorgia si tolsero il
cappotto, tutti poterono notare quanto fossero calate di peso e come stessero
bene. Quella sera Anna indossava un vestitino che arrivava sopra al ginocchio.
Era nero senza bretelle e abbastanza aderente da metterle in risalto il seno abbastanza
prosperoso. Sopra di esso portava un copri spalle di lana bianco. Aveva le
calze lunghe e scarpe eleganti con un leggero tacco. Infondo aveva imparato a
camminare sui tacchi da poco e non voleva rischiare brutte figure.
I capelli le
ricadevano in una cascata di ricci chiari sopra le spalle
e si era anche
truccata per l’occasione. Aveva messo un po’ di phard che le colorava le guance
solitamente pallide. La matita rigorosamente nera agli occhi e un leggero
ombretto celeste. Per finire un po’ di lucidalabbra che le dava colore al viso.
Inoltre aveva messo le lenti a contatto. Infondo era un occasione speciale.
Giorgia invece
indossava un vestito rosso a maniche lunghe e con una piccola scollatura.
Anch’esso era lungo sino al ginocchio e molto aderente. I capelli sempre corti
erano sistemati in una pettinatura molto alla moda e anche lei era truccata in
modo da dar colore al viso.
Quando Drew vide
Anna rimase a bocca aperta. Ora non era per niente male. La seconda tappa fu la
cicchetteria.
Anna aveva
insistito per farsi un cicchetto per ogni anno di vita ed ora si ritrovava ad
aver bevuto sedici cicchetti con i ragazzi che la incitavano a prenderne altri.
Tra Rum Vodka e Bayliss, Anna si era ubriacata. Ora, si sa che quando uno è
ubriaco deve fare qualche cavolata di cui si pentirà, e Anna non fu da meno.
Cominciò a ridere
e a provarci con Drew. Lui, che aveva bevuto qualche cicchetto stava allo
scherzo e ci provava a sua volta.
Lei gli disse “Ma
lo sai che sei proprio carino? Ti riempirei di baci!”
E rideva come una
deficiente.
Lui le rispose
“Davvero? E perché?” furbo il ragazzo.
“Oh che domande perché
sono innamorata di te!”
Drew ne rimase un
po’ spiazzato, ma si riprese subito e disse
“Mi vuoi
baciare?” sorrise maliziosamente.
“Da morire.”
Rispose lei ad un tratto sobria.
“ E allora che
aspetti a farlo?” le disse sorridendo.
Così lei non ci pensò due volte e baciò
quelle labbra che ormai sognava da quattro mesi. Si baciarono per interi
minuti, intensamente e appassionatamente, con intorno i loro amici che
,anch’essi ubriachi, urlavano e ridevano e li incitavano a continuare.
Quella sera andò
così tra urla e festeggiamenti e cicchetti di troppo.
Il mattino
seguente Anna si svegliò con un terribile mal di testa ma con un sorriso sulle
labbra. Chiamò la sua amica Giorgia.
“Hei Co, tutto
bene?”
“Certo a te?”
“ Ho un terribile
mal di testa!” si lamentò Anna.
“Ci credo hai
bevuto sedici cicchetti ieri sera!”
“Oh cavolo! Sai
che ho sognato di baciare Drew mentre tutti ridevano e festeggiavano?”
“Non lo hai
sognato! È quello che è accaduto ieri!”
“Oh cavolo!
Davvero? L’ho baciato?”
“Eh si! E anche più volte!”
“Che figura di
merda!!! Chissà cosa penserà lui ora!”
“Oh beh non
sembrava molto contrariato mentre ti metteva la lingua in bocca!”
Risero entrambe. Ma
Anna sapeva che avrebbe dovuto affrontarlo.
Così quella sera,
quando uscirono tutti insieme, Giorgia fece in modo che rimanessero da soli a
parlare. All’ inizio ci fu un silenzio imbarazzante, ma dopo un po’ Anna trovò
il coraggio e disse.
“ Scusa se ieri
ti ho baciato!” Lui le sorrise come sempre e disse
“Non ti devi
scusare… Io ho risposto al bacio.”
“Già hai risposto
al bacio.”
“Si…”
“Perché lo hai
fatto?” chiese ad un tratto lei.
“Oh beh perché
sono innamorato di te” la scimmiottò lui.
Lei gli sorrise e
gli disse “Kiss me again”
“Mmmm credo di
aver capito.” Disse lui.
E dopo aver detto
queste parole la baciò. E ancora, e ancora.
Mentre Anna era ancora tra le braccia del suo
Drew, Giorgia le mandò un messaggio. “Hai visto?
Abbiamo dovuto farlo bere ma alla fine hai avuto il tuo bacio. E forse anche
qualcos’altro. Eh? ”
Giorgia si girò e
le fece l’occhiolino.
Anna rise e baciò
ancora il suo Drew.
E quei baci erano
i primi di una lunga serie.