La
mia vita è sempre stata all'insegna del peccato...
Da che mi ricordi ho sempre fatto del male per sopravvivere, o almeno
da quando sono rinato...
Non sono un normale essere umano, prima lo ero ma adesso sono cambiato
molto cambiato.
Ero un ragazzo molto semplice, senza pretese e con una gran voglia di
fare ma sono diventato tutto l'opposto.
Sono circondato da un alone nero che mi segue ovunque vada, l'unica
cosa che voglio è scomparire per sempre e togliere dal mondo
il criminale che sono.
Io mi chiamo Zoro e sono un vampiro.
Sono stato morso da un altro vampiro quando avevo 19 anni, era una sera
di febbraio , molto fredda e buia.
Il vampiro m'ha assalito all'improvviso e per me non c'è
stato più nulla da fare.
Pensavo di essere morto, in quel momento pensavo di aver visto quella
luce ma tutt'a un tratto il niente, tutto buio, nessuna luce, solo
un'eternità da vivere da solo e costretto ad uccidere per
non morire.
Ho la pelle di un pallore che da vivo non m'ha mai caratterizzato, ho
occhi rosso fuoco o per meglio dire rosso sangue.
Non mi sono mai legato a nessuno ne quando ero "vivo" ne tanto meno
ora.
La gente adesso mi evita, mi additano, mi danno dell'assassino, del
succhia sangue, del demonio e hanno ragione assolutamente.
Non biasimo nessuno, davvero, mi odio anche io.
Sono cattivo e non merito di essere amato.
Questo lo pensavo tempo fa, adesso grazie a qualcuno cerco di
sopportarmi di più.
L'ho incontrato questo qualcuno qualche mese fa, per la precisione il 7
febbraio l'anniversario del mio radicale cambiamento.
Lei, la mia salvatrice, colei che mi ha trovato chiuso in me stesso
arrabbiato col mondo.
Devo proprio dirlo? La volevo mordere.
Sembrava piuttosto appetitosa e così la seguì
senza sapere che facendolo la mia vita sarebbe di nuovo cambiata.
Lei sentendo di essere seguita si è girata all'improvviso e
io che l'avevo scelta come mia cena, come mia preda, non l'avevo ancora
vista in faccia.
Capelli rossi, due grandi occhi castani che mi guardavano spaventati,
la bocca semi aperta contornata da due labbra che sembravano
morbide.
Non mi chiese niente, mi guardò seria, gli occhi
così dolci diventarono arrabbiati, mi guardavano e io li
capì che mai avrei potuto uccidere quella ragazza.
Nami, questo è il suo nome si avvicinò a me e mi
diede uno schiaffo, così dal nulla!
Mi montò una rabbia dentro e le presi la mano che mi aveva
appena schiaffeggiato.
I suoi occhi divennero di nuovo dolci, strappò la sua mano
dalla mia presa e mi carezzò una guancia.
-So chi sei e cosa volevi fare...Ma io ti voglio aiutare...- Queste
furono le sue precise parole, non le dimenticherò mai e poi
mai.
Cominciammo a conoscerci, a quanto pare lei era una cacciatrice di
vampiri, per questo disse di conoscermi, me lo disse in seguito che era
sulle mie tracce da tempo.
Le avevano commissionato il mio assassinio qualche giorno prima del
nostro incontro, quella sera lei sapeva che l'avrei seguita.
Come avrei fatto a resisterle dopotutto?
Si rifiutò di uccidermi, mi disse che faceva la cacciatrice
di vampiri solo per i soldi, a lei non importava chi era vampiro o chi
era umano.
Lei non ci uccideva, ci catturava e ci dava in pasto ai nostri veri
assassini, chi la pagava per questo lavoro.
Nami è una ragazza buona, dolce ma a volte terribilmente
nervosa e insopportabile eppure io non riuscì più
a staccarmi da lei.
Riuscì nel suo intento, riuscì a cambiarmi.
Non odiai più la mia vita, se le persone mi additavano me ne
infischiavo l'importante era che lei non lo facesse.
Mi importava solo di lei, gli altri potevano anche andare al diavolo.
Lei mi convinse a non succhiare più il sangue alle persone,
mi convinse a non uccidere più.
Per me fu un po’ difficile nutrirmi del sangue degli animali
all'inizio ma per il fatto che era lei a chiedermelo lo feci volentieri.
Ricordo il nostro primo bacio, io avevo appena sgarrato, avevo morso
una persona dopo che per un bel po’ ero riuscito a non farlo,
mi misi a piangere come una femminuccia pensando che lei mi avrebbe
lasciato solo.
Lei invece mi prese per mano e così come se non avessi la
bocca sporca di sangue umano, mi baciò.
Da quel momento in poi diventammo una coppia, una cosa sola.
Andammo a vivere insieme dopo poco, per la sua famiglia fu difficile
avere un vampiro come parente ma anche loro impararono a conoscere il
"vero Zoro" come diceva Nami.
Ci siamo sposati qualche giorno fa, in un giardino al tramonto,
naturalmente io non potevo ne entrare in una chiesa ne stare alla luce
del giorno per ovvi motivi ma Nami non se la prese.
Adesso sono una persona nuova come ho già detto, non ho
più ucciso, non ho più bevuto il sangue umano.
Per un vampiro dannato come me, incontrare Nami è stato un
miracolo.
Per lei sono cambiato.
Per lei ho di nuovo un'anima o almeno qualcosa che ci si avvicina.
Per lei, Nami, la donna che amo
Ahaaaaaa
che cavolata ho scritto ! Ma grazie a Rolochan mi sono appassionata a
Zoro vampiro...Fantastico.
La fic mi è venuta di getto assolutamente per cui se non
è un granché è dovuto anche al fatto
che non ci ho riflettuto abbastanza ! ^_^
Grazie a chi la legge !
HIME