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Autore: nigatsu no yuki    24/12/2014    3 recensioni
Non si ricordava di aver mai festeggiato il compleanno con i suoi amici alle medie [...]
Quindi Kageyama si aspettava un giorno come un altro alla Karasuno, ma a metà mattina iniziò a capire che qualcosa non andava.
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Piccola cosuccia che doveva arrivare per il 22 Dicembre ^_^
OS | Kagehina | B-day
Genere: Fluff, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Shouyou Hinata, Tobio Kageyama
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Freddo


 
Faceva dannatamente freddo, quel freddo che apriva definitivamente le porte all'inverno e riusciva a far tacere qualcuno come Hinata il quale aveva il volto sepolto nella sua sciarpa, e che a malapena vedeva dove stava andando. Sapeva che non sarebbe riuscito a sfuggire neanche quella volta al raffreddore che quella stagione portava. Strinse con più forza la mano gelata sul manubrio della bici, aggiustandosi il borsone che portava a tracolla che gli stava scivolando da una spalla, senza riuscire a trattenere uno starnuto.
-Ohi Hinata, mi stai ascoltando?-
Il rosso si voltò verso destra alzando lo sguardo su Kageyama che lo guardava impassibile
Si accorse in quel momento che non aveva ascoltato una parola di quello che l'alzatore gli stava dicendo da dieci minuti buoni, e che questo non sembrava proprio contento di essere ignorato, tanto che la sua espressione pian piano si faceva sempre più cupa per il silenzio di Hinata.
Il piccoletto continuò nel suo silenzio che alla fine fu interrotto solo da un altro starnuto -Sto bene Kageyama-kun, mi stavi chiedendo questo prima?- rassicurò Hinata facendo apparire un sorriso da sotto la sciarpa di lana.
L'altro rimase due secondi in silenzio -Ti stavo dicendo che la tua recezione oggi, durante gli allenamenti- iniziò -... sia pessima come al solito!- sbottò alla fine.
Hinata mise su il broncio, voltando la testa dalla parte opposta e smettendo di guardare il compagno di squadra borbottando qualcosa contro di lui.
-Che hai detto?- chiese Kageyama lanciandogli un'occhiata di traverso.
-Nulla!!- si premunì di rispondere il rosso per poi fermarsi in mezzo alla strada ancora imbiancata dalla nevicata del giorno prima.
Quel pomeriggio il capitano li aveva lasciati liberi mezz'ora prima, dicendo che il tempo probabilmente sarebbe peggiorato e quindi ordinando a tutti di tornare a casa. I due ragazzi del primo anno infatti erano diretti verso casa in quel momento.
Hinata si aggiustò il cappello in testa, poi aggirò la sua bici e iniziò a guidarla con l'altra mano perché la sinistra aveva perso la sensibilità per il freddo. Lanciò un'occhiata a Kageyama che a quanto pare aveva deciso di smetterla di insultare la sua recezione già pessima, per fissarlo anche lui a sua volta.
-Che c'è adesso?- chiese l'alzatore.
-Non hai freddo?- chiese di rimando Hinata notando che l'altro portava giusto dei guanti, niente cappello, né sciarpa, inoltre sembrava totalmente a suo agio, non come il piccolo schiacciatore che stava tremando.
Kageyama gli lanciò uno sguardo strano, perché dopo ghignò in quel modo inquietante che gli era solito -Freddo per così poco? Ho visto tremare così solo i bambinetti- disse riprendendo a camminare.
Hinata avvampò e iniziò a blaterare senza controllo -Stupido Kageyama non darmi del moccioso, solo a uno come te poteva piacere l'inverno. Odio questi giorni, fa troppo freddo, non si può giocare fuori e nelle battaglie a palle di neve alle medie finivo sempre con la testa infilata nella neve e la febbre il giorno dopo...- il suo fiume di parole fu proprio interrotto da una manciata di neve che gli finì dritta in testa, fu colto talmente di sorpresa che lasciò la bici e per poco non scivolò sul ghiaccio.
L'unica persona nei paraggi, e quindi l'unico che lo aveva zittito in quel modo poteva solo essere l'alzatore.
-Bakageyama, come hai...?- le urla di Hinata si placarono sul nascere quando vide l'altro tirare su la sua bici, fissarlo qualche secondo più del dovuto e poi esclamare -Su, andiamo-
Ripresero a camminare in silenzio.
 
_-_-_-_-_
 
Hinata arrivato a casa si fiondò sotto una doccia bollente, indossò il suo pigiama e negò alla sua sorellina un po' del suo tempo solo per rinchiudersi nella camera, sempre disordinatissima, e attaccarsi a un termosifone.
Stava finalmente riprendendo tutto il calore che quella giornata gelida gli aveva tolto quando il suo telefono squillò per l'arrivo di un messaggio; lo aprì per leggerlo subito.
Da: Sugawara-san
Oggetto: allenamento di domani
Ragazzi domani l'allenamento terminerà prima come oggi, vogliamo fare una piccola sorpresa a Kageyama-kun per il suo compleanno, mi raccomando mantenete il segreto!
Hinata si accorse subito che il vice capitano aveva inviato probabilmente quello stesso messaggio a tutta la squadra... Tranne che a Kageyama.
Hinata fissò il calendario appeso in camera sua, era il 21 dicembre, il giorno dopo sarebbe stato il solstizio d'inverno e anche il compleanno di Kageyama. E lui non lo sapeva.
Uno strano panico si diffuse dal suo stomaco a tutto il corpo: ripensò alla loro discussione di quel pomeriggio.
Hinata aveva detto di odiare quei giorni d'inverno e Kageyama l'aveva preso a palle di neve. Sbiancò di colpo: era come aver detto che odiava il giorno del suo compleanno.
Il panico si moltiplicò.
Ecco perché Kageyama l'aveva colpito con la neve, ecco perché quello strano sguardo, probabilmente il giorno dopo gliel'avrebbe fatta pagare... il centrale cominciò ad immaginare vari scenari capeggiati dalla figura inquietante di Kageyama che lo centrava in pieno con il suo servizio micidiale più volte.
Ora stava seriamente tremando di paura.
E poi Sugawara-san non lo conosceva abbastanza per capire che lui non avrebbe saputo mantenere un segreto, come quella che sembrava una festa a sorpresa per l'alzatore del primo anno, per tutto il giorno?
Era nei guai fino al collo.
 
_-_-_-_-_-_
 
Kageyama quella mattina si svegliò presto.
I suoi genitori erano entrambi già usciti per il lavoro, trovò in cucina un biglietto che gli augurava buon compleanno, più dei biscotti, i suoi preferiti, fatti da sua mamma.
Li mangiò di corsa, portò il bigliettino in camera, così da ricordarsi di ringraziare i suoi per gli auguri quella sera, poi si avviò verso la scuola.
Non si ricordava di aver mai festeggiato il compleanno con i suoi amici alle medie, qualcosa nelle elementari forse, altrimenti per lui il suo compleanno era quasi un giorno come un altro. I suoi gli facevano un regalo, e forse quella sera sarebbe venuta a cena da loro sua nonna, ma niente di più.
Quindi Kageyama si aspettava un giorno come un altro alla Karasuno, ma a metà mattina iniziò a capire che qualcosa non andava.
Era la pausa tra le prime lezioni, camminava per il corridoio diretto alla sua classe ed incrociò Hinata.
L'alzatore sapeva bene che "normale" non era una parola che si accostava bene al rosso, ma gli sembrò parecchio strano quando questo vedendolo si pietrificò e poi scappò via.
Kageyama non ci diede peso, ma la stessa cosa si ripeté a pranzo, Hinata per scappare da lui sta volta andò a sbattere contro la porta chiusa dei bagni, ma si tirò su in un lampo e fuggì via.
Poi fu la volta degli allenamenti. Non riusciva a concentrarsi, era tornato a ricevere di faccia, non riusciva a saltare a tempo per la schiacciata e sembrava trovasse divertente far andare tutti i suoi servizi contro la rete.
Kageyama, che con lui era tutto tranne che paziente, si ritrovò ad urlargli contro più volte, trovandosi rivolto uno sguardo terrorizzato, almeno più del solito.
L'alzatore allora incominciò a pensare: perché quell'idiota di Hinata si comportava così? Forse era arrabbiato con lui per la neve in faccia del giorno prima?
-Ohi Hinata!- lo chiamò, erano rimasti solo loro nello spogliatoio.
Il piccoletto sobbalzò -C..Che c'è?- chiese titubante.
-Ehi Kageyama!- urlò Tanaka dalla palestra -vieni qui, veloce-
L'alzatore si ritrovò davanti l'intera squadra che reggeva una torta con tanto di panna e fragole e che urlò all'unisono -Buon compleanno!-
Rimase completamente senza parole, quella era l'unica cosa non si sarebbe mai aspettato. Si ritrovò a deglutire a vuoto e a ringraziare tutti per gli auguri, compreso Tsukishima che commentò il tutto con un -Anche il Re compie gli anni come noialtri?-
Fu al centro dell'attenzione di tutti per la successiva mezz'ora, o almeno così credeva. Hinata era rimasto in un angolo, facendosi sentire solo per avere una piccola fetta di torta. Forse quella fu la cosa più strana di tutta la giornata per Kageyama.
 
Alla fine il capitano mandò tutti via perché la palestra andava chiusa e perché aveva ripreso a nevicare.
Kageyama e Hinata si ritrovarono di nuovo soli, e il centrale tornò ad agitarsi. Fissava il terreno e non apriva bocca, allora il moro decise di intervenire -Si può sapere che hai oggi idiota di un Hinata?- sbottò.
L'altro sentendosi tirato in causa incassò ancora di più la testa, ma non rispose, non subito almeno.
-Non è vero che lo odio- sussurrò fermandosi in mezzo alla strada, tenendo su, con la mano gelata, la bici.
-Cosa?- chiese Kageyama senza capire.
-Questo giorno, insomma ieri non lo sapevo ancora, che oggi è il tuo compleanno e non volevo dire che odio questo giorno- spiegò il rosso.
Kageyama sentì il volto farsi più caldo mentre una strana felicità gli attanagliava lo stomaco come una morsa. Diversa da quella che provava dopo aver vinto una partita, lo stava facendo sentire bene, ma da un lato lo spaventava anche.
Smise di guardare il compagno di squadra, anch'esso arrossito, probabilmente per il freddo, si trovò a pensare Kageyama, che poi riprese a parlare -Ti sei comportato da stupido tutto il giorno per questo vuoi dirmi?- iniziò.
Hinata mise avanti una mano come a calmarlo -Mi spiace per essere stato poco attento in allenamento e per averti evitato, ma immaginavo fossi arrabbiato con me- si giustificò -insomma se qualcuno dicesse di odiare il giorno del mio compleanno sarei arrabbiato, i compleanni sono bellissimi e un sacco... whoaaaa come i nostri attacchi, mi fanno sentire felice nello stesso modo, quindi ecco...- si bloccò di colpo, fissandosi i piedi.
Kageyama era stato a stento dietro alle sue parole, si ritrovò a fissarlo con gli occhi sbarrati, elaborando i suoi discorsi privi di senso. L'altro sembrava essersi incantato nell'osservare le sue scarpe che pian piano venivano ricoperte dalla neve.
L'alzatore si trovò a fare qualcosa di strano, probabilmente era tutto dovuto a quella strana felicità: alzò la mano e picchiettò sulla testa di Hinata -Beh perché ti sei incantato?- chiese.
L'altro alzò gli occhi su di lui -Mi dispiace di aver dimenticato il giorno del tuo compleanno, e non lo odio sai- sussurrò il viso sempre più rosso.
Kageyama rimase piacevolmente, anche se non lo avrebbe mai ammesso, colpito da quelle parole. Quella felicità aumentò.
-Tu hai freddo- sentenziò alla fine, senza riuscire a dare un'altra spiegazione alle guance rosse del centrale. Lo aggirò posando una mano sul manubrio della bici -la porto io o a te si staccheranno le mani-
Hinata lo guardò con un sorriso e Kageyama distolse lo sguardo imbarazzato -Già fai pena a ricevere, almeno tienile buone per gli attacchi- tentò di dare quella misera spiegazione.
-Vaaa bene- acconsentì Hinata.
Prima però che riprendessero il cammino al rosso sembrò venire in mente una nuova stramba idea.
Prese una mano di Kageyama, calda perché rimasta fino a poco prima riparata nel guanto, e la porto all'ampia tasca che aveva davanti, sul giubbotto pesante. Poi infilò entrambe le sue mani chiudendole su quella dell'alzatore -Hai la mano calda Kageyama- decretò senza aggiungere altro.
Ci misero entrambi qualche secondo di troppo, Hinata per rendersi conto di quel gesto, e l'altro perché era stato completamente immobile e non si era sottratto al tocco del piccoletto.
Kageyama si riscosse giusto in tempo per notare che la tinta presa dalle guance di Hinata era ormai più scura dei sui capelli.
Il freddo... si ritrovò a pensare ancora.
-Mi spiace- iniziò il rosso lasciando la mano dell'altro che però iniziò a camminare tenendo ben strette le mani del centrale, nella tasca del suo giubbotto.
-Andiamo- disse praticamente trascinandolo, sperando che Hinata non si accorgesse dell'imbarazzo dipinto sul suo viso.
Invece Hinata tutto felice gli si affiancò, facendo sfiorare le loro spalle e stringendogli la mano -Buon compleanno Kageyama- disse con un sorriso, mentre una nuvoletta di vapore gli incorniciava il volto.
L'alzatore della Karasuno sentì il suo cuore accelerare senza un motivo ben preciso nel guardare il volto felice dell'altro, ricordandosi perché amava tanto l'inverno ed essendo più che sicuro che quel compleanno l'avrebbe ricordato per un bel po' di tempo.




























- Angolino -

Ehm... tremendamente in ritardo, ecco a voi coraggiosi arrivati fino in fondo, la mia prima comparsa su questo fandom!
Non vorrei dilungarmi troppo sulla mia attuale fissa su questo anime (solo anime dato che non ho ancora letto il manga) o sui cari protagonisti di questa os.
Non potevo non fare la mia comparsa con una KageHina anche se cagosa insomma sti due mi fanno andare in fumo il cervello xD
Okay, ho finito grazie a tutti per aver letto questo piccolo esperimento ^_^
Alla prossima!
   
 
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