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Autore: fiore di ren    25/12/2014    0 recensioni
Una lettera. Due regali di Natale.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Piccolo nota bene iniziale: troverete spesso riferimenti a una cena di Natale, questo perchè, nella mia testa, questi eventi sono strettamente legati a ciò che succede nella mia storia "Mai fare arrabbiare Stiles a Natale: potrebbe farti rizzare il pelo".  Buona lettura.










Ok, Derek, a noi due. Sappiamo che odi scrivere lettere, che non sopporti aprirti, ma sappiamo anche che ne vale la pena, quindi mettiamoci all’opera e vinciamo questa sfida.

“Oddio, adesso parlo di me stesso in terza persona. Riprenditi. Ancora? Oh, al diavolo, devo scrivere”
 
Caro Stiles.

Alla cortese attenzione di Mr Stilinski Junior.

A Mr Stilinski.

Stiles.

No, no, no, nessuna di questi inizi va bene: troppo formale, troppo familiare, troppo neutro. Accidenti. Non può essere così difficile scrivere una dannatissima lettera! Insomma: la parte più difficile doveva essere preparare il regalo! Dannazione.
 
 
“Stiles!!!”

“ Cosa c’è papà?”

“ C’è un pacco per te!”

Un pacco per me? E da chi poi? Beh, la lettera la leggo dopo. Prima il regalo. Sarò anche all’ultimo anno di liceo, ormai, ma infondo sono un bambino.
 
~ VIETATO APRIRE IL REGALO PRIMA DI AVER LETTO LA LETTERA!!! ~

Ok, scherzavo.
 
Al bamboccione pelle e ossa più rompi scatole che conosca,

Sempre gentile uguale, eh!

so quanto strano ti apparirà trovare questo scritto, ma ti assicuro che è ancora più strano per me: non ho mai scritto una missiva lettera in vita mia.
Sono successe davvero tantissime cose nell’ultimo anno. E tu sei sicuramente la persona che è stata più male di tutti. Eppure ti sei dimostrato anche il più forte. Nonostante tu sia l’unico “normale” – sempre se sia possibile definirti così data la tua innata follia e capacità di sfinire gli altri – sei  anche l’unico che non ha mai cercato di scappare da questo mondo soprannaturale. Hai resistito, hai lottato con tutte le tue forze. E so che tutt’ora stai pagando il prezzo delle tue azioni. Non deve essere facile convivere con i ricordi di ciò che hai fatto, con il peso del piacere che provavi. E non deve essere facile nemmeno guardare in faccia i tuoi amici: so che ti senti responsabile per la morte di Allison, e il conseguente dolore di tutti. Ma credimi quando ti dico che non è colpa tua. Quando tu e il Nogitsune eravate un tutt’uno non sei mai riuscito a ferire gravemente le persone a cui tieni, mai. Hai sempre cercato di lottare. Come quella volta in ospedale quando ci hai fatto trovare il borsone sul tetto, e il giorno dopo ci hai spiegato come credevi funzionasse il tutto. La notte che è morta Allison, invece, tu non eri in grado di lottare per i tuoi amici perché non avevi la possibilità di controllare, sebbene in minima parte, la volpe oscura. E se proprio ti ostini a ritenerti responsabile di tutto quel dolore, sappi che Malia mi ha detto che l’hai salvata quella sera a Eichen House. Tu sei incapace di fare del male, Stiles. Non faresti male nemmeno a una mosca. Non faresti male nemmeno a un lupo mannaro fuori controllo a causa della luna piena. Tu sei buono. Pasticcione, assillante, catastrofista, sbadato, esasperante, ma buono. E mi scoccia ammetterlo, ma è grazie a come sei se oggi posso affermare di essere migliore. Se oggi sono in grado di accettare il mio non essere un Alfa, se posso accettare che Scott sia più forte di me, se sopporto mio zio, e tutti i tuoi amici, è grazie a te. Alla tua testardaggine. Alla tua onestà. Alla tua simpatia. E perché no, anche al tuo essere un animale da circo. Non strozzarmi, lo sto dicendo bonariamente. Tu hai aiutato me a cambiare un pochino, a migliorarmi, e io voglio aiutare te a credere in te stesso, nel vero te stesso. Quindi ecco qua il motivo di questo sproloquio e del pacco allegato. Sappi che quello che ci troverai non è perfetto, ma è pensato, ed è fatto a mano.
Siamo un branco, Stiles. So che capirai cosa significa.
Buon Natale Stilinski, anche se in ritardo.
 
Chi l’avrebbe mai detto che Derek fosse così bravo con le parole. Beh, ora però si apre il regalo! Oddio, ma è pesantissimo, sembra fatto di ferro. Ed è di ferro. Un enorme pezzo di ferro.  Mi ha regalato un enorme triskelion di ferro. Bello, per carità, ed è fatto a mano, ma cosa me ne faccio? Mica sono un lupo mannaro che deve ripetere “ alfa, beta, omega” quando c’è la luna piena. Aspetta ma questo sembra un gancio per appenderlo, che sia una specie di quadro? Giriamolo, assenza di muscoli permettendolo.

“Oh Derek…”

L’enorme triskelion, altro non è che una meravigliosa cornice.  Al centro c’è la foto di gruppo che abbiamo fatto al cenone di Natale. Ogni prolungamento, invece,  è diviso in dieci parti, a loro volta sudddivise a metà. Nel passato ci siamo tutti noi – Io, Scott, Allison, Lydia, Isaac, Derek, Ethan, Aiden, Kira e Malia – da piccoli, e accanto c’è una foto delle rispettive famiglie. Nel presente ci siamo noi all’inizio dell’ anno, e alla cena di Natale di qualche giorno fa. Nel ramo del futuro, per ora vuoto, da una parte sono incisi i nostri nomi, dall’altra “ Sangue o non sangue, nel bene o nel male, umani o demoni : siamo una famiglia ”. Mi viene da piangere. È un regalo meraviglioso.

“Stiles, tutto ok?”

“Eh? Ah si, tutto ok. Mi è solo entrato un unicorno nell’occhio.”

“Adesso non mi dirai che esistono anche loro?!”

Oddio, non pensavo la prendesse sul serio. Adesso non so più se sto piangendo per la commozione o per il ridere.

“Non ne ho idea papà, mi informerò.”

“Mmm, ok. C’è una persona per te comunque.”

“ Buonasera, sono Miguel, tuo cugino. “

Mio cugino Miguel, ma io non ho cugini spagnoli! Almeno che…

“ Derek entra pure”, dico sorridendo.

“ Hai già aperto il regalo, vedo.”

“È davvero meraviglioso. E se non ti montassi la testa, ti direi che è servito al suo scopo.”

“ Lo avevo capito non appena sono entrato in casa.”

“ E come avresti fatto scusa?”

“ Ho sentito l’odore delle tue lacrime, ma non percepivo tristezza. Il tuo cuore batteva a un ritmo regolare. Ma si capisce anche senza i super sensi: hai appena fatto una battuta idiota, e hai riso di cuore. “

“ Beh, grazie di cuore, davvero. È un regalo meraviglioso. Per curiosità: c’è un limite temporale per il prolungamento del futuro? Non so, devo mettere foto tra dieci o quindici anni?”

“ Puoi metterle quando vuoi , Stiles, è tuo. Le metterai quando sentirai che sarà il momento. Al massimo ti farò un’altra cornice se non ti basterà questa! In ogni caso devo leggermente modificarla, potresti passarmela un secondo?”

“ Ma anche no! Prenditela!”

“ Scansafatiche”

“ Pesa una tonnellata” , protesto in modo infantile.

“ Sarà ora che metta su un po’ di muscoli, Mr pelle e ossa.. ecco fatto!”

“Fa vedere, fa vedere”

Ora, nel futuro, ci sono due foto: una sua e una mia.

“ Ma hai invertito la posizione”

“No, è giusta”

“ Ma io non sono te, e tu non sei me! È sbagliata.”

“ Oh, che palla al piede che sei. Mentre tu provi ad arrivarci, che ne dici di darmi il mio regalo di Natale?”

“ E tu come fai a sapere che ti ho preso un regalo?”

“ La sera di Natale mi hai detto che tutti mi avevano preso il regalo, ma non ho ricevuto il tuo. E in ogni caso c’è un pacchetto sulla tua scrivania con il mio nome.”

“ Tieni” , dico lanciandoglielo addosso.

Già ero indeciso se darglielo la sera di Natale - tanto che ho finito per non darglielo -, figuriamoci ora. Dopo il suo regalo, il mio sembrerà la cosa più stupida di questo mondo. Insomma in fondo è una semplice catenina. E magari non gli piacciono nemmeno le collane, e forse il ciondolo lo odierà, e …

“ È bellissima, Stiles.”

…e magari è bellissima. Cosa?

“ Cosa? Ti piace davvero?”

“ Certo! Però vorrei sentire il motivo per cui è inciso il nome di mia madre."

“ Non avevo minimamente idea di cosa regalarti, in realtà. Poi ho pensato al fatto che io ho le foto di mia mamma, ho il suo libro preferito, il suo bracciale è nel mio cassetto. Ma a te non era rimasto niente. Quindi ho deciso che volevo regalarti qualcosa da portare sempre con te e che ti facesse pensare a lei, e lei soltanto. Passando davanti alla vetrina di un gioielliere ho visto questo ciondolo e subito mi è venuta in mente lei. Tua madre era in grado di mutare forma, quindi quale regalo migliore di un ciondolo a forma di luna piena con un lupo che ulula?”

“ Sei incredibile, davvero. Mi hai fatto festeggiare nuovamente Natale dopo anni, mi hai fatto scrivere una stupidissima lettera. Ho perso ore su ore per farti quel regalo. E adesso questo. Insomma, piantala di scombinarmi la vita. Sta al tuo posto.”

Quel sorriso ti tradisce, caro mio.

“ Ti auguro di essere aggredito da zio Peter, ora sparisci. Su, su. “

“ Non osare mai più augurarmi una cosa del genere, ingrato di un ossario vivente!”

“ Che insultone. Sei cambiato così tanto GRAZIE A ME che non sai nemmeno più insultare?”

“ STILINSKI. SEI. MORTO.”

“ Ti voglio bene anche io “, dico ridendo.

Sbuffando sonoramente si volta ed esce sbattendo la porta. 

Ma quel sussurro l'ho sentito chiaramente. 

“ Grazie di non essere scappato dal mio mondo, e da me.”

 
 
   
 
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