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Autore: Taitou    26/12/2014    1 recensioni
Nick sta solo facendo una passeggiata nel bosco, quando farà un incontro che gli sconvolgerà la vita...
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Genere: Avventura, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1
Fra pochi giorni Nick avrebbe compiuto quattordici anni. Erano passati quattro anni da quando il padre li aveva lasciati. Nick aveva scoperto che non riusciva più a guardare il mare e da un po’ di tempo aveva paura dell’acqua.
Nick stava rimestando la minestra col cucchiaio, pensando alla festa che ci sarebbe stata tra pochi giorni. Decise di fare una passeggiata. Uscì al sole di mezzogiorno senza aver mangiato praticamente niente. Aveva con sé lo zaino che si portava sempre dietro, tranne che a scuola. Conteneva le solite cose: un coltello, una corda, un rocchetto di filo, fiammiferi, un piccolo cannocchiale d’ottone e un quaderno con una matita. Nick decise di entrare nel bosco. La Scozia è ricca di boschi.
Nick viveva in uno di quei piccoli paesi dove tutti conoscono tutti e i pettegolezzi si diffondono a una rapidità devastante. Il nome del villaggio era “La foresta degli gnomi”. Nessuno sapeva perché si chiamasse così.
Passeggiò a lungo nel bosco, e si stava facendo tardi. Aveva appena deciso di tornare a casa quando notò qualcosa vicino a una cascata. Gli si avvicinò qualcosa di basso e cicciotto. Gli arrivava circa alle ginocchia. Nick era spaventato: che diavolo era quella… cosa?
Per prima cosa Nick pensò al suo coltello nello zaino. Però la cosa parlò.
-angingiungingingingù
-ehm… scusa? Non ho capito. –
-angingiungingingingù –
-Oh, dai, ti ho già detto che non riesco a capire! –
Ma a quel punto spuntò qualcosa che parlò:
-E’ la sua lingua, ma sa parlare anche la tua. –
Era un pesce. La cosa che parlava era un pesce. Con le gambe.
-Io sapio parla lingua tua, sa? –
-Ma tu… sei un elfo? –
-Gnomo Gnomo! Gnomo io! –
-Nessuno ti ha mai visto? –
-Gorilla. –
-Come scusa? –
-Gorilla. Hahaha! Io ride! No vero. Io casa. Io sto dentro casa. Nessuno vede mai me. Io essere… Lucrezio, in lingua tua. In lingua mia io essere ……… oh, gatto! Lui Ambù Rico. –
-Io essere Hampa Hampa Bù-
-Ok………. Io sono Nick-
Hampa Hampa bù era basso e cicciotto, aveva una lunga barba grigiotta e una magliettina verde scuro, dei pantaloncini blu, degli scarponcini marroni, un alto cappello a punta tutto rosso, una grande bocca sorridente, un nasino e occhi blu.
-Pesce chiamare… io no so come chiamare lui, o lei, io no so niente su pesce. Tu Nick, brutto nome! –
-Senti il tuo, di nome. Ehm, mi fai vedere la tua casa? –
-Sì, dopo, prima tu ascolta me. Tu paura me? –
-No, ma mi fa paura l’acqua. Ora entriamo in casa? –
-No. Tu chiude occhi e adesso… patapum! – Lucrezio aveva buttato Nick nell’acqua.
-Passa paura te, sì? –
-No, neanche un pochino! -  Nick era risalito dall’acqua e se ne stava andando a casa quando… -Qui, tu qui. –
-Non ci penso neanche –
-Noi dobbiamo andare, in casetta mia. Ora bassa e beve zuppa di folie compagnia me. –
La zuppa di foglie faceva proprio schifo, ma lui non aveva altro da mangiare a parte: un pomodoro, una carota e una prugna. Nick gli chiese se poteva avere la carota, ma gli rispose che gli serviva per fare il minestrone. Ma poi disse che per il minestrone avrebbe fatto a meno della carota, e ci avrebbe messo il pomodoro e la prugna. Poi però disse che nel minestrone non ci andavano i pomodori e neanche le prugne, e quindi disse che si sarebbe tenuto la carota e gli avrebbe dato la prugna.
Gli stava allungando la prugna nella sua manina cicciotta e lui la stava per prendere, quando tirò indietro il braccio. Disse che doveva pensarci ancora un po’, se dargli la prugna, perché non erano facili da trovare, e in più gli piacevano molto e allora decise di dargli il pomodoro, che gli piaceva un po’ di meno. Ma neanche quelli erano molto facili da trovare. E alla fine, per evitare un’altra discussione sulla carota Nick mangiò la zuppa di foglie.
Poi Ambù Rico entrò in casa e Lucrezio gli diede da mangiare la prugna e gli disse che si era dimenticato che erano le susine che gli piacevano tanto e che le prugne gli facevano proprio vomitare. Disse anche che avrebbe dato a Nick la prugna, ma aveva già finito la zuppa. Poi Ambù Rico amava le prugne e Lucrezio voleva molto bene ad Ambù Rico. La carota la conservò per il minestrone e il pomodoro glielo spiaccicò in faccia quando Nick gli rispose con una parolaccia per via della prugna.
Nick guardò l’orologio e vide che erano già le nove, e alle dieci più o meno spuntavano i lupi. Non faceva in tempo a tornare a casa, o i lupi l’avrebbero sbranato, e quindi si fermò a dormire da Lucrezio.
Lucrezio fu molto contento della decisione di Nick, ma non fu lo stesso per lui.
Erano ormai le undici passate, tutte quelle ore le avevano passate a parlare (discorsi come la carota, il pomodoro e la prugna) e a un certo punto
Lucrezio si alzò dal suo sgabellino e iniziò a salire delle scalette. Quando Nick se ne accorse urlò: -Ehi, Ehi, fermati! Dove stai andando? –
-Io è molto stancato da oggi quindi dorme –
-Va bene allora vengo a dormire anch’io –
Quando mai pronunciò quelle parole. Lucrezio gli disse che gli gnomi facevano davvero fatica ad addormentarsi, e ci mettevano più o meno dodici ore, ma gli confessò che lui aveva un metodo speciale per addormentarsi più in fretta, ma ci avrebbe messo comunque parecchio. Nick non era molto incuriosito da questo suo “metodo speciale”, e Lucrezio iniziò a dire:
-Ottoottoottoottoottoottoottoottoottoottottootto… -
Appena terminò di dire otto iniziò a dire:
-Duedueduedueduedueduedueduedueduedueduedue… -
E andò avanti così per tutta la notte, dicendo sempre numeri diversi. Più o meno alle quattro smise e quindi si addormentò. Finalmente si addormentò anche Nick. Quello fu un momento di gloria per lui. Ma, purtroppo, circa alle cinque, Nick si svegliò e iniziò a sentire ehhhhhhhhhhhhhhhh ehhhhhhhhhhhhhhhhh ehhhhhhhhhhhhhhhhhh ehhhhhhhhhhhhhhhhhh ehhhhhhhhhhhhhhhhhhhh…
Lucrezio si era svegliato e questo era un altro dei suoi “metodi speciali”.
 
…………………………. Note dell’autrice………………………….
Salve a tutti!
Questa storia demenziale è stata in realtà scritta da mia sorella di dieci anni. Ci tiene molto, quindi vi prego recensite numerosi!
Aggiorneremo il prima possibile.
P.S: spero, perché è molto impegnata…                                        Taitou      
   
 
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