Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: francesca Cyrus    26/12/2014    0 recensioni
La parola amore? No, miley non la conosceva affatto. Lei voleva solo divertirsi, godersi la vita senza legarsi a nessuno, in fondo lei lo poteva fare, era bella e aveva 17 anni, praticamente tutta la vita davanti.
Harry Styles, un ragazzo a cui non interessava se faceva piangere le ragazze. Le faceva innamorare e poi le lasciava sole dopo che gli avevano dato ciò che voleva, rompeva le mille promesse e se ne fregava.
Ma cosa succede se lui decide di far innamorare una ragazza che l'amore lo odiava , come , d'altronde, odiava anche il ragazzo stesso?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

AMARTI NON ERA NEI MIEI PIANI



Ero appena scesa dal taxi che mi aveva portata davanti alla grande struttura del Lauren Fifty College, pagai presi la mia valigia e poi chiusi lo sportello. Mi diedi una sistemata veloce alla camicia bianca che indossavo e anche ai pantaloncini a vita alta neri, guardai l'edificio e sorrisi sapendo che avrei iniziato una nuova vita. Iniziai a camminare sulle mattonelle marroni che conducevano all'entrata dell'Istituto, fuori nel cortile era pieno di studenti che parlavano tra di loro creando così un gran casino di voci; all'interno dell'Istituto però non era meglio, ci saranno state minimo un centinaio di persone che cercavano di fare amicizia stringendosi la mano o presentandosi, altre invece che parlavano delle "mille avventure" che avevano intrapreso durante l'estate. Pft patetico. Tutta gente patetica. Camminai più velocemente facendo sentire il ticchettio dei miei tacchi neri sulle mattonelle,cammina i fino alla fine del corridoio dove era situata la segreteria, davanti a me c'era una ragazza che stava chiedendo la chiave per la stanza e così mentre aspettavo mi poggiai al muro lì affianco. Iniziai a guardare gli studenti, uno per uno, poi mi sentì uno sguardo addosso e vidi un ragazzo, alto, capelli ricci marroni ed occhi verdi. Mi fissava squadrandomi lentamente, poi mi guardò negl'occhi e mi sorrise maliziosamente, io cercai a tutti i costi di trattenermi una risata, e risposi mordendomi avidamente il labro inferiore per poi ricambiare il sorriso malizioso

" signorina mi dica" mi chiamò la segretaria da dietro il bancone, tolsi lo sguardo da quel ragazzo e mi rivolsi alla donna minuta che mi sorrideva meccanicamente.
" mi serve la chiave della mia camera e l'orario delle lezioni" dissi avvicinando al bancone.
" certo, mi puoi dire nome e cognome?" chiese la donna prendendo in mano un blocco di fogli, dovevano essere gli orari di tutti gli studenti.
" miley Cyrus" dissi io. La donna mi guardò stupita e subito cambiò posizione sulla sedia mettendosi più composta e sforzando ancora di più il sorriso che aveva stampato in faccia. A quella reazione alzai gl'occhi al cielo e guardai altrove quando la donna si mise a cercare tra i fogli. Il ragazzo di prima non c'era più, e questo mi fece solo sorridere e scuotere la testa.
" ecco a lei signorina Cyrus " disse porgendomi un foglio e una chiave con attaccata una targhetta con su scritto 204, doveva essere il mio numero della camera. Presi la valigia e mi diressi verso le scale, iniziai a salirle fino al secondo piano. 200...201..202..203..204 eccola. Inserì la chiave e aprì la porta. Entrai nella camera e la osservai. Aveva due letti uno vicino la finestra e uno vicino ad una porta che doveva essere del bagno, era spaziosa e tutta bianca. Aveva un piccolo angolo cottura ed un tavolino per quattro persone. Chiusi la porta alle mie spalle e mi diressi verso il letto accanto alla finestra dato che l'altro era già occupato da una ragazza che stava aprendo la sua valigia. Mi guardò e mi sorrise, smise di fare ciò che stava facendo e mi disse " ciao sono Emily " era una ragazza molto bella: aveva lunghi capelli neri ed occhi verdi, un fisico perfetto anche se era notevolmente bassa. Era tutto il contrario di come ero io : avevo capelli cortissimi biondi, occhi azzurri ed ero alta, il mio fisico era..normale.
"Ciao io sono miley" dissi sorridendogli di rimando. Aprì la mia valigia ed iniziai a svuotarla mettendo le cose nei cassetti e nell'armadio lo stessi fece Emily. Poco dopo bussarono alla porta ed Emily andò ad aprire. Era la segretaria di prima, e vedendomi mi sorrise di nuovo.
" salve ragazze vi volevo dire che tra dieci minuti ci sarà un'assemblea per quelli del primo anno dovete essere presenti, mi raccomando non tardare" detto questo si dileguò
Ripresi a svuotare la mia valigia con calma
"Quanti anni hai?" chiese Emily mentre continuava a mettere a posto le sue cose.
" 17 tu?" chiesi guardandola frettolosamente, presi una foto dalla valigia e la sistemai sul comodino accanto al mio letto, la foto raffigurava me e mio padre, io avevo 9 anni ed eravamo in un maneggio. Quella è stata la mia prima volta che sono salita su un cavallo.
" 17 anch'io" disse sorridendomi.
Avevo finito di svuotare la valigia quindi la misi sotto il letto, poi presi la mia borsa, la aprì e presi una sigaretta e l'accendino,mi diressi alla finestra e l'accesi portandola alla bocca.
" ci andiamo insieme all'Assemblea? Dovrebbe esserci tra 5 minuti" disse lei da dietro la mie spalle
" certo, dammi solo un minuto" dissi io senza girarmi. All'Assemblea c'erano tutti i primi, quindi forse c'era anche quel ragazzo di prima, non che mi interessasse, ma me lo sarei portato volentieri a letto, non fraintendetemi non sono una zoccola, è solo che mi piace divertirmi con i ragazzi come loro si divertono con le ragazze, almeno così non si soffre per amore. Feci l'ultimo tiro della sigaretta per poi buttarla giù dalla finestra.
" perfetto andiamo?" disse Emily alzandosi dal letto
"Si certo" ed insieme uscimmo dalla stanza e andammo alla palestra al primo piano, entrammo nella palestra e ci guardammo in torno: la palestra era enorme e sulla destra aveva degli spalti dove già la maggior parte degli studenti sedeva. Anche noi andammo su quegli spalti e ci sedemmo in ultima fila. Guardai bene tutti da sopra,fino a quando non lo vidi, si era già accorto di me e mi stava osservando. Ricambiai lo sguardo sorridendo per poi ignorarlo e guardare avanti mentre sentivo ancora il suo sguardo bruciarmi addosso. L'Assemblea ancora doveva iniziare, stavamo aspettando ancora alcuni studenti. Mi girai per guardare di nuovo il riccio e vidi che non c'era più, istintivamente guardai verso la porta e lo vidi che camminava verso di essa e prima di aprirla mi guardò e mi sorrise. Presa dall'istinto mi alzai  da dove ero seduta ed iniziai a scendere
" ehi ma dove vai?" mi chiese Emily sorpresa di vedermi in piedi.
" vado un secondo in bagno ora torno." dissi sorridendole. Scesi velocemente gli spalti e quasi correndo usci dalla palestra che si trovava alla fine del corridoio. Percorsi tutto il corridoio fino a quando svoltai a destra, mentre giravo mi sentì tirare verso il muro  e poi sbattei addosso a colui che mi aveva spinto. Alzai lo sguardo e mi ritrovai il riccio a pochi centimetri di distanza da me. Istintivamente sorrisi guardando la sua espressione vittoriosa.
"Sapevo saresti venuta da me" disse con voce bassa, roca e seducente.
" chi ti dice che sono qui per te?" chiesi con voce altrettanto seducente.
" lo so e basta " disse lui lentamente prima di catapultarsi sul mio collo ed iniziando a lasciare baci umidi. Decisi di stare al suo gioco, quindi gli passai una mano tra i capelli e misi entrambe le mie gambe allacciate al suo bacino
[ Mentre continuava a baciarmi il collo salimmo le scale, arrivati al secondo piano lui svoltò e andò contro la porta di una camera che poi aprì ed entrò, appena entrò mi sbatté contro il muro e si staccò dal mio collo per passare alle mie labbra, incollò le sue labbra alle mie con foga per poi passere la sua lingua sul mio labbro inferiore chiedendomi l'accesso che io fui felice di dargli. Poi mi staccò dal muro e mi posò delicatamente sul letto continuando a baciarmi. Poi si staccò da me E si sfilò velocemente la maglia, la gettò a terra e poi riprese a baciarmi il collo lentamente. Io invertì la posizione e mi misi a cavalcioni su di lui, lentamente iniziai a sbottonarmi la camicia, un bottone per volta, mentre lui mi guarda impaziente e io mi trattenevo una risata. Quando avevo finito di sbottonarla me la tolsi e la gettai a terra. Iniziai a baciargli il collo lentamente usando anche denti e lingua, lo sentivo respirare affannosamente. Lentamente poi mi abbassai lasciandogli una scia di baci umidi sul petto poi sugli addominali fino ad arrivare alla cinta dei suoi jeans. Gli slacciai i pantaloni e glieli tolsi lasciandolo solo in boxer, era già visibile una leggera erezione, e ciò mi sembrava quasi esilarante, facevo un grande sforzo per non ridere. Portai una mano sul suo membro da sopra i boxer, ed iniziai a massaggiarlo lentamente mentre l'erezione si faceva sempre più dura " cazzo" li sentì sussurrare dal piacere, quando mi accorsi che era quasi al culmine mi tolsi da sopra di lui e poi scesi dal letto; mi girai mi abbassai per prendere la camicia e me la infilai senza abbottonarla, dalla tasca dei pantaloncini estrassi il mio pacchetto di sigarette e ne presi una, l'accesi mi avvicinai alla finestra e mi girai per guardarlo. Avevo una faccia epica, faceva quasi paura e li crollai iniziando a ridere istericamente.
" cosa stai facendo?!" mi chiese lui, sperando che fosse tutto uno scherzo, ma non era così e questo mi fece ridere ancora di più. Quando mi calmai dissi " non mi va sta sera" gli sorrisi e lui si tirò su con i gomiti e mi guardò malissimo, contuai a fumare la mia sigaretta mentre li guardavo ragionare si ciò che stava accadendo "non puoi lasciarmi così!" disse lui indicando la notevole erezione che gli spingeva nei boxer. Io spensi la sigaretta e la gettati di sotto" certo che posso" dissi iniziando ad allacciarmi la camicia lentamente.
"No che non puoi" ribadì lui. Io risi leggermente alla sua affermazione mentre mi abbottonavo l'ultimo bottone. " come hai detto di chiamarti?" chiesi sdeviando il discorso. " Harry Styles" mi sistemai la camicia e mi diressi verso la porta e poi dissi" beh Styles, è stato un piacere fare affari con te, ci si vede in giro" lui sbarrò gl'occhi, io gli feci l'occhiolino e uscì dalla sua camera ridendo.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: francesca Cyrus