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Autore: Nenottina    19/12/2014    0 recensioni
La narratrice di questa storia è Seripa (non la componente del Team di Bardak, è un'altra ragazza) che si ritroverà a combattere insieme ai nostri eroi per difendere la Terra.
Ci saranno ovviamente anche momenti di quotidianità in cui imparerà a relazionarsi con gli altri.
È ambientata poco prima di GT, in un arco di tempo in cui Goku ha interrotto l'allenamento con Uub, mentre quest'ultimo è impegnato a viaggiare per il mondo.
Spero davvero che vi piaccia e che continuerete a seguirla fino alla fine.
Se mi date il vostro parere ve ne sarei grata. Grazie mille.
Tratto dalla storia:
Ad un tratto sento una mano che afferra la mia per il polso e mi tira fuori dall’acqua.
E’ un ragazzo e…
Sbatto gli occhi.
Non sto sognando, sta veramente volando appena sopra il livello dell’acqua!
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Bulma/Vegeta, Chichi/Goku
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Nuovi Eroi'
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-Fratello… - sussurro, guardandolo a bocca aperta. Non riesco a dire altro.
-Ma…tu non hai mai avuto una sorella… – osserva la moglie, sbalordita.
-Loro…sono sopravvissuti…sono riusciti ad andarsene… - Vegeta si è allontanato un po’ e parla tra sé.
Mi riprendo un attimo.
-Chi? Insomma, qualcuno mi spieghi che gli prende! – chiedo, esasperata.
Ma tutti si guardano tra loro, troppo scioccati per parlare.
Lui si passa una mano sulla faccia – I miei genitori. I…nostri genitori – guarda a terra e si appoggia al tavolo con una mano – Il nostro pianeta di origine, il pianeta Vegeta, è stato distrutto da un alieno di nome Freezer…solo a pensarci io… - picchia un pugno sul tavolo, incrinandolo al centro.
-Vegeta! – sospira la moglie. Deve esserci abbastanza abituata.
Osservo la crepa. Sembra quella che si era formata sul tavolo a casa mia quando avevo colpito troppo forte durante uno dei miei tanti capricci.
Lui fa un respiro profondo – Però se tu sei qui significa che sono riusciti ad andarsene prima che esplodesse…è una cosa successa molto tempo fa e tu sei troppo giovane per poter essere nata prima di tutto ciò
Lo guardo sbigottita. E’ uno scherzo.
-Mi stai prendendo in giro. Io non sono…quello che hai detto…
Lui scuote la testa – Mio…nostro padre non ha dimenticato la nostra missione…sottomettere gli abitanti e conquistare i pianeti. Deve averti mandato su un pianeta relativamente facile da conquistare, come la Terra – mi osserva, riprendendo la sua aria di superiorità – Probabilmente avevi un livello combattivo bassissimo
-Sarà forte lui - mi viene da pensare.
-E’…impossibile…non ricordo nessuna missione di nessun tipo – incrocio le braccia, decisa a smascherare questa farsa.
-Non è successo nulla quando eri piccola? Una caduta magari? – mi chiede.
-Beh, la nonna mi diceva che quando ero molto piccola ero capricciosa e mi ribellavo sempre, ma un giorno mi sono arrampicata su un albero ma per sbaglio sono caduta e da allora sono diventata più brava
Sorrido al ricordo.
Vegeta alza un sopracciglio – La nonna? – sembra quasi disgustato all’idea.
-Non era la mia nonna reale ovviamente…solo una signora che mi ha trovata e mi ha accudita, e io l’ho sempre chiamata nonna
-In ogni caso, probabilmente tu e Kakarot siete stati mandati sullo stesso pianeta insieme perché avreste dovuto incontrarvi e collaborare per conquistarlo. E la caduta deve averti fatto dimenticare la tua missione
-Chi è Kakarot?
-E’ solo un altro Sayan di infimo livello inviato anche lui sulla Terra da piccolo, lo conoscerai presto, credo. In ogni caso, io, te e Kakarot siamo gli unici Sayan sopravvissuti, loro sono Sayan solo per metà – indica i quattro ragazzi.
-Veramente io sarei Sayan solo per un quarto… - replica la ragazza mora.
-Ah, ma chi se ne importa? – lui si altera e se ne va in un’altra stanza. Non è cosa da tutti i giorni trovare la propria sorella di cui non conoscevi l’esistenza fino a un secondo prima, immagino…
-Vegeta, ma io…
E va bene, a quanto pare tutta questa storia non è uno scherzo.
-Lascia stare, cara…vuole stare un po’ da solo, lo capisci, vero? – la moglie mi mette una mano sulla spalla – Comunque io mi chiamo Bulma, piacere – mi sorride.
-Io sono Trunks
-Io Pan
-Io invece sono Bra
-Io…ehm…Goten, piacere
Faccio un sorriso – Era tutto molto buono, vi ringrazio molto, però davvero non voglio disturbare ancora…
-Ma tu sei la sorella di Vegeta! Ho sempre voluto avere una cognata con cui chiacchierare, e ora che ce l’ho tu vuoi andartene?
-Io…effettivamente mi piacerebbe incontrare l’altro Sayan di cui parlava Vegeta, credi che potrei?
-Certo – interviene Goten – Lui è mio padre, te lo presento, si, insomma…se vuoi
-Oh, mi piacerebbe!
Allora Pan mi afferra per la tuta e mi tira – Vieni – mi porta fuori di casa e si solleva di un paio di metri da terra. Mi afferra per le braccia e si alza in volo.
-Anche tu sai volare? – le chiedo – Ma sono l’unica Sayan a non saper volare?
-Ora andiamo dal nonno – mi risponde sorridendo, ignorando la mia domanda.
Vedo che Goten ci sta’ seguendo, così gli lancio un’occhiata.
-Ehm…credo proprio di si, ma imparerai presto, tranquilla – mi rassicura allora lui.
-Ovviamente - penso - Anche perché farsi portare in giro in questo modo è davvero una cosa ridicola

 
   
 
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