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Autore: ErZa_chan    20/12/2014    3 recensioni
Né Marian né Elsa sono mai arrivate a Storybrooke.
La vita ha continuato a procedere tranquillamente per ben sedici anni in quella piccola cittadina nel Maine e tutti si sono ambientati, mettendo su famiglia. Storybrooke sembra il posto più sicuro del mondo per un gruppo di adolescenti, ma sarà davvero così?
E se i figli dei nostri protagonisti si trovassero ad affrontare una minaccia che non sono in grado di fronteggiare?
Genere: Angst, Azione, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Regina Mills, Roland, Sorpresa, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Boulevard of Broken Dreams

Cap 7


Erano passati diversi giorni dalla morte di Neal e la scuola sarebbe riniziata a breve, ma Izzy non aveva nessuna intenzione di tornarci.
Tuttavia i suoi genitori la spronavano a ricominciare, sostenendo che distrarsi da quello che stava accadendo l'avrebbe senza dubbio aiutata.
Izzy odiava molti dei suoi compagni di classe, esclusa Michelle e qualche altra ragazza. Molti di loro ero buoni solo ad additarla come "La figlia della regina cattiva", altri semplicemente la evitavano per quel motivo.
Non aveva voglia di tornare in un posto del genere dove, dopo tutto quello che era successo, la gente sarebbe stata brava solo a parlarle alle spalle e a sparlare di lei.
Tuttavia si costrinse a dare ascolto, almeno per una volta, ai suoi genitori e, zaino in spalla, quel giorno si recò a scuola, come una qualsiasi ragazzina di Storybrooke.


Non sarebbe stato facile.


Neal era solo un anno più avanti di lei e spesso si vedevano nei corridoi per chiacchierare e scherzare: tutto di quell'edificio glielo ricordava, come del resto ogni più piccolo angolo della città.
Tutto era impregnato di ricordi, delle loro risate spensierate, del suo affetto per Neal.

Fece tutta la strada immersa nei suoi pensieri, fino ad arrivare in classe dove si sedette al solito posto in ultima fila.
Come aveva previsto tutti la guardarono come se fosse un'aliena e presero a bisbigliare tra loro. Giusto un paio di ragazze le chiesero come stesse e lei rispose appena.
Anche Michelle arrivò e, essendo da sempre sua compagna di banco, si sedette accanto a lei. Non parlavano da settimane, entrambe chiuse nel loro silenzio.
Anche questa volta Michelle non disse nulla, ma si limitò ad afferrare la mano dell'amica e a sorriderle.
E, per la prima volta dopo giorni, l'ombra di un sorriso comparve sul volto di Izzy.
Forse tornare a scuola non sarebbe stato così male.


**

Di Zelena non c'era più nessuna traccia.


Izzy aveva parlato con sua madre che le aveva spiegato che, adesso che sapevano che sua sorella poteva possedere sopratutto i ragazzini o la gente debole dal punto di vista psicologico, riuscivano anche ad avvertire il cambiamento e il flusso di magia continuo presente in una persona posseduta.
Per questo si rendevano conto di chi fosse manipolato da Zelena e chi no e per lo stesso motivo capivano che nessuno di loro lo era.


Izzy era perennemente in allerta, tesissima, pronta a scattare ad ogni anomalia.
Secondo suo padre l'obbiettivo di Zelena era proprio quello: farli stare in ansia.
In breve tempo avrebbero sicuramente cominciato a litigare tra di loro.
La perdita di Neal era stato un colpo durissimo, ormai bastava poco perché a chiunque saltassero i nervi.
Zelena li voleva uno contro l'altro: senza fare nulla gestiva la situazione e si godeva lo spettacolo da chissà dove.

La scuola la distraeva almeno in parte ma vedeva pericolo ovunque.
Usciva poco di casa, perlopiù era Michelle ad andare a trovare lei e Roland.
Izzy non aveva ancora trovato il coraggio di parlare con Snow, né tantomeno di andare alla tomba di Neal.
Non riusciva a rassegnarsi, non riusciva ancora credere di averlo perso per sempre.
Anche Michelle non si dava pace, così come Roland che, però, lo dava meno a vedere di loro.
Nessuno riusciva a superare l'assenza di Neal: era come se mancasse una parte di loro.

Quel giorno Izzy non riusciva davvero concentrarsi sui compiti. Mordicchiava la penna, guardando i fiocchi di neve che scendevano lentamente dal cielo.
La tristezza la invase, ripensando a quel Natale che le era sembrato tanto speciale.
Il volto sorridente di Neal le si parò davanti e le sembrò quasi di vederlo davanti a sé, che rideva e scherzava.
Si alzò di botto, schiantando la penna sul tavolo a afferrò il giacchetto, dopodiché di diresse frettolosamente verso la porta e uscì, non curandosi di tutte raccomandazioni che sua madre le aveva fatto sul fatto di aggirarsi da sola per Storybrooke.

Si fermò un attimo a contemplare il cielo, poi si diresse verso il cimitero con passo sicuro.
La neve rendeva tutto bianco, donando un'aria quasi surreale al luogo.
"Potrebbe essere una specie di paradiso" pensò tra sé e sé Izzy, mentre si avvicinava alla tomba di Neal.
La osservò tristemente per un momento, dopodiché si accucciò per terra, di fronte alla lapide e comiciò a parlare.
All'inzio di sentiva quasi sciocca ma, via via che andava avanti, acquistava sempre più sicurezza: gli raccontò della scuola, della neve, di come la vita avvesse ripreso a scorrere più o meno regolarmente.
"Ci manchi."- mormorò, sfiorando con la mano la fredda roccia.
Una sola, calda, lacrima le rigò la guancia, andando a cadere sul suolo ghiacciato.

"Non è facile neanche per me." dichiarò qualcuno, poggiandole una mano sulla spalla.
Izzy alzò lo sguardo e incrociò quello di Snow. La donna aveva il volto pallido e gli occhi arrossati dalle lacrime ma, nonostante il suo dolore fosse evidente, si sforzava di sorridere.


"È la prima volta che vieni a trovarlo?" domandò alla ragazza.


Izzy annuì, incerta su come comportarsi. Aveva visto morire il figlio di Snow e non aveva potuto fare nulla per aiutarlo: era stata anche colpa sua.
Snow sembrò intuire i suoi pensieri e le accarezzò delicatamente una spalla:

"Non darti colpe che non hai, Isabelle. So che gli volevi bene, esattamente come noi. Zelena è la causa di tutto questo, non tu. Va bene?"


Gli occhi della donna divennero lucidi mentre pronunciava quelle parole, mentre l'espressione di Izzy si incupì, mentre annuiva piano.
Snow poteva tentare di rassicurarla quanto voleva, ma lei non si sarebbe mai data pace. Lo aveva visto morire e non aveva fatto nulla. Si era fatta ingannare come una bambina solo perché ammaliata dal sentimento che provava per Neal.
"Che merda, l'amore è proprio una debolezza." pensò, lanciando una lunga occhiata alla tomba dell'amico.
"Vado, mia madre sarà in pensierio." mentì spudaratamente. La tensione nell'aria la stava uccidendo.
Snow le sorrise tristemente, mentre la salutava con un cenno della mano.
"Isabelle somiglia cosi tanto a Regina" pensò la donna. La cosa avrebbe dovuto farla sorridere, ma la inquietava. Temeva  che potesse la piccola Hood potesse fare qualcosa di avventato, vista la famiglia.


 

Dal canto suo Izzy non aveva in mente proprio nulla. Le uniche cose a cui riusciva a pensare erano Neal e Zelena, che odiava ogni giorno di più.
Avrebbe fatto tutto pur di ucciderla, vederla accasciarsi ai suoi piedi, il suo sangue che imbrattava il terreno....
Izzy si fermò di botto.
Cosa diavolo stava pensando? Non sarebbe certo stata una persona migliore se avesse sottrato la vita a Zelena.
Quella strega era un mostro e la odiava con tutta se stessa, tuttavia se Snow nom avesse risparmiato Regina, che di male ne aveva fatto, lei non sarebbe mai stata lì.
Il suo pensiero tornò a rivolgersi a Snow: povera donna, prima costretta ad abbandonare una figlia e poi a perdere il secondogenito.
Ma nonostante questo si sforzava di andare avanti.
In un certo senso la ammirava per la forza che dimostrava.
Quasi senza accorgersene era arrivata a casa. Stava per aprire la porta di casa quando il suo cellulare prese a squillare:
sul display c'era la scritta "Mamma".

"Si?" rispose, mentre armeggiava con le chiavi.
"Izzy, Belle ha appena partorito. Io e tuo padre siamo in ospedale e sia io che Rumple abbiamo il forte sospetto che Zelena miri anche a questo bambino, frutto del vero amore. Stai chiusa in casa, mi hai capita? Non avvicinarti all'ospedale, potrebbe essere nuovamente l'obbiettivo di mia sorella." spiegò velocemente Regina.
Izzy ci mise un secondo per assimilare tutte le informazioni, dopodiché rimise lentamente in tasca le chiavi di casa.
"Isabelle mi hai sentita?"

"Si mamma, okay." rispose distrattamente Izzy. Dopodiché chiuse la telefonata e corse in direzione dell'ospedale.

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I'm back! scusate l'assenza ma tra le feste di Natale, i regali da comprare e la scuola non sapevo come aggiornare!
Comunque passando alla storia : vi giuro che la scena sulla tomba di neal è stata scritta prima che si vedesse quella tra rumple e neal nella 4 stagione!
Infatti ci sono rimasta di stucco ahaha è troppo simile.
Izzy fa un po' una delle sue cavolate ma, si sa, quella ragazza è un'irresponsabile <3
Comunque sia, spero che il capitolo vi sia piaciuto,
un abbraccio e buon Natale a tutti!
Ci si risente sabato prossimo (se ce la faccio)
Erza

  
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