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Autore: Alexander_Supertramp    21/12/2014    5 recensioni
Dicembre 1976: il peggior Natale della vita di James Potter.
Dicembre 1977: il miglior Natale della vita di James Potter.
E qual è la ragione, se non l'onnipresente Lily Evans?
[Terza classificata al contest "Spirito natalizio" indetto da Matilde di Shabran sul forum].
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Il fantasma del Natale passato
 
Storia partecipante al contest "Spirito Natalizio" ( http://freeforumzone.leonardo.it/d/10977232/Spirito-natalizio/discussione.aspx/1 ) indetto da Matilde Shabran sul forum di EFP.
I personaggi e i luoghi qui descritti non sono di mia proprietà ma di J.K. Rowling e di coloro a cui ha ceduto diritti di sfruttamento dell'immagine, la storia è stata scritta senza scopo di lucro.

 
 
22 dicembre 1976, Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.
«Dai, Ramoso, andiamo almeno ad abbattere uno degli alberi della Sala Grande! Lo Scherzo di Natale è una tradizione, lo sai!» esclamò Sirius, sventolando una mano di fronte al viso di James Potter, che quella mattina sembrava essersi alzato in preda ad un attacco di apatia.
«No, Felpato, quest’anno sinceramente vorrei passare un Natale tranquillo» mormorò James, che fissava un punto in fondo al corridoio con dolorosa intensità.
Sirius, Remus e Peter seguirono il suo sguardo finché non videro Lily Evans, che camminava
mano nella mano con il prefetto Corvonero del settimo anno. I tre ragazzi, quindi, sospirarono.
«Ok, vada per il Natale tranquillo Jamie, a patto che tu lo trascorra con un sorriso» intervenne Remus, fissando severamente il suo migliore amico, che deglutì, intimorito.
«Ci proverò, Luna» fu solo in grado di sussurrare.
Sirius, nel frattempo, riuscì a distogliere la sua attenzione dalla coppia che camminava in fondo al corridoio, che stava squadrando con odio da circa due minuti, per riportarla sul viso abbattuto di suo
fratello.
«Secondo me, invece, per tirarti su ci vorrebbe un bello scherzo, di quelli classici ma intramontabili. Che ne diresti di attaccare del vischio sulle teste dei Serpeverde?» propose il giovane Black, con voce gioviale.
James fissò Sirius, serio come i suoi amici lo avevano visto poche volte.
«Una volta sarebbe stato fantastico. Ma ora sento che non mi basta più. Scusate, torno un po’ in Sala Comune, ci vediamo più tardi» annunciò, e fece dietrofront, tornando a salire le scale verso la Torre di Grifondoro. Gli altri tre ragazzi si fissarono sconsolati.
«Ragazzi, credete a me, l’amore fa male» affermò Sirius, osservando incupito la figura di James che si allontanava sempre di più.
«Povero Ramoso, non pensavo che Lily Evans fosse così importante per lui…» pigolò Peter, guardando con tristezza sia Sirius che Remus.
Quest’ultimo rispose:
«Sai Coda, credo che nemmeno James lo abbia mai fatto veramente. Probabilmente se n’è reso conto solo l’altroieri, quando l’ha vista passeggiare per Hogsmeade con Cornfoot».
«E noi cosa possiamo fare?» domandò Peter.
«Semplicemente stare vicini a James, Petie» rispose Sirius, asciutto. «Ma la maggior parte del lavoro lo deve fare Ramoso, da solo».


22 dicembre 1977, Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.
«Passa buone vacanze, James» la voce di Lily dietro di lui lo fece trasalire.
La ragazza rise di cuore.
«Ma come, il grande James Potter che si spaventa se gli si parla alle spalle?» domandò, ironica.
James si girò con un sorriso lievemente imbarazzato.
«È stato un caso, Lily, che tu mi abbia preso così alla sprovvista» esclamò, facendo un gesto teatrale con le braccia. «Solo perché sono concentrato nel lavorare!»
Lily alzò un sopracciglio. «E a cosa staresti lavorando, di grazia?» chiese, cercando di sporgersi oltre James per vedere cosa stesse combinando.
Il ragazzo, però, fu fulmineo nel far Evanescere la propria opera.
«Eh no, mia cara Lily Evans, deve essere una sorpresa!» rispose, con voce cospiratoria.
«E va bene, tieniti i tuoi segreti, Potter» sorrise la ragazza. «Non mi hai ancora augurato di passare delle buone vacanze, comunque» aggiunse, fissando minacciosa James, il quale si avvicinò e le spostò un ciuffo di capelli da davanti il viso, mettendoglielo dietro l’orecchio.
«Passa delle piacevoli vacanze, Lily» sussurrò, sorridendole dolcemente.
Lo stomaco della ragazza fece una capriola. Lily decise di allontanarsi di lì, prima di commettere qualche errore irreparabile.
«Ci vediamo, Potter» disse, ma mentre si girava un lunghissimo ramo di vischio calò dal soffitto e s’impigliò nella sua riccia chioma vermiglia.
James scoppiò a ridere, ma dopo che Lily gli lanciò uno sguardo omicida si affrettò ad aiutarla a districare la pianta dalla sua capigliatura.
Ci volle un minuto buono per riuscire nell’opera, dopodiché il ramo rimase a penzolare mollemente tra loro due, inerte.
James fece un sorriso malandrino. «Sai, la presenza del vischio sopra di noi va onorata. Be’, in mezzo a noi, più che altro» affermò, con voce suadente.
Lily sbottò in una risatina nervosa, guardando la pianta che ancora ondeggiava, separando i loro corpi.
«Immagino che tu non veda l’ora di “onorare” il vischio» replicò, il cuore che batteva come un forsennato.
James d’improvviso spostò il ramo che lo separava dalla ragazza, le si avvicinò e la baciò.
Quel momento parve loro durare un’eternità, e quando si separarono erano entrambi alquanto scombussolati e senza parole. Ma sorridevano.
Gli occhi nocciola di James mostravano una felicità difficile da esprimere a parole.
Lily si sentiva trascinata in un altro mondo. Aveva baciato James Potter. E, diamine, il ragazzo sapeva veramente il fatto suo.
James, d’altra parte, non era più sicuro di essere sveglio e cosciente. Tutto era troppo bello per poter essere vero. Si diede un pizzicotto fortissimo su una guancia.
«Ahia! Ah, bene, allora non è un sogno» esalò, tornando a fissare i suoi occhi nocciola in quelli verde chiaro di Lily, che rise, osservando la reazione del ragazzo.
James fece il sorriso più largo della sua vita.
«Dopo che hai risposto al mio bacio» mormorò, «mi è passato come un flash davanti agli occhi lo scorso Natale, che è stato probabilmente il peggiore della mia vita, perché tu avevi un altro paio di labbra da baciare…».
Lily lo fissò intensamente, rapita dalle sue parole. James le si avvicinò e prese a carezzarle dolcemente una guancia.
«Adesso, a quel fantasma del Natale passato posso dire una cosa sola» affermò, con un luccichio negli occhi.
«Che cosa, James?» domandò Lily, curiosa.
«Posso dirgli che ce l’ho fatta» disse James, e fece nuovamente incontrare le sue labbra con quelle della ragazza.
Lily gli si buttò nel petto, abbracciandolo stretto. Poteva udire il cuore del ragazzo pompare in maniera convulsa. E una gioia improvvisa la assalì, pensando che fosse lei la causa di quella frenesia.
Alzò il viso per incontrare quello di James.
«È vero, ce l’hai fatta, Potter».
 


Note dell'autore: l'ennesima Jily ricoperta di miele! *sbuffi del pubblico*
Comunque, riguarda il Natale peggiore e quello migliore di James Potter. Premetto che, secondo me, in quello migliore c’è stato il primo bacio di James e Lily ma poi i due non si sono messi insieme immediatamente. Questo perché sono personalità molto complicate nonché due grandissimi testoni (sennò Harry da chi avrebbe preso la sua lentezza di comprendonio?).
Se non vi piace il fluff, state alla larga. XD Io James e Lily li ho sempre visti così.
  
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