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Autore: Hoon21    27/12/2014    2 recensioni
I Settantaquattresimi Hunger Games dal punto di vista di Mr. Mellark. I suoi pensieri,il suo dolore e lo stupore che nasce nel vedere che nonostante le brutture dei Giochi ci sono due giovani(o forse è solo uno,per ora?)che si amano e sfidano le regole di Capitol City.
"Sono fermo. Immobile. Nessuno si muove intorno a me o forse e' la mia immaginazione. Sento un lancinante dolore al petto che mi fa piegare in due. Mia moglie e' una statua. Il suo viso non esprime nessuna emozione.
No,ti prego,no. Mio figlio no...lui no. Peeta no..."
LA LONG PRECEDENTEMENTE ERA INTITOLATA "MIO FIGLIO"
Grazie a tutti voi!
Hoon21 :)
Genere: Azione, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katniss Everdeen, Mr. Mellark, Peeta Mellark
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'I will always love you'
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A V. che pensa di essere sola anche in mezzo alla folla.


Terzo Capitolo.


-...e questa e' stata la mia giornata! La sua invece com'e' stata?- mi chiede Prim.

E' pomeriggio inoltrato e, come promesso, Prim e' passata per farmi compagnia. E' una bambina deliziosa.

-Abbastanza stancante. Ho fatto il pane per tutto il giorno per evitare ai miei figli di dover lavorare in panetteria-

Lei annuisce leggermente e per un po rimaniamo in silenzio finche' non mi fa una domanda.

-Peeta ama veramente mia sorella?-

Rispondo senza pensarci due volte:- Si, tesoro. E fara' di tutto per proteggerla, stanne certa-

-Ma se salva lei, non morira' lui?- chiede logicamente.

Sul volto mi appare un sorriso amaro mentre rispondo:- Faccio di tutto per non pensarci e cerco solo di sperare per lui-

Prim si zittisce per un po.

-Ieri sera mamma ha avuto molta paura. Prima Katniss non riusciva a trovare dell'acqua e poi quel muro di fuoco le e' caduto addosso..

Continuavo a pensare che non e' giusto che i Favoriti abbiano quello che vogliono, non e' giusto che Katniss debba sopportare tutto quel dolore quando dovrei essere io al suo posto- e scoppia in lacrime.

Credo che sia da un po che stia trattenendo quelle lacrime e che non voglia crollare davanti alla madre. Mi avvicino a lei e la sistemo sulle mie gambe cullandola dolcemente come facevo con i miei figli quando venivano sgridati da Marlene.

Dopo molto tempo i singhiozzi scompaiono e le lacrime si asciugano, allora la prendo per mano e le faccio mangiare un po di torta alle nocciole.

Lei sembra calmarsi un po quando lo schermo inizia a lampeggiare. Vuol dire che stanno inquadrando uno dei tributi del 12. In questo caso entrambi. Prim mi si avvicina e mi stringe la mano. La sua piccola mano pallida e' intrappolata nella mia, grande e callosa.

I Favoriti si stanno avvicinando ad una Katniss ferita e indebolita.

Katniss digrigna i denti e sale su un albero nonostante il dolore che deve provare per la ferita al polpaccio. Prim la scruta ansiosamente e so che Katniss sta facendo di tutto per nascondere il suo dolore e le sue angosce per il bene di questa bambina. I Favoriti sono sotto l'albero valutando se salire o meno.

E' evidente che non ce la possono fare. Sono tutti piu' grossi e pesanti di Katniss ma questo lei lo ha gia' capito.

Sorride sfottendoli:-Come va, ragazzi?-

Sento quasi le risate del pubblico alla battuta di Katniss ma tutto cio' che sento io e' solo il battito accelerato del mio cuore.

Cato, dopo aver respinto l'arco e le frecce che dovrebbero essere di Katniss, inizia ad arrampicarsi.

Prim quasi urla:- No! Katniss!- e io la tengo stretta a me tranquillizzandola.

-Sta tranquilla, non riuscira' a raggiungerla-

Infatti il ragazzo cade violentemente a terra. Sto per sperare che sia morto quando si rialza in piedi infuriato.

Una ragazza del gruppo, Lux(?), prova a scagliare una freccia con risultati penosi tanto che anche Prim ridacchia.

Facendo eco alla sorella Katniss gliela sventola sulla testa.

Alla fine la soluzione la trova sempre mio figlio.

-Lasciamola la'. Dove volete che vada? Ce la vedremo con lei domani mattina.-

Mi ero quasi dimenticato di lui che per tutto il tempo e' rimasto in disparte guardando a terra.

Ma effettivamente ha ragione, l'unica soluzione per il momento e' lasciarla li'.

Per avere il tempo di farla scappare

-Pensa che la aiutera' anche questa volta?- chiede Prim.

-Non lo so piccola ma penso che lo scopriremo presto-

Guardo fuori dalla finestra e vedo che si e' gia' fatto buio.

-Si e' fatto tardi, ti accompagno a casa dai, altrimenti la mamma si preoccupa-

Lei annuisce e ubbidiente si mette la mantellina sulle spalle. Afferro un cesto di pane che avevo gia' preparato e la prendo per mano incamminandoci per il Giacimento.

Lungo la strada chiacchieriamo del piu' e del meno finche' giungiamo a casa sua.

Prende il cesto e mi ringrazia con le lacrime agli occhi.

-Grazie mille Mr. Mellark sia per il pane che per avermi consolata pomeriggio.

Dimenticavo! Domani non posso venire da lei anche perche' e' domenica e non c'e' scuola. Ci vediamo lunedi' signore, buonanotte- e richiude la porta alle sue spalle. Intravedo sua mamma, bella come sempre, ad accoglierla. Sorrido mestamente e torno a casa.

Marlene non sara' per niente felice.


Avevo ragione. I ragazzi sono gia' andati a letto mentre Marlene mi aspetta seduta diritta nella poltrona avvolta nella vestaglia lilla che le ho regalato per lo scorso Natale.

Appoggio il cappotto nell'appendiabiti e aspetto.

-Ti ho visto con la ragazzina, oggi. Non voglio sapere perche'. Io so solo che mio figlio sta cercando di salvare sua sorella e sua sorella sta cercando di uccidere mio figlio. Quella ragazzina...Rue le ha indicato un alveare di api inseguitori e Katniss sta cercando di tagliarlo per gettarlo sui Favoriti. Dimenticavo..ha ricevuto una pomata per la ferita alla gamba mentre Peeta non ha ricevuto niente per la sua ferita. Buonanotte- e ne va via.

Le ferite tra di noi stanno diventando sempre piu' profonde e dolorose. Sospiro e guardo lo schermo.

Caesar sta spiegando gli effetti degli aghi inseguitori e ce lo indica. E' tagliato a meta'. Le telecamere fanno un giro veloce sulle condizioni degli altri tributi ma poi si posano costantemente su Katniss e Peeta. Lei dorme tranquilla mentre la pomata fa effetto sul polpaccio. Peeta invece la fissa senza stancarsi mai. Ha preferito montare la guardia per primo. Si prende il viso nelle mani e sospira il nome di quella ragazza.

Lo sento quasi accanto a me che mi sussurra:- Faro' di tutto per salvarla e portarla a casa-



Stranamente sono riuscito a dormire tutto la notte. Forse ero troppo stanco per pensare e cercare una soluzione.

Scendo al piano di sotto molto presto per preparare la colazione. Oggi la panetteria restera' chiusa..e' domenica. E' passata una settimana esatta dalla mietitura, eppure mi sembra un'eternita'.

Sento l'inno e mi precipito nel salotto abbandonando le fette di pane mezze imburrate.

La ferita di Katniss e' totalmente guarita e adesso sta completando il lavoro di ieri. I Favoriti non si sono accorti di niente visto che si stanno svegliando proprio in questo momento. Il coltello finisce di tagliare e lei lo spinge lontano da se. Mi rendo conto di trattenere il fiato ma non faccio niente per riprendere fiato. Neanche Capitol City ha commenti da fare finche' l'alveare colpisce terra. A questo punto si scatena il caos. I Favoriti iniziano a urlare. Peeta abbandona tutto e corre via del tutto impreparato. Viene punto solo una volta e raggiunge il lago. Anche altri arrivano. Si sciacqua velocemente la ferita e corre di nuovo indietro.

Katniss e' stata punta diverse volte e adesso in preda ad allucinazioni che noi non possiamo scorgere, sta cercando di sfilare l'arco e le frecce al cadavere di Lux. Afferra le armi ma resta ferma ed e' proprio in questo momento che arriva Peeta.

-Cosa ci fai ancora qui? Sei pazza? Alzati!Alzati! Corri!Corri!- la incita mentre Cato arriva alle sue spalle.

Oddio no...nononononono, riesco a pensare solo questo. Sta morendo.

-Dovevamo immaginarlo tutti che stessi cercando di proteggere la bella ragazza in fiamme. Beh Ragazzo Innamorato dille addio perche' prima uccidero' te e poi lei. Me la terro' per ultima per dessert- dice Cato ridacchiando nonostante qualche incertezza dovuta credo al veleno degli aghi inseguitori.

Peeta sorride tristemente, afferra il coltello e si getta su di lui. Lo ferisce ripetutamente ma mai mortalmente mentre Cato, in un solo colpo, afferra la spada e gli perfora la coscia.

Peeta urla dal dolore e cada a terra mentre il sangue inizia a sgorgare.

Cato si butta addosso a lui ma Peeta, nonostante la ferita, prende al volo una pietra e gliela sbatte sul capo. Non l'ha ucciso ma l'ha fatto svenire.

Stringendo il coltello e i denti,Peeta si allontana il piu' velocemente possibile mentre una sci a di sangue si forma dietro di lui.

Ho ripreso a respirare.

E' ferito ma vivo, mi ripeto.

Mi volto e vedo Marlene dietro di me con il volto rigato da lacrime silenziose.





  
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