Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: ProudRavenclaw    23/12/2014    1 recensioni
Oliver Baston: Grifondoro, Purosangue, Quidditch-addicted, coraggioso, altruista, altezzoso, popolare, malleabile (ma lui ancora non lo sa).
Alyssa Green: Serpeverde, Purosangue, combattiva, glaciale, ambiziosa, tagliente, solitaria, misteriosa, inguaribile romantica nel profondo del cuore.
Un mix esplosivo ed imprevedibile e un risultato ancora più sconcertante.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Oliver Wood/Baston, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
6. "RISCALDAMI"
 
Il primo giorno di ottobre si stava avvicinando a grandi passi, con immenso dispiacere di Alyssa: significava che stava per arrivare la prima uscita a Hogsmeade. Solitamente, la bionda apprezzava quella piccola cittadina abitata da soli maghi, costellata da una miriade di interessanti negozietti e avvolta dall'aura di mistero emanata dalla Stamberga Strillante. Purtroppo, in quel periodo, la Serpeverde non era dell'umore adatto: avrebbe preferito starsene nell'oscurità del suo dormitorio, con il suo fedele compagno, il gatto nero Falcon, accoccolato sulle ginocchia. Perfino per una come lei sarebbe stato piuttosto deprimente sistemarsi nei pressi della tetra casa infestata di spiriti, a riflettere sull'esistenza.
Così decise che non sarebbe andata, per nessun motivo: non aveva amici, quindi nessuno avrebbe sentito la sua mancanza.
In realtà, non era del tutto vero: negli ultimi tempi, lei e Nicholas si erano avvicinati parecchio. Spesso si trovavano per studiare insieme, per passare quei pochi momenti di tempo libero che venivano loro concessi, oppure semplicemente per parlare.
Alyssa sentiva che il suo compagno la capiva, con lui poteva esprimere la sua essenza, senza paura di sembrare inquietante o inadeguata. Si sentiva apprezzata.
Nicholas si accorse di lei, che stava appoggiata alla parete del corridoio, con le braccia incrociate sul petto. Pensatrice di natura, pensò il ragazzo.
Le si avvicinò con cautela, cercando di non farsi sentire, anche se probabilmente lei non lo avrebbe notato in alcun modo, assorta com'era nelle sue meditazioni. Giunto alle sue spalle, le lasciò un leggero bacio sulla guancia, innocente e invisibile. Un segno di amicizia.
"MA CHE..." Alyssa si destò di soprassalto, spaventata dal gesto del ragazzo. Si girò all'improvviso per dare una bella lezione all'idiota che aveva osato avvicinarsi così tanto a lei. Per fortuna si fermò in tempo, visto che si accorse che "l'idiota" rispondeva al nome di Nicholas.
La Serpeverde si mise le mani sulla bocca, sinceramente dispiaciuta per la reazione che aveva avuto: "Oooh scusa! Pensavo fossi... bè pensavo non fossi tu!"
Il giovane si lasciò sfuggire una risata, che risuonò come una dolce melodia alle orecchie di Alyssa.
"No, scusami tu, sono stato un po'... avventato"
Alyssa avrebbe voluto urlargli che no, lui non aveva colpe, per lei era perfetto così, non aveva difetti se non quello di averla indirizzata alla via della perdizione. Si trattenne.
"Ascolta..." continuò Nicholas, portando una mano dietro alla nuca, imbarazzato "...questo sabato ci sarà la prima uscita a Hogsmeade. Mi chiedevo se *cough cough* volevi venire *cough cough* con me..." il giovane Corvonero stava mascherando il suo invito dietro un pessimo tentativo di tosse. Per sua fortuna, Alyssa era talmente persa nelle sue iridi dal colore della natura che non si accorse di cosa le avesse appena chiesto.
"Mmh? Hai detto qualcosa?" biascicò lei, con aria assente.
"Ehm... sì" Nicholas raccolse quel poco coraggio che ancora gli era rimasto "Volevo chiederti se ti andava di venire con me a Hogsmeade, questo sabato" il ragazzo arrossì leggermente ma non staccò i suoi occhi verdi da quelli di ghiaccio di Alyssa.
"Oh, io... non lo so, cioè... non mi sono mai..." la bionda era in serie difficoltà, non si sarebbe mai aspettata una richiesta del genere da parte di Nicholas "Va bene" mormorò alla fine. Le labbra dei due si dischiusero in timidi sorrisi, che non volevano far trapelare alcun sentimento nei confronti dell'altro.
"D'accordo, allora. Scusa, adesso devo correre: se la McGranitt non mi trova in aula, mi trasformerà di sicuro in un criceto" disse il giovane.
"Ok, ci vediamo in giro" rispose debolmente la Serpeverde, ancora scossa da quanto era appena accaduto.
"Ciao" Nicholas salutò con un cenno della mano e si diresse verso l'aula di Trasfigurazione.
Alyssa rimase lì ancora un po', a guardare la sagoma del ragazzo allontanarsi gradualmente, fino a scomparire dal suo campo visivo.
L'imbarazzo, ora, aveva lasciato spazio ad un'incontenibile euforia, che la portò a girarsi di scatto, tirando un sonoro schiaffo alla persona che stava sopraggiungendo, ignara di tutto: quella persona non poteva che essere Oliver Baston.
"EHI! STAI PIÙ ATTENTA QUANDO DECIDI DI TORNARE AL MONDO DELLE PERSONE NORMALI!" sbraitò il Grifondoro, senza contegno.
"Se la mia mano ti ha colpito, vuol dire che c'era un buon motivo"
"Sì certo, secondo me dovresti farti visitare da Madama Chips. Oppure, se vuoi, per Natale ti regalo un soggiorno all inclusive al San Mungo"
Alyssa non aveva alcuna intenzione di cedere alle provocazioni di quell'imbecille patentato, nemmeno lui sarebbe riuscito a rovinarle quella giornata, iniziata nel migliore dei modi.
 
 
Il fatidico sabato era arrivato: il cielo era coperto da ampie nuvole bianche. Sembrava un normalissimo giorno di ottobre, di quelli in cui la cosa migliore da fare era starsene sotto le coperte, con un bel libro fra le mani. Alyssa, invece, aveva deciso di accettare l'invito di Nicholas e, per una volta, si sentì proprio come una normale studentessa di Hogwarts, esaltata per la prima uscita a Hogsmeade dell'anno.
Quella mattina si alzò presto per decidere l'abbigliamento: non faceva troppo freddo, quindi optò per una gonna bordeaux a vita alta, la sua preferita, regalatale dalla sua amata zia, sorella di sua madre, accompagnata da calze nere, stivali e una maglia bianca a mezze maniche. Sopra al tutto, abbinò una giacca nera piuttosto larga. Lasciò che i lunghi capelli biondi le ricadessero sulle spalle, creando un elegantissimo mare di onde dorate.
Alyssa era soddisfatta del lavoro svolto, soprattutto perché in sette anni non si era mai dovuta preoccupare di vestiti, scarpe e accessori: si era sempre mostrata per com'era veramente, senza inganni.
Finito di prepararsi, si accomodò sul suo letto. Il suo fedele compagno Falcon stava acciambellato sulle morbide coperte di lana del dormitorio. Erano verdi, proprio come lo stemma della Casa di Serpeverde. Alyssa adorava quelle coperte perché erano accoglienti e sapevano riscaldare anche un animo freddo come il suo. Nella comodità del suo letto, la giovane si sentiva protetta, come se fosse avvolta da un alone impenetrabile. Il dormitorio era decisamente il luogo in cui preferiva stare.
Il tempo volò e ben presto arrivarono le dieci: Alyssa prese la sua borsa e si diresse verso il Salone d'ingresso, dove avrebbe trovato Nicholas.
Il cuore le batteva forte quando pensava a lui, sentiva dentro di sé un calore innaturale, come se le sue vene fossero attraversate da lava e materiale incandescente. Inoltre, sentiva verso il ragazzo un'attrazione fisica che mai aveva sperimentato prima. Tutto questo la portava spesso ad alienarsi dalla realtà circostante, la spingeva a fantasticare: sognava di toccare le sue mani affusolate, di sentire il profumo dei suoi capelli, di perdersi nei suoi occhi infiniti, di baciare quelle labbra così definite. Tutto di lui la faceva sciogliere come neve al sole, in un modo che nemmeno lei pensava fosse possibile. Eppure, percepiva anche un'aura negativa. Forse a causa di essa, Alyssa tendeva a non lasciarsi andare, a non abbandonarsi completamente alle sensazioni che lui le provocava.
Eccolo lì, pensò la Serpeverde, così bello, così autentico. La stava aspettando.
I due giovani si trovarono nel Salone d'ingresso, si salutarono come semplici amici e si unirono al gruppo di studenti che avrebbe raggiunto la cittadina.
Dopo i consueti controlli di routine di Gazza (ogni anno sempre più eccessivi e fuori luogo), la comitiva si avviò verso la tanto agognata meta.
 
 
Oliver si stava aggirando per le stradine di Hogsmeade insieme agli inseparabili gemelli Weasley. Avevano già razziato Mielandia e il negozio di scherzi di Zonko ed ora stavano vagando senza alcuna meta precisa.
Visto il poco entusiasmo manifestato dal capitano, Fred parlò: "Ehi che ti succede, Ollino? Non ti si sarà mica rotto il manico di scopa?"
"...oppure il nostro Oliver si è dimenticato di prenotare il campo da Quidditch per i prossimi 6 mesi!" completò George.
"Ragazzi, ma che avete per la testa? Io sto benissimo" li rassicurò Oliver, con scarsi risultati e poca convinzione.
"Certo! Stai bene come l'auto volante di nostro padre sul Platano Picchiatore! Dalla tua faccia, sembra che tu abbia appena incontrato un Avvincino" commentò di nuovo Fred.
"D'accordo, ragazzi, forse ho solo bisogno di stare un po' da solo. Vado da quella parte e non provate a seguirmi, altrimenti vi farò allenare da soli, sotto la pioggia, per le prossime sessanta serate" il Grifondoro scandì bene le ultime parole, in modo tale da far intendere che non avrebbe ammesso repliche da parte dei gemelli.
Si girò di scatto, sotto lo sguardo attonito dei due ragazzi dai capelli rossi.
Oliver aveva veramente bisogno di restare da solo, in compagnia di se stesso, senza altre persone che gli confondessero ulteriormente le idee. Sì, perché da quella sera in cui aveva trovato Alyssa in lacrime, non era più in grado di considerarla come aveva sempre fatto negli ultimi sei anni. Per lui, lei era sempre stata la nemica, la ragazza da evitare, la giovane capace di mandarlo fuori dai gangheri semplicemente aprendo la bocca e liberando quella lingua da serpe che si ritrovava. Sapeva farlo ammattire, anche se spesso si sentiva estremamente appagato nel vederla ritirarsi, quando le capitava di perdere uno dei loro scontri fisici ma, soprattutto, verbali.
Le sue gambe avanzavano inconsapevoli, senza sapere dove lo avrebbero portato. La cosa più importante, in quel momento, era liberare la mente da tutti quei dubbi che lo stringevano come una morsa indistruttibile. Avrebbe tanto voluto salire sulla sua Comet: lei era la sola in grado di risollevarlo, di farlo tornare a vivere.
 
 
La brezza di ottobre scompigliava i lunghi capelli di Alyssa, mentre camminava, insieme a Nicholas, per le stradine di Hogsmeade.
La giornata stava passando sorprendentemente veloce, molto più di quanto Alyssa si potesse aspettare. Non si era mai soffermata ad osservare le lucine che, nonostante fosse solo ottobre, decoravano già gli accoglienti edifici della cittadina. All'improvviso, tutto le sembrò così familiare e rassicurante che pensava di essere nel bel mezzo di un sogno. La Serpeverde si ridestò dalla sua confortante indifferenza quando si accorse, con imbarazzo, che stava sfiorando la mano di Nicholas. Arrossì e ritrasse bruscamente le dita, come se fosse stata scottata da un tizzone ardente. Non era abituata a provare quel tipo di sensazioni: il suo cuore di ghiaccio si stava lentamente sciogliendo, ma non era ancora pronto a confrontarsi con il calore di un sentimento sincero.
Nicholas prese la parola: "Ehi, mi sembri un po' nervosa!" disse con tono divertito.
"No! Al contrario: sto ammirando ogni piccolo particolare di questo luogo. Sai, ero talmente abituata a passare il mio tempo nei pressi della Stamberga Strillante che non mi ero mai accorta di quanto Hogsmeade potesse essere... affascinante" Alyssa si sorprese della risposta che era stata in grado di dare: nessun commento acido o frase malinconica, aveva espresso esattamente ciò che le era passato per la mente nel corso dell'intera giornata.
"Sai, io..." esitò il ragazzo "...io ti avevo notato già da un po'. Sto iniziando a capire che non sei la persona che tutti pensano di conoscere e che, forse, vuoi che gli altri vedano. Tu sei... completamente diversa"
I due giovani non si erano accorti che si erano allontanati dal centro e che ora stavano camminando lungo un piccolo sentiero boschivo. Il silenzio era interrotto solo dai passi dei due ragazzi, che si guardavano negli occhi, ignari di tutto ciò che stava accadendo intorno a loro.
"Mi trovo bene a parlare con te. Sei spiritosa, intelligente..."
Alyssa arrossiva sempre più ad ogni passo, non poteva credere che Nicholas le stesse dicendo quelle cose. Certo, aveva notato sin dall'inizio quello strano luccichio nei suoi occhi verdi quando la guardava, ma aveva pensato che, cominciando a conoscerla, sarebbe sparito come Ron Weasley davanti ad un ragno. Invece no. Si era sbagliata. Per la prima volta dovette ammettere che le cose non erano andate come lei aveva previsto. Si sentiva frustrata per questo, ma non poteva negare che le facesse piacere ricevere, per la prima volta, quel tipo di attenzioni.
Un brivido scosse il corpo slanciato della giovane Serpeverde, cosa che attirò l'attenzione del suo accompagnatore che, imbarazzato, le prese la mano con cautela e la chiuse fra le sue, cercando di trasmetterle tutto il tepore di cui aveva bisogno.
Erano fermi, in mezzo agli alberi che iniziavano a spogliarsi delle foglie che, in estate li avevano resi rigogliosi e pieni di vita. Il cielo incolore era coperto dalle chiome gialle e arancioni, che proteggevano Alyssa e Nicholas dal mondo esterno, dal mondo reale.
Uno sguardo e tutto, intorno a loro, sparì, spazzato via dalla brezza pungente che si scagliava contro i visi dei due giovani.
Nessuno dei due sembrava accorgersi di nulla.
 
continua...
 
 
 
 
 
 
 
 
 
ANGOLO AUTRICE
Non ci credo, sono riuscita a pubblicare questo capitolo. Scusatemi tantissimo ma, oltre all'università, si è messa anche la mancanza di ispirazione. Ho avuto una specie di "blocco dello scrittore" dal quale non so come abbia fatto a uscire.
Ad ogni modo, questo è il capitolo. Sorpresi? Soddisfatti? Delusi? Arrabbiati? Fatemelo sapere. Sappiate che ci sono altre sorprese che vi attendono eheh *faccia malefica*
Vi chiedo scusa se farò fatica a pubblicare anche i capitoli successivi ma vi chiedo di capirmi, è la prima long che scrivo e gli impegni mi opprimono. Io spero comunque che qualcuno di voi possa apprezzare il mio lavoro.
Ora ci sono le vacanze, quindi, probabilmente, un po' di tempo in più per scrivere lo troverò. Ricordatevi, però, che non abbandonerò mai la mia Alyssa!
Buone feste a tutti voi!


PS: ringrazio Ninox per la bellissima recensione, mi ha fatto davvero tanto piacere!
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: ProudRavenclaw