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Autore: _windowsgirls    20/12/2014    4 recensioni
Sophie cadde con la testa sul libro aperto, gli occhiali storti e la mente che aveva preso a girare sempre più velocemente, finchè non chiuse gli occhi.
Dal secondo capitolo:
« Non dovresti essere qui. »
« Fidati, lo so bene anche io. »
[...]« Non credo che sia entrata in un libro, per niente. »
Cosa succederebbe se una ragazza, nel giorno del suo diciassettesimo compleanno, finisse in un libro i cui personaggi non sono altro che dei supereroi, non avendo la benché minima idea del perché sia finita in mezzo a loro?
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Goodbye.

 


Sophie si sentì il sangue ghiacciare nelle vene, mentre Harry incominciava piano a riprendere i sensi, le gocce di pioggia che gli cadevano sul viso. Tutti ormai era usciti da sotto l'atrio, sebbene non fossero mentalmente e fisicamente pronti ad affrontare un nemico potente quale Botrux era diventato, appropriandosi dell'ultimo potere rimasto. Jasmine aveva la mano incastrata in quella di Louis e procedevano insieme sotto alla pioggia, fin quando non arrivarono vicino a Sophie, vedendo come Harry stesse. Liam era dentro casa e non poteva muoversi da sopra il divano, affiancato da una Beatrice che ancora non dava segni di guarigione e Isabelle seduta sul tappeto con lo sguardo a sinistra, dritto sulla porta aperta che Sophie aveva lasciato poco prima. Aveva tutta la scene sotto gli occhi, ma doveva rimanere con loro due.
Zayn e Clary camminavano vicini, i loro capelli neri che erano appiccicati alla fronte, le sopraciglia aggrottate e le labbra strette. Si avvicinarono a Jasmine e Louis, mentre Harry apriva piano gli occhi e si metteva seduto, una mano premuta contro la tempia. « Tutto bene? » chiese il ragazzo, che lo guardava apprensivo nonostante le pioggia gli desse fastidio agli occhi.
Harry lo guardò annuendo, poi spostò lo sguardo da Sophie che gli era ancora accanto a Botrux che galleggiava sopra di loro. Si avvicinò le gambe al petto e si premette entrambe le mani sugli occhi. « Sono solo uno stupido.  Come ho potuto solo pensare fossi tu? »
Sophie gli appoggiò una mano sulla spalla, mentre con l'altra si spostava una ciocca che le era caduta sul naso. Poi si alzò in piedi, dando le spalle agli altri. La sabbia era tutta scura e punteggiata come se qualcuno ci avesse giocato con un punteruolo gigante.
« Ti è sembrato giusto usare il potere di Beatrice in questo modo? » disse mentre camminava spedita verso il mare agitato.
« Sinceramente? » tuonò l'uomo nero. « Non ho mai usato un potere così giustamente. Ne vado anche orgoglioso. »
« Nonostante tu abbia fatto del male. »
« Non era mia intenzione uccidere il vostro amico. Volevo solo i vostri poteri. Ora, mio diamante grezzo, che dici se finiamo questa sceneggiata e vieni con me? »
« Sophie.. » Harry parlò a bassa voce mentre si alzava e la raggiungeva piano. « Stai qui. »
« Io ho un potere? » chiese la ragazza dopo essersi fermata. Botrux incominciò a scendere di quota fin quando non appoggiò i piedi sulla sabbia. Non era poi così alto, ma quel suo mantello e quella maschera incutevano timore in chiunque li guardasse.
« Non ne ho la certezza, insomma non sono un dio onniscente. »
« E allora perchè mi desideri così tanto, si può sapere? »
Harry era arrivato alle spalle di Sophie e guardava Botrux dritto in faccia. « Non ti sembra ingiusto stare contro persone che non hanno più una minima possibilità di difendersi? »
Botrux si portò un indice sul mento e alzò il viso verso le coltre di nuvole. « Ora che ci penso… no. » sbottò spingendo le braccia verso la sabbia, scatenando un’onda che li ricoprì dalla testa ai piedi.
Louis si era rimesso in piedi. Sophie, cosa pensi di fare? « Non lo so. » disse lei a voce alta. Harry si girò a guardarla mentre si toglieva un po’ di sabbia dagli occhi. « Cosa hai detto? »
La ragazza scosse la testa e si girò a guardarlo. « Non so che fare. »
Botrux scoppiò a ridere. « Ma te l’ho già detto, Sophie. Non è difficile. »
La ragazza si guardò alle spalle e vide tutti i ragazzi che l’avevano accompagnata in quell’avventura durata un mese. Si toccò la perla e i cerchi che la contenevano, confidando in ciò che aveva sempre pensato. « Scusatemi. »
« Che cazzo pensi di fare? » Clary la guardò scandalizzata. « Vuoi piantarci in questo modo? -
« Sophie, stai qui, ferma. » Harry era accanto a lei e la guardava con quegli occhi verdi che ormai avevano perso la luce con cui si differenziavano dagli altri.
Non farlo. Non andare da lui. Sophie si girò verso Louis e scosse la testa. « Mi dispiace. »
Li diede le spalle e iniziò a camminare verso Botrux, ma Harry la fermò per il braccio. « Perché? Dimmi perché lo stai facendo. »
« Siete indifesi. Vi ucciderà  tutti se rimango da questa parte, ed è l’ultima cosa che voglio vi accada. » Harry la lasciò andare con uno sguardo tra l’implorato e lo sconsolato.
« Sai che non cambierà nulla. »
Sophie chiuse gli occhi e deglutì a vuoto, girando la testa e riprendendo a camminare spedita, senza più guardarsi alle spalle. Quando arrivò accanto a Botrux si sentì a disagio e impaurita, con il cuore che le batteva a mille a ritmo delle gocce di pioggia che le cadevano sopra.
« Finalmente. » l’uomo nero si voltò verso di lei e levò piano le braccia verso il cielo, sollevando sia sé, sia la ragazza. Sophie non osava guardare quei volti che pensava di aver salvato, non dopo tutto quello che era successo a causa sua.
Aveva immaginato quelle cose solo nei film, in cui la vittima va dal nemico, però poi si scopre avere un piano che salvi tutti. Sophie non aveva un piano, non era mai stata una mente brillante in quel genere di cose e non aveva la benchè minima idea di cosa sarebbe potuto succedere. Si librarono sempre più in alto, fin quando i suoi amici non diventarono abbastanza piccoli. « Vedi? » disse Botrux. « Essere padrone del mondo è più o meno così, la gente è talmente piccoli che non ti importa di ciò che fai o farai. »
Sophie si girò a guardarlo dritto in quelle fessure dove ci sarebbero dovuti essere gli occhi, ma dove vide soltanto un’ombra nera. « Cosa? » poi gli osservò i guanti circondarsi di fiamma, il mantello mosso da un vento che girava solo intorno a loro due, e lampi che ripresero a illuminare quella serata piovosa.
« Grazie, Sophie. Hai reso tutto molto più semplice. » Fece uno scatto della mano e intrappolò la ragazza dentro una bolla di sapone. « Ti do una dimostrazione. »
Sophie si sentì bloccare, non poteva muovere un dito, né riusciva a parlare. La bolla non le permetteva di fare niente, poteva solo guardare quello che Botrux avrebbe fatto da lì a poco.
« Vedi un po’ come distruggo quelli che erano ‘supereroi’. »
Detto questo scagliò le mani verso di loro e scie infuocate li presero a cadere intorno, incendiando la sabbia circostante, isolandoli dal resto della spiaggia. I ragazzi si unirono gli uni agli stringendosi tra loro, mentre Jasmine cercava invano di farlo smettere. Una volta finito col fuoco, Botrux fece partire delle saetre che incominciarono a schiantarsi nei loro paraggi, facendogli sussultare ad ogni caduta, mentre cercavano di evitarli. Sophie si sentì una morsa al cuore, il petto schiacciato e oppresso. Poi Botrux fece un gioco con le mani e al posto del fuoco, creò una barriera d’aria isolante che li racchiuse come per Sophie. Poi iniziò a soffiare e l’aria ghiacciò, facendo diventare la barriera una bolla di ghiaccio. La temperatura lì dentro era bassassima, e i ragazzi iniziarono a tremare tutti, ripiegandosi su se stessi per cercare una qualche fonte di calore. Sophie sapeva potessero andare in ipotermia, ma chiusa com’era non poteva fare niente e si odiò per quello.
« Vediamo quanto resistono, Sophie? » disse l’uomo nero, mentre si strofinava i guanti in segno di soddisfazione. La ragazza deglutì, e non potè che continuare a guardare.
Dentro la bolla ghiacciata, la prima a dare segni di cedimento fu Anastasia. Era già debole, tutto quel freddo non le fece per niente bene e si accasciò lentamente, i capelli che le ricadevano sulla faccia. Louis era inginocchiato e si stringeva le braccia vicino al petto, cercando di aiutarla. Provò a parlarle telepaticamente, ma non sentiva niente. E quando i pensieri si interrompevano….non c’era nulla di buono. Cercò di muovere la testa e vide al suo fianco Jasmine raggomitolata per terra, con le labbra viola che tremavano incessantemente e sul suo corpo qualche accenno di brina. Tutti loro si stavano via via coprendo di bianco come se avesse nevicato da poco, e tutti piano a piano svenivano. La successiva fu Clary che, già stesa per terra, smise di tremare, le labbra viola e la pelle cinerea.
Zayn aveva gli occhi socchiusi e le labbra strette tra i denti, le ginocchia attaccate al petto e cercava di dondolarsi, mentre davanti a lui Harry era immobile, sempre con le braccia attorno alle gambe, ma con gli occhi chiusi e i capelli tutti bianchi di brina. Stavano cedendo tutti, chi prima e chi dopo. In poco tempo, sarebbero morti senza dubbio, questo Sophie lo sapeva ma quella dannata bolla non le dava la possibilità di fare niente. Poi Botrux sbuffò e iniziò ad aprire e a chudere le mani. « Mamma mia, al solo pensiero di quanto freddo faccia lì dentro, mi si sono intropidite le mani. Che dici se cambiamo un po’?  »
Dopo un secondo, fece aprire un buco nella parte alta delle bolla e dal mare fece ingrossare un’imponente onda che caricava sempre più acqua. « Ora arriva il divertimento. » e la fece partire verso la bolla ghiacciata. L’acqua iniziò ad entrare rapida attravero l’apertura, e i ragazzi, oltre ad essere ghiacciati, vedevano l’acqua farsi sempre più alta. Da quando l’onda si era abbattuta sulla bolla ghiacciata, non faceva poi così tanto freddo, e i tre ragazzi incominciarono a prendere le ragazze svenute. « Come facciamo? » gridò Zayn che sorreggeva con entrambe le braccia una Clary priva di sensi. « Non sappiamo come stanno, come stiamo. »
La sua voce rimbombò sulle pareti ricurve della sfera e li fece male alle orecchie. « Io non sento i pensieri. » disse Louis con Jasmine sulle spalle, l’acqua che arrivava già al basso ventre.
« Non possiamo fare niente. Dobbiamo cercare di galleggiare e di posizionarci vicino al foro. » disse Harry con Anastasia aggrappata al collo, la sua testa appoggiata al petto. « Loro non stanno bene. »
« Harry.. » Louis si girò a guardarlo perché entrambi sapevano che non ce l’avrebbero mai fatta. Era già difficile galleggiare per loro tutti intorpiditi, figurarsi per quelle ragazze che stavano cercando di non fare morire affogate. Harry lo guardò a sua volta. « Dobbiamo almeno provarci. » bisbigliò quando ormai l’acqua gli era arrivata al petto. I ragazzi incominciarono a galleggiare e si misero a sbattere i piedi per tenere con la testa fuori dall’acqua le ragazze, ma la sfera non era grande, un’altra secchiata e sarebbe stata piena. Il livello dell’acqua si stava ancora alzando e avevano giusto il tempo di prendere un forte boccata d’aria prima di essere totalmente sommersi.
Sophie da fuori iniziò a piangere da dentro la bolla, la collana che le premeva pesante e calda contro il petto, mentre le lacrime le scendevano lungo le guance.
« Ops, mi sa che adesso muoiono tutti.. »
La ragazza aveva un nodo alla gola che la stava strangolando, mentre il respiro si faceva più rapido e difficile. « Acceleriamo il processo allora. » Botrux chiuse la mano a pugno e l’onda soffocò su se stessa, mentre il foro della sfera si chiudeva. Ora non avevano più via di uscita.
« Secondo te, ci metteranno molto a morire tutti, mia cara Sophie? »
« Non tutti! » un’altra voce proruppe sulla scena avanzando a gran velocità verso di loro.  Isabelle volava velocissima e si scagliò con potenza su Botrux che perse il controllo e cadde in mare, mentre la ragazza scoppiava la bolla e prendeva al volo una Sophie distrutta.
Scese in picchiata con la ragazza tra le braccia, i capelli biondi che le svolazzavano all’indietro. La lasciò immediatamente sulla sabbia vicino alla sfera. « Salvali. » disse prima che una palla di luce arrivasse su Isabelle, ma la bionda riuscì a scansarsi e l’energia si scagliò sulla sfera piena d’acqua, facendola scoppiare.
Botrux urlò per la frustrazione, mentre fuori si riversava tutta l’acqua che c’era all’interno della sfera, insieme ai ragazzi che vennero letteralmente sputati fuori. Si riversarono sparpagliati per la sabbia, e Sophie si avvicinò ad ognuno di loro per vederli, mentre Isabelle sembrava stesse facendo un incontro wrestling con l’uomo nero per distrarlo. Intanto dentro casa Beatrice si era ripresa e si vide vicino un Liam che si metteva una fascia con una stecca alla caviglia destra.
« Sei sveglia, allora! » le disse prima di alzarsi e fare una smorfia di dolore. « Non posso continuare a stare qui mentre gli altri muoiono. »
Beatrice spalacò gli occhi e si riversò fuori di casa, mentre Liam la seguiva a ruota, andando a raggiungere poi la sua ragazza ad intrattenere Botrux.
Beatrice si avvicinò a Sophie che intanto piangeva. « Cosa è successo? » chiese spaesata nel vedere tuti quei corpi svenuti sulla sabbia bagnata. Aveva smesso di piovere, e l’aria si era fatta molto più calda.
« Aiutami. » gridò Sophie mentre cercava di far rinvenire i suoi amici. Beatrice seguì l’amica e si fiondò su Harry. Il riccio incominciò a tossire da subito, sputando tanta acqua., poi si guardò intorno e, nonostante fosse mal messo sulle gambe, iniziò a scuotere gli altri. Anastasia fu l’unica a non svegliarsi subito, e Zayn la prese portandola dentro casa, ricoprendola di coperte. Poi si rifiondò fuori, pronto a stare accanto ai suoi amici, proprio nel momento in cui Botrux scagliava lontano Liam e Isabelle e tornava con i piedi per terra.
« Gran bella mossa, davvero. » disse mentre si massaggiava la spalla. « Mi avete stupito. »
« Non puoi farli del male. » Sophie si mise davanti tutto loro, « Non puoi e non devi. »
L’uomo nero iniziò a camminare, per poi fermarsi bruscamente. « Okay, allora significa che morirai con loro. »
« No. » urlò Sophie spalancando le braccia, « Non morirà nessuno. »
« E chi saresti tu, per impedirlo? »
« Nessuno, » disse lei, « sono solo una stupida ragazza che è caduta in un libro in cui non doveva cadere e che finge di essere coraggiosa, in un libro in cui ha avuto a che fare con persone bellissime, che vogliono bene e che farebbero di tutto gli uni per gli altri. » si girò e iniziò a guardarli uno per uno. « Adesso ho capito tutto. Non dovevo andare alla ricerca di chissà quale potere importante. Ce l’ho sempre avuto sotto il naso. E’ questo il potere della magia. Avere cura degli altri senza averlo richiesto, confortarli, amarli….sacrificarsi. » disse, soffermandosi su Harry. « Per avere la magia non bisogna solo possedere un potere. » continuò girandosi a guardare Botrux. « Bisogna solo avere un cuore aperto a tutto, pronto a darti la spinta per le azioni di cui ti importa davvero. »
Detto questo si strappò la collana dal collo e la fece dondolare davanti ai suoi occhi scuri. « Tu non toccherai nessuno di loro, mai. » lasciò improvvisamente la collana che continuò a galleggiare lì, davanti a lei, illuminandosi di una luce sempre più accecante. Dalla perla incominciò ad allargarsi su entrambi i lati una barriera luminosa che accerchiò anche la stessa casa, proteggendoli da qualsiasi tipo di incantesimo. « Non ero io il tuo diamante grezzo, ma la mia collana sì. »
L’uomo nero si infuriò talmente tanto che concentrò tra le sue mani tutto il suo potere, scagliandolo con violenza contro di loro. Solo che non li scalfì nemmeno, perché la perla lo racchiuse dentro di sé, inglobando il potere a cui Botrux aveva tanto ambito. Sophie era immobile, con la collana che le galleggiava accanto e che brillava di luce propria come se fosse una stella. « Abbiamo vinto noi, Botrux. » detto ciò la collana riversò fuori tutto la magia che aveva in sé , colpendo in pieno l’uomo nero che si accasciò all’istante sulla sabbia.
Poi cadde un silenzio inquietante, la barriera si ruppe e la collana cadde per terra, fredda e spenta. Tutti in un primo momento rimasero straniti, aspettandosi chissà cosa, ma poi esultarono e abbracciarono Sophie come non avevano mai fatto, quando un’ultima risata soffocata li interruppe. La ragazza fu la prima a girarsi e strabuzzò gli occhi.
« Non avete vinto solo voi.. » con le ultime forze rimaste, e utilizzando la sua ultima carica di potere dai suoi remasugli, Botrux si sorresse su un gomito e scagliò con l’altra mano una palla di luce che colpì Sophie in pieno petto, facendola crollare.
Beatrice urlò con quanto fiato aveva in gola e si fiondò sull’amica, che venne subito accerchiata da tutti gli altri, mentre Botrux moriva e scompariva sul bordo dell’oceano. Tris la prese e se la mise in braccio, mentre Sophie non dava alcun cenno. Harry le prese la mano e gliela strinse forte.
« Sophie, svegliati adesso! Sophie, ascoltami! »
Louis la guardava da dietro e sbiancò, Zayn rimaneva fermo come una statua, impassibile e ingoiava a vuoto mentre le ragazze rimanevano immobili, incredule.
« Ti prego, Sophie, ti prego! » piangeva Beatrice mentre si cullava la testa dell’amica tra le braccia. « Ti prego, svegliati. »
Sophie sollevò piano le palpebre, l’aria che le mancava e i polmoni affaticati. « Va tutto bene.. » sussurrò, stringendo la mano di Harry che aveva gli occhi velati di lacrime. Il ragazzo la mattina prima aveva perso Niall, non poteva sopportare un’altra perdita, qualsiasi essa fosse. « Ehi.. ci saremmo dovuti salutare lo stesso oggi. » bisbigliò Sophie con poco fiato. Aveva freddo e le labbra le tremavano.
Beatrice sorrise tra le lacrime. « Non fare la scema, e resta con noi, prima che io possa darti lo schiaffo che ti avevo promesso. »
Sophie accennò un sorriso, « E’ stata la più bella avventura che abbia mai potuto vivere. »
« Non è ancora finita. » disse Harry, continuando ad accarezzarle la mano. « Dobbiamo ancora litigare per parecchio tempo. »
« Sì, invece. Siete salvi. »
« Grazie a te. » disse Zayn che tirò su con il naso. « Solo per te. »
« Ho…combinato troppi casini da quando sono arrivata. Volevo riscattarmi. » disse con uno sfrorzo immane. Poi incominciò a guardarli uno a uno in viso, imprimendosi nella mente quei volti che non avrebbe mai dimenticato. Poi chiuse gli occhi e pensò ad Anastasia in casa che stava incominciando a riprendersi grazie al calore di tutte quelle coperte, e poi vide Niall, il suo sorriso e la sua felicità che l’avevano aiutata nei primi periodi.
« Se dovessimo venire nel tuo mondo, accoglici per bene, eh? »
Sophie sorrise, rimanendo con gli occhi chiusi. Beatrice tirò su con il naso e fece parlare Harry al posto suo perché non ce la faceva.
« Ti vogliamo bene, Sophie. Forse non l’abbiamo dimostrato per bene da sempre – pensa a me, il solito coglione -, ma teniamo davvero a te. »
« Ah, un’ultima cosa. » sibilò Sophie. « Prima che io me ne vada. » fece una smorfia di dolore prima di appoggiarsi una mano sul petto. « La collana ha in sé i vostri poteri, presumo. Liberateli, rompendola. Fatelo adesso. »
Louis la raccolse da terra e incomiciò a staccare i cerchi concentrici, poi la lanciò su uno scoglio lì vicino e la perla si ruppe, liberando una palla di energia che si divise in palline più piccole. Sembravano tanti spiriti che incominciarono ad entrare in ognuno di loro, e le energie che tornavano più forti di prima. Harry fece schioccare le dita e una piccola fiammella iniziò a danzare sui suoi polpastrelli. Sorrise, poi tutti alzarono lo sguardo su un’unica pallina che svolazzava su tutti loro. Persino Sophie aprì leggermente gli occhi per guardarla. « Abbiate cura del potere di Niall. »
« Lo faremo. » disse Beatrice dando un bacio sulla guancia all’amica.
« Vi voglio bene. » disse Sophie con l’ultimo fiato che aveva, sentendo le forze abbandonarla e il cuore spegnersi improvvisamente.





Spazio autrice
Ciao a tutte! Allora, se siete arrivate fin qui, penso abbiate un istinto omicida nei miei confronti, e vi capirei; o magari siete solo felici che Sophie sia morta, dipende dai punti di vista ahahahah.
Sì, avete capito bene: il cuore di Sophie ha smesso di battere, adieu.
Questo capitolo - lo ammetto - è stato un parto, perchè ho cercato di far coincidere tutto e descrivere ogni singolo evento mi ha fatto sudare poichè volevo che uscisse nel migliore dei modi, ahahah.
Finalmente si è scoperto questo famigerato potere della magia, che Sophie ha spiegato molto bene nel suo monologo, e il diamante grezzo non era altro che la sua collana. (Ecco perchè è entrata nel libro con quell'unico oggetto)
Se avete altri dubbi riguardo ciò che è successo, sarò felice di aiutarvi a capirli tutti quanti. 
Il prossimo capitolo che pubblicherò sarà l'epilogo, ma poichè sarà sabato prossimo, io approfitto di questo spazio autrice per augurarvi un buon Natale, che spero possiate passare serenamente :)
Detto ciò, vi lascio con il link di 'Tell me something' :) 
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2943972&i=1
A sabato prossimo, love you all.
Eli.


 
  
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