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Autore: BrokebackGotUsGood    20/12/2014    2 recensioni
Un compleanno può essere meraviglioso anche senza feste e una miriade di gente, così come un regalo molto semplice può rivelarsi il più bello che si possa ricevere.
"Era un'idea che mi era venuta proprio la sera prima, in un attimo di disperazione in cui mi ero accorto del fatto che il giorno dopo sarebbe stato il suo compleanno e io non avevo ancora trovato niente di decente da regalargli, quindi, essendo stato preparato di fretta e ''fatto in casa'', speravo che gli sarebbe piaciuto comunque".
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'A love that will never grow old'
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So che sono in ritardo di un giorno e di questo mi volevo scusare con colui a cui è dedicata questa shottina fluffosa, ma ho dovuto studiare fino all'ultimo e non ho avuto un attimo di respiro.
Ieri una persona speciale ha compiuto 34 anni.
Una persona che mi ha cambiato la vita dal primo istante in cui l'ho visto sullo schermo, che mi ha fatto ridere, piangere, sognare, emozionare.
Una persona di cui mi innamoro sempre più profondamente ad ogni film e ad ogni intervista, e che spero di continuare a seguire per un lunghiiiiiiissimo tempo.
Tanti auguri, Jake, questa è per te <3
Quanto a voi lettori (sempre se ci saranno dei lettori :/), spero che vi addolcisca le vacanze <3



 
 


~ Just hold me tight.~






Guardarlo mentre dormiva era qualcosa di assolutamente unico e spettacolare.
Come sempre mi ero svegliato prima di lui, ma avrei potuto riprendere sonno con molta facilità, talmente alto era il senso di calma e serenità che mi infondeva la sua espressione tranquilla, immersa nel sonno profondo.
''Bellissimo'' non si avvicinava neanche lontanamente all'aggettivo adatto per descriverlo e più osservavo i suoi linementi armoniosi, più studiavo le linee del suo corpo e più mi stupivo del fatto che fosse reale, che fosse lì accanto a me, che fosse mio
Mio e di nessun altro, per sempre.
Era un pensiero che mi rendeva altamente euforico e incredulo allo stesso tempo, insieme a tutte le altre emozioni che provavo solamente quando incrociavo il suo sguardo o il suo sorriso, e non c'era giorno in cui non ringranziassi chiunque ci fosse in cielo per aver aver fatto sì che le nostre vite si incrociassero; non mi ero mai sentito così bene in vita mia come con lui, mi dava tutto quello che un uomo potesse desiderare e mai, mai avrei permesso che ciò finisse.
Jake era tutto per me e quella mattina glielo avrei dimostrato.
Già, perché non era un giorno come un altro: era il suo compleanno e volevo renderlo speciale, anche se non esistevano parole o regali materiali che potessero rendere l'idea di quanto lo amassi.
Dopo qualche altro minuto passato ad osservarlo, completamente rapito e stregato dalla sua bellezza, non riuscii a trattenermi dall'allungare una mano verso la sua guancia, che presi ad accarezzare delicatamente con il pollice: seguii con leggerezza il contorno dello zigomo, della mascella e del mento, poi scesi fino al collo e alla spalla scoperta, dove posai un bacio dopo essermi avvicinato ancora di più. Fu allora che cominciò a fare i primi movimenti, prima stiracchiandosi lievemente e poi aprendo piano gli occhi in modo da abituarli alla luce; sbadigliò, si stiracchiò di nuovo, si accoccolò contro di me e sorrise dopo avermi messo più o meno a fuoco.
-Giorno...- disse con voce sonnacchiosa, che me lo fece stringere ancora di più dalla tenerezza.
-Buongiorno, piccolo...dormito bene?- chiesi, dandogli un bacio tra i capelli e uno sulla fronte.
-Mhmh, da favola...Per non parlare del meraviglioso risveglio-.
Sorrisi dolcemente, potendo finalmente incontrare i suoi occhi stupendi, che era riuscito ad aprire del tutto, e non esitai un secondo a prendergli le labbra quando mi mise una mano dietro la nuca e mi portò verso di sé.
-Non poteva essere altrimenti- dissi con ovvietà non appena ci staccammo, -oggi è un giorno speciale-.
Si prese qualche secondo per capire di cosa stessi parlando, poi ci arrivò e fece un verso di negazione, correlandoci anche l'espressione tipica di chi aveva appena sentito una stronzata.
-Ma và, è uguale a tutti gli altri...faccio semplicemente un anno in più, alla fine che importanza ha?-
-Ti ricordo che il primo a lamentarsi del fatto che io non considerassi importante il mio compleanno sei stato tu!- esclamai con finta indignazione, sollevandomi per incrociare le braccia al petto. 
Lui strizzò le labbra, colto in fallo, e alzò gli occhi al cielo. -Ok, d'accordo, allora tanti auguri a me- disse con finto entusiasmo, facendomi ridere, ma zittendomi subito dopo con un altro bacio molto più duraturo e decisamente meno casto di quello precedente; Dio, le sensazioni che riusciva a farmi provare solo con il tocco delle sue labbra (anche se ''tocco'', in quel caso, sarebbe stato un termine molto riduttivo) erano indescrivibili, tra battito cardiaco a mille, sciami impazziti di farfalle nello stomaco e un'euforia incontenibile che mi prendeva ogni volta da capo a piedi. Non me ne sarei mai stancato, questo era poco ma sicuro.
Ci separammo dopo un tempo indefinito, ora completamente appagati e soddisfatti di quel buongiorno e, con un moto di leggera ansia, decisi che quello era il momento per dargli il mio regalo: era un'idea che mi era venuta proprio la sera prima, in un attimo di disperazione in cui mi ero accorto del fatto che il giorno dopo sarebbe stato il suo compleanno e io non avevo ancora trovato niente di decente da regalargli, quindi, essendo stato preparato di fretta e ''fatto in casa'', speravo che gli sarebbe piaciuto comunque.
-Devo darti una cosa- sussurrai dandogli un buffetto sul naso e lui mi guardò stranito, aggrottando la fronte.
-Che cosa?-
-Il tuo regalo, no?-
-Aah Heath, lo sai che non devi...-
-Andiamo, è una sciocchezza! Non l'ho nemmeno comprato...diciamo che l'ho ''creato''-.
Sollevò le sopracciglia con fare sorpreso e divertito allo stesso tempo, sollevando un angolo della bocca in un sorrisino sornione. -Mh, allora sono proprio curioso-
-Se mi fai alzare te lo vado a prendere-.
Esitò un istante, non proprio convinto di volermi lasciare uscire dal letto, ma poi mi diede il permesso e potei andare a recuperare il pacco che avevo nascosto la sera prima nell'armadio; quando glielo consegnai si sollevò a sedere e io mi misi accanto a lui, cominciando inconsciamente a torturarmi le mani per quel leggero nervosismo che mi prendeva ogni volta che avevo paura di deluderlo.
''Naah, vedrai che gli piacerà. Lui apprezza le cose semplici''.
Già, speriamo.
Prima di aprirlo mi guardò con un'espressione talmente dolce da farmi liquefare lì sul materasso (chi diavolo gli aveva dato quegli occhi meravigliosi e micidiali?!), come per ringraziarmi silenziosamente, poi prese a scartare, fino a scoprire un album rilegato in pelle bianca con fini decori argentati agli angoli.
Mi guardò di nuovo, stavolta confuso, e io lo incitai con lo sguardo.
Quando sollevò la copertina e vide le foto incollate alle pagine, un sorriso euforico e incredulo andò crescendo sulle sue labbra, facendomi fare un sospiro di sollievo e togliendomi un grossissimo macigno dallo stomaco: ero riuscito a sorprenderlo anche con qualcosa che avevo deciso di fare all'ultimo minuto e per una volta mi sentivo orgoglioso di me stesso.
Yes!
-H-Heath, ma...queste...- disse emozionato, -Credevo che le avessimo buttate in qualche scatolone nello sgabuzzino...e alcune non me le ricordavo nemmeno! Ma come diavolo...?-.
Risi sommessamente, al culmine della gioia per aver fatto illuminare l'azzurro delle sue iridi.
 -Sarebbe stato un peccato lasciarle lì, così le ho recuperate e ho deciso di raccoglierle tutte in un album-. Mi avvicinai ancora di più e appoggiai il mento sulla sua spalla, sfogliando le pagine insieme a lui: c'erano le foto più belle di noi due, sia insieme che presi singolarmente, scattate dal primo periodo della nostra relazione fino all'anno scorso (molte fatte da amici e parenti) e ci ritraevano in normali momenti della giornata, ognuno impresso nella mia mente come un marchio indelebile che avrei custodito gelosamente per il resto della vita, e mi rendeva estremamente felice il pensiero che sarebbero rimasti racchiusi lì dentro per sempre e che non se ne sarebbero mai andati.
Quello era uno dei motivi per cui avevo sempre amato la fotografia: potevi catturare un istante che non sarebbe mai tornato, renderlo eterno, sottrarlo all'inesorabile scorrere del tempo. Alcuni potevano sembrare momenti banali, ma per me ogni singola frazione di secondo passata con Jake era qualcosa di unico e speciale, qualcosa da ricordare, da respirare, da rivivere ogni giorno e da sognare ogni notte, e non lo avrei mai ringraziato abbastanza per tutto ciò che continuava a darmi.
C'erano scene di ogni tipo: Jake che tentava di insegnarmi a cucinare, io che ripetevo una battuta di un copione e lui che mi ascoltava con attenzione, noi due che facevamo gli scemi imitando le pose delle statue di un parco, io che dormivo appoggiato alla sua spalla durante un viaggio in aereo, noi due che camminavamo lungo la spiaggia mano nella mano (scattata a tradimento da Maggie, con cui eravamo usciti quel giorno)...e poi una delle mie preferite, quella in cui ci abbracciavamo forte dopo essere stati lontani per settimane a causa del lavoro.
In quell'album era racchiusa una piccola parte di ciò che eravamo.
-Dio, amore, è...- disse dopo aver guardato l'ultima pagina, uno sguardo e un sorriso così belli da togliere il fiato. -...è il regalo più bello che abbia mai ricevuto, io...non so cosa dire-.
Gli accarezzai una guancia, appoggiando poi la fronte sulla sua e perdendomi nel suo profumo. -Il fatto che ti sia piaciuto basta e avanza per rendermi felice-
-Voglio vivere un'infinità di altri momenti come quelli...-
-Lo faremo, te lo assicuro. Abbiamo una vita intera davanti-.
Si prese una parte del labbro inferiore tra i denti e mi guardò emozionato, poi mi passò dolcemente una mano tra i capelli e mi tirò verso di sé, baciandomi con calma, e io gli circondai il collo con le braccia.
-Ti amo- sussurrò, chiudendo gli occhi e mettendo di nuovo a contatto le nostre fronti.
-Anch'io ti amo, non sai quanto...Vorrei riuscire a spiegartelo in qualche modo-.
Sorrise, dandomi un bacio leggero sulla guancia. -Stringimi forte-.
Sorrisi a mia volta e lo abbracciai senza pensarci due volte, venendo immediatamente avvolto dal suo calore e da una sensazione di pace che avrei voluto durasse per sempre; non sapevo spiegare a parole ciò che sentivo da quando stavo con lui, erano sentimenti di una potenza così devastante che a volte mi facevano paura, non avendoli mai provati per nessun altro, ma se c'era una cosa di cui ero sicuro era che volevo passare il resto della mia vita insieme a lui.












   
 
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