Nick autore: Oducchan_OfTheLowerCourt 
Fandom: Haikyuu!!
Titolo: Lullaby
Personaggi:  Kageyama Tobio, Hinata Shouyou
Pairing: KageHina pre-established
Genere: generale, fluff, slice of life
Avvisi: NN
Rating: verde
Note:
Sono tornati i feels potenti per questa serie, e finalmente mi viene da scrivere qualcosa. Volevo sperimentare pairing nuovi, ma... si fa quel che si può >///<

 

Lullaby

 

Ciondola, ciondola, ciondola... gli occhi si chiudono e la testa, pesante di sonno, troppo pesante perché il collo la tenga ancora su, crolla lateralmente.
Ma non è la superficie del libro di letteratura che accoglie l’impatto, o la durezza del legno della scrivania: aprendo appena le palpebre, Hinata intravede il color prugna della felpa di Kageyama, il tepore del suo corpo che si irradia oltre la guancia.
La sua spalla...
Tobio se lo scrolla malamente di dosso appena se ne accorge: -Ohi, baka! Svegliati, non osare dormire!-
La sua voce è così alta da far male alle orecchie, e Hinata fa una smorfia infastidita. Però non gli riesce di allontanarsi; la felpa è morbida e anche se la posizione non è tra le più comode riesce ad adattarsi, e soprattutto ha in corpo sei ore di allenamento, più altre cinque di scuola, e due di studio. Non riesce nemmeno a tenere gli occhi aperti.
E Kageyama è caldo...
Tobio non accetta il suo mugolio impastato come risposta. Il suo gomito preme feroce tra le costole, una, due, tre volte, mentre l’altro braccio si impegna a schiodarlo dalla sua persona: -Ti ho detto di svegliarti!- bercia, violento e fastidioso. Poi, più quieto, mentre l’energia delle sue spinte si dipana, aggiunge : -Dobbiamo finire questi esercizi. Se ci danno altre lezioni da recuperare, non possiamo allenarci-
Hinata lo sa, lo sa benissimo; e sa anche che non possono più chiedere a Tsukishima di aiutarli, perché li prenderebbe brutalmente in giro, né possono permettersi di implorare aiuto dai ragazzi del terzo anno, perché equivarrebbe far sapere loro che hanno ancora delle difficoltà. No, devono riuscirci con i loro mezzi, e quindi devono studiare. Ma è tardi, ed è stanco, e Kageyama è caldo.
-...Cinque minuti- biascica, e inconsciamente si fa più vicino –Cinque minuti di pausa e poi riprendiamo...-
Non sa nemmeno se gli arriva una risposta, perché sente sì un brontolio indistinto rimbombare alla sua sinistra, ma si sente così leggero e al sicuro che tutte le percezioni scivolano via molto in fretta.
L’ultima cosa che sente, è un piccolo tonfo contro la tempia, e un soffuso odore di curry che gli arriva alle narici.

 
Quando si sveglia, la mattina dopo, è una fitta coltre di crini neri, a riempirgli la vista.