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Autore: hemmings21write    25/12/2014    0 recensioni
Lei; Shaylene Hale. 18 anni, orfana.
Lui; Ashton Irwin. 20 anni, orfano.
E e se quel 4 dicembre cambiasse la vita di tutti e due?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Luke Hemmings, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non chiedetemi perché sono qui. Non lo so neanche io. "Caro diario. Sono un caso perso, oggi 4 dicembre non è successo nulla di emozionante, eccetto Rachel che si è spruzzata la salsa degli spaghetti sulla faccia, è stato epico. Comunque, sono ancora bloccata in questo orfanotrofio da quasi 2 settimane, sarà strano, ma voglio già andarmene. Non sono ammessi cellulari, ci rendiamo conto? Come faccio a campare? Solo Dio lo sa. Spero veramente in un miracolo, anche se sono poco credente, accidenti. Okay, la penna chiede pietà. Ci sentiamo domani, ti farò sapere se accadrà qualcosa di stupendamente stupendo! (Ne dubito.) Ciao, diario." Chiusi il libretto in pelle nera e lo sistemai nella borsa, appena arrivata non avevo disfatto le valigie, credevo veramente che qualcuno mi venisse a riprendere. Ho 18 anni, ma non ho soldi per permettermi una casa, ecco perché sono qui. Le mie speranze stanno cedendo, credo che un giorno mi toccherà stare qui un'ora a sistemare i miei abiti e roba varia. Sbuffai sonoramente guardandomi intorno. L'intonaco delle pareti bianco si stava staccando. Non uscivo quasi mai dalla mia stanza, a che scopo? Se mi facevo delle amiche, poi le avrei dovute lasciare quando sarei andata via. "Ma tu non andrai mai via! Smettila!" Disse la mia vocina interiore. Eppure aveva ragione, ma continuavo a sperare in bene, ero ottimista, che c'è di male? Beh, perché non tentare? Mi alzai dal letto (scomodissimo) ed uscì fuori dalla mia "gabbia". L'odore di lenticchie era ancora presente. Feci una smorfia disgustata ed andai in sala ritrovo. Appena aprì la porta tutti smisero di parlare e si concentrarono su di me. No, no no, riprendere a parlare cazzo. Odiavo l'attenzione,  mi metteva in imbarazzo se mi guardava una persona, figuriamoci una cinquantina di persone. Mi misi a sedere ad un tavolo con alcuni ragazzi. "Ma chi è?" Sentì dire. Il ragazzo a cui era stata chiesta la domanda scrollò le spalle. "Non sei la benvenuta, va via!" Disse quella fottuta vocina. Non la ascoltai. "Sono Shaylene,  piacere." Sorrisi. I ragazzi mi guardarono interrogativi e poi ripresero a parlare. Per una volta, per una fottutissima volta che non ascolto la mia voce interiore, faccio una figura di merda. Sbuffai e me ne andai. Tutto è partito dalla noia, giusto? Bene, allora non è colpa mia. "Ah! Shaylene!" Mi fermò la segretaria. Odiavo quella donna, stava sempre seduta su quella sedia ( che poi avrebbe ceduto) a masticare una stupida gomma. Quel rumore tra i suoi denti era così fastidioso che avrei voluto strapparle i capelli corvini (tinti). Andai verso lei mantenendo le distanze. "Sì?" Dissi. "Hanno telefonato, dicono che voglio adottare una ragazza della tua età, puoi avvisare anche le altre?" Mi chiese. Provò ad essere gentile, ma senza risultato. Io annuì solamente. Entrai di nuovo in sala ritrovo. Deglutì,  non ne avevo il coraggio. Le mie mani iniziarono a sudare, non volevo parlare davanti a tutti. "Ehm." Iniziai. Tutti si voltarono verso di me. Posso farcela, andiamo, devo dire solo 3 parole! O più. "La signorina Green vuole che tutte le ragazze di 18-19 anni vadano in sala adozioni." Dissi alzando un po' la voce. Alcune di loro annuirono ed io uscì. Dio che imbarazzo. -- Erano le 3, quella famiglia dovrebbe arrivare a momenti. Fremevo dall'agitazione, se avessero scelto me come mi sarei dovuta comportare?  E se non mi scelgono?  Oddio, sto sclerando troppo. Eccoli, la famiglia era arrivata. Era una donna abbastanza giovane con i capelli biondi, così come il figlio che aveva attirato la mia attenzione. Aveva i capelli biondo cenere, occhi blu come il mare ed un piercing sul labbro. Accidenti se era bello.  Il padre era sulla classifica "normale". Mi feci avanti per farmi vedere ed abbassai la testa, volevo mostrarmi indifferente, forse avrebbe funzionato. "Lei come si chiama?" Disse la donna. Alzai di scatto la testa sperando che intendesse me. Evvai, mi stava guardando. Io precedetti la signorina Green. "Shaylene." Dissi sorridendo facendo un passo avanti. Il ragazzo biondo mi stava squadrando dalla testa ai piedi, il che mi mise in soggezione. "Oh, sei molto carina!" Disse di nuovo la donna. Sentì le mie guance avvampare. "Come hanno potuto lasciarla qua?" Disse guardando la segretaria. Lei fece spallucce. Sceglimi, sceglimi. Ormai essere lì era uguale che nell'essere ad un concorso. "Posso vedere alcune cose su di lei?" Disse la donna. Si, cazzo,  si! La donna dai capelli corvini annuì e la portò nel suo ufficio. Guardai le altre con uno sguardo altezzoso.  Addio, bitches. La donna bionda uscì e mi prese la mano. "Forza, andiamo!" Mi sorrise. ---- Dopo aver caricato tutto nella sua macchina,  entrai in quest'ultima. "Allora, Shaylene, io sono Elizabeth,  ma tu devi chiamarmi Liz!" Rise. Sorrisi anche io. "Lui è mio marito, Andrew e lui è Luke, mio figlio." Indicò tutti e due. Luke che era seduto affianco a me sventolò la mano. Sorrisi. Arrivammo nella loro casa, era molto grande. Liz sospirò. "Ah, per fortuna Ashton non è qui." Disse portandosi una mano al petto. "Mamma! Lui è il mio migliore amico." La rimproverò Luke.  In quel momento mi sentì piccola e scappai velocemente nelle stanze al piano di sopra. Ne aprì una dove c'era scritto: "nuova arrivata." Cavolo, avevano pensato a tutto! Entrai stupendomi della bellezza della stanza. Era color beige, molto carino. Posai le mie valigie a terra aprendo le tende per far passare il  sole che c'era fuori. "Caro diario. Non ci potrai credere. Ricordi oggi che ti ho detto che questo 4 dicembre sarebbe andato come tutti gli altri giorni? Sbagliato!  Oggi mi hanno adottata! È una famiglia gentile a primo impatto,  vedremo domani. I due hanno un figlio, Luke. È molto carino devo ammettere, ma il fatto che dovrò abitare con lui mi mette in ansia, cavolo. Ci sentiamo, vado a fare merenda, ho molta fame. Ciao, diario." Spazio autrice. Ciao ragazze e ragazzi, sono nuova su efp. Questa è la mia storia, è anche su wattpad c: bene, ciao!
   
 
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