Serie TV > Arrow
Ricorda la storia  |      
Autore: MiaBlack    25/12/2014    17 recensioni
la storia si svolge dopo un IPOTETICA fine della storia "What Really My" la famiglia Queen festeggia il Natale con amici e parenti, sarà un Natale tranquillo o qualcosa animerà gli animi? Nyssa e Sara arriveranno in città sarà una visita di piacere o vogliono qualcosa di preciso?
dal testo:
"-Cosa hai comprato a Robert? Perchè ovviamente se hai preso il pc a Hope hai preso qualcosa anche a lui, vero?- Oliver sembrò farsi piccino sotto gli occhi dei presenti, appena avesse aperto bocca sarebbe scoppiata la terza guerra mondiale.
-Quindi?- lo incalzò lei mentre lanciava occhiate a gli altri due uomini che si guardavano e si muovevano a disagio sul divano."
tra arrabbiature, risate e regali a sorpresa vedremo come si evolverà la giornata!
BUON NATALE a tutti
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, Oliver Queen, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
ATTENZIONE FOGLIETTO ILLUSTRATIVO:
_come dicevo la storia è collegata a What really my... se non seguite quella non credo capirete molto di quello che c'è qui.
_La storia anche se è si mette temporalmente alla fine della storia, non prende in considerazione quello che accade nei capitoli non pubblicati, quindi non basatevi su questa per teorizzare l'altra.
grazie buona lettura.

Natale da Queen


La villa dei Queen era avvolta da un insolita calma e tranquillità, cosa rara negli ultimi tempi, da quando il proprietario era tornato a vivere in quella grande villa il silenzio era solo un ricordo lontano, con l uomo erano arrivati anche una donna e i due bambini.
-Non ti devi arrabbiare Felicity, staranno arrivando!- la voce allegra della ragazza cercò di tranquillizzare l'amica ma con scarso risultato.
-Thea se non arrivano io lo uccido!- esclamò facendo ridere le due donne.
-E' uscito tre ore fa dicendo che sarebbe tornato subito e si è portato dietro anche i bambini!- borbottò, non che la giovane non si fidasse di lasciare i figli all'uomo, ma si era raccomandata di non fare tardi, c'era il pranzo e dovevano arrivare gli ospiti l'educazione prevedeva che ci fosse anche lui in casa ad accoglierli, soprattutto visto che era casa sua.
-Anche Dig si è portato dietro Sara, vedrai sono andati a sfoggiare i figli come fossero dei trofei.- asserì Lyla, la donna aveva partorito qualche mese prima ed era nata una bellissima bambina e avevano deciso di chiamarla Sara.
-C'e anche Roy con loro e lui non ha figli da sfoggiare... Io sono preoccupata!- commentò Thea, le tre erano sedute in salotto e bevevano i loro aperitivi parlando tranquille.

-Confido in tuo marito Lyla, tra tutti penso sia l unico sano di mente...- disse Felicity roteando gli occhi, Thea annui semplicemente trovandosi pienamente d 'accordo con la cognata. Il campanello distolse le ragazze dai loro commenti poco carini verso i propri compagni.
-Eccoli, quasi puntuali, pensavo peggio!- disse Felicity guardando l'orologio mentre si alzava per andare ad aprire.
-Lascia stare Rosita, vado io..- la cameriera che aveva visto crescere Oliver annui e tornò a fare quello che stava facendo, mentre Felicity si avvicinava alla porta e l'apriva convinta di trovare i tre uomini con i bambini.
-Buon Natale Felicity!- la bionda rimase impalata sulla soglia sbattendo gli occhi incredula, davanti a lei bellissima come sempre con il suo giubbotto di pelle nero c'era Sara Lance.
-Sara!- urlò la ragazza riprendendosi dalla sorpresa per poi buttarle le braccia al collo e abbracciarla. La nuova arrivata ricambiò l'abbraccio felice di quell'accoglienza calorosa.
-Vieni entra!- Felicity si spostò per farla passare.
-Non sono sola..- disse Sara, accanto a lei parzialmente nascosta c'era un altra ragazza, Felicity la guardò sbarrando gli occhi per la sorpresa.
-Che... Nyssa?- balbettò non sapeva bene cosa dire sulla presenza della mora.
-Ciao Felicity...- l'ultima volta che aveva visto Nyssa era venuta ad aiutarli a combattere contro Slade e il suo esercito super potenziato portandosi però via Sara.
-Ciao Nyssa... Entrate! Cosa vi porta in città? Piacere o lavoro?- chiese abbassando la voce, Thea era ancora all'oscuro di tutto e Oliver voleva che continuasse a non sapere.
-Piacere, sono venuta a salutare mio padre e ho pensato di passare anche da voi, mi mancano i miei nipotini! Nyssa mi ha accompagnato. - la mora sorrise, per lei niente di tutto quello era normale, era cresciuta tra assassini non capiva l'esigenza di Sara di andare a trovare la sua famiglia e i suoi amici.
-Saranno contenti di vedervi. Ora però sono fuori, venite di la, ci sono Thea e Lyla. Vi fermate a pranzo con noi vero?-
-Veramente noi...- rispose esitante Sara, non aveva programmato di fermarsi a pranzo voleva solo fare un salutino e poi andare.
-Non accetto un no. Rosita aggiungi due posti per favore.-
-Felicity non ti disturbare. -
-Sara dove si mangia in nove si mangia in undici, non ti preoccupare, al massimo mettiamo Oliver a dieta ultimamente è ingrassato!- commentò pensierosa Felicity pensando a gli addominali di Oliver, il commento fece ridere le due.
-È vero! Dopo mi dirai se sbaglio! Ragazze guardate chi è venuto a trovarci- Thea scattò in piedi andando a salutare Sara contenta di rivederla.
Le quattro chiacchierarono ancora un po' tutte insieme raccontandosi le ultime novità. Il ritardo sempre più pesante dei ragazzi iniziò ad irritare Felicity.
-Spero che abbia una scusa plausibile o finirà male per lui. - sibilò alzandosi dal divano e andando verso la finestra sperando di scorgere l'auto arrivare.
-Signorina, il signor Oliver è arrivato insieme a gli altri ospiti.- Rosita si era affacciata al salotto avvisandola dell'arrivo di Oliver e degli altri.
-Grazie mille Rosita. -

L'arrivo del gruppo non fu silenzioso, gli strilli dei bambini riempirono subito la casa insieme alle risate degli uomini.
-Mamma! Mamma, mamma! Guarda cosa mi ha comprato papà!- la bambina mostrò con orgoglio in nuovo computer avuto dal padre, Felicity sgranò gli occhi, avevano discusso di quel computer la sera prima, arrivando alla conclusione che non lo avrebbero comprato, la figlia aveva già un computer funzionante e di buona qualità.
-Prevedo guai per Oliver.- asserì Sara trattenendo un sorriso, le erano mancati quelli scontri tra i due.
-Zia Sara!- Hope vide la ragazza e dopo aver posato con attenzione il regalo le corse incontro facendosi prendere in braccio.
-Che bello sei tornata!- strillò tutta contenta. Intanto anche il resto del gruppo era entrato in salotto.
-Papà c'è la zia!- i nuovi arrivati si voltarono verso la voce della bambina trovandola in braccio alla ragazza.
-Sara!-

Felicity intanto guardava Oliver severamente, stava aspettando che tutti avessero salutato la ragazza e che la sorpresa del suo arrivo scemasse per poterlo uccidere.
-Papà, credo che la mamma sia arrabbiata con te!- disse Robert.
Oliver si voltò verso la donna cercando di sorriderle sperando così di addolcirla, Felicity però lo fissava a braccia incrociate con lo sguardo che non premetteva nulla di buono.
-Felicity io...- iniziò lui non sapendo bene cosa dire per far si che la furia della bionda passasse senza fare danni.
-Tu? Avanti sono proprio curiosa! Dannazione Oliver ne avevamo parlato ieri, non glielo avremmo comprato!- esclamò arrabbiata da quella situazione che continuava a ripetersi regolarmente, loro ne parlavano si trovavano d accordo su cosa era meglio fare poi Oliver restava solo con Hope e le comprava quello che voleva.
-È solo un computer Felicity, non è niente di che, ce lo possiamo permettere.- rispose lui irritando se era possibile ancora di più Felicity, il fatto che loro se lo potevano permettere non era un motivo valido per accontentarli in ogni loro desiderio.
-Si preannunciano guai...- fece Dig sedendosi accanto a Lyla e passandole la bambina.
-L'ha combinata bella, io lo avevo avvisato che si sarebbe arrabbiata.- aggiunse Roy guardando dispiaciuto Oliver, dopo un primo momento aveva imparato ad apprezzare Oliver e a stimarlo molto, gli dispiaceva assistere alla sua morte.
-Se lo sapevi poteva fermarlo!- Roy sobbalzò non aspettandosi il rimprovero di Felicity.
-Felicity è solo un computer...- Oliver proprio non voleva capirlo: ora era solo un computer, poi sarebbe diventato solo un altra cosa e poi solo un altra cosa ancora e così via, se continuavano così sarebbero entrati in un circolo vizioso dal quale non sarebbero più usciti, era vero che non avevano problemi di soldi, ora che Isabel era morta la compagnia e tutti i beni che erano stati dei Queen erano tornati a loro, per non parlare del recupero che l'azienda aveva fatto, Oliver aveva affidato a Felicity il reparto informatico ora era lei a capo e oltre a quel reparto gestiva con successo il reparto di scienze applicate, le sue idee avevano riportato la QC al vecchio splendore, le nuove idee piacevano e avevano attirato nuovamente molti investitori.
-Dai calmati è solo che non ho potuto dirle di no... Aveva un espressione così triste e io...- cercò di giustificassi lui facendo però arrabbiare ancora di più la ragazza.
-Dannazione Oliver! Devi smettere di farti corrompere così facilmente! E tu smettila fare gli occhi dolci a tuo padre!- ora la furia di Felicity si era riversata anche su sua figlia, il problema principale non era il regalo, il problema era che Oliver non riusciva ad impuntassi con sua figlia.
-Dai Felicity ormai...- cercò di mediare Diggle non voleva che la giornata si rovinasse per quel motivo, lo sguardo di fuoco della bionda però lo costrinse a zittirsi.
-Cosa hai comprato a Robert? Perchè ovviamente se hai preso il pc a Hope hai preso qualcosa anche a lui, vero?- Oliver sembrò farsi piccino sotto gli occhi dei presenti, appena avesse aperto bocca sarebbe scoppiata la terza guerra mondiale.
-Quindi?- lo incalzò lei mentre lanciava occhiate a gli altri due uomini che si guardavano e si muovevano a disagio sul divano.
-Un arco...- balbettò Oliver, Sara si portò la mano al viso mentre Nyssa osservava senza capire il problema, a lei l'arco le era stato regalato quando aveva più o meno l'età di Robert, quindi non ci vedeva nulla di male.
-Oliver! - urlò, avrebbe voluto continuare ad urlargli contro tutto quello che pensava ma decise di non farlo, strinse le labbra insieme fino a formare una linea sottile poi si voltò e se ne andò in cucina.
-Ho pensato seriamente che ti avrebbe ucciso.- ammise Sara sorpresa dal fatto che Oliver fosse tutto intero.
-Anche io!Ti è andata di lusso!- asserì Roy.
-Io non vedo il problema, avevo l'età di Robert quando mio padre mi regalò il mio primo arco.-
-Appunto...- commentò sarcastico Roy cercando di farle capire che se era una cosa normale per lei non lo era per la società comune..
-Qui non è uso regalare quel genere di cose a bambini così piccoli.- cercò di spiegarle Sara, molte volte si chiedeva come era stata l'infanzia di Nyssa, sicuramente non aveva avuto niente a che vedere con la sua o quella di chiunque presente in quella stanza: l'amore di una famiglia, i regali, giocare o correre spensierata, sicuramente la mora non aveva fatto il niente di tutto quello.
-Papà, ma la mamma è tanto arrabbiata?- chiese Hope preoccupata, odiava quando i genitori litigavano, non che succedesse spesso ma alcune volte li aveva trovati in cucina a discutere a bassa voce ma dalle loro facce era chiaro che stessero litigando.
-È colpa tua! Se la mamma lascia papà è colpa tua, perché non puoi accettare un no ogni tanto?- chiese Robert accigliato.
-Guarda che hanno litigato per il tuo di regalo non per il mio...- rispose subito lei mettendosi sulla difensiva.
-Bambini non litigate anche voi. - li interruppe Dig, osservando Oliver preoccupato, odiava quando quei due litigavano, erano divertenti da vedere, ma gli voleva troppo bene e vederli in quello stato gli faceva male.
-Papà ma farai la pace con la mamma?- chiese Robert, Roy gli sorrise mentre lo prendeva dalle braccia di Thea.
-Non ti preoccupare, appena le darà il regalo vedrai che tutto si sistemerà.- cercò di consolarlo lui.
-Daglielo subito dai!-
-Shh è una sorpresa non dite nulla.- i due bambini si misero le mani sulla bocca tappandola.
-Cosa sarebbe una sorpresa?- Felicity era tornata giusto in tempo per sentire l'ultima parte della conversazione.
-Niente!- dissero in coro i gemelli, suscitando ancora più sospetti nella madre.
-Lasciamo perdere è meglio... Ora che ci siamo tutti direi di pranzare!- il gruppetto si spostò in sala da pranzo cercando di parlare del più e del meno così da far calmare la bionda.
 

Il pranzo fu lungo e tranquillo la rabbia di Felicity scomparve lentamente, nella casa si iniziò a respirare finalmente aria di pace e allegria.
-Tuo padre Sara?- chiese Roy, la giovane era tornata per stare in famiglia e anche se loro erano una specie di famiglia sicuramente Sara era tornata per stare con suo padre e Laurel.
-Per quel che ho capito e andato a farsi una crociera... Con la mamma di Felicity.- concluse guardando l'amica alzare gli occhi al cielo annuendo. Finita l'emergenza Slade, Stesy e l'attuale capitano della polizia Lance avevano iniziato a sentirsi fino a che un bel giorno non avevano iniziato ad uscire, entrambi dicevano di essere solo amici ma nessuno gli credeva, alla fine avevano reso pubblica la loro storia suscitando un grande imbarazzo a lei e Laurel la quale ancora sperava di rivedere i suoi genitori insieme.
-Se avessero una figlia voi due diventereste sorellastre.- fece Roy le due si guardarono scandalizzate dall'idea che i loro genitori potessero fare una cosa del genere, sapevano che era una cosa normale ma gli faceva comunque effetto pensarci.
-Speriamo di no! Non voglio pensarci!-
-Mamma possiamo aprire i regali?- Robert e Hope tornarono di corsa verso la sala, i due bambini erano troppo piccoli per poter stare seduti tutto quel tempo, così ad un certo punto erano stati mandati a giocare mentre loro continuavano a parlare.
-No, li avete già avuti voi!- rispose seria Felicity, ripensando ai regali che aveva fatto loro Oliver.
-Ma dai...- cercò di dire Hope, ma si zittì subito, intanto tutto il gruppo si era spostato in salotto dove accanto al camino l'albero troneggiava attirando l'attenzione con le sue luci e i suoi colori.
-Non ci credo!- esclamò Thea avvicinandosi all'albero e guardando due decorazioni.
-Li avete fatti.- la giovane sembrava sorpresa mentre Oliver le sorrideva con affetto.
-È una tradizione.- rispose lui, Thea guardò ancora quelle due decorazioni a forma di pupazzo di neve con sopra i nome dei bambini.
-Possiamo aprirlo?- chiese Hope prendendo un regalo.
-Prima gli ospiti!- mestamente Hope posò il regalo a terra e prese uno per Roy.
-Eddai Felicity lasciagli far aprire i regali.- intervenne Roy, Hope aveva fatto in faccino così triste che anche il ragazzo si era trovato ad intercedere per lei.
-Anche te? Ragazzi un po' di spina dorsale! E va bene aprite pure i vostri regali!- acconsentì sbuffando, i due si lanciarono su i pacchetti tutti contenti, i regali per i due sembrava o non finire mai, Felicity ebbe la sensazione che quei pazzi avessero fatto a gara a chi comprava più regali ai bambini, come se Oliver non bastasse.

Quando finalmente tutti i regali furono scartati a casa Queen si respirava una certa pace e tranquillità, le due pesti erano sul tappeto a montare un gioco insieme.
-Mamma quando dai a papà l'altro regalo?- chiese Hope fissa do la madre.
-Anche tu papà, quando le dai l altro regalo?- chiese Robert annuendo.
-Che ne sai che ho un altro regalo Hope?-
-Ti ho sentito parlare la telefono con l'avvocato. Zio che cosa è un avvocato?- chiese poi la bambina, tutti fissavano Felicity sorpresi, non capivano per quale motivo la donna aveva contattato un avvocato.
-Perché in questa casa non si può fare nulla di nascosto?- chiese Felicity alzandosi dal divano sotto lo sguardo attento e preoccupato di Oliver, l'idea che avesse contattato un avvocato non gli piaceva, ora aspettava ansioso di scoprire cosa gli stava nascondendo. Felicity prese da un cassetto una busta e la consegnò a Oliver, il giovane l'aprì e sorrise leggendo il contenuto dei fogli che erano all'interno.
-Felicity io...- mormorò lui, sentiva la gola serrata da un nodo, non sapeva cosa dirle, il suo cuore stava scoppiando di felicità, così fece l'unica cosa che poteva fare per farle capire quanto quel regalo gli fosse piaciuto: le prese il polso e la tirò a se baciandola dolcemente, nella busta c'erano i documenti di paternità, con tutto quello che era successi: Walter, Slade, la compagnia e tutto il resto non avevano mai pensato a rendere ufficiale la paternità del giovane, Oliver era il padre lo sapevano tutti ma a livello legale Oliver non aveva nessun diritto su i gemelli, Felicity gli aveva regalato ancora una volta una famiglia.
-Forte ora sono due Queen a tutti gli effetti!- Roy sorrise verso i gemelli che non avevano capito.
-Ora avete il cognome di papà.- spiegò Felicity, non sarebbe stato facile per loro erano troppo piccoli per capire il cambiamento, ma si sarebbero adattati velocemente erano dei Queen in fondo.
-Robert Queen e Hope Queen! Belli, suonano bene!- commentò Thea con un sorriso.
-No Thea ti sbagli, Robert Smoak Queen e Hope Smoak Queen...- la corresse Oliver facendo sorridere Felicity.
-Grazie.-
-Grazie a te, è stato un regalo bellissimo.- ammise lui.
-Papà ma il regalo della mamma è più bello del tuo?- chiese Robert.
-Regalo?- chiese Felicity sorridendo.
-Robert! -
-Mi hai fatto un altro regalo? Lo voglio!-
-Te lo do dopo...- cercò di dire Oliver, ma Felicity mise su la sua migliore espressione triste e facendogli gli occhioni cercò di corrompere l'uomo.
-Poi ti chiedevi da chi ha imparato tua figlia a corrompere Oliver.- intervenne Roy notando come l'espressione di Felicity fosse uguale a quella di Hope mentre pregava Oliver di comprarle il computer.
-Mi hai appena ripreso perché mi lascio convincere facilmente, quindi non credo... -
-Ti prego.- Felicity continuò a fissarlo con quell'espressione da cucciolo implorante, Oliver ruotò gli occhi trovandosi a cedere.
-Continuerai a stressarmi fino a che non ti darò il regalo vero?- chiese lui sorridendo.
-Sono una che stressa!- ammise lei contenta di averla avuta vinta.
-Mi ero preparato un discorso e sicuramente non volevo farlo così, ma visto che abbiamo due figli che non stanno zitti e tu sei così insistente...- si alzò dal divano andando a prendere qualcosa dalla tasca interna della giacca, quando tornò verso Felicity il ragazzo aveva in mano una scatolina ricoperta di velluto blu, Felicity lo guardò sorpresa ripetendosi che non poteva essere quello che pensava fosse.
-Visto che i miei progetti non sono andati a buon fine direi di andare direttamente al sodo: Felicity, vuoi sposarmi? - aprì la scatolina mostrando alla ragazza un anello per metà in ora bianco e per metà in oro giallo, incastonati c'erano tanti piccoli diamanti e uno smeraldo era in mezzo. Felicity annaspò cercando di trovare qualcosa da dire, per fortuna Sara le andò in aiuto.
-Giuro che se non gli dici di si se ne pentirà...- la minaccia era stata detta con un sorriso, ma anche Dig e Roy si trovarono d'accordo con lei.
-Si....- riuscì a dire infine. In salotto tutti i presenti ridevano felici ora sarebbero stati una famiglia a tutti gli effetti.
-Adesso i Queen diventano cinque...- fece Thea, ora oltre a lei e a Oliver anche i bambini avevano il loro cognome e quando si sarebbero sposati Felicity sarebbe diventata la nuova signora Queen.
-In realtà tra poco saremo sei...- ammise lei toccandosi la pancia, tutti la fissarono ammutoliti, nessuno ne sapeva niente.
-Tu sei...-
-Di due mesi, ho ritirato ieri le analisi.- ammise, quando era andata a fare il controllo non pensava di essere incinta per questo non aveva detto nulla a Oliver.
-Oh mio Dio, che bello!-
-Questo potrai godertelo tutto!- ammise Sara, Oliver per colpa del naufragio si era perso le prime parole, i primi passi e molto altro ancora, questa volta però non avrebbe fatto lo stesso errore.
-Ci vorrai meno bene?- chiese Robert avvicinandosi.
-Certo che no, solo dovrete dividerci con un altro fratellino o sorellina.-
-Quanto vorrei non perdermi il nuovo arrivo...- ammise Sara dispiaciuta, il giorno dopo la nave che le avrebbe portate all'isola sarebbe salpata e non sapeva per quanto tempo sarebbe stata via, l'idea di lasciarli le faceva male, non voleva lasciare nessuno di loro.
-Non dovrai farlo!- intervenne Nyssa, la giovane era stata di buona compagnia, si era integrata bene e aveva conversato con tutti senza problemi, era chiaro però che lei non capisse il significato di quel giorno, non capiva perché si erano ritrovati, non aveva mai capito il bisogno di Sara di tornare a casa a trovare la sua famiglia, ora però aveva capito.
-Sei libera, non devi tornare con me da mio padre. Puoi stare qui.- continuò la mora, Sara sorrise felice, si sentiva leggera, si sentiva viva, ora si sentiva capace di spiccare il volo come un canarino. Anche lei ora si sarebbe potuta creare una famiglia.
-Grazie!- bisbiglio stringendola, mentre tutti si alzavano per festeggiare la notizia.

Fine

Spero che la storia vi sia piaciuta, qualcosa di Olicitoso per rendere le feste ancora più dolci e coccolose, spero che i regali che ho scelto vi siano piaciuti un nuovo Queen sta per arrivare poveretti non vorrei essere in Felicity quando dovrà dirlo a Stesy! xD
sbizzaritevi voi con le recensioni io devo andare a fare la doccia e a prepararmi per il pranzo...
un bacione
BUON NATALE A TUTTI!

visto che a natale si è tutti più buoni me lo fate una recensione come regalo?
Mia
 

   
 
Leggi le 17 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Arrow / Vai alla pagina dell'autore: MiaBlack