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Autore: Blood Candy    19/12/2014    2 recensioni
1, 2, 3…iniziamo.
Inizia a tremare il pavimento.
1, 2, 3.
La tensione sale, la sento pesare sulle mie spalle, tirare ogni mio legamento, ribollire nel mio sangue.
Sento la tensione crescere, cresce ancora ed ancora, e…esplodere.
1, 2, 3…BOOM!
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The Black Parade

 

 

1, 2, 3…iniziamo.
Inizia a tremare il pavimento.
 
1, 2, 3.
La tensione sale, la sento pesare sulle mie spalle, tirare ogni mio legamento, ribollire nel mio sangue.
Sento la tensione crescere, cresce ancora ed ancora, e…esplodere.
 
1, 2, 3…BOOM!
Quelle salde corde che tiravano i miei muscoli impietriti si sono spezzate.
Sento un brivido guizzare lungo la mia schiena  e disperdersi in me, fino a raggiungere le punte delle dita.
 
Ci sono. Sono pronta.
 
In una frazione di secondo mi rendo conto di tutto: di dove mi trovo, di cosa mi accade intorno e di chi sono io.
I  muscoli delle gambe fremono, il cuore batte ad una velocità certamente fuori dalla norma e mi manca aria.
Ma io sono qua per scappare, lo so.
 
Stringo a me il cappotto e ancoro il cappello di leggera plastica alla mia nuca per ripararmi dalla pioggia che scende indifferente tutt’ intorno.
Troppo poco ossigeno. C’è troppo poco ossigeno, e i polmoni bruciano.
Sento il petto in fiamme e lo stomaco che lancia ustionanti frecce infuocate al mio addome, ma devo continuare a correre.
Dov’è l’adrenalina quando serve? Dove si nasconde quella misteriosa forza sovrannaturale che ti raggiunge nei momenti di difficoltà di cui tutti parlano con tanta enfasi? Dove si cela?
 
Inizio ad arrancare, il respiro si è fatto veloce ed affannoso, il cuore non vuole smettere di tamburellare nel mio petto, sembra quasi che segua il tempo della musica che mi sta inseguendo: potete, demoniaca ì, veloce, eppure...eppure così ritmata ed accattivante..
Non voglio girarmi. Non posso girarmi.
Non posso unirmi a quel coro di urla strazianti:io ho una missione.
Li sento però avvicinarsi e le urla squarciano sempre più crudelmente l’aria.
Sempre più intenso inoltre è il suono della marcia, di mille anime perfettamente coordinate dietro di me, e come una coda scordata in un concerto, i miei passi si intersecano con quella tenebrosa musica, scoordinati e goffi.
Come fare a batterli?  Loro sono mille, io solamente uno.
Loro sono immortali, potenti e perfetti; io invece un goffo ragazzo confuso.
D’altronde non è un po’ presto per morire? Perché la mia ora è giunta così presto e senza alcun preavviso?
Inizia a dolermi la testa, sento la fronte pulsare fastidiosamente: non devo pensare.
Eppure se neppure io pensassi diventerei esattamente come loro: un’altra anima di quella parata nera , sporca di peccati indelebili.
No, devo pensare, questo è certo. Ma allora come fare per coglierli di sorpresa?
Ho 8 secondi per reagire…ma certo! Non devo ragionare!
Come possono prevedere cosa farò quando neppure io lo so?
Presto!  Presto! Devo inibire ogni pensiero ragionevole, devo sopprimere ogni movimento logico ovvero prevedibile e lasciare le redini della follia, devo eliminare ogni limite.
Ma come fare per zittire i pensieri? Mille volte ci ho provato e mille ed una ho fallito.
Non potevo silenziare i pensieri quando questi non mi permettevano di dormire ed allo stesso modo non posso farlo ora.
 
Il mio battito cresce e cresce, proprio come quella musica.
Non dovrò mica diventare parte di questa marcia oscura per capirla e quindi distruggerla!?
Sì, può essere, tanto non ho molto da perdere.
 
Mi fermo, immobile e silenzioso come un fiocco di neve posatosi sul già colmo manto bianco.
Stringo i pugni e lascio che a pioggia spenga l’incendio che quella situazione aveva creato in me, e con mia grande sorpresa si fermarono anche loro.
Mi è impossibile ignorare la flebile atmosfera di confusione e attesa che si è formata tra noi, eppure devo dimenticarla per un secondo .
Un momento.
Cosa accade qua? Cosa sto facendo? Perché canto?
È forse questo ciò che la mia mente in segreto tramava di fare?
Non ne ho la più pallida idea ma funziona, e va bene così.
 
Vedo la confusione crescere, le anime rompono le perfette file in cui marciavano: ce la sto facendo! Sto creando il caos!
 
Il suono di tamburi che si rompono e di grida spaventate restano dietro di me mentre mi allontano, e riempiono le mie orecchie mentre mi compiaccio del disastro che io stesso ho creato. Sono libero.
 
 
-Tom! Tom svegliati! Siamo arrivati!-
Scuoto velocemente la testa e sento la musica sparire del tutto quando le cuffiette scivolano sulla felpa nera, allontanandosi definitivamente dalle mie orecchie, e mi risveglio da quel folle sogno.
 
Mi alzo per prendere la borsa sveglio i miei muscoli ancora dormienti.
 
Mi è lieta la visione dei campi verdi: ha smesso di piovere.

 
Note dell'autrice

Salve panettoncini senza canditi!
Sono tornata! *folla che fischia*

Okay okay, so di esser stata via per taaaaaaaanto tempo, ma in poche parole la mia musa ispiratrice è svanita.
Eggià: la tristezza che caratterizzava le mie storie è svanita, sciamata, scomparsa.
Sono felice ora! 
O meglio, nella nuova scuola ho trovato amici, amiche, fangirls come me e tanta, tanta gioia.
MA questo non modificherà il mio stile di scrittura, e me non accorta ieri, quando ho ritentato di scrivere qualcosa e me ne sono uscita con questo.
PERO' TORNO CON COSE BELLE! Sto scrvendo con un'amica una frerard che spero vi piacerà :) intanto vi lascio con questa fuga dalla morte.
P.S. nella storia descrivo uno dei miei attacchi di panico che mi vengoo sempre più spesso a scuola :c stupide verifiche 

With rage and love 
BrainStew_Athy che a breve cambierà nome e diventerà Blood Candy :3

 
   
 
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