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Autore: CrystalRose    20/12/2014    2 recensioni
Terza e ultima parte della saga "The Sound of Nightwish Reborn".
Sophie e i ragazzi sono alle prese con l'ultima parte dell'Imaginaerum World Tour 2012. In particolare vedremo cosa succederà a Denver e il post-Denver.
Genere: Angst, Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Quasi tutti, Tuomas Holopainen
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'The Sound of Nightwish Reborn'
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Cap 4 TOFNR

Joensuu, Finlandia, Ilosaarirock, 13 luglio 2013, ore 16.43

 

Me ne stavo seduto su una cassa di strumenti nei pressi del backstage, con una perfetta visuale laterale del palco. I Within Temptation si stavano esibendo in quel momento.

-Come butta Holopainen?- esordì una voce maschile accanto a me.

Mi voltai e incrociai lo sguardo con quello verde smeraldo di Ville Valo.

Mi limitai a sospirare e a riportare gli occhi sul palco.

-Ti vedo sbattuto…- constatò sedendosi accanto a me, sfilandomi l’accendino dalla mano sinistra per accendersi una bionda - …e preoccupato- ridacchiò, accennando alle cicche di sigaretta ai miei piedi.

-Guardala!- sbottai indicando il palco.

-Oh sì, la vedo- sorrise lui- Sembra che si stia divertendo con Sharon…-

-Ti prego falla scendere- lo implorai.

-Guarda che Sophie non è una malata terminale-

Sbuffai.

-Si sta agitando troppo-

-Sta cantando- affermò come se fosse una cosa ovvia.

-Potrebbe farle male-

-Guarda che non è la prima che sale sul palco nelle sue condizioni-

- Infatti è colpa di Simone se Sophie è sul palco ora!-

-Ora non dare la colpa agli altri…-

-Io volevo sostituirla di nuovo con Floor- biascicai.

La testa di Valo scattò verso di me con uno sguardo minaccioso: -Non dirmi che la tua testa bacata lo ha esternato a Sophie-

Mi voltai lentamente. –Sì- mormorai, spegnendo la sigaretta a terra.

Lui scattò in piedi: -Sei un’idiota. Lo sai che più vieti una cosa a quella donna più lei fa il contrario!- esclamò lanciando a terra la sua sigaretta a metà con un gesto stizzito.

Mi nascosi il viso tra le mani.

-Certo che tu, Tuomas, non impari mai-

-Cristo Valo, è incinta di sei mesi!- sbottai indicandola sul palco.

-Vabbè, lo sai che dal mese prossimo sarà a riposo-

-Non voglio che si stanchi. È già tanto che abbia acconsentito a farle fare i festival-

-È un’artista, è ovvio che voglia stare sul palco. Tu, però, potresti evitare di pressarla, non è una bambina-

-È in-cin-ta! Vi è così difficile da capire?! Mi preoccupo per lei e per il bambino-

-Eri così schizzato quando aspettava Eva?-

-Eravamo in pausa-

-Bè lo sarete fra un mese- ripeté ridacchiando dandomi una pacca sulla spalla e allontanandosi.

 

Wacken, Germania, Wacken Open Air, 3 Agosto 2013, ore 15.47

 

-Non glielo hai detto?!?!?- urlarono Emppu e Tero in coro con due facce allucinate.

Feci spallucce: - Lo avete visto quant’è schizzato?- mi giustificai per la mia “piccola” omissione.

-Sophie ma ragiona! Si vede che sei già una mongolfiera a sette mesi- esclamò Tero indicandomi.

-Ehi! Non sono una mongolfiera!- O forse si? Mi guardai allo specchio del camerino con la coda dell’occhio…effettivamente sembrava avessi mangiato un’anguria intera. Oddio Soph, pensa ad altro, pensa ad altro, pensa ad altro!! Dove la vai a scovare un’anguria ora?! Maledette voglie!

-Glielo devi dire- mi consigliò Emppu con fare diplomatico.

-No, no. Non se ne parla-

-Ma che problemi di coppia avete che non parlate mai?!- riprese il folletto, stavolta esasperato.

-Soprattutto, dal ginecologo non se n’è mai accorto?!- intervenne Tero.

-Accorto di cosa?- domandò Tuomas entrando in camerino, avvicinandosi al frigobar per prendere una bottiglia d’acqua.

-Nulla! Non parlavamo di te- affermai frettolosamente. Gli altri due mi guardarono male.

Il tastierista si voltò avvicinandosi.

-Diventi sempre più bella, Soph!- mentre si chinava per darmi un bacio dietro potevo vedere Tero ed Emppu che facevano finta di impiccarsi dal nostro troppo essere smielati.

Trattenni una risata.

-Ciao piccolino- salutò poi accarezzandomi il pancione.

- -ni- precisarono i due dietro.

Io li fulminai con lo sguardo.

-Cosa?- domandò mio marito voltandosi.

-Niente. Io non ho fiatato- si giustificò Emppu.

-Io non ho aperto bocca!- esclamò Tero.

-Uh ok…mi sembrava che…vabbè non importa. 10 minuti e tocca a noi- e se ne andò.

-Sophie devi parlargli-

Negai vigorosamente con la testa.

-Gli prenderà un infarto in sala parto, quando vedrà che nasceranno due neonati-

-Sciocchezze- minimizzai.

Non potevo dire a Tuomas che aspettavo due gemelli, due maschi per giunta. Mi avrebbe chiusa in casa e legata al letto. E io non potevo… dovevo cantare.

-Sophie, lo diciamo per te-

-Dai mancano ancora due date, non fate i noiosi-

-Speriamo non partorisca sul palco-

-Tero!- esclamò Emppu.

 

 

Nightwish Summer Camp, somewhere near Kitee, 23 luglio 2014, ore 20.32

 

Guardavo dal portico Eva che giocava con Tero ad acchiapparella. Ha  quasi tre anni e mi sembra ieri di aver scoperto di aspettarla in un tiepido mattino parigino. Ricordo ancora quel giorno di settembre quando invece nacque, il terrore sul volto di Tuomas quando guidava a tavoletta per portarmi in ospedale.

Per non parlare della faccia che fece l’estate scorsa a Wacken quando dopo il concerto presi coraggio a quattro mani, ok le quattro mani erano quelle di Tero ed Emppu che mi spinsero letteralmente verso di lui e mi minacciarono di non farmi salire sul tour bus a costo di venire denunciati al Tribunale dell’Aia per violazione dei diritti umani, e gli dissi che aspettavamo due gemelli.

Diventò bianco come un cencio, cercò un appoggio che non trovò. E il grande Tuomas Holopainen svenne davanti ai miei occhi per l’emozione.

Marco e Jukka risero per una settimana intera appena vedevano il tastierista spuntare all’orizzonte.

Mi beccai la filippica…ok cazziatone…da parte di mio marito, minacciandomi di rispedirmi a Kitee di volata ma dato che mancavano due date lo convinsi senza troppi sforzi. Il risvolto della medaglia fu che mi seguiva ovunque chiedendomi ogni 7 minuti e 15 secondi come mi sentissi. Dopo quattro giorni meditavo di imbavagliarlo con un cavo delle luci.

Però alla fine, quando il 18 0ttobre Lauri e Johannes sono nati tutto è cambiato per noi.  Avere a che fare con tre bambini così piccoli e portare avanti una band di fama mondiale nel suo genere non è e non sarà facile.

Tuomas, però, è al settimo cielo e non ha intenzione di scendere.

Vi state chiedendo perché li abbiamo chiamati con secondo e terzo nome di Tuomas? È la mia punizione per aver taciuto sul fatto che fossero due e per il fatto che il tastierista del mio cuore è un megalomane.

Rientrai in casa con un sorriso, andando a controllare i monelli di sopra.

Con mia meraviglia notai che dormivano nel letto matrimoniale e che Tuomas li guardava a vista seduto a gambe incrociate sul fondo del letto mentre era impegnato a terminare l’ultima canzone del nuovo album, scribacchiando sul suo taccuino con la destra mentre con la sinistra teneva un biberon di latte mezzo pieno e su una spalla una salvietta.

Senza fare rumore mi sedetti accanto a lui e gli diedi un bacio sulla guancia.

-Come va?-

-Bene, si sono addormentati subito. Lauri non ha finito il latte- sussurrò mentre continuava a scrivere porgendomi il biberon, che presi in mano.

Guardai i miei paffuti bambini che dormivano sereni. Avevano 9 mesi e già volevano buttarsi a gattonare. Precoci come il padre.

-Veramente parlavo della canzone-

Finalmente alzò lo sguardo: - Oh, l’ho quasi finita- sorrise.

-Mami- mi chiamò una vocina femminile entrando.

-Eva, hai fatto le scale da sola?-

-No, tio Tero mi ha portata poi mi ha detto di entrare sola-

-Vieni qui- le dissi mentre si arrampicava sul letto- Sei tutta sudata, dopo andiamo a farci un bel bagnetto-

-No!- piagnucolò lei.

-Non lo vuoi fare insieme alla mamma?-chiesi.

Acconsentì controvoglia.

-E il papà quando fa il bagno con la mamma?- Per tutta risposta gli diedi una gomitata.

-Sei pronto per andare in tour l’anno prossimo?-

-Non vedo l’ora. Anche se mi mancheranno tutti e tre- affermò col sorriso di un padre innamorato dei figli, un sorriso che si portava dietro da tre anni.

Appoggiai la testa sulla sua spalla, sospirando felice.

-Ti ricordi il primo giorno?-

-L’audizione?-

-Mmmh- mmmh- confermò.

-Ero terrorizzata-

-Io ero già innamorato di te ancor prima di vederti. Mi ero innamorato della tua voce. Poi ti ho vista e non ho capito più nulla-

-In effetti i risultati si sono protratti per anni- ridacchiai dei nostri anni di incomprensioni.

-Io ho capito di amarti quella sera sul tour bus- continuai- quando mi regalasti Paperino- conclusi guardando per un secondo il vecchio pupazzo sul mio comodino che mi seguiva in ogni viaggio. Poi mi accorsi che Eva si era addormentata stravolta nel mio grembo.

-Sembra passato un secolo-

-Sono passati 7 anni- risposi.

-Oddio siamo alla crisi del settimo anno?!-

-Non mi pare. E poi ci siamo sposati molto dopo-

Mi diede un bacio.

-Sei il mio miracolo- dissi.

-Sei il mio Élan- mormorò sorridendo.

-Cosa?- chiesi spaesata.

Con la testa mi indicò il quaderno. Osservai la pagina scarabocchiata in più punti. In alto c’era scritto a caratteri cubitali blu: ÉLAN.

 

L’album era finalmente finito.

La nostra vita insieme era solo all’inizio.

Loppuun.

(Fine)

 

Spazio autrice:

Lo so, sono in ritardo clamoroso.

Non sapevo più come concludere la storia. E dato che è l’ultimo capitolo di questa saga, volevo che fosse qualcosa di carino.

Sophie e Tuomas resteranno per sempre nel mio cuore e spero tanto anche nel vostro.

Grazie di cuore a tutti coloro che hanno letto questa storia fin dall’inizio. Chi ha commentato e mi ha sempre dato spunti per continuare, chi l’ha messa nelle seguite/preferite/ricordate ecc.

Kiitos, davvero!

Non c’è bisogno di fare l’elenco di tutti gli utenti, perché voglio che siano ringraziamenti generici anche per chi leggeva silenziosamente (lo faccio anch’io, eh!) sappiate che anche voi mi avete dato lo stimolo per andare avanti.

The Sound of Nightwish Reborn è stata ed è la mia storia di successo ed è grazie a tutti voi.

Grazie anche a quei 5 pazzi finnici, ok 4 finnici e una svedese e poi l’olandese, per aver offerto inconsapevolmente la storyline della mia AU LOL

Eh sì, temo che questa sia l’ultima FF in questa meravigliosa sezione che mi ha fatto conoscere tantissimi fan meravigliosi.

Grazie per aver seguito le mie storie qui, davvero, ancora grazie.

Un abbraccio, un bacio a tutti voi. Sì va beh anche un pacco di gocciole a tutti ;) A Natale siamo tutti più golosi…ah non era così il detto? XD

A proposito buone feste miei caVi lettori!!

CrystalRose.

 

Ps: poi vabbé magari quando esce l’album e lo ascolterò per intero e mi verrà in mente un’altra storia o OS e sarò di nuovo qui. Mai dire mai. Ma per il momento, la mia avventura qui nel fandom, finisce così. *oddio mi viene da piangere!*

 

Ps2: Keep hepping! *se ne va facendo Hep – hep*

   
 
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