Il tavolo da lavoro profumava di nuovo. La laccatura bianca era intonsa, come il materiale da disegno. La chiamavano. Le sussurravano di essere lì per lei.
Clary li accarezzò, saggiò la morbidezza della sedia con le dita e prese un gessetto. La sensazione farinosa sui polpastrelli quasi la commosse. Sedette.
New York prese forma sotto le dita agili. La assorbì così tanto che non si accorse di Sebastian finché non le sfiorò il collo con le dita.
‒ Hai rovinato la sorpresa, sorellina, ma almeno ho indovinato. ‒ le sussurrò all’orecchio. Le baciò la guancia e sorrise sulla sua pelle.
Clary arrossì.
Clary li accarezzò, saggiò la morbidezza della sedia con le dita e prese un gessetto. La sensazione farinosa sui polpastrelli quasi la commosse. Sedette.
New York prese forma sotto le dita agili. La assorbì così tanto che non si accorse di Sebastian finché non le sfiorò il collo con le dita.
‒ Hai rovinato la sorpresa, sorellina, ma almeno ho indovinato. ‒ le sussurrò all’orecchio. Le baciò la guancia e sorrise sulla sua pelle.
Clary arrossì.
A circa un anno dalla conclusione di questo progetto, ho sentito il bisogno di revisionarlo ed è venuto fuori che Word ha un modo tutto suo di contare le parole, per cui ho dovuto rifare i conti e ora ci sono molti più dettagli. Spero vi piacciano comunque e non abbiano perso la loro magia.