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Autore: Paolettajs    26/12/2014    3 recensioni
24 Dicembre, Rose odia il Natale ma quell'anno è costretta dalla madre ad andare al cenone di famiglia, fin quando non arriva in pasticceria ed incontra un ragazzo che le cambierà la vita: Liam!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Have yourself a merry little Christmas…


24 Dicembre:
Quel giorno, atteso da molti, grandi o piccini che fossero era arrivato!
Ovviamente nei “molti” non era considerata una ragazza che le amiche, affettuosamente, soprannominavano: “il Grinch”.
Rose non era come i “molti”, era vero! Non lo era mai stata! Odiava il Natale, i festoni, i sorrisi di quelle persone costrette a dare gli auguri anche a quelli che non avevano mai sopportato, quando in realtà volevano dire “che tu possa cadere rovinosamente da un dirupo!”, odiava la neve e quello sì che era un problema, visto che abitava a Londra, da ben 25 anni!

Quella mattina non voleva uscire dal letto, le era bastato sbirciare dalla tenda per vedere la caduta di quel nevischio insopportabile, quello che, se non si stai attenta/o, ti fa scivolare davanti a tutti come una pera cotta!
Non voleva vedere nessuno quel giorno, né tantomeno la sera, anche se sua madre, come ogni anno del resto, l’aveva invitata al cenone della vigilia, con tutti gli “amici” di famiglia!
Ma per favore, chi li aveva mai sopportati? Di certo non lei che,, sempre faceva di tutto per evitare queste fantomatiche rimpatriate tra snob!
Non le piaceva il ceto nobile e quello era un altro dei problemi, essendo figlia di una duchessa, o almeno era quello che diceva di essere sua madre Carol!

Maledettamente quel 24 dicembre cadeva di domenica e, dunque, non poteva nemmeno usare la scusa del: “Mamma sono in ufficio, stacco tardi, non riesco ad esserci, sono troppo stanca!”, aveva sempre funzionato ma, evidentemente, il karma si era impegnato con lei quell’anno!
Sbuffò, ravvivandosi la ribelle chioma ramata, infilò gli occhiali e prese il cellulare, inutile dire che trovò 3 messaggi, tutti di sua madre:

“Non mi evitare! Quest’anno non hai la scusa del lavoro … conto sulla tua presenza! Tanto non hai un fidanzato, le tue amiche stanno per conto loro e tu rimarresti nel tuo appartamento con il cibo take-away!”

...
 lesse di nuovo, sbuffando rumorosamente, buttò il telefono sul letto e soffocò un urlo nel cuscino… tanto non c’era pericolo,l’unico che poteva sentirla era il suo vicino settantenne che, per giunta, cominciava ad accusare i primi colpi di sordità!
La madre, in poche parole spicciole, le aveva fatto capire quanto patetica fosse la sua vita! Doveva trovare un modo per scamparla anche quell’anno… ok che aveva 25 anni ed ormai non era più una bambina da tempo, ma cavolo, a quella cena, l’età media sarebbe stata di 55 anni!..

Nuovamente fu distratta dal suo costante pensare, stavolta da una chiamata amica…
“Ehi Mary!”,
“Rose dove sei?”
“a casa, nel letto! Perché?”
“come perché? Sai che oggi è 24? Cosa farai stasera? Hai comprato i regali?”, Rose sbuffò seccata e poi rispose: “Mary! Sono 10 anni che mi conosci!! A) so che è 24, e pensa un po’? non me ne frega nulla; b) sto cercando di evitare un invito di mia madre , quindi spero casa, film e cibo take-away! C) beh, se guardi il punto A penso tu possa capire che…”, fu interrotta dal “bla bla bla… sei un Grinch! Ogni anno spero che tu possa migliorare , ma noto che sei sempre peggio! Siccome io adoro il Natale, ho fatto i regali, ho addobbato il mio appartamento e beh… farò il dovere di brava “quasi nuora”, andiamo a mangiare dai genitori di Darren!”, disse tutta felice e Rose sorrise per lei: almeno una delle due era entusiasta di ciò che le stava capitando, e ciò significava niente interrogatorio di “post feste”, sarebbe stata troppo intenta a raccontare il dettaglio del pranzo dai suoceri…
“Oh ma che bel programmino! Sembra fatto apposta per me!”, ribatté ironica;
“Gne Gne! Domani è Natale, esigo, che tu venga davvero! Quanto meno nel pomeriggio! Ci saranno i cugini di Darren e non dire no, perché, ti ricordo, che ho le chiavi del tuo appartamento … e beh non ci metto poi tanto a raggiungere casa tua, sai?”, Rose fece un rantolo disperato, degno di un’attrice ma che evidentemente non bastò a muovere l’amica, e si ritrovò a confermare la sua presenza nel pomeriggio.
Spense la telefonata, decise che una buona doccia faceva al caso suo… Si preparò, mettendo su un CD che non fosse di Natale, ne aveva la nausea… Londra adibita a festa era davvero opprimente!
Finì di allacciare le scarpe, con quelle bisognava essere proprio imbranato prima di scivolare con il culo per terra!

Uscì da sola, ovviamente e decise di andare da Macy’s… doveva pur trovare qualcosa per Mary, Darren e la madre… loro ci tenevano a queste cose, mentre per lei era soltanto uno spreco di denaro sudato dietro ad una scrivania da contabile!
Dopo ore, che le parvero interminabili, di shopping (sì perché, dopotutto era una donna e come ogni donna adorava spendere soldi per il proprio piacere..) Rose tornò verso casa ed entrò nella pasticceria “di fiducia”..
x: “Oddio è un miraggio!”, disse il vecchietto dietro il bancone, guardandola..
R: “Tony sei sempre gentile!”, lei sorrise sarcastica e lui girò il banco per poterla salutare a dovere..
T:“Tu, il 24 dicembre, non vieni mai, Rose! A meno che tua madre Carol non ti costringa ad andare al suo cenone! Ti ho vista crescere”, le pizzicò una guancia, sorridendole bonariamente… era vero, quel simpatico uomo italiano era arrivato quando Rose aveva 5 anni, ed inconsapevolmente aveva rivestito un ruolo troppo importante, specie da quando suo padre Tedd non c’era più!
R: “Bingo! Quindi…mi fai un bel pandoro farcito, solo come lo sai fare tu?”, disse abbracciandolo, e scaturendo la sua risata.. “Ma certo ma chèrie! A che ora te lo faccio trovare? Per le 7 va bene?”, lei annuì e vide che Tony aveva lasciato una lunga fila di persone solo per lei… si sentiva quasi in colpa…
T: “Allora alle 7, pandoro nocciola e crema, pronto! E sappi che ero pieno di lavoro ma per te…”
R: “giuro ti farò una statua!... Ed ovviamente anche a Maria!”, sorrise e poi salutando, uscì per dirigersi finalmente a casa..

Il pomeriggio, per i suoi gusti, passò troppo in fretta, e si ritrovò a maledire i suoi costanti ritardi… non sarebbe mai arrivata alle 7.30 dalla madre!
Ergo non avrebbe potuto aiutarla a sistemare le ultime cose del catering.. era mai possibile che quella donna si sporcasse le mani? Ovvio che no! Era troppo aristocratica!
Per la seconda volta, quel giorno, si ritrovò a fare una doccia e ad aggiustarsi, ma quella volta decise di optare per una mise elegante, sì perché, nonostante la cena fosse a casa, era richiesto un certo target… la madre e tutta quella nobiltà assurda che lei tanto odiava!!!

Si assicurò di avere tutto in ordine, chiuse la porta e in poco raggiunse la pasticceria, erano le 7.10, Tony avrebbe dovuto già chiudere ma per lei, di nuovo, faceva uno sforzo..
Entrò e notò di spalle un uomo, alto, ben vestito, e con una parlantina veloce…
x: “La prego! Sono arrivato adesso in città! Non mi può dire che ha finito tutto! Mia zia mi ucciderà!”;
T: “Me lo ha già detto! Ma è tardi e l’ultimo dolce che c’è è della ragazza che c’è dietro di lei!”, Tony sorrise ed il tipo si voltò… non era un uomo, era una bellezza ultraterrena: capelli biondo scuro/castani, ordinati in un ciuffo all’insù, occhi color nocciola, profondissimi, labbra rosse (sicuramente da baciare), barba incolta e…
Rose praticamente lo stava mangiando con gli occhi, tanto che Tony dovette tossicchiare rumorosamente..
T: “Tesoro il dolce è pronto! Visto, giovanotto, che non mentivo?”;
Rose si voltò di nuovo, rossa in viso, e sicuramente non per il blush e sentì parlare il ragazzo, non di certo londinese..
x: “Ho capito, sarà un Natale senza dolce! Fortuna che odio le feste e non sarò tanto partecipe! Mia zia se ne farà una ragione!!”, Rose sovrappensiero aggiunse: “A chi lo dici..”
x: “Come prego?”, concluse lui, voltandosi nella direzione di Rose,
R: “Eh no niente… Anche io odio il Natale e sono costretta ad una cena di –amici di famiglia- “, disse mimando le virgolette, facendo ridere i presenti..
R: “Sai cosa ti dico? Prendi tu il mio dolce! A Natale non si devono fare delle buone azioni?”, disse lei guardando Tony e allo stesso tempo sentendosi stupida… stava dando il suo dolce ad uno sconosciuto… bellissimo, per carità, ma pur sempre sconosciuto!
x: “Davvero mi cederesti il dolce? Perché?”
R: “Vedila così: oggi mi sento più buona e poi non posso essere perfetta! Sono tre anni che scampo a questa cena, mia madre sarà più intenta a gongolare per la mia presenza e non per il dolce!!”, disse ironicamente,
x: “Beh pensa: io sto andando dai miei zii che vedo poche volte l’anno, ma che sinceramente mi bastano! Vado solo perché mio cugino porta la sua ragazza a cena e dunque voglio essere lì come supporto morale! Non pensi che queste festività siano assurde???”, disse intavolando una discussione con Rose, che durò giusto il tempo di un sospiro di Tony..
T: “Beh ragazzi! Siccome io non trovo assurda questa festività, vorrei chiudere il locale e festeggiare con la mia famiglia!”
R: “Oh Tony hai ragione… io sono in enorme ritardo e mia madre mi bacchetterà a dovere! Quindi buon Natale Tony, anche alla tua famiglia e beh, buon Natale anche a te… anche se non ti piace particolarmente!”, disse voltandosi verso il ragazzo che stava prendendo il dolce..
x: “Liam! Sono Liam! E auguri…”, fece capire che voleva sapere il nome di quella ragazza..
R: “Rose!”.

Dopo poco salutarono ed uscirono dal locale, aveva cominciato a nevicare… perfetto!
Era proprio il caso di dirlo: un Natale con i fiocchi!
Rose si guardò indietro per cercare il ragazzo, lo vide intento a messaggiare  e poi attraversò la strada, dritta verso il garage del suo palazzo..
L: “Ehi Rose aspetta!”… vide Liam correrle incontro, con la scatola del dolce stretta in una mano ed il cellulare nell’altra..
R: “ Si, dimmi!”
L: “Stavo pensando: entrambi odiamo le feste, entrambi non vogliamo andare  alle cene e per giunta siamo in ritardo… ma se ti proponessi di mangiare questo dolce insieme?”, si grattò la nuca in imbarazzo mentre la ragazza sgranò gli occhi incredula e non seppe cosa dire..
L: “Ok, è un’idea stupida! Non ci conosciamo, penserai che sono pazzo… lascia stare!!”, disse evidentemente agitato e rosso in volto, per poi voltarsi e lasciarla lì imbambolata..
R: “Dimmi se per caso sei il mio salvatore! Davvero c’è qualcuno che fa i regali in questo giorno!”, giusto in tempo lui si voltò e rise..
L: “Allora è un sì?”
R: “Certo! Vieni! Abito al 20° piano!”, sorrise e lui la seguì sorridente, mentre prese il telefono:
L: “Zia sono Liam… Perdonami, sono costretto a darti buca, all’ultimo momento!... Problemi in strada… sono bloccato nel traffico!... sì appena arrivo ti faccio sapere, scusami davvero… Ci vediamo domani! Buon Natale a tutti!”, interruppe la telefonata e la ragazza scoppiò a ridere, illuminando i suoi occhi verdi…
R: “Sei un bravo attore! Ora assisterai alla mia scena… non farmi ridere ti prego!”, lui mise una mano sul cuore e sorrise silenziosamente..
La madre di Rose ci mise poco a rispondere: “Dove sei finita? Manchi tu e pochi altri!”
R: “Mamma! Non posso venire! Ho bucato! I taxi sono fuori servizio, nevica… lo vedi che è tutto contro il mio essere buona?”, la madre sbuffò compostamente, non era il caso di sgridare la figlia davanti a tutta quella gente… “è il terzo anno che dici no! Renditi soltanto conto!”
R: “E pensare che ti avevo fatto fare un dolce da Tony! Si vede che lo mangerò da sola e poi ti prometto che, come proposito del nuovo anno, ci sarà l’iscrizione in palestra!”, alzò gli occhi al cielo e Liam sorrise,
C: “Non mi prendere in giro signorina! Ci vediamo domani!”
R: “Si mamma! Ti voglio bene e non divertirti troppo!”… spense il telefono, guardò Liam ed entrambi scoppiarono a ridere..

Una cosa era sicura: erano entrambi dei bravissimi attori… rinunciare al calore familiare per..? Degli sconosciuti che, chissà se si sarebbero visti più!

Salirono con l’ascensore, in silenzio, persi nei loro pensieri.. Rose pensava a quanto strana ed eccitante fosse quella situazione e Liam, dal canto suo, pensava che era ora che facesse qualche cavolata!
Nella sua vita era sempre stato tutto fin troppo perfetto… A 25 anni contava una Bachelor ed un master in tecnologia della musica, una bella casa, un lavoro ed una fidanzata perfetta, nessun tradimento… almeno fino a quella sera!!
R: “Eccoci! Benvenuto nella casa meno addobbata di questo mondo!”, lei sorrise e tolse il trench, scoprendo la schiena, ignara del fatto che Liam la stesse fissando… ma siamo proprio sicuri che quella sera non sarebbe successo nulla?
R: “Liam? Fai come se fossi a casa tua! Io vado a cambiarmi!”… lui si ridestò, tossicchiò leggermente e con nonchalance: “Oh si! Scusa! Ero sovrappensiero!... Comunque bel vestito! Sicura che tua madre sarebbe stata d’accordo?”, lei rise, alzò gli occhi al cielo…
R: “Oh era il pezzo forte, avrebbe portato un po’ di vita a quella festa di mummie!”, risero in modo genuino… era bello farlo, dopotutto! Anche se non si conoscevano, entrambi pensavano a quanto si trovassero bene in una situazione del genere… completamente fuori dai loro schemi!
R: “Allora in casa non ho nulla da cucinare… solo da bere, quello non manca mai! Dunque… Take-away o dolce?”
Liam si voltò verso lei, risvegliandosi dalla contemplazione di Londra, illuminata ed innevata: uno spettacolo sensazionale!
La guardò: pantaloni della tuta e maglia 2 taglie più grande… tutta un’altra persona!
L: “Mmm ti sembro scortese se ti dico che ho una fame pazzesca?”
R: “No perché ti dico che anche io sono nelle tue condizioni! Dunque… rispettiamo l’ideologia cristiana e mangiamo pesce o facciamo pizza/carne e cose così?”, lui rise e fece finta di pensarci..
L: “Ah ma dai! Non ci piacciono le feste ed ora vuoi essere cristiana? Andiamo di pizza!”, sorrise nuovamente, d’altronde lo stava facendo da quando aveva incontrato quella ragazza, era a rischio paresi ma non importava…
Non ricordava da quando non lo facesse con Sophia, o almeno non così spontaneamente!
Con lei era sempre tutto calcolato e controllato nel minimo dettaglio e, Liam di quella situazione, si era decisamente stancato!

R:“Dici che non ci mandano a quel paese?”, lui spostò il peso da un piede all’altro, si ravvivò il ciuffo..
L:”Mah! Pensa che c’è gente che non festeggia il Natale, forse ci dovremmo accontentare della pizza peggiore di Londra ma vedrai non sarà un dramma! Se c’è una gradevole compagnia, tutto si può sopportare meglio!”, ammiccò e lei sorrise imbarazzata… in 25 anni non aveva imparato a relazionarsi con i ragazzi e sicuramente non avrebbe imparato quella sera! Dopotutto non era quello il motivo per cui Jim l’aveva mollata un anno prima???
R: “Ok, vada per la pizza!”…

In poco tempo Rose ordinò le pizze da un tipo che si spacciava italiano ma che effettivamente non lo era, Liam finalmente si mise a suo agio, togliendo la giacca e arrotolando le maniche della camicia..
Rose aprì due birre e si sedette a gambe incrociate sul divano, Liam le si pose di fronte e la guardò negli occhi mentre sorseggiava dalla bottiglia..
L: “Bene! Parliamo! Dimmi chi sei!”
R: “Mmmm sono Rose Tellers, ragazza di 25 anni, contabile di una multinazionale, che odia le feste, che ha veramente pochi amici e che ama stare nel suo spazio personale… Come vedi, non sono interessante! E tu?”
L: “Mmmm sono Liam James Payne, 25 anni, laureato in tecnologia della musica, tecnico del suono per una sala d’incisione abbastanza importante, che vive tra Wolverhampton e Londra, che odia le feste, che ha pochi amici ma buoni e che ha una fidanzata a casa!”, lei lo fissò, non voleva sembrare stupita ma il risultato fu tutt’altro!
Cosa si poteva aspettare da una bellezza del genere??? Sicuramente non poteva essere single!
R: “Ahi ahi! La tua lei non sarà poi tanto entusiasta di questa vigilia!”, disse sorridendo ironicamente,
L: “Beh non lo verrà a sapere da nessuno! Come fa? E poi lo sarà ancora per poco…”
R: “Che cosa?”
L: “La mia lei! Sto pensando seriamente di mollarla! Hai presente quando le persone sono troppo perfette, controllate e pianificate? Ecco, Soph è così! Per carità, è una bravissima ragazza, le voglio un bene dell’anima ma è rigida! Non mi ha mai fatto una scenata, mai detto qualcosa che non mi andasse a genio ed io, sinceramente, non voglio un burattino!”, disse più a se stesso che a Rose..
R: “Beh le hai mai fatto capire che un po’ d’avventura nella vita fa bene? Che il caso è una parte fondamentale dell’essere artisti? Dopotutto tu sei un artista! Pensa: ironia del caso, l’anno scorso il mio fidanzato mi ha lasciata perché non riesco ad esternare i miei sentimenti, perché sono fredda e anche perché non gliene facevo passare una! È praticamente il contrario!”, lei rise e bevve mentre Liam la osservava rapito… Quello sguardo non prometteva niente di buono e Rose era sicura che se avesse bevuto quel po’ che bastava, avrebbe ceduto come una scema!

L: “Beh! Hai detto che hai da bere, ma io non vedo ancora nulla!”, disse lui, cambiando discorso, evidentemente imbarazzato… non sapeva perché, ma i discorsi sugli ex non gli erano mai andati a genio…
R: “Hai ragione! Allora andiamo di birra o di vino?”, lei sorrise, riprendendosi dal momentaneo buio della malinconia e aspettò una risposta che non tardò ad arrivare: “io propongo: birra con la pizza e poi il vino con il dolce… mamma solo a guardarlo mi si apre una voragine al posto dello stomaco!”, disse il ragazzo, dirigendosi verso la cucina, mentre Rose aspettava sulla porta, il tipo con le pizze, e intanto pensava a quanto naturale fosse quel ragazzo in quell’appartamento..

Rose salutò il fattorino mentre Liam si materializzò subito al suo fianco con i soldi pronti..
L: “Ecco tieni anche il resto e buone feste!”
x: “Oh grazie, anche a voi!”, e poco dopo chiusero la porta.
R: “Perché hai pagato tu?”
L: “Perché praticamente stai mettendo tutto tu! Casa, bibite, dolce… ora anche le pizze? Ok ammirare la gentilezza delle persone, ma così mi sembra proprio approfittarne!”, sorrise angelicamente, lasciando lei un po’ frastornata… era sicura che quel sorriso non l’avrebbe mai stancata!
R: “Allora Liam… al Natale più strano degli ultimi anni!”, tese la bottiglia di birra verso lui e prontamente Liam le fece toccare… “e anche a noi… dopotutto siamo verso fine anno! Qualcosa di buono, l’avremo fatta sicuramente!”
R: “Beh lo spero! Altrimenti mi sentirò davvero cattiva!”

Mangiarono, ridendo, bevendo (non solo una birra ma anche di più) e parlando delle cose più disparate, solo per potersi conoscere…
L: “Davvero ti piace la cannella??? È nauseabonda!”
R: “Ma che dici? È così dolce e rilassante! Tu fai parte della categoria dei tanti!”, disse lei prontamente, anche se la sua mente cominciava ad essere annebbiata, dopo la terza birra..
L: “Ora Rose, se permetti, vorrei il dolce… perché se continuo a bere, sono sicuro che al mio appartamento non ci arrivo!”
R: “Oddio stiamo esagerando e tu sei in macchina, vero che sei in macchina? Non ho visto prima!”
L: “Si! Era proprio davanti alla pasticceria, spero non mi abbiano fatto una multa! Anche la notte di Natale, no eh!”
R: “Ahahaha ci credi quando ti fa comodo, eh?”, risero leggeri, forse per colpa della birra, forse per colpa dell’ilarità della situazione.. ma entrambi erano sicuri di una cosa: si trovavano dannatamente bene, l’una con l’altro!

R: “Senti ti fa schifo se mangiamo sul divano, davanti alla tv? So che non è carino ma sono leggermente stanca…”
L: “Non c’è nessun problema, anzi! È una cosa che adoro… io ed il divano, una storia d’amore senza fine!”, si spostarono nel salotto, mentre Liam prese il dolce tanto bramato…

Mangiarono e stapparono anche la bottiglia di vino, per “augurio”, visto che era già passata la mezzanotte e che effettivamente era Natale…
L: “Jingle bells, jingle bells, jingle all the wayyyy”… disse Liam biascicando un po’, ma molto intonato..
R: “Sei bravo a cantare tu! Io sono stonata..”
L: “Oh nessuno è stonato! Bisogna soltanto modulare il respiro e la voce, ed il gioco è fatto!”, disse Liam con un pizzico di saccenteria, data sicuramente dall’alcool, almeno questo pensava Rose..
R: “Bene dimmi cosa ti va di fare… io non ho idee e se non faccio qualcosa, rischio di addormentarmi qui e non è una bella cosa!”, Liam la guardò e ammiccò leggermente, cosa che, prontamente, Rose notò…

Non era sicura che si sarebbe mantenuta quella sera, anche se, generalmente, era sempre dell’idea “non toccare gli uomini delle altre..”
Liam fu distratto dal cellulare, guardò il mittente e fece segno a Rose di rimanere in silenzio…
L: “Amore… Buon Natale! Si, sono arrivato davvero da poco, non sono più andato dai miei zii, no… perché sono rimasto bloccato in mezzo alla strada… eh si sono arrivato all’appartamento! È ancora spoglio, poi vedremo cosa possiamo inventarci… sì amore, sto andando a letto adesso… Buonanotte… Anche io, ciao!”, Liam interruppe la telefonata e guardò attonito l’oggetto…
Rose lo fissò in silenzio per poi sospirare pesantemente…
In quel momento era annebbiata dall’alcool, ma riusciva a capire che quella ragazza non meritasse quel trattamento da lui e dunque doveva porre rimedio almeno a qualcosa…
R: “Liam…”, il ragazzo si voltò e allarmato le fece segno di stare in silenzio… “No! Io adesso parlo! Non ti conosco ma posso dirti che quella ragazza non merita una cosa del genere… Vai a casa!”
L: “Mi stai cacciando da casa tua?”
R: “No! Sto salvando la tua storia! Riesco ancora a capire le cose giuste e le cose non giuste… dunque ti prego, renditi conto che è meglio per tutti!”, lei si alzò barcollando..
L: “Perché lo fai? Lo sai come sarebbe finita…”
R: “Appunto perché lo so, mi sto fermando prima che sia troppo tardi… Vedila come la tua buonuscita dalla storia.. prima hai detto che vuoi lasciarla, bene… la lascerai senza tradimenti alle spalle! È giusto così! Abbiamo 25 anni… non siamo più bambini!”, disse lei prendendo pian piano le bottiglie dal tavolino..
L: “Ok… Hai ragione! Sono ubriaco ed è una tentazione troppo grande… però non penso di essere in grado di guidare… quindi, so che può essere una richiesta azzardata ma… posso rimanere a dormire qui? Me ne sto sul divano!”, Rose lo guardò e per un momento si chiese se lui fosse stupido o meno, ma poi acconsentì…
Alla fine non era una cattiva ragazza, voleva sempre il bene di tutti ed in quel momento, non avrebbe mandato un ragazzo ubriaco, alla guida di un suv, in una Londra innevata e piena di traffico, nonostante l’ora tarda…
R: “Ehm ok… Ti vado a prendere le coperte… ma domani mattina, fuori da casa mia! Io devo andare da mia madre e poi da amici e non voglio altre cose a cui pensare… è già troppo quello che devo affrontare!”, disse un po’ antipaticamente, ma in realtà lo stava facendo per farlo desistere dalle sue intenzioni e soprattutto per convincersi che quella era la cosa giusta da fare…
L: “Oh si! Non ti preoccupare… toglierò il disturbo appena mi riprenderò! Devo pensare, anche io, agli affari di famiglia!”, disse facendola sorridere;

Rose gli preparò il letto, sotto il suo sguardo attento, ed un po’ annebbiato, che studiò il corpo della ragazza e le sue movenze…
R:” Bene… Buona notte!”, gli sorrise e si avvicinò per… non sapeva nemmeno lei il motivo preciso…
Lui rispose al sorriso e le sfiorò la mano, per poi bloccarla dal polso..
L: “Sei sicura?”
R: “Si! Non ci conosciamo poi! Cosa ne uscirebbe? Una botta e via.. e chi si è visto si  è visto…”
L: “Chi te lo dice? Chissà mi potrei innamorare di te e poi boh … so il tuo indirizzo!”, disse facendo spallucce mentre Rose lo guardò accigliata…
R: “Credimi Liam è meglio starmi alla larga! Ora sono ubriaca e stanca… non posso pensare!”, disse mettendogli le mani sul petto, per allontanarlo… ma il risultato fu un altro… lui la braccò fra le braccia…

L: “Stai vacillando… nemmeno l’alcool ti aiuta ad essere meno puntigliosa? Scommetto che tu sia una gran pignola…”
R: “Ma come ti permetti?Io non sono pignola…”, disse cercando di difendersi..
L: “Certo… Come no!”
R: “Oddio si vede così tanto?”
L: “Mmmm sì!”, risero tutti e due e lei poggiò la testa sulla spalla di Liam, per poi alzare di poco lo sguardo e trovando Liam che la stava osservando…
Liam abbassò la testa e portò le labbra all’orecchio della ragazza: cominciò a baciarle il lobo, mentre lei strinse le sue spalle, non completamente sicura di volerlo allontanare..
Il ragazzo passò alla guancia e raggiunse in poco tempo il lato della bocca… i respiri accelerarono, emanando un odore alcolico misto ad eccitazione un po’ repressa..
R: “Liam…”, lei volle resistergli ma il risultato fu l’inverso..
L: “Sì Rose…”, le portò la mano alla tempia e la guardò languidamente…
R: “Al diavolo le buone maniere…”, lei scostò la mano di Liam dal viso e si fiondò sulle sue labbra…

Si baciarono senza alcun ritegno e pian piano indietreggiarono verso il divano, adibito a letto…
Liam la fece sdraiare, raggiungendola poco dopo…
Continuarono a baciarsi e poco dopo cominciarono a spogliarsi, lui rimase a torso nudo e lei in reggiseno, fin quando…
R: “Fermiamoci! Basta davvero… sei un bellissimo ragazzo e tutto il resto ma non è giusto! Lo so che sono stronza, ma… è meglio!”, disse spingendolo dal lato e facendolo sospirare pesantemente…
L: “E va bene! Non ci provo più! Domani mattina vado via presto…”
R: “scusami davvero…”, detto questo lei riprese la sua maglia, cercando di coprirsi e scappò verso la zona notte… Era stata stronza, era vero! Ma almeno quel Natale sarebbe andata a dormire senza troppi rimproveri da fare a se stessa..
 
Andarono entrambi a dormire realmente, senza rivolgersi più la parola… inutile dire che quella fu una notte tormentata, sia per lui che per lei: entrambi si diedero del cretino/a, chi perché avrebbe ceduto ad una passione carnale e chi perché aveva rifiutato un bene del genere senza avere la certezza matematica di rivederlo…
La ragazza si svegliò alle 9.00, dopo una notte a rimuginare, si era arresa alle braccia di Morfeo, senza ricordare quando; andò silenziosamente in salotto, convinta di trovarci il ragazzo addormentato ed invece, trovò un biglietto:

“è stato il Natale più strano della mia vita! Ti dico grazie per il dolce, la serata, la compagnia, le birre e anche perché mi hai fermato in tempo… Spero di rivederti un giorno! Con affetto, Liam!
PS: è Natale! Cerca di essere più buona con la tua famiglia!”


Rose sorrise inconsapevolmente e pose il biglietto sul tavolino.. si guardò intorno e cercò il cellulare per poter rispondere agli inevitabili sms d’auguri che puntualmente arrivavano da colleghi, amici, parenti ecc ecc…
Si sedette al tavolo, dopo aver messo un po’ di caffè nella tazza e aver preso il dolce della sera prima…
Lo guardò e sorrise… ma come le era venuto in mente di fare quelle cose? Ma perché non era andata dalla madre? Almeno avrebbe evitato dei casini e non avrebbe conosciuto quel ragazzo!

Dopo non si sa quanto tempo fu pronta per andare a pranzo alla villa della madre, prese la macchina e attraversò praticamente metà città in completo silenzio… non aveva nemmeno il coraggio di accendere la radio, anche perché aveva già troppi pensieri che le tenevano la mente impegnata e caotica… e Rose era abituata al caos, questo sì, ma c’erano quei momenti in cui doveva rifugiarsi nel suo completo silenzio, lei e basta… senza troppe rotture di scatole!

Il pranzo fu molto composto, omettendo le incessanti domande della madre che non la fece respirare troppo… Era abituata anche a quello!  Quella donna era troppo curiosa e per giunta voleva avere tutto sotto controllo e Rose non le aveva mai permesso una cosa del genere… Ogni tanto si ritrovava a rimpiangere un fratello/sorella perché essere figli unici significa anche sorbirsi tutte le attenzioni dei parenti, da solo! ..
R:”Mamma ora vado da Mary e da Darren!”, la ragazza si alzò e andò a cercare il cappotto..
C: “Di già? Ti vedo troppo poco per i miei gusti, Rose! Quando verrai qui per più di due ore?”
R: “Mmmm quando smetterai di assillarmi e quando capirai che, anche se a 25 anni non sono fidanzata, sto bene!”, sorrise amaramente e la madre la guardò sconvolta..
C: “Proprio la stessa lingua di tuo padre! Sei sempre più simile a lui… e comunque la vita è la tua, fai un po’ come ti pare e non venire da me a piangere!”, la ragazza la guardò accigliata, fece per replicare ma poi si rese conto che litigare era l’ultima cosa che voleva in quel Natale!
Si salutarono e ognuno proseguì per la propria strada…

Dopo poco Mary cominciò a chiamarla… “ehi allora dove sei? Qui ci sono già tutti! Mi avevi promesso che saresti venuta! Non è così che si fa!”, Rose sospirò nell’auricolare e rispose seccata: “Mary! Anche a Natale sei assillante! Mi sono liberata adesso dalla megera e sono sulla strada, pronta per arrivare a casa tua!”
M: “Oh! Si! Allora ti aspetto… e Buon Natale grinch!”, staccò la telefonata e Rose rise di cuore, voltando a destra, alla volta di casa dei quasi sposi…

Suonò il campanello e subito Mary corse  giù come un tornado: fortuna che erano solo due piani di casa e che la famiglia di Darren aveva prontamente comprato per loro…
M: “Buon Nataleeeeeee!”, la biondina le corse incontro e la travolse in un abbraccio, per il quale persero leggermente l’equilibrio..
R: “Sì Campanellino… Tanti auguri anche a te!”
M: “Sali! Ci sono i cugini di Darren e tre amici…”
R: “Insomma beata fra gli uomini oggi!”
M: “Solo perché la fidanzata di Niall non poteva esserci…”, la guardò con quei suoi occhi nocciola e sorrise…

Entrarono in casa e Mary cominciò ad urlare … “Signori vi presento il grinch, ma potete chiamarla anche Rose, la mia migliore amica! Diffondete il vostro amore… “, Rose la fulminò ed entrò timidamente nel salotto dove c’erano 6 ragazzi che ridevano e scherzavano fra loro…
Darren prontamente si alzò ed andò ad abbracciarla calorosamente, praticamente come aveva sempre fatto da un anno a quella parte…
D: “Rose tanti auguri!”
R: “Auguri anche a te, martire del mio cuore!”
D: “Non dire così! Lei è adorabile!”, disse con gli occhi a cuoricino mentre guardava Mary che era fintamente imbronciata verso Rose…
R: “Lo so! È un cuore lei… è la dolcezza della nostra coppia!”
M: “Si e tu sei il limone pignolo!”, Darren rise e anche qualcuno che era di spalle sul divano..
D: “Beh Rose vieni… ti presento i miei cugini ed i miei amici…”

Darren fece segno di alzarsi a quei ragazzi che sorrisero e si avvicinarono a Rose …
x: “Io sono Niall, il cugino figo ed irlandese di questa testa di rapa!”
R: “Piacere Niall, io sono Rose… e non devi dire che sei irlandese, si sente fin troppo!”, il biondo rise contagiosamente e poi gli altri si fecero avanti..
x2: “Io sono Harry, il photoreporter nonché ex collega d’università di Darren..”,sorrise un ragazzo alto, riccio e con delle fossette adorabili sulle guance..
x3: “Smettila di pavoneggiarti! Lasciami spazio… io sono Louis, artista incompreso di 27 anni e fidanzato con il photoreporter…”, Rose rise e gli strinse la mano e poi fu voltata verso un ragazzo scuro di carnagione, con tratti arabi e bello da morire..
x4: “Io sono Zayn… L’unico ad essere sano in questa compagnia! Sono un professore di lettere, alle prime armi ma va bene…”
R: “Oh che bel lavoro… mi piaceva lettere a scuola… Ora non ricordo un granché! Io sono soltanto una contabile in una multinazionale…”, fece spallucce e poi si voltò verso il quinto ragazzo che la guardò sorridendo beffardamente…
non era possibile! Era Liam!

Rose sgranò lo sguardo e la borsa ed i regali le caddero dalle mani…
M: “Hai visto un fantasma tesoro?”, subito l’amica a cui non sfuggì nulla..
R: “Ehm no… Scusate! Piacere Rose, tu sei?”, disse tendendo la mano tremante verso Liam che la prese subito e la strinse…
L: “Oh io sono Liam! Il cugino di Darren! Piacere di conoscerti!”, fece l’inchino ed il bacia mano, mentre il ragazzo esaltato, che Rose ricordava si chiamasse Louis, lo prese in giro… “Come sei antico, amico! Davvero!”

Rose si risvegliò dal torpore momentaneo e raccolse la sua roba da terra…
R: “Mary io vado a posare la mia roba in camera tua! Arrivo tra poco!”, Rose si congedò e corse nell’altra ala della casa per poter respirare e potersi risvegliare: non era possibile che fosse lui! Cavolo, cosa ci faceva lì? E soprattutto… come poteva essere il cugino di Darren e non averlo mai conosciuto!!!??
Poco dopo sentì la porta della camera aprirsi e Rose di spalle: “Mary certo che non resisti un attimo senza regali…Arri…”, si voltò e trovandosi Liam davanti le si bloccò la voce in gola..
L: “Addirittura questo effetto ti faccio? Direi che sei un po’ troppo tesa, limone pignolo!..”
R: “Ora sei già passato ai nomignoli??? Si può sapere cosa ci fai qui? Mi hai seguita tutta la mattinata?”
L: “Ehm per quanto mi sia piaciuta la tua compagnia, direi di no! Sono il cugino di Darren!”
R: “Tzé ma com’è possibile? In tutta Londra dovevo incontrare te??”
L: “è destino! Vedila così! Credi a quelle puttanate filosofiche che si sparano ogni tanto…”, lui sorrise e si avvicinò a lei, abbracciandola di nuovo come la sera prima…
R: “Ah, ah.. Liam ora sono abbastanza sobria da dirti che le mani le devi tenere apposto!”
L: “Mmmm come sei pignola! È Natale! Sii più buona… te l’ho scritto sul biglietto!”
R: “A proposito, grazie! È stato carino da parte tua! Stamattina non ti ho sentito…”
L: “Sono uscito alle 7! Tu dormivi beatamente…”
R: “Ah mi hai vista?”
L: “In realtà volevo svegliarti… ma poi ho pensato che era meglio un’uscita ad effetto! Che tanto effetto non è… visto che siamo di nuovo sotto lo stesso tetto!”
R: “io non ci posso davvero credere…”, risero entrambi, sciogliendo l’abbraccio e si diressero alla porta..
L: “AH! Noi non ci conosciamo… sia chiaro!”
R: “Tranquillo, cugino di Darren…”, risero, aprirono la porta e si ritrovarono davanti ad una Mary sconvolta!
 

 
Un anno dopo...

24 Dicembre, h 12.30:
Rose si risedette alla scrivania del suo ufficio e cominciò a leggere le ultime carte, prima di finire il turno…
La vigilia poteva essere anche piacevole, solo se si lavorava metà giornata…
Dopo poco salutò tutti e andò verso il suo appartamento, che in quell’anno ne aveva visti di cambiamenti!
Salì in casa e la sua cagnolina, Lise, le andò incontro …
R: “Sono a casa…”, sentì dei rumori dalla camera e il suo ragazzo uscì un po’ trafelato, indossando solo i pantaloni della tuta…
x: “Amore bentornata!”, Liam le sorrise e andò a baciarla appassionatamente…
R: “Perché non porti la maglia?”
L: “Perché ti volevo far felice…. Ma anche un anno dopo, vedo che hai da ridire!”
R: “Mi preoccupo per la tua salute, deficiente! E comunque ciao….”, lei lo abbracciò e gli diede un bacio, mentre la cucciola gironzolava ai loro piedi… quel cocker aveva il nome della loro “ship”, ecco come la chiamava Mary… maledetta la sua migliore amica che aveva insistito tanto affinché loro due si mettessero insieme…
L: “A cosa stai pensando?”
R: “All’anno trascorso insieme! Boh … è cominciato tutto da un dolce, ti rendi conto?”
L: “Oh si! Pensa se non fossi venuto in quella pasticceria…”
R: “Beh mi avresti conosciuta a casa di Darren, prima o poi…”, Liam la guardò e alzò gli occhi al cielo,
L: “Sei sempre la solita! Sii più dolce, piccola Rose … Non sarebbe stata la stessa cosa… Non saremmo partiti nel modo idilliaco ..”
R: “mmmm già… modo al quanto fuori dagli schemi, ma mi va bene così! Dall’anno scorso ho cominciato ad apprezzare un po’ di più il Natale!”, rise e posò la fronte sulla spalla nuda del ragazzo…
L: “Mmm e perché?”
R: “Beh perché Babbo Natale mi ha portato te! Non penso ci sia miglior regalo…”, lei sorrise e lui rimase un po’ così, tra l’incredulo e non si sa  cosa…
L: “Mi vuoi dire qualcosa?”
R: “Mmmm tipo che… penso di amarti, Liam?”, lei lo guardò negli occhi e lui sorrise,
L: “Scusa puoi ripetere?”
R: “Ehm ti amo…”, disse con voce ferma, ma carica di significato…
L: “Finalmente! Ti amo, ti amo, ti amo anche io… e non lo smetterò mai di dire!”, si baciarono e risero come erano soliti fare…

Lui dopo pochissimo la guardò divertito negli occhi…
L: “Sai prima è passato Tony!”
R: “Tony?A fare cosa? Mamma è salito fin qui?”
L: “Ci ha fatto un regalo! Vieni!”…
andarono in cucina e lì c’era uno scatolo con un biglietto… era un dolce, uguale identico a quello dell’anno precedente con su scritto “R+L” ed il biglietto recitava:

“ai miei due grinch preferiti, a due persone meravigliose che hanno imparato ad amarsi e che mi hanno dato la possibilità di vivere la loro storia, giorno dopo giorno… Spero che dall’anno scorso, non consideriate il Natale –una festa inutile- … vi auguro tutto il meglio, tanti auguri e ricordate Have yourself a merry little Christmas…
i due sorrisero e da allora capirono che, in un modo o nell’altro, il Natale avrebbe sempre avuto un sapore diverso…





Angolo Autrice: 
Oddio... Mi ero ripromessa di pubblicare questa shot per Natale o comunque verso la vigilia, ed invece sono qui solo a Santo Stefano (anzi ancora per poco)... Che pubblico questa shot nata mentre ascoltavo uno dei miei Christmas Carrol preferiti: Have yourself a merry little Christmas... 
Beh, questa storiella mi è stata ispirata anche da una persona che volevo ringraziare... Saruzzapower è tutta tua, ma è anche di voi lettrici che potete immedesimarvi benissimo in Rose o in Mary chissà... 
Questa piccola cosa mi serve anche per farvi gli auguri, ormai passati, di Natale ed ovviamente  augurarvi una buona fine d'anno ed un inizio con il botto, sperando che per tutte sarà scoppiettante... 
Per chi legge la mia long sul dolce Payne, Girl Au Pair, non vi preoccupate! Posterò qualcosa prima o poi... effettivamente sono un po' in una fase di stallo, ma mi sbloccherò, promesso! 
Spero vi piaccia, fatemi sapere cosa ne pensate... 
Un bacione grande and have a happy new year...
Con tantissimo affetto, 
Paola.

 
  
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