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Autore: Eclisse Lunare    25/12/2014    3 recensioni
Questo sogno è la rappresentazione di me stessa. La neve, mia anima gemella. Avvolge di tutto col suo gelido abbraccio. I fiocchi vorticano in una tempesta che non perdona, così come la Vedova nera.
Che altro? Buon natale a tutti!
Spero gradiate!
P.s scusate ancora ma ho dei problemi con l'html
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Clint Barton/Occhio di Falco, Natasha Romanoff/Vedova Nera
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non so dove sono, intorno a me è tutto sfocato. Fa freddo e io indosso solo un pigiama.
Comincio a camminare ma diversi centimetri di neve ostacolano i miei passi. 
Non riesco a vedere a pochi metri da me, il vento gelido mi sferza il viso come aghi nella carne. Mi guardo intorno rendendomi conto che sono in un bosco, forse il più fitto e il più buio che abbia mai visto. 
Quando comincia ad aprirsi vedo delle lapidi sparse lungo il sentiero che sto percorrendo. Ma non è questo che mi inquieta, sono i nomi sulle tombe. 
Sono tutte persone che ho ucciso. Sono davvero tante. Il cuore comincia a battermi forte, e le lacrime sgorgano come un rubinetto rotto. 
Continuo a camminare con i piedi scalzi sul terreno gelido finchè non sbuco in una radura circolare. 
Improvvisamente vedo qualcosa che prende forma al centro dello spiazzo. Una enorme macchia di sangue che si dirama sulla neve ma alcune parti rimangono bianche, come per formare un disegno o una scritta. 
Appena la guardo noto che anche le mie mani sono macchiate.  Il prezzo da pagare di ogni assassino, guardare i propri palmi e trovarli rossi.  
La paura si è impossessata totalmente di me. In un unico gesto disperato sfrego le mie mani sulla neve per cercare di lavare via il sangue, ma per quanto io ci provi non saranno mai pulite. 
Una persona normale a questo punto sarebbe entrata in un attacco di panico, però io non so cosa sia veramente, il mio addestramento mi imponeva di non avere paura.
Questo sogno è la rappresentazione di me stessa. La neve, mia anima gemella. Avvolge di tutto col suo gelido abbraccio. I fiocchi vorticano in una tempesta che non perdona, così come la Vedova nera. 
Mi sto rendendo conto che la verità mi è stata messa davanti come una vendetta divina. 
Scappo, ma appena mi metto a correre spicco il volo sollevata da qualcosa. 
Sento qualcuno che mi tiene per le braccia. Un falco. Clint. Si dirige verso il centro del campo e solo allora mi rendo conto che la macchia forma la scritta ASSASSINA. Impallidisco. Vorrei urlare, vorrei svegliarmi ma non riesco a muovermi. 
La sua presa cede improvvisamente lasciandomi cadere nel vuoto. 


Mi sveglio di soprassalto gridando, mi agito per liberami dalle coperte zuppe del mio stesso sudore. Vedo Clint che cerca di calmarmi ma io corro fuori. 
Solo quando vengo a contatto con la neve fredda riprendo coscienza della realtà. Mi tranquillizza sapere che era solo un sogno, ma è come una secchiata gelida. 
Niente sangue, niente lapidi; solo neve candida e pulita.
Clint mi prende per le spalle. "Ma che sei pazza! correre fuori a quest'ora della notte! vieni dentro, prenderai freddo così". 
Ma io non ne ho bisogno, io sono già fredda. Una assassina spietata e senza cuore. 
Mi fa sedere sul divano avvolgendomi con una coperta calda. Si inginocchia di fronte a me e appena lo guardo scoppio in un pianto disperato. 
Lui sembra capire che ho avuto un  incubo. Non mi fa nessuna domanda, sa che non mi piace parlarne. Mi avvolge nelle sue braccia forti e protettive aspettando che mi sfoghi. 
Quando smetto di singhiozzare mi dice "aspetta qui". Poco dopo torna con un pacchetto tra le mani. Proprio in quel momento scocca la mezzanotte, mi ero dimenticata che fosse Natale. La cosa mi dona uno strano calore nel cuore che non provavo da molto tempo, da bambina era la mia festa preferita.
"Aprilo". Lo scarto subito e appena tolgo il coperchio della scatola vedo una collana con una freccia d'argento. Rimango quasi commossa, è davvero bella. 
"Prendila come un segno del fatto che non ti lascerò mai. Lo guardo sorridendoe gli porgo il mio regalo contenete un braccialetto da uomo con una freccia sopra. 
"Lo stesso vale per me.
"Buon Natale Clint" e lo baciai.



Angolo io:
Buon Natale a tutti! Spero abbiate gradito questa piccola one-shot rigorosamente pubblicata a mezzanotte del 24 dicembre 2014! 
Non ostante fosse pronta da circa un paio di mesi ho preferito aspettare questa data per rimanere in tema. Il titolo forse dice già tutto della storia ed è un po' scontato ma non mi veniva in mente un titolo più adatto anche considerando la data di pubblicazione. 
Spero passiate delle buone feste! (lancia a manciate dolcetti natalizi)
Alla prossima! Mandatemi tante recensioni! 
Bacioni! 
MUMMA 
  
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