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Autore: Gohan_my_love    22/12/2014    2 recensioni
SPOILER BLOOD OF OLYMPUS!
Anche se oramai quasi tutti sappiamo della Solangelo...
“Dove stiamo andando?”
Nico lo chiese per quella che gli sembrò la centesima volta da quando seguiva Will attraverso la foresta
“Te l’ho già detto” Will replicò con un sorriso mentre passava sotto un ramo, facendo scricchiolare le foglie sotto i suoi piedi
“’Lo scoprirai quando ci sarai’ non è una risposta!” si lagnò Nico
...
“È per il tuo bene! Sono un mostro!”
“No, non lo sei.”
Si lo sono! Uccido tutto ciò che tocco!”
“Non è vero. E poi, so prendermi cura di me stesso.”
“No, non puoi! Stammi lontano! Rovinerò tutto ciò che ami e tutto il resto!”
Hope you enjoy it
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Nico di Angelo, Will Solace
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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 Hi everybody <3
Allora, questa piccola one-shot non è farina del mio sacco, infatti è solo una traduzione. La mia prima.
L’ho presa da una raccolta di fan fiction solangelo su Wattpad, nella quale l’autrice raggruppa le migliori storie (a suo parere) su questa ship meravigliosa. Quindi fondamentalmente ignoro chi sia l’autore originale e se qualcuno sapesse qualcosa lo prego di informarmi. Sono indecisa sul fatto di tradurre altre storie della raccolta o no, fatemi sapere ciò che pensate lasciando una recensione, please<3
Detto ciò, spero che la storia vi piaccia, perciò enjoy it!
Un bacione
Gohan_my_love

 
P.S.: la raccolta originale si chiama “Solangelo/Willico Stories” di Booknerdfantasy, se avete tempo fate un salto a leggerla;)
P.P.S: vi consiglio di leggere questa storia con il giusto sottofondo, “Monster” degli Imagine Dragons (io li amoo)
 

 

You Are My Friend

“Dove stiamo andando?”
Nico lo chiese per quella che gli sembrò la centesima volta da quando seguiva Will attraverso la foresta
“Te l’ho già detto” Will replicò con un sorriso mentre passava sotto un ramo, facendo scricchiolare le foglie sotto i suoi piedi
’Lo scoprirai quando ci sarai’ non è una risposta!” si lagnò Nico
“È una sorpresa!”
“Odio le sorprese…” borbottò Nico, incrociando le braccia. Will scoppiò a ridere e scosse la testa. “Sorridi, su! Ti piacerà!” Gli promise.
“Ho la sensazione che tu ci farai perdere…”
“Non è vero!” Protestò Will.
“Qualunque cosa tu dica…”
“So dove stiamo andando!”
“Non siamo ancora su un sentiero e io non sono mai stato in questa parte della foresta” Fece il punto Nico.
“Non ho bisogno di un sentiero! Ho fatto questa strada un sacco di volte. Nessun altro c’è mai stato. Qui ho un posto segreto.”
“Perché mi stai portando qui?” chiese Nico, curioso di sapere perché qualcuno volesse andare con lui da qualche parte, per di più in un luogo speciale.
“Sei mio amico.” Spiegò Will.
“Hai molti amici”
Will stette zitto per un momento “Non come te.” Sussurrò.
Nico non era sicuro di ciò che volesse dire, ma non ebbe molto tempo per pensarci su, poiché improvvisamente gli alberi sparirono e si ritrovò all’entrata di una radura. Era bella da togliere il fiato. L’erba verde sbucava dal terreno soffice, i fiori stava sbocciando in un assortimento di colori. Gli uccellini stavano cinguettando, librandosi in aria, danzando tra di loro. Il sole sembrava più brillante che mai, accecandoli. Esso era dritto sopra di loro, nel mezzo del cielo senza nuvole. L’orizzonte era blu intenso, più blu di quanto Nico avesse mai visto. La scena era meglio persino del Monte Olimpo.
“Fico, no?” disse Will sorridendo radiosamente, facendogli segno con le braccia mentre entrava nella radura.
“Uh-huh” borbottò Nico con poca intelligenza, incapace di formare una frase.
“Yeah, l’ho scoperto un paio di anni fa. Stavo riflettendo, sai, avevo troppe cose per la testa… Stavo cercando di chiarire alcuni sentimenti. Stavo vagando da un po’, senza prestare veramente attenzione al luogo dove stavo andando. Prima che me ne rendessi conto… Mi ero perso. Ho cercato di ritrovare la strada, un altro campeggiatore, ma non ce n’erano. Ero solo. Iniziava a fare buio, non voglio mentire, ero spaventato. Potevo sentire i mostri agitarsi. L’unica cosa che potevo pensare era ‘ecco, è la fine.’ Ma mio padre aveva sentito i miei pensieri e mi mandò qua. Nessun altro lo ha mai trovato, penso sia protetto dalla loro vista e anche dai mostri. Ho passato la notte qui e quando sono tornato al campo tutti erano sconvolti dal rivedermi vivo. Non ho detto loro di questo luogo. Potrei sembrare egoista, ma non so… Volevo solo un posto da chiamare mio. La mia cabina è bella piena. Quindi trovo bello venire qui ed essere solo. Solamente uno spazio dove essere solo e pensare. E tu, amico mio, sembra che potresti usare questo luogo per pensare.”
Will si sedette su una coperta da pic-nic e iniziò a svuotare il cestino. Aveva solo dell’acqua e un paio di panini. Guardò Nico, che stava ancora all’entrata della radura e gli fece segno di sedersi accanto a lui.
Nico sorrise e fece un passo. Poi si fermò, il suo sorriso sparì dal volto guardando verso il suo piede, sospeso alcuni centimetri* sopra il terreno. Non poteva entrare. Ogni pianta che toccava moriva. Non camminando solamente, ma quando si sarebbe seduto e sarebbe rimasto lì per un po’, avrebbe preso la loro forza vitale.
Non poteva fare questo alla radura di Will.
Non poteva fare questo a Will.
Ogni cosa che toccava si avvelenava.
Non poteva lasciare che Will diventasse una delle sue vittime.
“Ehi Nico, vieni qua.” Will fece segno a Nico.
“Um…Io…non…”
Will alzò un sopracciglio con fare interrogativo. “Tutto okay?”
“Sto bene.”
“Bene vieni qua” disse Will continuando a far segno a Nico.
“No.”
“No?” Will chiese, con autorità nella sua voce.
“NO!” gridò Nico, mentre la sua testa esplodeva.
Will si alzò e raggiunse Nico. “Qual è il tuo problema?”
“Non ho problemi!” ringhiò Nico.
“Amico, calmati.” Will prese la sua mano con cautela.“Pensavo che ti piacesse qua.”
“Bene, hai pensato male” Mentì Nico.
 Will si accigliò. “Oh” sospirò tristemente. Nico si sentì molto male, aveva l’urgenza di scusarsi. Di dare un abbraccio a Will. Ma questo era il problema, no?
“Bene…siediti solamente con me. Mangia qualcosa. Ho fatto i panini!” Will afferrò il braccio di Nico per trascinarlo al pic-nic ma Nico lo spinse via.
“Non voglio.”
“Forza! Ordini del dottore!” Will gli sorrise.
“Come possono essere ordini del dottore?”
“Perché sei troppo pallido e hai bisogno di luce del sole.” Lo informò Will.
“Questo è un mio problema.”
“Ti prego Nico” lo implorò. Questo gli fece venire la voglia di sprofondare.
“No.”
“Su! siamo tra amici qui”
“Questo è il punto…” iniziò Nico.
“Cosa?” chiese Will, preoccupato.
“Noi non siamo amici.”
“Che cosa?” ripeté Will.
“Mi hai sentito, noi non siamo amici e non lo saremo mai!” annunciò Nico ad alta voce.
“Nico ti senti bene? Sono preoccupato per te. Dovresti sederti o qualcosa del genere…” Will si protese verso Nico, ma lui si spostò.
“No! No, no, no! Non toccarmi! Stai lontano da me! Noi non siamo amici! Io ti odio! Sei solo il mio dottore che mi trascina con sé ovunque vada! Credi di sapere cosa è meglio per me! Ma non è così! Non mi conosci!” Urlò Nico
Quando si girò per correre via, accidentalmente vide il dolore, l’espressione tradita che si era formata sul volto di Will. Cercò di trattenere le lacrime ma fallì miseramente. Non aveva idea di dove stesse andando, ma al momento, non gli importava. Cercare di superare il dolore. Aveva fatto ciò che andava fatto.
Finalmente, la foresta scomparì attorno a lui e si ritrovò vicino alla sua cabina. Corse dentro la cabina di Ade e sbatté la porta dietro di lui. Fece scivolare la schiena giù per la porta e singhiozzò. Non seppe per quanto tempo era rimasto lì. Non gli importava. Voleva solo sedersi lì per sempre e crogiolarsi nel dolore.
Improvvisamente un bussare ruppe il silenzio che a lungo era caduto nella cabina.
“Chi è?” singhiozzò Nico.
“Nico, sono io, Will”
“Va’ via!” gli ordinò tra le lacrime.
“Stai piangendo?” gli chiese Will gentilmente.
“No…” mentì Nico.
“Nico ti prego, apri la porta,” lo supplicò con un sussurro.
“NO.”
“Perché?”
“È per il tuo bene! Sono un mostro!”
“No, non lo sei.”
Si lo sono! Uccido tutto ciò che tocco!”
“Non è vero. E poi, so prendermi cura di me stesso.”
“No, non puoi! Stammi lontano! Rovinerò tutto ciò che ami e tutto il resto!”
“Perché dovrebbe importare?”
“PERCHÉ SONO INNAMORATO DI TE!”
Ci fu un silenzio. All’inizio Nico temette di aver spaventato Will, ma poi il ragazzo parlò. “Nico, lasciami entare.”
Nico si alzò, spingendosi su. Le sue gambe tremavano quando aprì la porta. Will entrò, chiudendo la porta dietro di lui. Nico puntò il suo sguardo sul pavimento.
“Nico, guardami.” Bisbigliò Will.
Nico guardò su lentamente. Poi, si baciarono. Nico non aveva mai sentito niente del genere prima. Sentiva le sue budella andare a fuoco, in modo buono però. Gli sembrava di galleggiare. Quando Will si staccò, Nico fu sorpreso di avere bisogno d’aria. Will gli sorrise, i suoi occhi brillavano, sciogliendo il suo cuore. Si guardarono negli occhi mentre Will asciugava le lacrime di Nico con un lembo della sua maglietta.
“Ti amo anche io.”
 
 
*l’autrice originale usa come unità di misura il pollice, ma ho preferito usare un unità di misura più comune a noi ;)
  
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