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Autore: ChrysTheElf    20/12/2014    1 recensioni
Vi avviso che questo è il seguito di "L'Ultima Porta Del Mondo". Fatto salvo questo...
Il tempo per Ruby rallentò. Altri uomini vestiti di nero, con una grande R rossa sul petto come quelli che aveva da poco sconfitto, uscirono sul ponte di prua. Erano preceduti da degli Houndoom, che non appena all’aperto iniziarono a soffiargli addosso fiumi di fiamme. Si scansò, ma il fuoco era troppo espanso, lo costrinsero a cadere di sotto. Fu allora che, in automatico, richiamò Swampert e liberò Swellow. Cadde per una ventina di metri, per poi essere afferrato al volo dal suo pokémon: era salvo, almeno per ora.
Seguì la nave da sotto, per non essere visto. Questa, in prossimità del Monte Pira, fece partire un fascio di luce. Un portale enorme si aprì, e la nave lo attraversò. Ruby la seguì.
Era quasi a casa. Mancavano ancora 30 metri circa dal cancello, quando intravide qualcosa di sconcertante. Qualcosa che avrebbe segnato per sempre la sua vita. Una nave volante era appena comparsa attraverso una sorta di enorme disco azzurro luminoso. Un ragazzo, in groppa a quello che poteva sembrare un gigantesco piccione, stava precipitando davanti a lui.
Genere: Avventura, Fantasy, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Giovanni, Nuovo personaggio, Ruby
Note: Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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- Questa storia fa parte della serie 'I due mondi del futuro'
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“Siamo fottuti.” Un po’ deprimente come primo pensiero, forse. Ma d’altro canto esprimeva bene la situazione di Luke e Flora in quel momento.
Quelli del Team Rocket avevano circondato l’uscita dell’ascensore, e quando Luke se ne accorse fu felice di aver seguito il consiglio di Flora di liberare i pokémon di Ruby direttamente nella cabina.
Fu felice anche dei riflessi di Popo e Coco, che non appena videro le porte aprirsi attaccarono la prima linea dei pokémon avversari, tramortendone cinque in un istante. Peccato che ce ne fossero almeno venti!
-Corri!- Urlò a Flora.
I due ragazzi approfittarono della propria statura minuta per riuscire a svincolarsi tra un paio di avversari ed uscire dal mucchio senza che questi riuscissero a prenderli. Ma anche se adesso non erano più circondati, la situazione non era molto migliorata...
Corsero a perdifiato per i corridoi, parte dei nemici dietro di loro, altri impegnati ad anticiparli (cosa in cui riuscivano molto bene). Ogni volta che compariva qualcuno davanti a loro, cambiavano strada, passando per un corridoio laterale non sorvegliato, ma non sarebbe durata a lungo.
All’ennesimo incrocio, infatti, furono fregati: membri del Team Rocket sia davanti che dietro, e nessuna via di fuga laterale. Tranne una porta. Ci si infilarono senza pensare insieme ai loro pokémon, finendo in una sorta di magazzino. Bloccarono la porta con un armadio poco prima che i nemici iniziassero a tempestarla di colpi. Non sarebbe resistita molto, se per caso gli venisse in mente di usare una mossa troppo potente.
Luke si guardò intorno, la mente a mille: armadi, scope, fogli sparsi e disinfettanti; unica via di fuga, una finestra sul muro opposto.
“Ma neanche a pensarci” pensò “Siamo al quarto piano!”
-Flora, cerca in giro. Dobbiamo cercare qualcosa che possa esserci d’aiuto!
Iniziarono a rovistare negli armadi, sui muri, per terra, dovunque potesse esserci un qualcosa in grado di aiutarli. Avevano un paio di minuti al massimo, prima che quelli del Team Rocket decidessero che valeva ben la pena sfondare un muro per uccidere un paio di mocciosi. Ma non trovarono nulla.
Ormai Luke era rassegnato all’idea di finire i suoi giorni sotto i resti di un palazzo -una fine di merda, a suo parere-, quando Flora attirò la sua attenzione. Qualcosa fuori dalla finestra l’aveva messa in allarme.
-Cos’è quella?
 
Separarsi da Ruby e Clive con un solo pokémon a disposizione? Decisamente un pessimo piano. Quello stronzo di Ruby aveva insistito per tenersi sia Swellow che Zuzu e, contando Nana che era con Clive, a Crow e Arianna era rimasto un solo pokémon in due. D’accordo che a quei due infami toccava il compito più gravoso, ma non è che Arianna ci tenesse particolarmente a farsi ammazzare.
C’è da dire che Ruru se la cavava egregiamente, e non aveva neppure problemi a prendere ordini da estranei. Ruby aveva detto che gliel’aveva prestata un suo amico apposta per quella missione, e forse era per questo che si mostrava così docile anche con gli altri. Per quanto potesse essere docile una creatura umanoide verde con delle lame sulle braccia, ma sorvoliamo su certi dettagli.
Quando arrivarono, gran parte dei membri del Team Rocket erano assiepati contro l’ascensore. Dovevano averlo sentito partire. Peccato che non fosse diretto verso quel piano.
Sfruttando la sorpresa, riuscirono a stendere una decina di nemici, prima che gli altri si accorgessero di loro. Dopodiché, iniziarono a correre per il palazzo abbattendo quadri, piante ornamentali, e tutto quello che trovavano sul cammino, per intralciare gli inseguitori.
Il piano era tirarli scemi per una decina di minuti per poi scappare sfondando il pavimento e ricadendo al piano inferiore. Manco a dirlo, andò tutto storto dopo neanche un minuto.
 
Si augurò che Crow e Arianna riuscissero  a cavarsela. Avevano passato senza problemi il secondo piano, segno che tutti i nemici si erano radunati ai piani superiori, e il terzo l’avevano superato solo grazie ai due ragazzi. Avevano avuto appena il tempo di salire le scale e sparire dalla visuale dei nemici, prima che Gallade, un tempo appartenuto a Lino, ne attirasse l’attenzione. Ora non restava che confidare nella loro abilità.
-Non preoccuparti.- Lo rassicurò Clive. Ruby immaginò di aver la preoccupazione praticamente scritta in faccia. -Se la sapranno cavare. Non li conosco bene di persona, ma immagino che sappiano il fatto loro se hanno deciso di venire con noi.
Era vero, in fondo. Pur essendo sollevato, però, Ruby non riuscì a scrollarsi di dosso la sensazione di aver fatto un errore a portare tutti quei ragazzi in quell’impresa. Se solo fosse stato da solo, almeno non avrebbe dovuto preoccuparsi per qualcun altro. O almeno, non sarebbe stato responsabile di eventuali morti.
 
A quanto pareva, quei sei ragazzi avevano fatto piazza pulita al posto suo. Non incontrò più nessuno al primo piano, e così anche al secondo. Niente, i pochi membri del Team Rocket incontrati non erano certo più nelle condizioni di muoversi.
Preferiva prendersela con calma, per il momento non c’era un pericolo immediato. Non che non si preoccupasse per i ragazzi, ma da quel poco che aveva visto, gli era parso che fossero tranquillamente in grado di cavarsela da soli. E poi, meglio evitare di stancarsi prima di un probabile scontro decisivo, pensava.
Il filo dei suoi pensieri venne spezzato da un rumore grave e ronzante. Un rumore che in qualche modo sentiva di conoscere, anche se non riusciva ad identificarlo... L’unica certezza è che sembrava provenire dall’esterno.
Lungo la scalinata per il terzo piano trovò una finestra, e pensò di chiarire l’origine di quel rumore. Quel che vide lo lasciò sconcertato. Ma gli diede un’idea.
 
Quel trambusto che proveniva dai piani inferiori... Cosa diavolo poteva essere? Urla, voci, e boati come di esplosioni... Una battaglia pokémon? Anzi, tante  battaglie pokémon?
Eppure, tra quel marasma, ogni tanto gli pareva di riconoscere una voce. No, non una sola: tre o quattro delle voci che sentiva più di frequente gli parevano familiari... sì, erano loro. Ma non era l’unico ad averli riconosciuti.
-Professor Layton- Lo chiamò Emmy dalla testa del gruppo -Lei pensa che siano loro?
-Non c’è dubbio che sia così, Emmy. E sono preoccupato.- Rispose, affiancandosi a lei alla testa del gruppo.
-Ma non vuole stravolgere il piano, vero? Non c’è problema.- Ribatté la ragazza -Allora non c’è problema. Vado io.
Neppure il tempo di impedirglielo, e la ragazza si staccò di corsa dal gruppo, percorrendo gli ultimi gradini per il quinto piano al doppio della velocità degli altri. Un suicidio? Probabile. Impedirglielo? Impossibile.
 
Io: E ci stiamo finalmente avviando verso la conclusione. Porto avanti questo progetto dall’estate, e sto per riuscire a concluderlo. E, come avrete notato, i capitoli sono un po’ più lunghi dei precedenti, per il semplice motivo che, essendosi separati i personaggi, devo raccontare dal punto di vista di ognuno.
Ruby: Mi sembra una cosa sensata. Anche se non sono sicuro piacerà a tutti i lettori.
Clive: Poco importa, è giusto che tutti raccontino quel che gli accade.
Luke: ...Ma quindi sta per finire tutto?
Crow: Niente sequel stavolta?
Io: Dubito. Ma direi di chiudere qui. Seguite, recensite, e al prossimo capitolo! Ah giusto, può darsi che settimana prossima partirò tre o quattro giorni in montagna, quindi... Buona attesa, e soprattutto felice Natale a tutti voi!
   
 
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