Anime & Manga > Shugo Chara!
Segui la storia  |       
Autore: watereyes    26/12/2014    8 recensioni
Se c'è una cosa che odio, ancora più della gente che non si lava in autobus, è andare a scuola. E non perchè detesti studiare o altro, per carità. Voglio dire, non è che studiare mi faccia impazzire, ma imparo volentieri le cose.
Il punto però è che.. avete presente quelli squallidi film americani da quattro soldi? Dove fanno vedere quelle scuole divise in rigide gerarchie, i giocatori di football, le cheerleader, i secchioni e blablabla?
Ecco, uno pensa che queste cose esistano solo nei film, invece no. Se volete l'eccezione alla regola, il nos plus ultra delle scuole, allora la Seiyo Accademy fa per voi.
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amu Hinamori, Ikuto Tsukiyomi, Tadase Hotori, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

LET'S BET DURING THE PARTY!


Sbuffo snervata battendo la testa sulla fredda formica del banco.

“Che stress”

“Cosa?” chiede salottiera Rima, osservandosi con aria disgustata una crepa dello smalto sull'unghia.

“Non lo so..la scuola, i genitori, la gente idiota..la gente in generale. La vita”.

“Non essere melodrammatica su” mi rimprovera “c'è di peggio”

La guardo.

“E me lo dici dall'alto dei tuoi vestiti chanel e del tuo iphone 6 giusto?

“Touché” ammette Rima per nulla a disagio.

“Come possiamo salvarci dalla noia di questa patetica esistenza?” chiedo disperata allungandomi scompostamente sul banco e ignorando bellamente il rimprovero della professoressa di matematica.

“Beh..” esordisce Rima, gli occhi brillanti di aspettativa “l'umanità la chiama festa”.

 

E che festa, ragazzi.

Non so chi sia né tanto meno mi interessa saperlo ma sarò eternamente grata a questa Jennifer per questa festa. E ai suoi genitori per essersene andati da qualche parte in giro per il mondo e averle lasciato ingenuamente casa libera. Mi ripasso il rossetto rosa scuro sulle labbra e mi lancio un'occhiata soddisfatta allo specchio nel bagno di casa Jennifer: stranamente non ho nulla da ridire sul mio aspetto, i tacchi – alti, ma non eccessivamente – slanciano la mia figura e il vestito di maglia nera a una sola manica mi avvolge fino ad appena sopra la coscia. I toni cupi dell'abito sono smorzati da degli screzi dorati che risaltano l'ambra dei miei occhi e le gambe sono lasciate rigorosamente nude. Gesù, tutte quelle ragazze che se ne vanno in giro tirate come reginette, con abiti microscopici che lasciano vedere davvero tutto e poi...calze color carne. Ma perchè, perchè dico io?

  1. Non sarà quel pezzo di nylon a proteggervi dal freddo quindi se è per quello che lo indossate, rimediate con dei jeans che nessuno vi obbliga a conciarvi come meretrici;

  2. Se lo fate perchè credete che ciò vi riporterà alla comune decenza... mi spiace, ma no.

 

Esco dal bagno e mi dirigo a grandi passi verso il cuore pulsante della festa, il salone. La musica regna sovrana e ragazzi e ragazze più o meno lucidi ballano strusciandosi l'uno contro l'altro. Faccio una smorfia infastidita di fronte a quella regressione allo stato animale e mi dirigo a grandi passi verso il balcone degli alcolici, gestito in maniera praticamente autonoma. Mi preparo un gin lemon abbastanza leggero e mi butto nella mischia.

 

 

 

Tre drink più tardi, mi rendo conto che forse i miei gin lemon non erano poi così leggeri come credevo, o forse reggo l'alcool davvero molto poco. Fatto sta non me ne frega nulla, e ballo scatenata con Rima su un divano di Jennifer che, lungi dall'essere arrabbiata, ride e salta sulla poltrona di fronte a noi. In uno sprazzo di lucidità durante il ballo, mi sento osservata: mi giro e vedo gli occhi ametista di Ikuto Tsukiyomi piantati su di me, mentre mescola con indolenza un drink. Sempre fissandomi alza il bicchiere verso di me, quasi a volere dedicarmi un brindisi.

Mi volto di scatto, continuando a ballare.

 

“Rima!! Rima!!!” urlo, cercando di attirare la sua attenzione, inutilmente direi visto l'impegno con cui sta ballando con un ragazzo “vado in bagno, ho caldo!”

Finalmente la vedo girarsi verso di me e annuire velocemente, prima di tornare a spostare la sua attenzione sul ragazzo. Gli getto un'occhiata veloce, prima di incamminarmi verso il corridoio e adocchio un paio di occhi verdi brillanti e capelli scuri. Sorrido tra me e me per il buon gusto della mia amica che sembra riflettersi davvero in tutto e mi appoggio alla parete per riprendere fiato.

“Non balli per niente male...per essere una ragazzina”

Non ho nemmeno bisogno di aprire gli occhi per riconoscere la persona che mi sta di fronte: quel tono tra il sarcastico e l'arrogante può appartenere a una sola persona.

“Mi hai guardata bene direi” ribatto, senza aprire gli occhi.

“Non darti tutta questa importanza: era impossibile non farlo, eri in piedi sul divano”.

Apro gli occhi, sorridendo divertita. Lui non mi conosce per nulla, e sono sicura che mi creda una di quelle ragazzine dalla lingua tagliente, ma insicure e inesperte. Non vedo l'ora di dimostrargli quanto può sbagliarsi.

“Ciò non toglie che tu mi abbia osservata e che, guarda caso, ti trovi qui proprio quando ci sono andata io”

“Mera coincidenza” sorride divertito.

“Forse...o forse no. E io non credo sia una semplice coincidenza.” dico, scoprendo velocemente, probabilmente a causa dell'alcool, tutte le carte che normalmente dovrebbero restare coperte per tutta la durata del gioco.

“Come vuoi...com'è che ti chiami? Ami?” dice subdolo.

Se pensa che fingere di non ricordarsi di me mi possa ingannare o ferire in qualche modo, ha toppato alla grande.

Sorrido sicura, avvicinandomi a lui e costringendolo ad arretrare di qualche passo. Resa più audace e sfrontata dall'alcol, premo il mio corpo contro il suo appoggiando le mani sul suo torace.

“Ehi..ragazzina..” mormora Ikuto stupito, ma senza respingermi.

Sposto il viso di lato, respirando il suo profumo direttamente dal collo: sa di muschio, cuoio, pioggia. Un profumo forte, un profumo da maschio. Tiro fuori la lingua e gli lecco la pelle del collo, succhiandolo appena. Mi sento una ragazza facile, non mi sono mai comportata così con ragazzi conosciuti da così poco, ma l'alcol mi rende disinibita e questo ragazzo è troppo arrogante per non meritarsi una lezione.

Lo sento trattenere il respiro mentre soffio leggera sulla porzione di collo umida mentre mi stringe a sé, le mani alla base della mia schiena.

“Mi chiamo Amu...” sussurro al suo orecchio, per poi guardarlo negli occhi.

“Lo sapevo” sogghigna, per poi avvicinare il viso con evidenti intenzioni.

Lascio che le nostre labbra si sfiorino appena prima di girarmi e offrirgli una guancia.

Si ritrae e mi fissa sbigottito.

“Ti sarebbe piaciuto eh? Non male per uno che non si ricorda nemmeno il mio nome” sogghigno compiaciuta.

Ikuto mi guarda e per un momento mi sembra quasi smarrito, ma solo per un momento. In un secondo si rimette la sua armatura e scoppia a ridere:

“Ti avevo sottovalutata lo sai? Sei molto più divertente di quanto pensassi”

dice.

“Ti avevo in pugno” sorrido vittoriosa.

Il suo sguardo si affila:

“Non credo”

“Io invece credo di sì”

“Sei furba.. ma cadresti ai miei piedi in un minuto, se solo lo volessi”

“Scommettiamo?”.

I suoi occhi si accendono alla parola “scommessa”.

“Che cosa?”

“Che sarai tu il primo a cedere...dopotutto, stavi per farlo già ora” commento velenosa.

Ikuto ridacchia:

“Ah Amu Amu...divertirsi è una cosa, cedere è un'altra.. sarai mia così in fretta da non accorgerti nemmeno di che cosa è successo” mi sussurra all'orecchio, lasciando correre un suo dito sul mio braccio, in una carezza lunga e continua.

“Se vinco io” dico, cercando di ignorare i brividi dati dalle sue carezze “ti iscriverai ai club più sfigati della scuola e dirai di essere gay”.

Ridacchio perfidamente mentre lo osservo sbiancare.

“Ok..ma se mi baci prima tu, cosa ovvia, allora...” lascia la frase in sospeso.

“Allora?” lo incalzo.

“Verrai a letto con me”

Spalanco la bocca, scioccata.

“Ci stai o no?” mi tende la mano.

E prima di poterci riflettere, prima di ripensarci, spinta da un istinto folle e temerario (e alcolico), gli stringo la mano.

Cosa. Ho. Fatto.

 

 

 

Spazio autrice

Ehm...salve? Vi chiedo scusa, non ho davvero parole per giustificarmi della mia assenza. Come state? Qualcuna esiste ancora?

Vi prego di scusarmi davvero, non sto nemmeno a spiegarvi tutti i ma e i perchè che mi hanno tenuta lontana da efp perchè sono troppi e comunque so che non frega a nessuno :') Spero di essere tornate permanentemente ora.

Coooomunque, passando alla storia: quel che si dice un ritorno di fuoco eh? Nella mia mente, mesi fa, tutta la storia si sviluppava più lentamente e in modo totalmente diverso, ma oggi mi è venuta voglia di scrivere e di getto è uscito questo capitolo e io ho pensato: perchè no?

Fatemi sapere che ne pensate, un bacione!

E.

   
 
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Shugo Chara! / Vai alla pagina dell'autore: watereyes