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Autore: Ossidiana_    22/12/2014    1 recensioni
Ella Clarckson è sempre stata innamorata di Calum Hood da quando ne ha memoria ma non ha mai avuto il coraggio di dichiararsi, e il moro, dal canto suo, non ha mai sospettato niente di niente. Erano amici da una vita e fino ad allora tutto tranquillo, ma poi era arrivato il successo, i tour, le singing e bum, i due rimanevano lontani per troppo tempo.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Calum Hood, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ella Clarckson è sempre stata innamorata di Calum Hood da quando ne ha memoria ma non ha mai avuto il coraggio di dichiararsi, e il moro, dal canto suo, non ha mai sospettato niente di niente. Erano amici da una vita e fino ad allora tutto tranquillo, ma poi era arrivato il successo, i tour, le singing e bum, i due rimanevano lontani per troppo tempo.
Il Natale è alle porte, i ragazzi sono tornati da nemmeno due giorni ed oggi è il compleanno di Ella, che non fa che rimanere sconsolata sul letto fissando il soffitto e rimuginando sul da farsi.
-Stai avendo una crisi mistica o cosa?- Rosebelle Greyson, capelli che dal rosso vanno all’arancione, rigorosamente tinti, sempre ribelli e mai del tutto lisci, entra in camera sbattendo la porta della camera della sua migliore amica.
-Perché non impari mai a bussare Rose?- la ragazza dai capelli castani butta la testa sotto il cuscino gemendo, la sua amica getta gli occhi al cielo sospirando.
-Ella vuoi passare il tuo sedicesimo compleanno nel pieno della tua depressione amorosa?- alza la testa, i capelli le stanno dritti sulla testa e a Rose scappa una risatina.
-E cosa dovrei fare secondo te?-
-Intanto partecipare alla mega festa che hai organizzato un mese fa- le afferra le mani e la tira su a forza. –E poi parlare con Calum, è la terza volta che torna a Sydney da quando è finito il tour e tu ancora non gli hai rivolto la parola- scrolla le spalle liberandosi dalla sua morsa e sistemandosi i capelli.
-Sai quante cose sono successe in tour: quelle tizie che erano con loro che li si sono buttati di sopra a Milano, il video di Calum…-
-Lo so Ella, ho passato anche io questi momenti, ricordi quante volte ho litigato con Ashton?-
-E come dimenticarlo? Ogni volta fate venire giù il soffitto- Rose la incenerisce con lo sguardo.
-E allora qual è il problema?-
-Rose tu ed Ashton state insieme, io e Calum no-
-Questo perché tu non gli hai mai voluto dire niente-
-Perché tu ad Ashton sì? Diamine, Luke vi ha dovuto buttare praticamente l’uno tra le braccia dell’altro quando eravamo in Spagna- la rossa si massaggia le meningi sospirando.
-Okay, allora tagliamo la testa al toro- con la stessa velocità con cui è entrata Rose esce, Ella rimane sola e ritorna a tormentarsi di pensieri.
Sta quasi per addormentarsi quando sente il suo telefono squillare, la voce di Rose che dice ‘Ella è la più bella’ la fa scattare sull’attenti e risponde alla chiamata senza vedere chi sia.
-Pronto?-                    
-Finalmente ti degni di rispondermi! Auguri brutta stronza che mi ignora- la voce di Calum le fa tremare le gambe, e la sua risata la manda in tilt.
-Ehi Cal, è da tanto che non ci si sente-
-Chissà per colpa di chi vero? Sei sparita dai radar-
-Lo so, ma ho avuto molto da fare, gli ultimi due mesi di scuola sono stati un inferno-
-Rose ha trovato il tempo per Ashton e per me, Mike e Luke, dopotutto noi sei ci conosciamo praticamente da una vita- sospira, è riuscito a smascherare la sua patetica scusa, a volte si dimentica di dover fare i conti anche con lei, se Rose fa qualcosa automaticamente deve farla anche Ella e viceversa.
-Rose è più brava di me a scuola, faceva i compiti di tuti voi per permettervi di suonare!-
-Ti stai arrampicando sugli specchi Ella Clarckson- si massaggia le meningi. –Arrenditi-
-Che intendi?-
-Ti sto passando a prendere, spero per te che tu sia pronta- Calum chiude la chiamata e lei entra in panico, sicuramente c’entra Rose in tutto questo, e infatti quando prova a chiamarla lei non risponde, deve essere per forza con Ashton in questo momento.
Calum è sempre stato una persona puntuale, infatti ecco che cinque minuti dopo suona al campanello e, quando Ella va ad aprire la porta, se lo trova davanti con un sorriso smagliante e capelli in parte biondi, le scappa una risatina.
-Oddio allora aveva ragione Rose, sono davvero tanto biondi i tuoi capelli hahhahaah- lui per tutta risposta le tira una scoppola amichevole prima di attirarla contro il suo petto.
-Mi sei mancata tanto anche tu Ella May- lei si bea di quel momento solo loro, inspira il suo profumo e chiude gli occhi. –Ma ora dobbiamo andare, Ashton e Rose ci aspettano- mormora un ‘lo sapevo’ mentre pensa a tutti i modi in cui si potrà vendicare della sua amica.
-E’ stata Rose a dirti di chiamarmi?- Calum continua a guardare la strada mentre batte il tempo di una vecchia canzone con la mano.
-In realtà volevo farlo da un po’ ma pensavo che tu fossi arrabbiata con me per qualche motivo oscuro, ma poi Ashton è arrivato all’improvviso, mi ha dato un pugno sul collo e mi ha detto che, se non ti avessi chiamato, mi avrebbe rotto il basso di sopra-
-In pratica è stata lei, Ashton non lo avrebbe mai fatto visto che conosce la storia-
-Storia? Quale storia?-
-Lascia stare Cal…- lui alza le spalle con noncuranza.
-Ashton farebbe qualsiasi cosa per Rose e lei per lui, anche se quando litigano fanno venire giù i muri si amano tantissimo, un po’ li invidio sai? Loro sono riusciti ad uscire dalla friendzone ed ora sono felicissimi insieme- e il povero Calum non sa quanto anche Ella invidi i suoi amici, quante volte abbia voluto essere al posto di Rose, non per cattiveria, ma solo per sapere cosa si prova ad essere amati così tanto, come Ashton ama la sua amica. Sì perché se lo ricorda bene, si ricorda come, quando il batterista entrò a far parte della band nell’aprile del 2011, anche se il loro debutto ufficiale fu solo nel dicembre di quello stesso anno, si innamorò di ogni piccola parte di Rose: dei suoi occhialoni grandi, dei suoi occhi azzurri, del suo modo di arrossire…ed anche di come la sua amica fantasticasse ad occhi aperti su quel bel batterista che, ogni volta che suonava, le faceva perdere un anno di vita. Insomma quei due si amavano di un amore raro e smisurato.
Ma anche Ella amava Calum di quello stesso amore, ma lei non era stata fortunata come Rose, Calum non aveva lasciato Maddie come Ashton aveva fatto con Bianca, Calum non le diceva mai che le scriveva canzoni, quando invece Ashton un giorno cantò a Rose Heartbreak girl per farla smettere di piangere dopo che era stata lasciata dal suo ragazzo, Calum non la baciò sotto la pioggia il giorno del suo compleanno, il venticinque gennaio, come fece Ashton quel sette luglio in Spagna quando, per colpa delle foto con le loro collaboratrici uscite dieci giorni prima, avevano litigato, se lo ricorda bene Ella, erano in discoteca, la mezzanotte era scattate e tutti avevano fatto gli auguri ad Ashton, quelle tre carissime ragazze gli si erano gettate di sopra, e Rose, da sempre gelosa non per poca fiducia negli altri ma per scarsa autostima, era uscita fuori piangendo, Ella l’aveva seguita, odiava vedere la sua migliore amica in lacrime, pioveva a dirotto quella sera, ed improvvisamente anche il batterista era uscito, aveva afferrato Rose per i fianchi e l’aveva baciata, come nei film, e da quel giorno diventarono più uniti di prima.
Ecco Ella avrebbe voluto che Calum facesse come Ashton, ma lui era troppo diverso, lui era sì incredibilmente dolce, ma dall’altra parte era un ragazzo di diciott’anni che aveva appena assaggiato la fama e che non voleva impegnarsi. Quei pensieri le lasciavano l’amaro in bocca.
-Ella ma va tutto bene? Ti vedo strana…- scuote la testa più volte per ricacciare via quei pensieri, deve capire che tra lei e Cal non accadrà mai niente, non può passare tutta la vita dietro a lui.
-Tutto okay, mi fa solo strano riavervi tra noi comuni mortali, ve la siete spassata non poco negli ultimi mesi- la sua risata riempie l’abitacolo e la ragazza si ferma un attimo a pensare a quanto sia perfetta per lei.
Quando finalmente arrivano a destinazione Rose sta seduta sulla ringhiera che dà sulla spiaggia mentre Ashton sta di fronte a lei con le braccia pronta a scattare in avanti nel caso cada, visto che è impacciata fin dalla nascita, ed infatti eccola che perde l’equilibrio, ma il batterista la afferra al volo attirandola tra le sue braccia, il suo volto è bianco, avrà sicuramente perso troppi anni di vita.
-Sei sempre la solita imbranata- Ella scende dalla macchina punzecchiando Rose che sta ancora stretta al petto del suo Ash, dopotutto deve pur vendicarsi per il colpo basso che le ha giocato la sua amica.
-Certo, ma se io fossi morta tu come avresti fatto?-
-Rose, amore, non saresti morta, ti saresti solo procurata un bernoccolo in testa oppure un braccio rotto- la rossa tira un buffetto sul petto del suo ragazzo, Ella ride, sono talmente belli insieme. In quel momento sente un braccio cingerle la vita, Calum sorride attirandola contro di sé, tutti i sensi stanno iniziando ad impazzire, questo è davvero troppo per un solo giorno, questo è davvero troppo per il suo compleanno.
-Siete adorabili, vero Ella?- e lei deglutisce a fatica, la saliva si asciuga man mano che Calum la tiene stretta accanto a sé.
-Mi spiegherete prima o poi perché mi avete trascinato qui il giorno del mio compleanno? Avevo degli impegni io-
-Seriamente Ella non avere questa sparate quando c’è qui la tua migliore amica che ti conosce da una vita, sappiamo entrambe che non è così- ed ecco che Ella vorrebbe di nuovo uccidere Rose, perché Rose sta cercando di fare quel che hanno fatto lei e Luke in Spagna, ma Calum non è Ashton e non ama Ella, su questo ci può mettere la mano sul fuoco.
-Ti odio Rose- ma sa che non è vero, non potrebbe mai odiare la sua migliore amica, quella che, con le lacrime agli occhi, riusciva sempre a farla sorridere.
I quattro si dirigono al Luna Park, Ella e Rose camminano avanti mentre i ragazzi stano dietro ridacchiando, tutto questo infastidisce la mora.
-Cosa avranno da ridere quei due?-
-Non lo so, staranno parlando di noi- Rose alza le spalle con noncuranza, ma questo non fa che metterla in agitazione ulteriormente.
-E secondo te dovrebbe calmarmi questo?-
-Sì, cioè Ash è il mio ragazzo, se parlano di te è buono-
-Tu sai qualcosa che io ignoro vero?- la rossa la prende sotto braccio, i suoi grandi occhioni azzurri brillano di luce propria.
-Sai ho cercato per settimane il tuo regalo ma niente sembrava all’altezza, poi ho avuto un lampo di genio…lo adorerai- sorride ingenuamente ed in quel momento arrivano anche Ashton e Calum, ancora una volta Ella non può fare a meno di notare il modo in cui il batterista guarda la sua migliore amica che curva le labbra, la guarda come se fosse la cosa più preziosa del mondo, in un modo in cui anche lei vorrebbe essere guardata da Calum. –Ora che ci siamo tutti andiamo sulla ruota panoramica-
-Ma Rose tu soffri di vertigini!- Ella proprio non capiva, la rossa aveva sempre avuto paura delle altezze, ricorda che, quando loro erano al primo anno ed erano a Parigi insieme ai ragazzi per la gita del corso di francese, Rose aveva pianto per tutto il tragitto che li portava su, mentre i ragazzi cercavano di farla ridere in tutti i modi.
-Sì ma…sentite voi cominciate ad andare va bene su su- Rose ed Ashton spingono i due ragazzi sulla giostra, Ella ormai ha desistito dal capire cosa stia succedendo, l’unica cosa che però rimane invariata è che Rose gliela pagherà.
-Che strano, Rose ed Ashton non sono saliti- quando Calum finisce di pronunciare la frase la giostra si ferma, Ella scatta in avanti sbattendo la testa contro la cabina. –Ehi va tutto bene?- Calum le tende una mano ridendo, le spunterà sicuramente un bernoccolo.
-Qualcuno mi vuole che spiegare che diavolo sta succedendo?!- lui le si avvicina poggiandole le mani sul volto, i loro occhi sono incastrati tra di loro mentre le loro labbra si uniscono.
-Succede questo, buon compleanno Ella May- ed in quel momento non capisce più niente, tutte le emozioni sembrano convergere tra di loro, e le viene spontaneo pronunciare quel nome.
-Rose-
-Ha praticamente fatto imparare a memoria ad Ashton un discorso tutto complicato che mi ha fatto oggi, dovevi vederlo, era confusissimo- Ella ora non vorrebbe uccidere Rose, ma abbracciarla fino a soffocarla, quella piccola rossa era riuscita a fare l’impossibile, era riuscita a fare il miracolo.
-Non credevo di piacerti-
-Non è questo, semplicemente non ci avevo fatto caso- sorride abbassando lo sguardo, non potrebbe mai essere più felice di ora.
-Aveva ragione Rose, questo è davvero il regalo più bello che potesse mai farmi-
 
Ella si guarda spaesata aggiustando il vestito celeste, Calum è in ritardo, di Rose nemmeno l’ombra e tutto quello che è successo nel pomeriggio sembra essere stato solo un sogno.
-Alloraaaaa sono o non sono la migliore delle migliori amiche?- ed eccola che spunta, con i suoi capelli rossi e il vestito composto da una gonna bianca di pizzo ed il bustino rosa plissettato, e naturalmente al posto dei tacchi un paio di Dr. Martens dello stesso colore.
-Sì, sì che lo sei- Ella le getta le braccia al collo iniziando a saltare, una risata li interrompe.
-Non merito anche io un abbraccio? Sono stato bravo- la ragazza sorride abbracciando il batterista, in quel momento arriva anche il resto della band e Calum le schiocca un bacio sulla guancia.
-Io e Michael ci sentiamo esclusi- Luke mette su il broncio gonfiando le guance in quel modo che lo rende così dolce.
-Ci penso io- Ashton blocca Rose per le spalle, adesso Ella non li invidia così tanto, ora lei ha Cal, anche se loro due rimarranno sempre il prototipo della coppia perfetta.
-Amore non c’è bisogno che sistemi mezzo mondo- la rossa sbatte i suoi occhioni azzurri verso di lui, tutti sanno che non può resistergli. –Rose ti prego non fare così…-
-Ma a me piace rendere felici le persone intorno a me- ed Ella sorride, sorride perché Rose è fatta così, si preoccupa prima degli altri che di se stessa, e questo, oltre a procurarle non poche delusioni in passato, spesso la fanno passare per stupida davanti alla gente, quado invece ha intelligenza da vendere.
-Rose è okay così…ti voglio bene, grazie di tutto-
-Non stare qui a perdere tempo con me, è la tua serata vai- ed entrambe sorridono, perché è così, ed Ella non potrebbe essere più felice.
 

Sbam!

Tanti auguri a teeeeee, tanti auguri a teeeeee, tanti
auguri ad ella, tanti auguri a teeeeeeeee yeah.
Allora, come avrete ben capito, oggi è il compleanno di Gabriella e siccome né io né lei posiamo godere della nostra reciproca presenza (Ossidiana è l'anima della festa eeheheeheheh) ho deciso di scrivere questa ff sul suo unico grande amore, Calum mifaccioicolpidisolebiondimasonosempretogo Hood, ma non potevo certo eliminare totalmente il mio AshyTashy bellissimo é.é
Sì, sto iniziando a diventare seriamente stupida, purtroppo me ne rendo conto.
Anyway, ancora tantissimi auguri all'unica ragazza sulla faccia del pianeta che mi capisce e con la quale non ho mai litigato, mi raccomando sta sera non si torna a casa eheheeheh.
Un bacio, Ossidiana xx.
 
 
   
 
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