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Autore: Shainareth    09/11/2008    4 recensioni
[Mai HiME - anime] Con un moto di stizza, inusuale per una ragazzina di tredici anni, decise di farsi coraggio.
Genere: Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akira Okuzaki, Takumi Tokiha
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Vergogna

 

 

Risciacquò le stoviglie della cena nel lavandino e si munì di strofinaccio per asciugarle una per una dopo averle lasciate sgocciolare per qualche minuto. Volse la fronte verso la porta del bagno, chiusa da parecchio, ormai, e si avvicinò ad essa. Vi batté su due colpi leggeri con le nocche della mano destra.

   «Akira-kun, tutto bene?» domandò con una certa apprensione nella voce.

   Dall’altro lato della porta, il suo compagno di stanza ci mise qualche attimo prima di riuscire a pronunciare un quasi convincente: «Sì, tra poco esco.» Fu solo dopo aver udito il rumore sordo e regolare dei passi di Takumi che si allontanavano, che il cuore di Akira decelerò il battito, dovuto alla paura che l’altro entrasse nella stanza senza permesso. Per quel poco che conosceva il suo coinquilino, irrotto nella sua vita da poco più di due settimane, Akira aveva compreso che questi non era affatto invadente né maleducato, anzi; ma l’indole svampita di Takumi dava qualche pensiero, non lo si poteva negare.

   I muscoli tesi, Akira tornò a fissare la macchia di sangue scuro che aveva trovato, con suo enorme scorno, sulla propria biancheria. Come se non fosse bastato il fatto che il suo petto continuava ad assumere una forma sempre più arrotondata, crescendo senza quasi darle il tempo di abituarsi alla benda che era costretta a portare per schiacciare le piccole e tenere grazie in boccio. Pareva che il suo corpo si stesse prendendo gioco di lei.

   Ecco spiegato il mal di pancia di quel pomeriggio, ed ecco spiegato il malumore degli ultimi giorni, che, a quanto sembrava, non dipendeva esclusivamente dall’essersi ritrovata, nel bel mezzo della pubertà, a condividere la camera con un maschio. Sentì il naso pizzicare, segno che era sul punto di mettersi a piangere, ma, come ogni volta, tentò di ricacciare le lacrime indietro: non avrebbe avuto senso abbandonarsi alla disperazione. Con un moto di stizza, inusuale per una ragazzina di tredici anni, decise di farsi coraggio. Era appena diventata grande, dopotutto, quindi era giusto comportarsi come tale – sebbene non ricordasse di avere mai agito come una bambina della sua età, né nel presente né negli anni passati.

   Mentre si rivestiva, però, stando ben attenta a non sporcarsi ulteriormente, non le riuscì di slacciare quel nodo che le si era formato d’improvviso in gola: le altre ragazzine potevano contare sull’appoggio della mamma o di una sorella maggiore, di una zia, una cugina, un’insegnante, un’amica, una compagna di scuola. Ad attendere Akira dall’altra parte della parete, invece, c’era un ragazzo, poco più che bambino anch’egli, e lei non avrebbe potuto parlare dell’accaduto con nessuno se non con suo padre, quando l’avesse sentito. E quel motivo d’orgoglio che vede una bambina diventare donna, risultò essere per lei unicamente motivo di vergogna.












Chissà, alla fine, quando avrà potuto sentirlo, suo padre, la povera Akira... Voglio dire, se per i fatti del Carnival Okuzaki-san le inviava dei messi, si spera che almeno per queste cose usasse il telefono... Tra l'altro penso comunque che sia un po' imbarazzante parlare di cose del genere con un uomo, anche se si tratta del proprio papà. Certo, molto dipende anche dal tipo di rapporto che si ha con lui, ma non credo che fra la piccola Akira ed il suo genitore vi fosse troppa confidenza... li vedo due tipi parecchio cerimoniosi, se devo dirla tutta. Poi magari mi sbaglio, ma la sensazione che mi hanno dato è questa.
Parlando d'altro, non ho sbagliato a scrivere quando mi riferisco ad Akira al maschile, ad inizio fic: volevo semplicemente svelare al lettore la verità sul sesso della ragazza in modo progressivo, anche se non sono sicura di aver reso la cosa.
Ad ogni modo, comunicandovi anche la mia vergogna nel pubblicare questo scritto, adesso mi obbligo a tacere per non ritrovarmi a scrivere un commento più lungo della fiction. ^^;
Un bacio a tutti i lettori (in particolare a NicoDevil, Chiarucciapuccia, Atlantislux e Hinata_chan) ed un grazie a chi sarà così gentile da lasciare per iscritto le proprie impressioni su questo lavoro, sperando che esse mi aiutino a crescere e migliorare.
Shainareth





  
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