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Autore: La Fe_10    20/12/2014    2 recensioni
Regola n. 25 degli shinobi:" Non importa la situazione, uno shinobi non de ve mai espirmere le sue emozioni"
Ma cosa hanno provato davvero?
Ecco quindi una raccolta di Os per le emozioni di ogni personaggio, gli stessi che ci hanno emozionato il 15 lunghi anni.
Per ognuno un colore, una canzone e i lori pensieri!
I personaggi finora trattati sono nell'ordine:
-Sasuke
-Naruto
-Madara
-Itachi
-Sasuke
-Jiraiya
-Juugo
-Zabuza
-Gaara
-Team 7
e a seguire tanti altri ancora!
Genere: Angst, Introspettivo, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Itachi, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Un po' tutti
Note: Missing Moments, OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio, Naruto Shippuuden
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THE SCIENTIST

 

Come up to meet you, tell you I’m sorry,

You don’t know how lovely you are.

I had to find you, tell you I need you,

Tell you I set you apart.

Passo. Un altro passo. Taglio. Urla. Sangue. Fuga.

Un'altra casa, un'altra irruzione, altro sangue.

 

Traditore.

 

La casa dei suoi era stata l'ultima. Era stato un incubo, si muoveva quasi come se non fosse lui, come se non fosse vero. Aveva pensato tanto a cosa fare, ci si era letteralmente scervellato, a che pro pensarci ancora?

Uccidere i suoi genitori era stato difficile, aveva iniziato a tremare, a piangere. Eppure si era preparato a tutto quello che sarebbe successo. Uccidere la sua famiglia era stato doloroso, quasi da impazzire. Sua madre aveva ragione: già sentiva sulle sue spalle il peso di tutta quella sofferenza.

 Non se ne sarebbe mai sbarazzato, mai.

 

Prese un altro respiro. La recita non era ancora finita.

Sentì i passi di Sasuke avvicinarsi.

Perché era lì? Solo per concludere il suo piano? Solo per l'ultimo atto?

Con la sua bocca lo faceva soffrire. Con il suo cuore piangeva per lui, per quegli occhi scuri dilatati dall'incredulità e dal terrore. La sua anima invocava solo perdono. Solo perdono.

Era il bambino più adorabile alla quale si potesse pensare. Adorava il modo in cui lo inseguiva sempre, era orgoglioso di essere il suo amato fratellone, lui, così imperfetto. Mai come in quel momento sentiva il bisogno del suo fratellino, di Sasuke che lo rincorreva anche solo per un allenamento, per stare con lui.

 

Seduto sul quel trono gelido, Itachi aveva i brividi. Avrebbe dovuto ammetterlo. Avrebbe dovuto dirgli che aveva bisogno di lui, ma lo aveva tenuto lontano.

 

Sempre troppo lontano.

 

 

Tell me your secrets and ask me your questions,

Oh, lets go back to the start.

Running in circles, coming in tales,

Heads are a science apart.

 

Aveva sempre accudito Sasuke, fin da quando era un neonato.

Spesso gli dicevano che sarebbe stato un ottimo padre un giorno. Sempre così presente, così interessato, così disponibile. Molti, con tutti quello che lui aveva da fare, se ne sarebbero fregati del proprio fratellino.

Anche in quel momento non poteva farne a meno. Avrebbe voluto sapere tutti i suoi segreti, sentirlo raccontare le sue imprese, del suo team, dei suoi esami, dei suoi amici. Riusciva perfettamente ad immaginare Sasuke fare il cascamorto con un milione di ragazze. Si incolpò di avergli portato via un futuro tanto spensierato, ma lo aveva fatto solo per il suo bene. In quel momento gli sarebbe anche bastato sapere di quegli anni passati con Orochimaru. Insomma, sapere tutti quei piccoli segreti che ogni fratello minore dice solo al maggiore, ma ovviamente non sarebbe successo nulla di tutto ciò.

Anche solo rispondere a tutte le sue domande sarebbe stato abbastanza, ma non poteva.

Lui non era più "niisan". Lui era Uchiha Itachi. Ed era meglio così: Sasuke non sarebbe mai stato in grado di uccidere suo fratello, ma un estraneo, sì, ci sarebbe riuscito.

Avrebbe tanto voluto tornare all'inizio di tutto, quando Sasuke era piccolo, e lui il suo niisan. La vita era cosìsemplice allora.

Aveva disegnato un cerchio in cui aveva trascinato Sasuke fino a quel momento.

 

E ora erano arrivati alle estremità: tutto era iniziato da loro due, tutto finiva con lui due. O meglio tutto iniziava e finiva con lui. Erano fratelli, cosìuguali eppure così diversi. Le loro menti erano completamente diverse.

Ma ora era di ragione che si parlava, non di cuore, quelli erano uguali.

La ragione è una cosa a parte, e Itachi indossò di nuovo la sua maschera. Che il suo ultimo genjutsu, il migliore, andasse in scena.

 

Nobody said it was easy,

It's such a shame for us to part.

Nobody said it was easy,

No one ever said it would be this hard,

Oh take me back to the start.

 

Nessuno aveva mai detto che sarebbe stato facile, eppure non pensava sarebbe potuto essere doloroso. Avrebbe voluto vedere Sasuke diventare l'eroe di Konoha, perchésapeva che Naruto avrebbe fatto di tutto per farlo perdonare da Tsunade. Era quasi un peccato che dovessero dividersi.

Nessuno aveva detto che sarebbe stato cosìdifficile, pensava di essere preparato.

Sasuke era di fronte a lui.

Voleva ritornare all'inizio.

 

I was just guessing at numbers and figures,

Pulling your puzzles apart.

Questions of science, science and progress,

Do not speak as loud as my heart.

 

Stava solo tentando di fare la cosa migliore. Numeri e statistiche: una guerra civile avrebbe solo causato una marea di morti. Davvero, voleva fare solo del suo meglio, non aveva pensato a quanti problemi Sasuke avrebbe avuto. Aveva frammentato la sua anima senza volerlo, ma quando aveva capito che gli mancava poco da vivere voleva offrire tutto al fratello.

Fama, onore, un buon nome, i suoi occhi.

Lo aveva guardato ammirato concentrare una tale quantitàdi chakra, dalla natura poi.

Quando erano piccoli tutti dicevano che Sasuke era fortunato ad essere il fratellino del grande Itachi Uchiha. Ora era lui a sentirsi fortunato ad essere il fratello maggiore di Sasuke Uchiha, erede di un sannin.

Avrebbe dovuto farsi uccidere con quel colpo, ma temeva che l'elettricità potesse rovinare il suo corpo, i suoi occhi. Con un ultimo sforzo di volontàsi difese con il Susano'o.

Contro ogni possibilità, contro ogni legge fisica o medica, era ancora in piedi.

A quanto pareva la scienza non pronunciava dettami così forti come il suo cuore.

 

Si avvicinòa Sasuke.

 

Forse non era solo quello.

 

Aveva detto a Kisame che solo alla propria morte ci si rendeva conto di chi si era. Per tutti lui era un membro dell'Akatsuki, pazzo omicida, traditore di Konoha. E lo era.

Ma prima di tutte queste cose eraun fratello maggiore. Ed era orgoglioso di Sasuke.

Gli poggiò le dita sulla fronte.

 

«Mi dispiace Sasuke, non ci saràuna prossima volta».

 

Era davvero diventato uno shinobi fantastico.

 

And tell me you love me, come back and haunt me,

Oh and I rush to the start.

Running in circles, chasing tails,

And coming back as we are.

 

La vista iniziò ad offuscarsi.

Improvvisamente si ritrovò davanti al Sasuke diciassettenne e al contempo di fronte al piccolo lui, di almeno cinque anni.

Il senso di colpa lo aveva tormentato cosìa lungo, solo ora si rendeva conto di quello che aveva fatto. Volle che per un attimo Sasuke fosse ancora quel bambino, quello che gli dichiarava il suo affetto e la sua ammirazione, quello che lo inseguiva dappertutto. Voleva tornare all'inizio. Una fitta lo prese quando si rese conto della sua espressione terrorizzata.

 

Ora, in punto di morte, avrebbe corso fino al principio per cambiare tutto, ben sapendo che avrebbe rifatto tutto uguale. Un cerchio era sempre un cerchio, non poteva cambiare. 

Era la morte a farlo delirare?

 

Sasuke lo guardava stupito, con gli occhi scuri spalancati.

Gli ricordò l'espressione che faceva sempre da piccolo.

Non gli avrebbe detto i suoi segreti, non lo avrebbe più tormentato, non gli avrebbe detto "ti voglio bene". Ma per un solo momento erano solo dei bambini che giocavano insieme, uno che faceva un buffetto all'altro.

 

Erano i fratelli Uchiha.

 

Tutto divenne buio.

 

Nobody said it was easy,

oh it's such a shame for us to part.

Nobody said it was easy,

No one ever said it would be so hard.

 

Una vita solo non era bastata? Perché essere resuscitato?

 

Sasuke lo incalzava di domande, ma lui non rispondeva. Non era il momento. Nulla era mai stato facile, ma inspiegabilmente Sasuke si era schierato dalla sua parte.

Dalla stessa parte erano un duo esplosivo, era stati divisi per una vita intera, separarli in quel momento sarebbe stato un peccato.

Nessuno gli aveva detto che sarebbe stato così difficile non rispondere ai suoi dubbi. Alla fine non aveva resistito. Davanti a quelle parole... era ancora niisan. Anche lui si ricordava la loro infanzia, lui era il suo "amato niisan".

Gli mostròla verità perché era diventato così difficile da essere impossibile.

Il suo corpo si stava dissolvendo, cadendo in pezzi.

Era stato uno stolto, Sasuke era cresciuto cosìtanto.

Niente più buffetti sulla fronte.

 

Gli circondò il capo con un braccio, la mani nei capelli scuri e corti sulla nuca, una fronte contro l'altra.

 

Erano pari.

 

«Ecco perché finalmente ti dirò ciò che penso realmente»

 

Quello che in realtàaveva sempre pensato. Fin dall'inizio, da quando era nato.

 

I'm going back to the start.

 

«Non importa cosa tu decisa di fare a oggi in poi...»

 

Gli sorrise caldo e orgoglio, solo come un fratello maggiore potrebbe fare.

 

«Io ti amerò per sempre»

 

 

 

 

 NOTE FINALI:

Salve a tutti! Alla fine non sono riuscita a postare ieri, ma oggi eccolo: il quarto capitolo^^

Itachi è uno dei miei personaggi preferiti se non il mio prediletto, quindi spero di avergli reso omaggio con questa OS. Per chi si chiedesse perchè questo bordeaux la risposta è semplce: ho sempre considerato Itachi come una persona capace di un profondo amore e perciò il rosso, ma nonostante ciò ha scelto una via che ha delle tinte decisamente scure e perciò il nero. Questo ha quindi portato al bordeaux-

Invito chi passa a recensire e vorrei ringrazie Angelyca che pazientemente mi sopporta ( e si, sei tu a sopportare me mia cara), Achernar, gradissima fan di Yugioh che adoro, lei i i muffin che mi offre ogni volta che mi sento giù (davvero non avrei saputo come fare senza di te in alcuni momenti... ti ringrazio per sopportarmi con così tanta dolcezza) e infine Bayern Moni, che nello scorso capitolo mi ha lasciato una recensione che mi ha scaldato il cuore: adoro i suoi poemi.

Inoltre ringrazio tutti quelli che passano e leggono, chi ha inserito le storie delle ricordate, nelle seguite e persino nelle preferite.

A presto^^

  
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