Salve
a tutti, rieccomi con il secondo capitolo!!! Buona
lettura!!
Dream On
Capitolo 2: Ricordi del passato?
L’amore di Marie
“Ace-kun! Ace-kun!” Urlava una bambina di
circa cinque anni, che correva velocemente per il villaggio. I corti
capelli argentati svolazzavano mossi dal vento, la corsa le era resa facile
dall’abbigliamento che indossava: un pantaloncino di jeans e una maglietta maschile
a maniche corte abbastanza larga.
Corse più veloce
che poteva, fino a quando non raggiunse un bambino dai capelli neri seduto sul
pianerottolo di una casa. “Marie! E’ successo
qualcosa?” “Guarda! L’ho fatto io insieme alla mamma!” Disse
felice, mostrando al ragazzo una polpetta di riso.
“E’ per me?”
Chiese lui, e la ragazza annuì un po’ imbarazzata. Delicatamente, Ace prese in
mano la polpetta, assaggiandola e poi sorridendo all’amica. “E’ buonissima!” Il
volto di lei si illuminò. “Ti piace davvero?” Lui annuì, e sul volto di lei
comparve un grande sorriso.
“Evviva! Avrei
voluto fartene di più, ma Rufy è venuto in cucina e si
è mangiato tutto il riso!” “Che vuoi farci, è fatto così…”
Disse ridendo
mentre finiva di mangiare la polpetta, ma lei sospirò.
“Su, andiamo a
vedere dove si è cacciato, adesso!”
Proferì
alzandosi e poggiando la mano sulla testa di lei.
*****
“Vengo anche io!”Aveva
urlato Marie, a sette anni, entrando di corsa nella stanza di Ace e Rufy con
espressione furente.
“Ma di che stai
parlando?” Domandò Rufy, inarcando un sopracciglio.
“Lo sai
benissimo!” Sennò i pugni e si morse il labbro inferiore cercando di non
piangere, di mostrarsi forte.
“Sono stufa della gente quando dice che non
combinerò mai niente perché sono una femmina!”
“Ma
che ti prende all’improvviso?”
“Io voglio
diventare un pirata! Voglio dimostrare al villaggio che io sono capace di
farlo! Diventerò la più forte di tutti anche se sono
una donna! Portatemi con voi!”
I due fratelli
sorrisero guardandosi. “Va bene!” Esclamò Rufy, ma lei non ci fece caso e
continuò ad urlare arrabbiata.
“E sappiate che
non vi libererete facilmente di me!
Non avrò pace finchè non mi direte che partirò con voi! Perché…”
“Ho detto che va
bene!” Esclamò di nuovo lui, sorridente. Marie lo guardava esterrefatta. “Da…Davvero?”
“Certo!” Si
intromise Ace, mettendole una mano sulla testa come suo solito. “Pensavi che ti
avremmo lasciata qui?”
“Ace…” Sussurrò
lei, mentre le lacrime cominciarono a scendere lentamente dagli occhi di lei,
finchè non scoppiò a piangere abbracciando con tutte le sue forze il ragazzo di
fronte a lei, nascondendo la testa nella sua spalla.
“E adesso che
succede? Non c’è motivo di piangere!” Cercava di rassicurarla lui, mentre
Rufy se la rideva sotto i baffi. “Vedrai che la nostra
sarà una ciurma fantastica! Ma come tuo capitano,
dovrai obbedirmi, intesi?” Esclamò con fare autoritario. Dietro di loro, Rufy sbraitava frasi del tipo “Hey! Il
capitano sarò io! Diventerò il re dei pirati, potete
contarci!” ma nessuno lo ascoltava.
Marie si
allontanò da lui asciugandosi gli occhi e cercando di riacquistare il
controllo.
“Farò qualunque
cosa mi dirai, Ace-kun! Cioè, volevo dire, Capitano
Ace!”
I due fratelli
scoppiarono inevitabilmente a ridere,facendo tornare
il sorriso nel volto di Marie.
*****
“Smettila di
piangere!” Esclamò Rufy, otto anni, visibilmente irritato.
Di fronte a lui, seduta a terra, Marie piangeva a dirotto coprendosi gli occhi
con le mani chiuse a pugno.
“Non…ci…riesco…” Gridò con voce spezzata, singhiozzando. “Mio
padre è morto, lo capisci?”
“E io che dovrei
fare? I miei genitori neanche li ho conosciuti!” Strinse i
pugni, voltandole le spalle. “Possibile che tu debba sempre piangere per
ogni cosa? Sei solo una femminuccia piagnucolona!”
Sentita
quell’ultima frase del bambino, Marie smise di piangere, fissando scioccata il
vuoto.
“Che
cos’hai detto…?” “Che sei una femminuccia piagnucolona!”
Si alzò di
scatto, infuriata, e con occhi carichi di lacrime e rabbia si scagliò
sull’amico colpendolo in faccia con un pugno.
“Non è vero!”
Urlava, mentre continuava a lanciare pugni senza sosta.
“Non
è vero, non è vero, non è vero!”
“Marie, ora
basta!” L’ammonì Ace, separandola a forza da Rufy che aveva cominciato a
sanguinare.
Alla sua vista
lei si tranquillizzò, abbassando il volto come dispiaciuta. Avrebbe voluto
scusarsi, ma il suo orgoglio non glielo permetteva. Quindi strinse i pugni,
restando in silenzio. Lui sorrise, scompigliandole i capelli.
“So che stai
soffrendo, ma sfogarti così non servirà a niente. Quindi chiedi scusa a Rufy!”
Un
attimo di silenzio, poi sussurrò un lieve “Scusa.”
“Scusa me.” Disse
Rufy, sospirando e rialzandosi da terra dato che era caduto nella piccola
lotta. “Volevo solo consolarti. Ma non sono bravo come Ace.”
Sorrise,
portando le mani dietro la nuca. “Se offendere è il tuo modo di consolare
allora…!” Ma Ace tossicchiò attirando l’attenzione su di lui, impedendole di
finire la frase.
“Su, ora sorridi
anche tu o ci offendiamo!”Scherzò Ace, porgendole un piccolo pacchetto. “E il
dolcetto che ho portato per te lo mangerò io…”
A quel punto le
si illuminarono gli occhi, e un lieve sorriso
ricomparve sul suo volto mentre prendeva tra le mani il piccolo pasticcino.
“Hey! Anche io
voglio un pasticcino! Pasticcino, pasticcino, pasticcino! Ti prego,
Ma-chan, dammene metà!”
Esclamò
avvicinandosi a lei, cercando di afferrare il pasticcino. Ma la bambina
allontano il dolce, facendo la linguaccia a Rufy.
“Non se ne parla! E’ il pasticcino di Ace! E l’ha
dato a me!”
“Ma ne voglio
solo un pezzettino!” “Nooo!!”
E prese a
correre, rincorsa dall’amico, mentre Ace guardava divertito la scena.
“Che scemo! Io
ne avevo portato uno anche per lui! Beh, lo mangerò io!”
E dicendo così
trangugiò il secondo pasticcino che aveva con se, per poi andare a vedere
dov’erano finiti quei due.
*****
“Uffa, Rufy è di
nuovo in ritardo…Ma non era con te?” Marie, otto anni, aveva la schiena
appoggiata al muro della sua abitazione.
“No,
probabilmente sarà andato a mangiare qualcosa…” Ace, di fronte a lei, aveva le
mani dietro la nuca e fissava il pavimento, annoiato. Erano parecchi minuti che
aspettavano Rufy, ma questo non si faceva vedere.
“Giuro che
appena arriva lo picchio.” Esordì lei, sbuffando,
senza distogliere gli occhi dalla strada da cui sarebbe dovuto arrivare
l’amico.
“Io dico di
andarcene da soli e...” Sentenziò lui, non poco
seccato, ma non fece in tempo a finire la frase che fu colpito da un violento
attacco di sonno. Quasi senza rendersene conto si addormentò, accasciandosi in
avanti e arrivando addosso all’amica, che subito arrossì violentemente. Quando
poi, per caso, le loro labbra si sfiorarono, lei andò completamente in tilt e
svenne a sua volta, facendo cadere entrambi a terra.
Si svegliò
qualche minuto dopo, in un letto d’ospedale. Alzò lentamente il busto da esso
chiedendosi dove si trovasse e guardandosi intorno, finchè non vide la figura
di Ace seduta in un letto vicino al suo.
“Cos’è successo? Che ci facciamo qui?” Chiese,
preoccupata.
“Vi eravate
addormentati tutti e due per strada! Dato che non vi svegliavate vi ho portati qui!” Disse ridendo Rufy,
seduto su una sedia posta in mezzo ai due letti.
“Eh?
Addormentati? Che intendi dire?”
“E’ colpa
mia!>> Esclamò Ace, attirando l’attenzione su di se. <
La bambina
rimase un attimo in silenzio a pensare, sorpresa. Improvvisamente si ricordò
del bacio, poi ripensò alle parole di Ace e subito sbiancò.
“Eh?! Vuoi dire che prima ti sei addormentato?!?”
“Esattamente.”
“Per puro caso?!”
“Ovvio. Perché? E’ successo qualcosa?”
A quella domanda
lei non rispose, si limitò a spalancare occhi e bocca e poi a svenire.
“Mi sa che
soffre di narcocomecavolosichiama anche lei!” Esclamò
Rufy, ridendo a crepapelle e cadendo quasi dalla sedia.
*****
“Ma-chan! Che stai facendo?” Rufy, undici anni, era entrato ancora una volta
nella camera di Marie senza permesso, e ridendo si avvicinò a lei. La
ragazzina, intenta a disegnare, subito coprì il foglio con le braccia per paura
che lui lo vedesse.
“Niente!”
Esclamò con un sorrisino.
“Oh! Davvero? Voglio vedere, vedere,
vedere” Canticchiava avvicinandosi a lei, e riuscendo a strapparle il foglio
dalle mani dopo una dura lotta.
Dopo aver
compreso che la parte bianca era il retro e che il disegno era dall’altro lato,
osservò il foglio con sorpresa, poi sorrise a trentadue denti.
Il disegno
raffigurava Marie ed Ace mano nella mano ed era ricoperto di cuoricini
colorati.
“Vado a farlo
vedere a mio fratello!” Annunciò Rufy poco dopo, scatenando il terrore
dell’amica che lo afferrò impedendogli di scappare.
“Non ci provare!!” Ma Rufy non si arrendeva, e sventolando il foglio
urlava, o meglio cantava, a squarciagola.
“Tra rose e fior
nasce l’amor! Ace e Marie si
voglion sposar! Partono in due tornano in tre, questo
vuol dire che è nato un bebè!” (NOOOO XD n.d.me)
“Ti
darò tutto ciò che vuoi, ma smettila!!”
Urlò lei, facendo
sorridere sadicamente il ragazzino.
E fu così che
poco dopo si ritrovarono in cucina, con Rufy che trangugiava tutto ciò che
c’era in frigo.
Marie stava
seduta accanto a lui, infuriata, a braccia conserte e lo sguardo fisso sul moro,, mentre ripeteva per l’ennesima volta: “Questa me la paghi!”
*****
Corse a
perdifiato per tutto il villaggio, scioccata. Non poteva, non riusciva a
credere a quello che aveva scoperto. Arrivò a casa di Ace e Rufy velocemente, e
la figura di un Rufy triste seduto sul pianerottolo non l’aiutò.
“Hai saputo
anche tu, vero?” Chiese lui, ma non ricevette altro che silenzio.
“Beh, se vuoi
parlargli è in camera sua.” Sentenziò semplicemente, e subito dopo la corsa
della ragazza riprese. Trattenere le lacrime stava diventando sempre più
difficile; quando poi, aperta la porta, se lo ritrovò davanti, le fu quasi
impossibile.
“Dimmi che non è
vero!” Urlò con tutte le sue forze, ansimando per la corsa appena fatta.
Il
diciassettenne le dava le spalle, era intento a sistemare degli oggetti in uno
zainetto. Da lì a poco, avrebbe lasciato il villaggio per solcare i mari..
“Mi dispiace,
Marie.” Sussurrò semplicemente, voltandosi verso di lei con il volto basso, in
modo che i ciuffi neri gli coprissero gli occhi.
“Avevi detto che
avremmo formato una ciurma io, tu e Rufy!
Avremmo cercato altri membri e saremmo partiti per
Entrambi
strinsero i pugni.
“Lo
so. Mi dispiace. Ma saprete fare a meno di me, tu e Rufy.”
“Non è la stessa
cosa! Io volevo che ci fossi anche tu!” Adesso, non piangere era davvero
impossibile. E piano piano, calde lacrime
cominciarono a rigare il suo volto.
“Io
volevo che TU fossi il MIO capitano!”
Ace si morse il
labbro inferiore. Sapeva che lei stava soffrendo, ma ormai aveva preso la sua
decisione.
“Scusami…”
Sussurrò seriamente dispiaciuto, mettendo lo zaino in spalla e incamminandosi
verso l’uscita.
“Portami con te,
ti prego!” Esclamò lei, abbracciandolo con tutte le forze che aveva.
Come suo solito,
lui le poggiò una mano sulla testa. E per la prima volta lei odiò quel gesto.
“Hai solo
quattordici anni, Marie…Ma ci rincontreremo, in mare, quando diventerai anche
tu un pirata…”
“E se non fosse
vero, se poi non dovessi vederti più? Non voglio che te ne
vai, non voglio, non voglio!” E stringeva più forte, affondando la testa
sul suo petto. “Io…Io ti…Io…”
Tra i
singhiozzi, cercò di trovare il coraggio di dirgli ciò che provava. Ma lo perse
totalmente quando lui, finalmente, ricambiò l’abbraccio.
“Non dire
sciocchezze. Ci rivedremo,
te lo prometto. E quando accadrà sono sicuro che sarai diventata un pirata
degno di lode!”
Sorrise,
allontanandola da se. Marie smise di piangere, e annuì. Non poteva fare altro
che accettare il fatto e rassegnarsi.
“Ricorda che hai
promesso.” Sussurrò con voce spezzata e la disperazione in volto.
Lui annuì,
posando le labbra sulla sua fronte. “Allora a presto, Marie.” Sussurrò, prima
di uscire dalla stanza lasciandola sola.
Un ultima lacrima le segnò il volto, mentre cadeva a
terra in ginocchio, distrutta. Strinse i pugni colpendo il pavimento, furiosa.
I suoi sogni erano
appena andato in frantumi, e la persona di cui era innamorata era andata via. E
non sapeva quando l’avrebbe rivista.
“Ricorda che hai
promesso…Ti prego, ricordalo…Ace…” Si disse un ultima volta, rimanendo lì per
terra per tempo indeterminato.
…E
così, passarono tre lunghi anni…
“Marie, ne sei
sicura?” Chiese Rufy, diciassette anni appena compiuti, sistemandosi il
cappello di paglia.
“Certo! Non devi aspettare un minuto di
più, se vuoi diventare il Re dei Pirati!” Esclamò, alzandosi da terra e
pulendosi la maglietta a maniche corte che portava su corti pantaloncini neri.
“Ma tu…”
Continuò dispiaciuto, quasi offeso, ma lei sorrideva.
“Mia madre è
malata, non posso lasciarla sola adesso.”
“Non è grave, è
questione di poco. Posso anche rimandare la partenza, così…”
“Rufy, non
voglio essere un peso. Quindi vai. Quando sarò guarita
partirò anche io…”
“…e ti unirai
alla mia ciurma!” Non era una richiesta, ma un ordine.
“Ru-kun!”
Incrociò le braccia al petto mettendo il broncio, che però la fece solo
sembrare buffa. Merito, forse, anche dei capelli arruffati nonostante fossero
legati in una coda di cavallo.
“E’ deciso, tu
fai ufficialmente parte della mia ciurma!
Io vado, Ma-chan! Ci si vede!”
Esclamò, e lei
non fece in tempo a fermarlo che lui era già corso via.
“Stupido.”
Sospirò, sorridendo malinconicamente prima di tornare a casa.”Quando
ci rivedremo me la pagherai.”
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Bene,
spero vi siano piaciuto questi flashback, perché ce ne saranno molti nel corso
della storia! xD
Grazie
a tutti per avere letto, ma soprattutto a quelli che hanno recensito:
Sihu: Grazie
mille ^^ Sono già a buon punto e quindi penso di aggiornare velocemente
J
(Per la vostra felicità…spero XD) Anche io adoro le
storie in cui c’è Ace…anzi, adoro Ace, punto XD
Giodan: *mette
mano destra sul cuore* ci proverò e ci riuscirò!!! ……………spero
XD
Chihiro: Ecco
a lei, soddisfatti o rimborsati! (Rimborsaci! n.d.tutti) Comunque, qursto è solo l’inizio +_+ muhahahahaha!!!!
*ride sadicamente* XD
Scatty: We, grazie mille dei complimenti ^^ ovvio che la
continuo +_+ devo farvi passare il tempo, in qualche modo XDXDXD
Dark_Soul: *si
inchina* grazie infinite! E’ un bene sentirti dire che Marie ti ha fatto una
buona impressione, ho fatto un buon lavoro con lei XDXD spero non cambierai
idea, visto che è LEGGERMENTE la protagonista XD in ogni caso…ma ceeeerto che sì!!! Sono anche io
una fan convinta delle zoro/nami
+_+ anche se non subito, ho intenzione di sviluppare anche questa coppia! Spero
di riuscire a mettere anche qualche accenno rufy/robin, che mi intriga parecchio come coppia!
Neko: Grazie
anche a te!!! Come ho detto su, vedrò di aggiornare il
più presto possibile, internet permettendo! (Suppongo dia problemi a tutti,
quel dannato!)
_Lunetta_:
Thank you!! Evviva, un’altra
a cui la mia Marie sta simpatica *_* (grazie, grazie, vi adoro!!! N.d.Marie)(ora non montarti
troppo la testa =_= n.d.me)(uff, ok, ok >> n.d.Marie)
Axel_92: Grazie mille!!! ^^ spero davvero di non deludere né te né tutti gli altri
^^
Detto
questo, ancora grazie a tutti i lettori!! ^_^
~ Marie