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Autore: Gloria Bennet    24/12/2014    2 recensioni
Il castello di Hogwarts era ricoperto da uno spesso strato di neve che lo avvolgeva nel suo candore. Tutto era bianco.
Il cielo era in silenzio, in attesa che altri fiocchi di neve lo attraversassero per poter danzare verso la terra.
Nella torre di Grifondoro il vetro della finestre trifore faceva da confine tra il cielo innevato e gli interni immersi nel calore del fuoco dei camini e delle torce.
Nel dormitorio femminile, un solo letto a baldacchino era occupato, quello di Hermione.
Era distesa tra le coperte a fissare la neve che scendeva oltre la finestra. Era così felice.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Santa Clause is coming to... Hogwarts


 

Il castello di Hogwarts era ricoperto da uno spesso strato di neve che lo avvolgeva nel suo candore. Tutto era bianco.

Il cielo era in silenzio, in attesa che altri fiocchi di neve lo attraversassero per poter danzare verso la terra.

Nella torre di Grifondoro il vetro della finestre trifore faceva da confine tra il cielo innevato e gli interni immersi nel calore del fuoco dei camini e delle torce.

Nel dormitorio femminile, un solo letto a baldacchino era occupato, quello di Hermione.

Era distesa tra le coperte a fissare la neve che scendeva oltre la finestra. Era così felice.

Aveva sempre amato il Natale, sin da quando era bambina e i suoi genitori le regalavano tutto ciò che desiderava.

C'era Babbo Natale, allora e non sapeva ancora di essere una strega.

Adesso che era al suo ultimo anno nella scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, quante cose erano cambiate?

Ron e Harry non erano più a scuola con lei e, seppur fosse felice di studiare ancora a Hogwarts, dopo la seconda Guerra Magica, era triste che quello fosse il suo ultimo Natale nel castello.

Non l'avrebbe trascorso con la sua famiglia, o con i Weasley, l'avrebbe trascorso con il suo Weasley personale, Ron.

Non fece in tempo ad alzarsi in piedi che un ragazzo alto, dai capelli rossi, spalancò la porta del dormitorio e gettò un pacco sul suo letto, sorridendole.

Hermione ricambiò il sorriso e gli corse incontro, abbracciandolo forte.

«Buon Natale, Ron!» esclamò contro il suo petto.

Ron le accarezzò la schiena mentre la stringeva più forte.

«Mi sei mancata, Hermione.»

Quando le loro braccia si staccarono, le mani erano ancora unite.

«Anch'io ho un regalo per te.» disse Hermione.

Si sedettero sul letto e restarono a guardarsi nel calore di un silenzio confortante perché fatto di parole pronunciate dal cuore ed espresse dagli occhi.

«Che aspetti ad aprire il regalo e a darmi il mio?» chiese Ron, impaziente.

Hermione gli lanciò il cuscino in faccia e prese il regalo dentro il suo comodino.

Insieme li scartarono, entusiasti e felici.

Ron le aveva regalato un diario segreto con in copertina una loro foto, insieme a una piuma blu come i suoi occhi. Hermione, invece, gli aveva comprato degli scacchi orientali.

Ron li desiderava da sempre, ma non se li era mai potuti permettere.

«Sono stupendi, davvero stupendi!» esclamò, entusiasta.

Hermione voleva fissare nella sua memoria quell'espressione di pura gioia mentre stringeva a sé il diario e i loro alter ego in copertina la guardavano sorridendo, abbracciandosi e guardandosi.

«Sono contenta che ti piacciano. Anch'io adoro questo regalo!»

Ron si chinò quel tanto che bastava a coprire la distanza che li separava e a baciarla, ricoprendole le labbra con le sue.

«Mi mancavano questi baci...» disse Hermione, senza fiato.

«A me non solo questi.»

Lei arrossì violentemente. Da quando Ron aveva iniziato il corso per auror insieme ad Harry, era diventato molto più sicuro di sé, il che le piaceva naturalmente, ma la stupiva ogni volta.

«Forse sarebbe meglio che andassi in sala comune mentre mi vesto.»

Ron si finse offeso. «E io che pensavo volessi stare a letto con me tutto il giorno!»

«Roooon!» lo ammonì lei, spingendolo fuori dalla porta e sorridendogli come se lui fosse Babbo Natale.

Dopo aver indossato un abito rosso con la scollatura a "V" che le arrivava sopra il ginocchio e i suoi stivali preferiti, scese in sala comune. Ron la guardò con gli occhi spalancati.

«Hermione, quanti regali mi vuoi fare oggi?»

Lei ridacchiò e lo trascinò via dai suoi nuovi scacchi, che si stavano già aggredendo sul tavolo davanti al camino. Fecero colazione insieme.

La sala grande era praticamente vuota, ma gli elfi domestici non esitarono a dare il meglio di sé, preparando ottime pietanze.

I fantasmi del castello continuavano a vorticare, baldanzosi e allegri, attraverso i muri, mentre la neve scendeva fitta dalla volta celeste.

Ron e Hermione passeggiarono lungo i corridoi del castello, tenendosi per mano mentre lei gli mostrava che cosa era cambiato da quando lui se n'era andato.

Come fossero state costruite ex novo delle intere ali del castello e come altre fossero state realizzate apposta per commemorare gli eroi morti durante la Battaglia.

Ron non riuscì a trattenere le lacrime quando il suo sguardo si posò sulla sezione dedicata a Fred. Hermione gli appoggiò la testa sulla spalla e lo strinse a sé.

Poi, per sollevargli il morale, accettò di giocare a scacchi insieme a lui e si diressero anche verso il parco a giocare a palle di neve, divertendosi un mondo.

Hermione perse disastrosamente in entrambi i giochi.

Dopo il pranzo, ancora più ricco e squisito della colazione, andarono da Hagrid e passarono il pomeriggio insieme al loro amico, che volle informarsi sulle condizioni di tutta la famiglia Weasley e di Harry, naturalmente.

Quando arrivò il momento di separarsi per la cena, Thor non smetteva più di leccarli.

Dopo la cena, la Preside Mc Granitt fece un grande discorso sull'importanza dello stare uniti a Natale e sempre, soprattutto dopo che era stata restaurata la pace.

Nell'oscurità avrebbero sempre trovato la luce, se solo uno l'avesse accesa insieme alle persone che amava. Mentre la Preside diceva quella parole, Ron strinse la mano di Hermione.

Alzarono lo sguardo sulle candele illuminate, sospese sopra il tavolo e poi sul cielo notturno della Sala Grande, da cui scendevano infiniti fiocchi di neve.

La neve continuò a scendere, anche quando salirono fino alla torre di Grifondoro.

Hermione indossò di nuovo il pigiama e Ron restò in sala comune a fissare le fiamme del caminetto. Aveva ancora una sorpresa per la sua ragazza.

Quando Hermione lo raggiunse, fu il suo turno di restare a occhi e bocca spalancati.

Ron si era vestito da Babbo Natale.

Lui la guardò con un'espressione adorabile di finta strafottenza.

«Dato che adori Nabbo Natale, ho pensato di travestirmi per te.»

«Babbo Natale, Ron.»

«É vero, lo dimentico sempre.»

Si guardarono e scoppiarono a ridere all'unisono.

«Non avevo mai visto un Babbo Natale coi capelli rossi prima di stasera.»

Ron le accarezzò il viso. «Suppongo che ti piaccia.»

Hermione gli si sedette in braccio.

«Non mi piace, lo adoro. Sta quasi per diventare il mio Nabbo Natale preferito.»

«E piantala!» disse Ron, ridendo. «Il prossimo Natale, esigo che tu ti travesta da Veela natalizia.» Hermione lo guardò, fingendosi sconvolta.

«Lo farò, finché non mi dici di travestirmi da Madama Rosmerta, accetto ogni sfida.»

Ron le sorrise, la sua gelosia lo faceva impazzire.

«Se lo facessi davvero, la ricompensa sarebbe grandissima.»

Le cinse la vita e la baciò ancora. Hermione gli lasciò cogliere e conservare i suoi respiri.

Lei apparteneva a lui. Anche i suoi respiri appartenevano a Ron.

Non aveva mai passato il Natale con Babbo Natale e, adesso che era successo, poteva dire che aveva ricevuto ogni sorpresa che aveva sempre desiderato.

E, dal vivo, Babbo Natale era persino meglio delle sue fantasie infantili.

La neve continuava a cadere fuori dalle finestre.

Ogni cosa era cambiata, ma una restava sempre la stessa.

Il sentimento che li univa, e che era sorto nel magico castello di Hogwarts, non sarebbe mai cessato.

Come la neve, avrebbe continuato a danzare e ricoprire di candore ogni cosa avesse toccato.


 

A/N

E' la prima Romione che pubblico qui.
Mi mancava scrivere su di loro e, dato che sono sempre stati la mia OTP di Harry Potter, mi sembrava giusto scrivere una storia natalizia che li vedesse festeggiare insieme, a Hogwarts, dopo la seconda guerra magica.
Fatemi sapere la vostra opinione, ogni parere, negativo o positivo che sia, sarà molto costruttivo per me :*
Buon Natale a tutti,
Gloria
   
 
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