Anime & Manga > Pokemon
Segui la storia  |       
Autore: Blue Eich    25/12/2014    0 recensioni
Hello! Mi chiamo Siena Kiku e ho quattordici anni. L'anno scorso mi hanno mandata in un'Accademia Pokémon come punizione per la mia irresponsabilità. All'inizio non l'ho presa bene, ma col tempo - tra nuovi amici, professori stravaganti e scoperte ogni dì - ho iniziato ad adorare questa vita, al punto da chiedere spontaneamente di continuare! Ebbene, le vacanze sono finite e tutto ricomincia, ma adesso non sarò più una primina. Vi va di seguire me e il mio Moni in questa nuova avventura?
[Seguito di "Distance: doesn't matter"]
Genere: Commedia, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: N, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
Capitoli:
   >>
- Questa storia fa parte della serie 'Distance: doesn't matter'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Distance: doesn't matter! 2

1. Saltiamo indietro

 

Finalmente è arrivato!

Davanti a me c'era un pacco che aveva appena portato il corriere all'indirizzo della casa di mio zio, dove avevo passato tutta l'estate. Lo aprii delicatamente, con Shinx che scodinzolava acquattato vicino a me. Conteneva un foglio piegato in due, insieme alla divisa primaverile e quella invernale dentro apposite buste trasparenti. Ma erano diverse dall'anno scorso… Il cardigan era di un bel blu, mentre la gonna sempre vellutata ma verde scuro. Anche la bandana era di quel bel blu e dentro di essa ce n'era un'altra più piccola per il mio Pokémon. Presi tra le mani il foglio, che sapevo già essere uguale all'anno scorso, ma mi dava un senso di felicità leggerlo.

 

Regolamento d'istituto della Formation Ability Academy:

  1. A ogni studente sarà assegnata una camera, condivisa con un altro alunno dello stesso sesso – salvo eccezioni necessarie o sotto richiesta scritta dei tutori – che è pregato di tenere in ordine fino alla fine dell'anno.

    N.B.: Le matricole finiscono necessariamente in coppia con un alunno più grande, cosicché le aiuti ad orientarsi.

  2. La colazione è alle 7.40 in mensa, più tardi delle 8.00 il personale non è più autorizzato a distribuire cibo. Chiunque porti il cibo all'infuori dell'istituto verrà punito severamente.

    N.B.: I Pokémon hanno un bancone personale in cui dovranno mettersi in fila da soli e mangeranno in base alla loro natura di tipo.

  3. Sono a disposizione delle macchinette tranne che in orario di lezione.

  4. È tassativamente obbligatorio l'uso della divisa scolastica con apposita bandana, Pokémon compresi. Per i Pokémon che avessero problemi con questi indumenti, rivolgersi alla segreteria.

    N.B.: La divisa invernale va indossata dall'inizio dell'anno fino alla fine di gennaio, in cui si passa a quella primaverile.

  5. Non sono ammessi nell'istituto Pokémon con un'altezza superiore a 2,0 metri o/e un peso di maggiore a 100 chili (in tal caso, non potranno essere liberati all'interno della scuola). È consigliabile alla matricole un compagno in forma base.

  6. Qualora un alunno voglia allontanarsi dall'istituto in assenza di accompagnatori, sarà necessario un permesso scritto inviato all'indirizzo di posta elettronica della scuola.

    N.B.: Le comunicazioni di eventi, scelte degli alunni o gite, verranno inviate alle famiglie sempre tramite posta elettronica.

  7. Le lezioni dell'anno 2012-2013 si svolgeranno dal 15 settembre al 12 giugno. Buona permanenza!

 

Sorrisi mettendo il foglio in un cassetto.

Ah, non mi sono ancora presentata, sorry guys. Il mio nome è Siena, in confidenza Serenella, oppure Piccola Kiku.

Fino a un anno fa vivevo da sola in una piccola casetta. Mi alzavo presto la mattina per andare in spiaggia, a giocare con altri bambini più piccoli di me a nascondino, acchiapparello o volano. Oppure Turbine e Ching, il mio Kingdra e il mio Chinchou, trainavano con una corda la mia tavola da surf, portandomi lontano tra schizzi e risa. All'epoca mangiavo poco e distrattamente, soprattutto cibo in scatola, perché mio padre mi aveva sempre detto che per diventare una ballerina dovevo essere magra come un chiodo. Ah, a proposito di mio padre: si chiama Jonah e lavora tutto l'anno nelle prime linee dell'esercito, per questo sto sempre da sola.

Un'altra delle mie consuetudini era quella di mettere la musica delle casse stereo ad altissimo volume e saltare sul tappeto del salotto insieme ai miei Pokémon. Insieme a questa, ce n'era un'altra: allenarmi la sera a suon di passi di danza e attacchi con Moni, il mio adorato Shinx, che coltivava insieme a me la sintonia innata per il ritmo. Ma una sera il caso volle che una delle sue Scintille andasse a colpire un filo della corrente elettrica che passava attraverso uno dei pochi pali della luce in legno di Orocea. Il risultato fu un black-out dell'intera città.

Mio padre si arrabbiò molto quando venne a saperlo, al punto di decidere che non potevo più scorrazzare libera tutto il giorno senza alcuna responsabilità. Così, sotto consiglio di mio zio Jack, fece domanda d'iscrizione per la stessa scuola a cui era stata mandata, sempre per punizione – insomma, aveva quasi dato fuoco a casa sua! – mia cugina Micaela.

Mi crollò il mondo addosso: avrei detto addio alla mia routine, le mie attività. Si sarebbe frantumato il mio sogno di diventare ballerina. Non avrei più potuto esercitarmi nelle spaccate sul muretto del parco, né con le capriole sulla sbarra dello scivolo, niente più immersioni, windsurf coi miei Pokémon, musica alta, sabbia tra le dita… Niente, ogni pianto, ogni rifiuto di qualsiasi natura era inutile.

Con il passare dei giorni mi abituai all'idea e cercai di prenderla meglio. Così, al momento della partenza, dimenticai tutto ciò. Mi lanciai in una nuova avventura, nella caotica e trafficata Ferrugipoli, accompagnata solo da Moni e dalla mia vecchia borsa di danza. I pensieri nostalgici sparirono presto, sostituiti dall'euforia di tutte quelle persone sulla mia stessa barca e quell'ambiente così immenso ai miei occhi innocenti, un nuovo “oceano” da scoprire e setacciare da cima a fondo.

Presto iniziai a fare amicizie che presero pian piano forma e diversa importanza.

Naomy McFlowers divenne presto la mia migliore amica, con lei condividevo un banco e tante avventure. Poi c'era Leila Blues, silenziosa coinquilina dagli occhi come il ghiaccio, da cui avevo pian piano guadagnato piccoli sorrisi e fiducia…Ma quest'anno è andata via, una scelta difficile, ma che ho dovuto accettare. Non posso dimenticare Micaela, mia cugina, il mio modello e punto d'appoggio.

Bene, direi che la mia presentazione così è più che sufficiente! Ma ora basta rivangare il passato.

 

Venne l'ora di andare. Diedi un forte abbraccio a mio zio Surge e uscii, diretta al primo traghetto per Ferrugipoli, che mi avrebbe portato a una nuova, entusiasmante avventura.

 




 

Angolo Autrice
Salve gente! Questo è il seguito della storia: “Distance: doesn't matter” che ho recentemente finito, dove le avventure di Siena continuano con il secondo anno, tra vecchi e nuovi personaggi. Tale capitolo è in allegato con il secondo siccome qui c'era prevalentemente il regolamento che mi è venuta l'idea di inserire.
Ricordate: gli OC sono scelti da me all'infuori della storia e chi recensisse solo per chiedermi di venire inserito, riceverà un no come risposta.
È tutto! Spero di avere nuovi lettori, alla prossima.
-H.H.-
 
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Pokemon / Vai alla pagina dell'autore: Blue Eich