Storie originali > Drammatico
Ricorda la storia  |      
Autore: Suisen    21/12/2014    2 recensioni
E' colpa mia.
Sono io che l'ho ucciso.
Sono mesi che convivo col rimorso...
Glen, la persona a cui tenevo più della mia stessa vita.
Il mio migliore amico, morto a causa mia...
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

CORDA TAGLIATA

 

E' colpa mia.

Sono io che l'ho ucciso.

Sono mesi che convivo col rimorso. Mi sembra che il cuore si stia pian piano sciogliendo nell'acido.

M aquesto rimorso non potrà mai riportarmi indietro Glen.

Glen, la persona a cui tenevo più della mia stessa vita.

Il mio migliore amico, morto a causa mia.

 

Ci conoscevamo fin dall'asilo, ecco perchè il nostro legame era così forte. Eravamo sempre assieme, sempre a cacciarci nei guai, anche se poi era lui a difendermi.

Era lui quello forte e determinato.

Senza Glen non sarei stato nulla.

 

E infatti ora sono poco più di un fantasma.

Mi limito a vivere alla giornata, completamente demotivato; i giorni per me hanno perso la luce e il colore, e di notte continuo a rivedere le immagini di quel fatidico giorno.

Ancora e ancora, tanto per non farmi dimenticare il mio peccato e accrescere il mio rimorso.

Le immagini di Glen morto tra le mie braccia.

 

Così ho deciso di farla finita, la mia vita non aveva più senso senza di lui.

Avevo già preparato un cappio usando una corda da scalata, per evitare che spezzi prima della mia morte.

Mi appresto a scendere nel seminterrato, dove appendo il cappio al gancio del sacco da boxe di mio padre.

Loro sono fuori al momento, per cui la casa è deserta.

Sul tavolo in cucina c'è il mio biglietto d'addio.

Prendo una vecchia sedia scassata e ci salgo in piedi, infilandomi la corda al collo.

Mi dispiace solo che non potremo rivederci neppure dopo la morte, Glen.

Tu di sicuro sarai andato in paradiso, mentre io precipiterò all'inferno.

Questo è il mio unico rimpianto.

Bene, ora addio...

Spingo via la sedia, aspettando lo strattone della corda.

 

Vedo tanta luce.

Troppa.

Poi pian piano riesco a mettere a fuoco.

Sono in spiaggia.

Quella dannata spiaggia.

Quel dannato giorno.

C'è un campanello di curiosi attorno a un ragazzo in ginocchio davanti al corpo dell'amico.

Mi si riempiono gli occhi di lacrime.

Perchè devo continuare a vedere quella scena?

E' questo il mio castigo?

-" Scusami Glen..."- dico tra i singhiozzi.

-"Non ti devi scusare di nulla."-

Una voce, che forse rimbomba nella mia testa, mi fa girare di scatto, facendomi così trovare il mio amico a fianco.

Non riesco a trattenermi e lo abbraccio inspirando a fondo il suo profumo, mentre le lacrime scendono copiose.

-"Come fai a dire questo? E' stata colpa mia. Io non sono venuto a salvarti."-

Sento che scuote la testa.

-"E' stato per sbaglio che hai lanciato il pallone in mare. E so bene che hai il terrore dell'acqua."-

Lo guardo in faccia, tenendomi però sempre stretto a lui.

-"Ma ero talmente terrorizzato che non sono riuscito a chiamare soccorso subito. E' per quello che sei morto..."-

Lui mi appoggia una mano sulla guancia.

-"Era già troppo tardi. Non sono morto annegato."-

Guardai i suoi intensi occhi blu, non riuscendo a capire cosa volesse dire.

Lui coglie il mio interrogativo e mi sorride triste.

-"E' stato un attacco cardiaco. Ero malato di cuore, anche se non lo sapevo.Tu non potevi far nulla in nessun caso."-

 

Mi sentivo quasi sollevat, come se un grande masso che mi opprimeva il petto si fosse d'un tratto dissolto.

Torno ad appoggiarmi contro il suo petto.

-"Sai Glen, sono così contento...ora staremo insieme per sempre..."-

Lui mi sposta lentamente da sè.

-"No, tu devi continuare a vivere, non è ancora arrivata la tua ora."-

-"Ma Glen, non posso più vivere senza di te!"-

La vista mi si sta offuscando dalle lacrime.

-"Shion, so quello che provavi per me, e sappi che era ricambiato. Solo che non sapevo di avere così poco tempo. Ma per te c'è ancora speranza, puoi ancora rifarti una vita, degli amici e un amore."-

Cerco di asciugarmi le lacrime.

-"Glen, tu solo eri quelle tre cose. Nessuno potrà sostituirti."-

Lui distoglie lo sguardo, è ovvio che soffre.

-"Glen..."- dico e gli appoggio una mano sul petto.

Lui si ritrae leggermente.

-" Ti prego, continua a vivere. Fallo per me che non posso più farlo. E non essere triste...anche se non potrai vedermi, sentirmi e abbracciarmi, sarò sempre con te..."-

-"Glen..."- faccio appena in tempo a sussurrare.

Poi tutto si sfuoca e si fa nero.

 

A svegliarmi è un forte dolore alla testa e al fianco.

Apro gli occhi e mi metto a sedere massaggiandomi la testa.

Sento qualcosa di fastidiosamente stretto al collo.

Poi capisco.

Il cappio.

Me lo sfilo dalla testa e lo osservo senza dire una parola.

Non si è spezzato.

E' stato tagliato di nett, da qualcuno che non voleva vedermi morto.

-"Glen..."- dico tra le lacrime.

E ho come l'impressione che qualcuno mi stia appoggiando dolcemente una mano sulla guancia.





Beh che dire...intanto grazie per avere letto^^
Questo è soltato uno sfogo della mia testolina bakata all'ora di italianoXD
Spero vi sia piaciuta, anche se non è niente di che...
       Suisen

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Drammatico / Vai alla pagina dell'autore: Suisen