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Autore: IMieiNonHannoFigli    11/11/2008    3 recensioni
questa non è una fanfiction è semplicemente una mi creazione e l'ho messa su EFP per avere un commento da qualcuno che non mi conosce come persona .... quindi vi prego di leggerla quando vi capita e commentate sinceramente non mi offendo tranquilli .... è normale ricevere delle critiche ...grazie e un bacio a tutti
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                  Un cucciolo di….



K
ira era immersa nella boscaglia, una fredda sera d’autunno, la neve scendeva gelida sulla città ormai distrutta… mentre correva il freddo la avvolgeva…
Sentiva ancora le grida del suo popolo nella testa che le rimbombavano, aveva paura, tanta paura, continuava a sentire le calde lacrime rigarle il viso, ma non smise di correre perché non voleva farsi prendere dai Farbrok. Così continuò a correre finche non cadde a terra senza fiato, si appoggiò ad un albero e cercò di tranquillizzarsi piano…piano… , riprese a correre ma sempre più lentamente perché i muscoli
iniziarono a cedere.
Arrivò alla fine del bosco stremata per la dura corsa si voltò e vide il fumo salire, le lacrime ricominciarono a scendere non voleva pensare a quello che aveva visto, suo fratello Kur che la spingeva verso il bosco e strillava ,,vai corri e mettiti in salvo!” non avrebbe mai scordato quelle parole. Si diresse verso Crifil  il villaggio accanto a Concra . Arrivata nella via principale Elaisa una delle guaritrici dei cinque villaggi le venne in contro, la abbracciò e lei svenne tra le sue braccia!



Si svegliò con le gambe doloranti e accanto a lei c’era Elaisa con un libro in mano. Aveva gli occhi gonfi, doveva aver vegliato su  lei per tutta la notte.
“Ah  ti sei svegliata, come ti senti? ”le disse vedendo che aveva aperto gli occhi, Kira cercò di ricordare quello che era successo, piano le rivenne tutto in mente. Saltò di scatto giù dal letto “è stata bruciata, distrutta mamma, papà, Kur è tutta colpa di Burock e di quei stramaledettissimi Farbrok!” strillò “Ora calmati, lo so lo so, anch’io non so che fare ma calmati Kira ti prego siamo tutti disperati!” le disse , si vedeva che anche lei aveva paura poi con voce più dolce disse,,fai colazione e in tanto parliamo”
Kira si sedette al tavolo della cucina come posso stare qui tutta tranquilla a fare colazione senza neanche sapere se mamma papà o Kur sono riusciti a scappare o sono stati uccisi?
A quei pensieri le si riempirono gli occhi di lacrime.,, Dai Kira vedrai che andrà tutto bene però ora ho bisogno che tu mi racconti quello che è successo a Concra”.
Fece un lungo sospiro e poi iniziò, ”Ieri mattina Kur mi stava raccontando che Burock con il suo esercito di Farbrok aveva ucciso tutti i draghi, che però la sua ira non si era ancora placata, e stava distruggendo le città che gli si erano rivoltate contro! Noi sapevamo che tutto ciò comprendeva anche la nostra piccola cittadella però non ce ne facevamo problemi, qualche settimana fa è arrivata una lettera da parte di Nibo , il re delle terre che si sono rivolte a Burock , diceva che ci conveniva lasciare Concra e andare a rifugiarci nella sua città”Etzgum”.Però nessuno aveva voglia di lasciare casa e anni di lavoro, così rimanemmo lì in attesa del nemico. Quando arrivarono, i Farbrok però erano in troppi e iniziarono a dare fuoco alle case e uccidere senza pietà poi non so più niente perché Kur mi ha spinta nel bosco cercando di mettermi in salvo!”
Elaisa impallidì a quelle parole ma disse sicura di sé,,Qui puoi stare tranquilla di sicuro non vengono!”Si alzò e se ne andò. Kira rimase lì non sapendo che fare. Si  alzò, si vestì, prese un sacco ci misi dentro della frutta e verdura del pane e un pugnale che trovò, si mise il mantello addosso e uscii da quella casa.
Elaisa appena la vide le disse ,, Dove vai?,non ti conviene andartene adesso, hai ancora un po’ di febbre!’’ Kira la guardò in faccia e replicò,,Io mi sento bene! E comunque non riuscirai a convincermi a rimanere,vado a Concra per vedere se c’è qualche superstite! ’’ Speriamo.
,,Beh allora buona fortuna!’’ le disse.
Kira andò verso il bosco e i piedi le si congelarono quando sprofondarono nella gelida neve, attraversò il bosco e le si fece un groppo in gola alla vista del villaggio in cui aveva sempre vissuto distrutto! Si fece coraggio e andò verso le rovine di casa sua con il cuore in gola vide la faccia della madre sotto le macerie di un muro e del tavolo, si buttò su di lei prese tra le sue braccia la sua faccia e la strinsi forte a se, gli occhi le si riempirono di lacrime non ci poteva credere. Dopo un po’ di tempo che stava lì si alzò a malincuore, vide un braccio sotto la calda brace del camino, lo tirò fuori   e ne usci tutto il corpo del padre Kira cadde in disperazione. Ma doveva andare a cercare Kur in casa non c’era usci strillando il suo nome,,Kur,Kur dove sei ?’’ nessuna risposta . Dopo ore di ricerca si arrese.
Ma dove può essere l’anno preso prigioniero o si è fatto valore ed è morto  mentre cercava di difendere il proprio villaggio?  Oppure è riuscito a scappare? Andò nelle stalle per vedere se cera per caso un cavallo ma vide che i Farbrok li avevano fatti scappare! A un certo punto sentì un piccolo urlo acuto simile a quello di un… Non può essere, non può essere un drago Burock li ha fatti uccidere tutti! Quei poveri animali  è un ingiustizia solo perché nessun drago voleva stare dalla sua parte e invece aiutare tutti noi lui non doveva mica sterminarli!
 Kira anche se aveva paura di quel grido era curiosa e così cercò di capire da dove provenisse!
Il grido veniva alla cima di una montagna, lì nelle vicinanze, Kira iniziò ad arrampicarsi, era difficile scalare quella montagna ma stringendo i denti ce l’avrebbe fatta e così fu infatti.
Arrivata su, Kira sentì di nuovo quel grido anche se non vide nessun animale ma non si scoraggiò e andò avanti…
Poi vide un uovo di drago spezzato, lo prese in mano, era durissimo col pollice ne sfiorò un bordo si tagliò usciva sangue ma si arrestò subito! L’uovo era di un verde scuro bellissimo. Se lo mise in tasca, si guardò in torno poi vide una coda era squamosa e grande, più si avvicinava più si eccitava a quella vista, aveva visto molte volte un drago ma mai da così vicino. Vide la grandissima schiena del drago e collegata ad essa la nuca e la testa, poi risentì l’urlo l’animale doveva essere nelle vicinanze perché questa volta era più forte!
Si accucciò affianco alla schiena del drago e ci appoggiò la testa e chiuse gli occhi.
Che cosa devo fare dove posso andare? Forse mi posso rifugiare a, Etzgum  la sicuramente mi accoglieranno bene!
Kira girò la testa e trasalì nel vedere quel gli occhi celesti che la fissavano. Era un cucciolo di drago tutto nero e il riflesso del sole luccicava su quelle ancora piccole squame nere . L’ultimo drago rimasto in tutto il mondo dei draghi!  Scavalcò la carcassa del drago e si mise affianco a lui, provò ad  accarezzarlo ma una piccola fiammella di fuoco ardente le bruciò appena la pinta delle dita, di scatto ritrasse la mano, però non si arrese e rimase lì ferma a guardarlo.
Kira decise di prendesi cura di quel cucciolo in fondo le piaceva l’idea di fare la parte della mamma.
Dopo un po’ di tempo che Kira stava lì a fissarlo, il drago cedette e si avvicinò a lei in cerca di calore e coccole, lei si sedette a gambe incrociate con la schiena appoggiata al ventre del drago morto, prese il piccolo in braccio e se lo coccolò.
I due si addormentarono quando i primi raggi di sole iniziarono a scomparire.
La mattina dopo, fu più difficile per Kira scendere dalla montagna col fatto che aveva un peso in più il drago anche essendo ancora piccolo, pesava già un bel po’!

  
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