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Autore: zaynseyes_    19/12/2014    2 recensioni
Il sarcastico Theo sta cercando di ottenere il suo ultimo anno di superiori insieme a sua sorella Thalia e il suo migliore amico Oliver. La vita di Theo, però, viene completamente capovolta quando lo stravagante Dimitri Ivanov entra nella sua vita. Dimitri è spavaldo, eccentrico e il suo hobby è quello di infastidirlo. Ma Theo comincia a chiedersi se il costante flirtare di Dimitri sia solo per puro divertimento o se stia diventando qualcosa di serio. E perchè Theo sta provando dei così forti sentimenti per Dimitri?
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Premetto che questa è la mia prima traduzione in assoluto, siate clementi, io cercherò di fare il meglio che posso. Spero che vi piaccia e che la seguirete e se volete correggermi, no problem. Anzi, mi aiuterete a migliorare. Questa traduzione se volete, la potete trovare anche su wattpad. Grazie in anticipo :)
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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"Lo potresti mettere dentro?"

"Oliver non posso, è cosi grosso!"

"Non mi importa, mettilo dentro!"

"Ti sto dicendo che è troppo grosso per entrarci"

"Bene, prova!"

"Okay!"

Spinsi, e Oliver si mosse in avanti, grugnendo mentre provava ad aiutarmi. Tutti e due rinunciammo e Oliver finalmente realizzò che non c'entrava veramente.

"Bene, e adesso cosa facciamo?" chiese Oliver agrottando le sopracciglia.

Scrollai le spalle. "Adesso metto la mia borsa per la palestra negli spogliatoi" dissi, lasciando cadere ai miei piedi la borsa gigante.

"Non puoi! C'è la roba di Thalia là dentro" gli ricordò Oliver.

"Bene, allora toglierò le sue cose, così lei potrà metterle negli spogliatoi femminili" dissi mentre mi abbassavo per aprire la borsa.

"Ecco che arriva"

Guardai e vidi Thalia percorrere il corridoio. Si fermò davanti a noi e mi guardò curiosamente.

"La borsa non ci entra nel tuo armadietto?" chiese lei

Scossi la testa e mi alzai, tenendo in mano i suoi vestiti appena tolti dalla borsa "No, non almeno con dentro i tuoi vestiti e quelli di Oliver, perciò la sto mettendo negli spogliatoi"

Lei prese i suoi vestiti dalle mie mani e fece spallucce "Non è un problema. Li metterò negli spogliatoi femminili, tranquillo."

"Aspettaci nel mio armadietto, Thalia. Anche noi stiamo andando a posare le nostre borse" le dissi

Oliver ed io arrivammo negli spogliatoi maschili ed entrammo, e dopo aver fatto zig zag tra le file di armadietti, arrivammo davanti a quello che condividevamo.

Oliver mise la combinazione e lo tenne aperto per me. Spinsi la borsa dentro fino a quando non entrò tutta.

"Finalmente" dissi mentre Oliver chiuse l'armadietto, mettendoci poi il lucchetto.

"Lo ammetto: non posso ancora crederci che fosse così grande da non poter entrare in un normale armadietto" disse con un sospiro mentre si sedette sulla panchina.

Mi sedetti vicino a lui, abbassandomi per legarmi una scarpa. Due ragazzi entrarono negli spogliatoi ed aprirono i loro armadietti, probabilmente per cambiarsi per la lezione di ginnastica della prima ora.

"Ma l'hai visto cosa indossava?" chiese uno dei ragazzi, scuotendo la testa.

"Quello che indossa sempre. È come se un arcobaleno avesse vomitato su di lui" rispose l'altro, scrollando le spalle.

Io e Oliver ci guardammo e ruotammo gli occhi. Non ci voleva molto per capire di chi stessero parlando quei due ragazzi, c'era solo uan persona in tutta la nostra scuola che sembrava come se un arcobaleno avesse vomitato su di lui.

Ci alzammo e lasciammo lo spogliatoio, andando da Thalia che ci stava aspettando. Si spinse via dal mio armadietto e ci incontrò a metà strada.

"Pronti per la lezione?" ci chiese.

Entrambi annuimmo mentre la campanella ci esplose in testa con il suo maledetto strimpellio. Andammo insieme nella nostra classe per la prima lezione e prendemmo i nostri posti.

"Supplente" sussurrò Thalia.

"Evvai" sussurrai anch'io, tendendo la mia mano verso di lei per un batti-cinque.

La sostituta preso il foglio delle presenze quando suonò l'ultima campana, e incominciò a muoversi avanti e indietro per la classe. Si guardò intorno, per lo più verso le sedie vuote.

"Perchè è così vuota questa classe?" chiese

"Perchè è la prima ora. Molti preferiscono saltarla" disse prontamente Oliver.

"Adolescenti." mormorò sottovoce la supplente "Va bene, adesso prenderò le presenze" incominciò perciò a chiamare i nomi dei ragazzi.

"Thalia Light?" Thalia alzò la mano dicendo un "Sono qui".

"Theodore Light?" Alzai la mano e "Eccomi" risposi.

La sostituta li guardò incuriosita "Gemelli?" chiese, e noi annuimmo "Beh, Thalia è davvero un bel nome"

"Grazie" disse Thalia con un sorriso.

"Cosa? Quindi il mio nome è brutto?" brontolai.

Ignorando il mio commento, la supplente continuò a fare l'appello.

Thalia ridacchiò quando feci il broncio "Aw, tranquillo Theo! Tu hai di più di un semplice nome comune" disse.

"Oh certo, ho anche Joy" dissi, ruotando gli occhi.

La sostituta ci diede del lavoro da fare, per poi mettersi a sedere nella cattedra. Oliver si alzò e si sedette con noi.

"Dovremmo lavorare?" disse, gesticolando verso i nostri quaderni

"Credo di sì" dissi sospirando

"Stiamo un pò insieme dopo la scuola?" chiese Thalia dopo che ebbe lavorato per un paio di minuti.

"Sono libero se vuoi volete" disse Oliver con una scrollata di spalle.

"Si, credo che si può fare" dissi appoggiandomi e stiracchiandomi sulla sedia.

Ritornammo poi a lavorare fino al suono della campana. Andammo fuori dalla classe per fare la nostra seconda ora, cambiandoci negli spogliatoi prima della lezione di educazione fisica.

"Voglio solo che arrivi l'ora di andare nella Sala studio" disse Oliver mentre incominciammo a camminare con Thalia.

"Io voglio che arrivi l'ora di tornare a casa." disse Thalia sospirando "La scuola è così noisosa. Posso solo dire che oggi sarà una giornata dolorosamente lunga".

"Ogni giorno è dolorosamente lungo" le ricordai.

"Confortante come sempre, Theo" disse Oliver.

"Faccio quel che posso" dissi sogghignando.

"È così strano." disse una ragazza ai suoi amici camminando verso di noi "Cioè, non si imbarazza? Hai visto cosa indossava oggi?"

"Lui non si imbarazza mai." disse uno dei suoi amici "La parte più triste di tutto questo è che probabilmente potrebbe essere molto attraente se solo lo volesse"

"Lui è un tipo attraente" disse un'altra ragazza sospirando.

Continuarono a parlare anche mentre si allontanarono da noi. Io ed Oliver ci guardammo e ancora una volta alzammo di occhi gli occhi al cielo.

"Cosa pensi che indossi oggi da far parlare così tante persone? Penso che le persone siano ormai abituate al suo modo di vestirsi" dissi.

"Non ti puoi mai abituare ad una persona del genere" disse Oliver, ridendo un pò.

"Credo che tu abbia ragione" dissi infine sospirando.

"Bene, adesso basta parlare di lui, camminiamo." mi disse Oliver, dandomi un giocoso spintone in avanti.

"Perciò Theo, non è la tua ragazza da sogno quella che sta giocando a pallavolo, laggiù?" mi chiese Thalia, dandomi delle gomitate sul fianco e indicandomela.

"Thalia, non indicare" le dissi arrossendo un pò e portando la sua mano in basso.

"Dille che ti piace" disse lei togliendo la sua mano dalla mia stretta.

Sbirciai sul lato del campo, guardando in basso alla ragazza che stava giocando a pallavolo con gli altri ragazzi. I suoi capelli, legati in una coda di cavallo, rimbalzavano nello stesso momento in cui saltava in avanti per colpire la palla.

Fece un passo indietro nella sua posizione, sistemando la coda di cavallo. Era una bella ragazza con la pelle abbronzata e dei luminosi occhi azzurri. Era abbastanza bassa e ben fatta. Sapevo che era molto atletica e che praticamente era anche l'idolo di tutta scuola.

"Aleksandra è molto attraente. Dovresti chiederle di uscire" disse Oliver sbirciandola pure lui oltre il campo.

"Nah, Aleks non uscirebbe con un ragazzo come me" dissi con un'indifferente alzata di spalle.

"Un ragazzo come te? Theo, dai! Tu non sei brutto!" disse Thalia.

"Basta così," dissi prendendole la mano "non ho bisogno che mia sorella mi dica quanto io sia sexy, fa troppo strano"

"Oh, smettila " mi disse, allontanando la mia mano dalla sua "Non stavo dicendo che tu sia sexy. Stavo solo dicendo che come ragazza, che ti ammira in un modo non-raccapricciante e non-incestuoso, tu sei un ragazzo attraente"

"Dimmi che sono carino" dissi girandomi verso Oliver e battendo le mie ciglia verso di lui.

"Theo! Sono seria!" disse Thalia scuotendomi il braccio, imbronciata.

"Quindi lo sono." disse sfregando il mio braccio "Pensavo fosse il momento di dire ad Oliver che sono innamorato di lui, giusto Oliver?"

"Pensavo che il nostro amore fosse chiaro dopo quella selvaggia notte d'estate" disse lui, mettendomi il braccio intorno alle mie spalle.

"Vi odio ragazzi. Non prendete mai nulla seriamente" disse Thalia con un sospiro.

Oliver tolse il braccio da me e sogghignò a Thalia "Certo che lo facciamo! Noi prendiamo tutto sul serio!"

"Stronzate" brontolò Thalia, incominciando a camminare via da noi.

La seguimmo, adesso sogghignando entrambi. Sbirciai di nuovo verso Alesk mentre, di nuovo, colpiva la palla.

Quando finì l'ora andammo negli spogiatoi a cambiarci. Subito ci dirigemmo verso la classe della terza ora fino a quando suonò la campana, determinando perciò anche il cambiamento di classe.

"L'ora della Sala Studio, finalmente!" gridò Oliver, alzando il suo pugno in aria mentre camminavamo nel corridoio.

"Per una volta, condivido anch'io il tuo entusiasmo" dissi.

Camminammo lungo il corridoio fino ad arrivare in mensa dove vi era la cosiddetta "Sala dello studio". Prendemmo le nostre sedie e ci sedemmo al nostro solito tavolo.

"L'ora del relax" dissi, mettendomi le mani dietro il collo e appongiandomi nella sedia.

"Attento a non cadere, e mantieni la tua testa aperta, zuccone" disse la professoressa della Sala, Mrs. Clark, quando mi vide.

La salutai, incurante, con la mano "Non ci penso neppure lontanamente, Mrs. Clark"

La prof controllò le presenze e sospirò "Tre nuovi studenti oggi in questa sala" disse "e due ragazzini che l'hanno lasciata"

"Sono una delle studentesse nuove!" disse una ragazza, arrivando di corsa nella caffetteria "Buongiorno, Mrs. Clark!"

"Buongiorno Lana!" disse Mrs. Clark allegramente, incominciando poi a parlare con la ragazza.

"Hey Theo, guarda chi è una di quelle ragazze" disse sornione Thalia.

Guardai nel punto che Thalia mi indicò e grugnì mentalmente. Bene, adesso Thalia non mi lascerà più in pace e probabilmente mi rovinerà la vita.

Aleks entrò nella sala, parlando con alcune sue amiche. I capelli sciolti, le ricadevano dolcemente sul viso, mettendo ancora più in evidenza i suoi lineamenti.

Seguì i suoi amici al loro solito tavolo e si sedette con loro, ridendo e togliendo i capelli dal suo viso. Sorrise, i suoi perfetti e dritti denti illuminarono la sala.

"Accidenti Theo, osservala senza farti notare troppo, no?" disse Oliver guardandomi.

Distolsi immediatamente lo sguardo da Alesk, arrossendo leggermente e "Sta zitto" mormorai.

Suonò la campanella e mi guardai intorno alla caffetteria. Notai Aleks e Lana come nuove studentesse della Sala, ma Mrs. Clark aveva detto che sarebbero stati tre i nuovi ragazzi.

"Chi pensate che sia l'altro studente?" chiese Oliver, avendo stranamente in testa il mio stesso pensiero.

"Non lo so, forse si è dimenticato di avere Sala Studio oggi" dissi.

Subito dopo, però, qualcuno aprì la porta della mensa e tutti ci girammo per guardarlo. Gemetti mentre l'altro entrava nella caffetteria.

"Bene," sibilai "Sala studio con lui"

Il ragazzo in piedi davanti la mensa catturò l'attenzione di tutti, come sempre. Era alto e robusto, ma non era per quello che aveva gli occhi di tutti su di lui, era per il modo in cui era vestito.

Indossava jeans stretti, verde brillante, tenuti da una cintura, molto simile ad un arcobaleno. Una maglietta attillata che copriva solo la parte superiore del corpo, con dei piccoli gioielli sulle spalle, e al centro l'immagine di una donna che non riuscì a riconoscere.

I suoi capelli erano di una leggera sfumatura di marrone in un lato, ma tirati all'insù da un ciuffo di colore viola scuro. Le sue braccia erano piene di vari tipi di braccialetti e aveva anche una piccola sciarpa blu intorno al suo collo. Le sue orecchie erano piene di piercing sia sopra che sotto, in entrambe le orecchie, e inoltre aveva anche un anello al naso.

I suoi occhi erano ricoperti di un mascara blu con un pò di eyeliner sopra. Il suo piercing blu ghiaccio illuminava la stanza.

Si girò e andò verso un tavolo. La sua testa alzata, e le sue spalle accasciate davano alla sua camminata un mix di pigrizia e confidenza.

Si sedette al tavolo e i ragazzini incominciarono subito a parlargli. Lui ricambiava, parlando con loro, agitando le mani mentre parlava. Notai anche che indossava alcuni anelli alle dita.

"Sono imbarazzato per lui" dissi mentre l'osservavo conversare.

"Mh, non lo so. Se lui non si vestisse in maniera così esotica e colorata, sarebbe veramente, veramente sexy." disse Thalia squadrandolo attentamente "Mi piacciono i suoi capelli al naturale, non il viola scuro. E poi quella sfumatura di marrone è molto carina. Lui almeno abbina l'intero look, cosa che molti ragazzi non fanno"

"Seriamente Thalia, ti ucciderei prima di poterti fare uscire con lui" dissi.

"Tu non mi lasci uscire con nessuno, Theo. Tu sei mio fratello, non mia madre." le ricordò con un dolce sorriso "Non puoi dirmi cosa fare"

"In qualità di tuo fratello, ti proibisco di fissarlo per più di cinque secondi" le dissi coprendole gli occhi.

"Theo!" piagnucolò, togliendo la mia mano dalla sua faccia.

"Dimitri Ivanov," disse Oliver osservandolo mentre continuava ad agitare le mani in selvaggi gesti "sicuramente è un tipo molto interessante".

"Troppo esuberante," dissi appoggiando il mio gomito sul tavolo e riposando la mia guancia contro il palmo "è già abbastanza brutto dover pranzare con lui, e adesso dobbiamo pure studiarci insieme"

"Ignoralo, allora" disse Thalia.

"è un pò difficile ignorare una persona come Dimitri. è glitter quello che ha su i capelli?" strizzai gli occhi per vedere meglio.

"Si, è sicuramente glitter" confermò Oliver.

"Tu lo sai, odio gli omofobi, li odio davvero, davvero tanto. Ma quando vedo qualcuno come Dimitri, capisco il perchè loro li chiamano sempre finocchi." dissi scuotendo la testa disgustato "Voglio dire, come possono andare in giro in questo modo? Diavolo, perchè i loro genitori li lasciano andare così?"

"Forse sperano che li possano vendere in un circo e farci un sacco di soldi?" disse Oliver con un'alzata di spalle.

"Non siate così cretini. Lasciate che il ragazzo faccia quello che vuole. È la sua vita, non la vostra." disse Thalia tirando fuori un libro e leggendolo.

"Siamo gli unici che ci fermiamo ad osservarlo" brontolai trascinando i miei occhi lontano da lui.

Io ed Oliver giocammo a tic-tac-toe fino a quando l'ora finì. Arrivammo alla quinta ora e, dopo la noiosa e lenta giornata, venne l'ora del pranzo.

Thali fece scivolare il mio pranzo lungo il tavolo, verso di me, mentre si sedeva. Oliver si sedette vicino a me e insieme incominciammo a mangiare.

"Ho sentito dire che alcuni ragazzi hanno avuto l'orario completamente cambiato. Hai per caso visto Aleks in una delle tue classi?" mi chiese Thalia.

"No," dissi scuotendo la testa "e neache Dimitri, grazie a Dio"

"Dimitri è nella mia classe di matematica" affermò Thalia.

La classe di matematica era l'unica che io e Oliver non avevamo con Thalia. Noi avevamo scelto una matematica più facile, mentre lei quella più difficile. La nostra lezione di matematica era dopo il pranzo.

"Ma lì non si prendono le persone che ci sanno fare con la matematica?" chiese Oliver.

"Solo perchè si veste come un misto fra Lady Gaga e Adam Lambert non significa che sia stupido." disse Thalia ruotando gli occhi "Anzi, è piuttosto intelligente"

"Tu e le tue persone intelligenti in matematica.." dissi con un sospiro.

"Secchiona" disse Oliver, camuffandolo con la tosse.

"Solo perchè tu sei un deficiente, questo non fa di me una secchiona." affermò Thalia lanciandogli un incantevole sorriso.

Oliver si imbronciò non appena sogghignai. Mangiammo il nostro pranzo tranquillamente. Sentendo poi il rumore della campana, andammo insieme alla lezione dell'ottava ora.

Ci sedemmo ed io picchiettai impazientemente le mie dita sul banco. Volevo solo che finissero le lezioni. Oggi sembravano eterne.

La campanella, finalmente, suonò e la prof si fermò dalla sua spiegazioni dicendo "Va bene, continueremo la prossima ora con Amleto"

La porta venne aperta e Dimitri entrò pavoneggiandosi. Giuro che quel ragazzo non era mai in tempo per le lezioni. Lui doveva essere sempre meravigliosamente in ritardo.

"Dimitri Ivanov?" chiese la nostra prof, Mrs. Slate, fingendo di non sapere chi fosse. Tutti i professori conoscevano Dimitri.

"Sono io" disse Dimitri con la sua voce melodiosa.

"Bene, quindi tu sei il nostro nuovo studente in classe. Per favore, la prossima volta sii più puntuale." disse lei, segnandolo sul foglio delle presenze.

Cosa? Ho pure questa lezione con Dimitri? Dio mio, potrebbe andare peggio?

"Dimitri, mettiti seduto lì, vicino Mr. Light" annunciò Mrs. Slate impazientemente gesticolando verso il banco vuoto vicino al mio.

....come non detto.

 

 

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Wooh, ce l'ho fatta dopo due intensi giorni di traduzione, lol. Spero solo che si capisca più o meno quello che ho tradotto ahaha. Mi farebbe veramente felice sapere che qualcuno la stia leggendo e le piaccia, o comunque la stia leggendo....

Anyway, mi dispiace per eventuali errori e..beh, io ce l'ho messa tutta, alla prossima :)

  
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