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- Otosan, otosan! Raccontami un'altra storia-   
Vedo in una stanza illuminata solo da una  piccola lampada una tartarughina sotto le coperte del suo futon. La sua pelle è color verde prato mentre i suoi occhi sono dello stesso colore dell'acqua. Solo due dentini la fanno da padrone in quella bocca sempre sorridente, quello è il tipico sguardo di chi non conosce la tristezza,la paura e l'odio....quanta innocenza.
- va bene ma questa è l'ultima, poi a nanna-
L'altra voce proviene da un uomo sulla quarantina seduto a fianco della tartarughina. I suoi capelli sono neri come la pece, ad illuminargli il viso sono i suoi occhi verde scuro. Ha un'espressione molto calma, di solito quest'espressione ti rassicura ma io guardando quello sguardo provo solo tristezza.
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Adesso sono in dojo, le pareti sono in marmo e vi è inciso un drago d'oro e argento. Il pavimento è pieno di tatami, comincia a salirmi un senso d'angoscia.
- otosan, si fa così vero?- 
Ancora quella tartaruga, - si, molto brava ma ricordati che quando ci alleniamo devi chiamarmi sensei- ancora quell'uomo,
- va bene oto...sensei! -   perché  provo tanta tristezza?
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Un prato pieno di ciliegi in fiore, questo posto mi sembra familiare ma non riesco a ricordare. Riparati sotto un ciliegio vedo di nuovo quell'uomo affiancato dalla tartaruga, lei mi sembra cresciuta. Il suo volto è incorniciato da una maschera color rosa antico con cui è riuscita a fare un grande fiocco, talmente grande che guardandola da davanti si riescono a vedere le estremità,le code della maschera arrivano sotto a quello che si potrebbe definire un seno ancora in formazione. Legata appena sotto la spalla destra una benda, anche questa rosa antico. Noto anche delle polsiere e una cintura da kunoichi sempre color rosa antico mentre le mani e i piedi sono avvolti da bende bianche. 
L'uomo invece indossa un semplice kimono marrone con qualche sfumatura di nero.  - spero che ti piaccia, non è esattamente quello che volevi ma posso dire con orgoglio di esserci andato vicino, buon dodicesimo compleanno figlia mia - 
- un atlante! -     ancora quel senso di angoscia, ma perché?
- non è quello che volevo ma non mi importa, posso vedere il mondo anche da qui- 
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- otosan ti voglio presentare Karai, non è pericolosa, lo giuro - 
Karai, quel nome continuava a risuonarmi nella testa, dove ho sentito questo nome? 
- sono onorata di fare fare la vostra conoscenza signore - non so perché ma questa situazione non mi piace per niente.  - anche per me è un piacere conoscerti Karai San, il mio nome è Takeshi Miyamoto-   
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- Karai finalmente! Credevo che non saresti più arrivata -
- scusa per il ritardo ma stavo comprando una cosa - 
- che cos'è? - 
- guarda tu stessa- Karai le diede un braccialetto d' argento con un ciondolo a forma di cuore spezzato color nero. Anche la ragazza ne aveva uno uguale, cominciavo ad avere un brutto presentimento.
- questo è per simboleggiare la nostra amicizia, nessuno ci potrà dividere- 
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- è di tuo gradimento la cena Karai San? - neanche il tempo di farla rispondere che le finestre si ruppero e le porte si spalancarono, entrano un esercito di ninja e un uomo corazzato fecero il loro ingresso, quest'ultimo affiancato da due uomini,uno magro e nero l'altro era più piazzato e con una barba che gli ricopriva gran parte del viso - Foot attaccate!- sangue, sangue e ancora sangue, poi un urlo. Takeshi Miyamoto era stramazzato a terra, mi girai verso la tartaruga e capii che quello sguardo innocente non esisteva più.
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Adesso sono di nuovo in quel prato pieno di ciliegi e sotto un ciliegio vedo la tartaruga, solo che adesso non è felice come l'ultima volta, sta piangendo sopra una tomba. Decido di farmi coraggio e avvicinarmi per consolarla ma improvvisamente tutto si fa' nero, riesco a vedere solo la mutante, lei deve avermi sentito perché si gira verso di me è tutto mi è più chiaro, quello sguardo, quelle lacrime, quella tartaruga sono io.
Io sono Luna Miyamoto .



ANGOLO AUTRICE
E il primo capitolo è fatto XD *coro di chiesa*. Mi scuso se l'ho fatto troppo lungo ma non ne potevo fare a meno^^''.
Leo: tu non puoi fare a meno di niente è? ; )
Io: si esatto * gli salto in braccio stile sposa* soprattutto non posso fare a meno di te <3
Leo: -.-
Io: ci vediamo al prossimo capitolo, sayonara : P!