~~TIRI VISPI WEASLEY E GLITTER
“Un viaggetto a Londra durante le vacanze di Natale non fa mai male” si ripeteva il Sommo Stregone di Brooklyn tra sé e sé mentre camminava per le strade della grande città. Sapeva della presenza di una importante comunità magica del posto ed era affascinato dall’idea di poterci fare un salto anche se aveva già visitato quella che chiamavano Diagon Alley. Quel giorno c’era una densa foschia e la neve scendeva lenta da un cielo tendente al grigio che gli ricordava decisamente gli occhi della sua ex, Camille Belcourt, e che rendeva quindi il suo umore abbastanza irritato e burrascoso.  Aveva bisogno di un po’ di… Glitter! Indossava dei normalissimi jeans e un cappotto dai colori scuri contrapposto alla particolare acconciatura, alle scarpe e all’eyeliner brillantinato tracciato sulle palpebre di un paio di occhi felini. Si sentiva divino, sì era esattamente quello il termine che gli si addiceva meglio. Mentre girava un angolo buio guardò le sue nuove scarpe appena comprate in aeroporto, di vera pelle di coccodrillo, conciate di viola e con una “spruzzatina” di glitter. Eppure nemmeno fare shopping gli aveva sollevato il morale; aveva bisogno della sua dose di brillantini quotidiani. Il vicolo appena imboccato era abbastanza buio, con le case tetre e misteriose e le finestre serrate. In un angolo vi era la famosa locanda che segnava il confine tra mondo magico e babbano, il Paiolo Magico. Entrò nella locanda con fare sciolto e baldanzoso scuotendo la testa in modo da togliere la neve depositata tra i suoi soffici capelli. Si guardò attorno cercando di rammendare il nome del proprietario che si trovava dietro il bancone ed esordì nella conversazione esclamando in modo che tutti i presenti potessero sentirlo:
“Ma salve Londra non-babbana! Magnus Bane è arrivato! Daniel… un Whiskey Incendiario, grazie!”
L’uomo, leggermente sconvolto, rispose alla richiesta del bizzarro stregone con tono esitante:
“Ehm… sono Tom, signor Bane comunque il suo Whiskey arriva subito.”
Magnus sbuffò scherzosamente e con un cenno d’assenso disse:
“Si, uguale uguale… Tom, Daniel, cosa cambia?”
A questo punto si sedette a un piccolo tavolino al centro della locanda e dopo che Tom gli ebbe portato la sua ordinazione si alzò per pagare. Non si sentiva ancora del  tutto felice quindi si convinse di dover arrivare nella vera e propria Diagon Alley per poter trovare qualcosa che gli potesse sollevare l’umore.
Seguì uno degli anonimi maghi inglesi nel retro della locanda ricordando in quel momento il modo originale per entrare nel quartiere magico e, dopo che le mattonelle del muro si aprirono per creare un passaggio, lo stregone venne investito da una serie di colori e profumi. C’era nell’aria un sentore di magia e di Natale.
Per prima cosa attirò la sua attenzione un negozio dal quale fuoriusciva un profumo dolciastro e piacevole… “Caramelle!” pensò varcando la soglia e leggendo l’insegna sulla quale vi era una scritta colorata con disegni di piume  e di torroncini natalizi che recitava “Mielandia”.
Appena entrato vide gli scaffali azzurrini stracolmi di dolciumi bizzarri, come le Api Frizzole e le ben più note Cioccorane. Magnus si mise a girare per il negozio con fare stupito, e fidatevi, ci vuole tanto a stupire uno stregone ultracentenario. Si mise a comprare ogni sorta di caramella che gli capitava sottomano, per poi uscire dal negozio con la bocca piena di Lumache Gelatinose.
 Il suo sguardo si spostò all’improvviso dalle caramelle ad un edificio sgargiante, più lontano, ben diverso dalla caramelleria dai colori tenui. Si avviò con passo sicuro tra le strade di Diagon Alley, chiedendosi come avesse potuto non notare prima una costruzione così… divina, diversa dalle altre facciate squallide e ricoperte di manifesti.  Si fermò appena davanti all’entrata, leggendo i vari cartelli satirici, e soffermandosi su un poster gigante viola stampato a lettere gialle e lampeggianti:
“Perché, tu hai paura di Tu-Sai-Chi?
Meglio aver paura di No-Pupù-No-Pipì,
il senso di occlusione che stringe la nazione”
“Però, che coraggio. Mi piace. ” pensò Bane mentre entrava nel negozio pieno di bambini urlanti e genitori esasperati. Si fece strada fino ad arrivare al bancone e si rivolse ad una cassiera con i capelli corti e biondi, vestita con una tunica magenta.
“Buongiorno, sono Magnus. Vorrei…Glitter. Si, decisamente, ho bisogno dei migliori glitter del negozio.”
Alle sue spalle sentì una voce allegra che, quasi urlando,  gli disse:
“Magnus, ha detto? Quel Magnus? Il sommo stregone di Brooklyn? Quale onore, posso aiutarla personalmente?”
“Eh… si, grazie… Fred. Sei Fred vero? Almeno, il tuo cartellino dice così.”
Il ragazzo scoppiò a ridere, e quasi immediatamente una figura identica a lui comparve al suo fianco. Magnus, stupito per la seconda volta in un giorno, scoppiò a ridere sinceramente divertito.
“Gemelli, eh? Quasi non si notava… beh, come ho già detto prima alla vostra deliziosa assistente, io sono Magnus Bane e desidero ardentemente la mia dose di glitter quotidiano. Insomma, qualcosa che mi faccia stare bene”
I gemelli iniziarono una sorta di conversazione con lo stregone completandosi le frasi a vicenda:
“Io sono Fred !” esclamò il secondo arrivato  “…e si, ci siamo scambiati i cartellini”
“Mentre io sono George” concluse l’altro.  “E benvenuto ai Tiri Vispi Weasley, signor Bane”
“Io e la mia brutta fotocopia abbiamo capito che questo è il negozio apposta per lei. Vuole dei glitter? Si fidi, uscirà dal negozio con le mani piene di glitter di prima scelta, e ci scommetto il titolo di Gemello più bello che tornerà a farci visita” disse Fred.
“Avrei qualcosa da ridire sul titolo di Gemello più bello che ti sei appena auto-assegnato, ma sorvolerei perché… guarda chi è entrato dalla porta!”  esclamò con uno sguardo malizioso George.
Sulla porta principale apparve  una ragazza sui sedici anni, con un groviglio di capelli castani e ricci, che guardava sorridendo verso Fred, il quale ricambiava lo sguardo maliziosamente ma dolcemente allo stesso tempo, mentre George ridacchiava tra se.
“Hermione! Che piacere vederti! Ti mando subito Fred…!” ma le sue parole furono inutili, perché i ragazzi si stavano già abbracciando qualche passo più in là dall’entrata.
Magnus era sempre più divertito, e sorrideva felice alla vista dei due ragazzi, sospirando “Ah, l’amore giovanile…”
George scomparve pochi secondi più tardi e ricomparve materializzandosi con un sacchetto di glitter brevettati Weasley sul quale vi era una grande “W”. Lo stregone rimase ancora alcuni minuti ad ammirare l’interno di quello splendido negozio che conteneva giochi, colori e magie di tutti i tipi. Era felice. Altro che glitter, la magia di quel momento felice lo aveva fatto sentire bene, quei due ragazzi erano…divini.

SPAZIO AUTRICI
Beh posso dire di essere abbastanza soddisfatta di questa storia anche perché… boh non so ora arriva tipo lo sclero bah bah bah. Eh.. niente spero vi piaccia e ringrazio già chi leggerà.
Mmmh.. vi lascio allo spazio autrice di Carola visto che sto per diventare scletrotica (?)
FREMIONE IS THE WAY BABY.
BACI
Bianca

Uaaaaah mi sento realizzata dopo aver scritto una FF. LA MIA PRIMA FF OH PORCO SNOW sto sclerando
Capitemi, fare una FF su Harry Potter e Crossoverizzarla (yess) con Shadowhunter è il sogno di tutti le fangirl come me daaaai
Poi, Magnus e i glitter sono il top. Canon. D’obbligo.
Waaah sto sclerando in silenzio, Fremione e MAGNUS IL FIGO AAAH xx
//caro