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Autore: Figuringmyselfout    22/12/2014    0 recensioni
Tra tutte le figlie della famiglia principale degli Asakura proprio io dovevo essere scelta per sposalo.
Lui, che mi aveva rovinato la vita, ma che l'aveva anche trasformata in meglio….
Un matrimonio per creare un'alleanza con due persone che si odiano. Che cosa stupida…
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Madara Uchiha
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Ci cambiammo per la cena: Madara faceva sicuramente la sua bella figura con quel kimono che avevo appositamente scelto per lui…
La sala era piena di colori e c'era un ottimo odore di cibo, (gnam gnam) è un vero peccato che presto finirà tutto nella mia pancia (he he).
Stavo gustando dell'ottimo pesce quando sentii qualcosa di molto strano ed estremamente sgradevole “Madara…”
“Umh?” “Sono stata avvelenata” smise di parlare con il vecchietto accanto a noi e si voltò verso di me “Che cosa?” E da quando sei sordo? “Qualcuno ha messo del veleno nel mio pesce” Silenzio… “Vai in camera. Io parlerò con Ryofumi e poi ti raggiungerò” Annuii e mi diressi verso gli alloggi ma, dopo pochi passi, sentii le gambe cedermi e mi appoggiai al muro. Davanti a me comparve un uomo con un kimono decorato con un sole. Ora è tutto chiaro. Ecco perché ho avuto quella brutta sensazione quando l'ho visto la prima volta: è Imagawa l'uomo del mio sogno.
-parte del sogno-
“Maledetto sei stato tu a metterlo”
“Ma certo, mia cara, visto che hai troppa paura per lasciare Madara, ho provveduto”
“Chi è che avrebbe paura?” Si chinò davanti a me e mi afferrò le spalle “Mia cara, è ovvio che hai paura, sennò perché mai staresti con uno come lui quando IO ti faccio una proposta del genere. Scappare con me e avere insieme una vita felice. Non sarai mai trattata male e avrai tutto ciò che desideri”
“Io ho già tutto quello che desidero” “Oh, povera creatura, quel verme deve averti sconvolta: non è possibile che tu preferisca un bastardo del genere a m-” con le ultime forze che mi erano rimaste mi alzai e gli tirai un pugno, molto probabilmente rompendogli il naso “Non osare mai più insultare Madara! Nonostante sia un possessivo, maschilista pieno di se sarà sempre e comunque meglio di te! E tanto per tua informazione: l'unica che lo può insultare sono io.” Sentivo che stavo cadendo, non avevo più un briciolo di forza, ma qualcuno mi sorresse. Madara. Mi appoggiò dolcemente alla parete (Madara-dolcemente: era ancora ubriaco per caso) e afferrò mister-kimono-col-sole e lo sbattè alla parete, facendoci un solco enorme
“Chi ti ha dato il permesso di toccarla?” Ah quanto mi piace quando mi difende, è così…sexy “Heh, almeno io non l'ho dovuta minacciare per poterlo fare” Madara lo spinse ancora di più nel muro. La sua aura omicida probabilmente si percepiva da miglia di distanza “Infatti, mi hai dovuta avvelenare”
“Considererò questo come un tradimento, e sono più che sicuro che tu sappia qual è la pena per tale reato”
“Non oseresti mai, soprattutto davanti a le. Non riuscirebbe più a guardarti in faccia per non parlare del fatto che ne resterebbe sconvolta a vita”
“Vedere un morto in più non le farà niente e sono sicuro che se potesse muoversi ti ucciderebbe lei stessa”
“Mari-sama, ditegli che non lo perdonereste mai se mi uccidesse” Ah ora mi considerate brutti … Prima parlate tra voi due come se io non ci fossi e poi nel momento del bisogno mi mettete in mezzo ma vi sembra il modo di fare? Pfff…
Presi un respiro profondo e aprii gli occhi guardandolo “Al contrario, non lo perdonerei mai se non lo facesse” La sua espressione esprimeva quanto era sconvolto e prima che potesse dire qualcos’altro Madara lo uccise.
-fine parte del sogno-
Sentivo che perdevo conoscenza. Madara mi prese in braccio delicatamente e mi portò nelle nostre stanze, chiamò un medico che mi visitò: a quanto pare il veleno non era letale (chissà perché…)  ma aveva fatto una brutta reazione col pesce e quindi avrei passato una nottata  terribile. Mi addormenterai ma qualche ora dopo fui costretta a correre in bagno e a vomitarmi l'anima.  Madara, senza dire nulla, mi aiutò e mi riportò a letto. Tutta la notte passò così: mi svegliavo, correvo in bagno, vomitavo e Madara mi riportava a letto.
La mattina dopo, al mio risveglio, vidi che Madara mi stava osservando “Devi vomitare un'altra volta?” “No, credo di aver finito” tuttavia mi sentivo ancora uno schifo… “Preparati, fra poco ripartiamo. Non intendo perdere ulteriore tempo qui” annuii e, con un po’ di difficoltà, mi alzai e andai a vestirmi mentre lui preparava i bagagli “Madara, ti ringrazio. Per stanotte” Non disse nulla. Prese le nostre borse, prese me sottobraccio, e ci avviammo verso la carrozza; davanti a essa c'era tutta la famiglia Ryofumi, che si scusò innumerevoli volte per l'accaduto finché non stancarono Madara che li zittì e partimmo. Questa volta era salito lui in carrozza con me: Dopo un po lo sentii appoggiare la testa sulle mie ginocchia “Non ho potuto riposare per tutta la notte a causa tua quindi, ora vedi di star buona e lasciarmi riposare” “Si capo” Iniziai ad accarezzargli i capelli, continuai per mezzora e, quando fui convinta che stesse dormendo, smisi per non disturbarlo “Chi ti ha dato il permesso di fermarti?” He, non stava dormendo… “Chiedo umilmente scusa” Ripresi ad accarezzalo e continuai fino a che non mi addormentai.
 
Lo so che è corto e forse fa un po’ schifo ma è il meglio che sono riuscita a fare  nella misera mezzora di pausa che ho preso quindi, per favore, perdonatemi.
  
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