27/12/2014
4 recensioniTi scatterò una foto
- Tiziano Ferro -
- Tiziano Ferro -
Ricorderò e comunque anche se non vorrai
Ti sposerò perché non te l' ho detto mai
Come fa male cercare, trovarti poco dopo
E nell' ansia che ti perdo ti scatterò una foto…
Ti scatterò una foto…
Vedo scendere le tue lacrime copiose fino a solcare le tue guance divenute di un rosso in contrasto con la tua pelle nivea.
Mi sento male, scoprire della mia relazione con Kirino non ti ha fatto bene.
Sono a conoscenza di ciò che provi per me e, credimi, mi sento un mostro sapendo di averti ferita.
Inizi ad allontanarti muovendo dei passi leggeri sulla soffice neve che imbianca le strade della città lasciandomi solo, ti osservo per qualche minuto allontanarti e poi me ne vado pure io nella direzione opposta.
Oltrepasso il cancello di casa mia e inizio a correre diretto nella mia stanza per poi buttarmi sul letto e iniziare a fissare il soffitto. E' da qualche tempo che io e Kirino ci siamo messi insieme, ma non avrei mai pensato di rovinarti così il Natale.
Il mio telefono inizia a squillare e quando rispondo sento la voce allegra di Ranmaru. << Come l'ha presa? >> mi chiede arrivando subito al sodo << Non molto bene. A quanto pare i sentimenti che provava per me erano davvero significativi per lei. Ranmaru, mi sento un peso addosso... >> il mio ragazzo se ne sta in silenzio per qualche minuto << Che ne dici se questo pomeriggio ci vediamo al campo al fiume? >> accetto volentieri l'invito, magari vedere Ranmaru mi potrà aiutare a dimenticare l'accaduto. Dopo aver salutato il mio fidanzato non accenno ad avere la minima voglia di suonare il piano, così mi stendo meglio sul comodo letto matrimoniale della mia stanza e inizio a pensare a te.
Ricorderò e comunque e so che non vorrai
Ti chiamerò perché tanto non risponderai
Come fa ridere adesso pensarti come a un gioco
E capendo che ti ho perso
Ti scatto un' altra foto
Akane Yamana. Una ragazza patita della fotografia e di me...in fondo hai dei sentimenti fragili, questo lo capisco...
Mi scattavi foto in continuazione durate le partite e gli allenamenti, mi volevi bene.
Guardo un’ultima volta il mio telefono e guardo le diverse tue chiamate a cui non ho mai risposto. Sei sempre stata forte e non ti sei mai arresa nonostante non ti accettassi o ti ignorassi.
Pensavo lo facessi per gioco, magari volevi farmi arrabbiare, non so. Anche se ho capito solo da poco il vero significato delle tue continue fotografie: non mi volevi dimenticare perchè mi amavi.
E riconobbi il tuo sguardo in quello di un passante
Ma pure avendoti qui ti sentirei distante
Cosa può significare sentirsi piccolo
Quando sei il più grande sogno il più grande incubo
Ma pure avendoti qui ti sentirei distante
Cosa può significare sentirsi piccolo
Quando sei il più grande sogno il più grande incubo
Se prima mi amavi ora credo di essere diventato il tuo peggior incubo, anche se credo di essere diventato pure il mio.
Mi sento un mostro, una persona sporca e senza cuore per non aver mai pensato a te, per averti ignorata.
Cammino silenzioso, con le mani in tasca ascoltando il rumore che fa la neve bianca e soffice sotto i miei passi.
Continuo a fissare un punto indeterminato del paesaggio imbiancato e raggiungo il campo al fiume dove vedo il mio fidanzato appoggiato al tronco di un albero ad aspettarmi << E'da tanto che sei qui? >> gli chiedo io credendo di essere in ritardo << No, ero io in anticipo... >> mi risponde, anche se mi sembra un po' perso anche se non decido indagare oltre. Mi avvicino a lui e mi perdo nelle sue iridi cristalline per poi essere riportato alla realtà dalla sua stessa voce, anche se non sembra essere la stessa, mi sembra... triste. << Senti Takuto, venendo qui ho incontrato Akane e ad essere sincero mi sembrava scossa. Ho capito subito che è rimasta male nel venire a sapere di noi due... >> lo guardo incuriosito pregandolo di andare avanti in quanto non capisco a dove voglia arrivare << E' sempre stata dolce con te, premurosa, ha saputo volerti bene anche se non la notavi, ma lei non si è mai data per vinta. Quindi Shindou... >> noto che una lacrima inizia a scendere dagli occhi cristallini di Ranmaru, dopo qualche minuto le lacrime continuano a scendere, ma si fa faorza e cerca di continuare sorridendomi << Quindi Shindou, ti prego, fammi il più bel regalo di Natale e corri da lei. Io non mi merito il tuo amore senza aver fatto tanto quanto lei per meritarmelo... >>.
Rimango pietrificato all'udire quelle parole << R-Ran... dici sul serio? >> chiedo con gli occhi spalancati, lui mi sorride dolcemente e mi sussurra un << Sì, avanti, ti sta aspettando... >>. La mia dote di frignone della squadra è ormai nota e non ci vuole molto prima che i miei occhi si facciano lucidi. Inizio a piangere.
Do un bacio sulle labbra al rosato per salutarlo, per chiudere quella storia che era nata ed inizio ad incamminarmi lentamente.
Mi sento un mostro, una persona sporca e senza cuore per non aver mai pensato a te, per averti ignorata.
Cammino silenzioso, con le mani in tasca ascoltando il rumore che fa la neve bianca e soffice sotto i miei passi.
Continuo a fissare un punto indeterminato del paesaggio imbiancato e raggiungo il campo al fiume dove vedo il mio fidanzato appoggiato al tronco di un albero ad aspettarmi << E'da tanto che sei qui? >> gli chiedo io credendo di essere in ritardo << No, ero io in anticipo... >> mi risponde, anche se mi sembra un po' perso anche se non decido indagare oltre. Mi avvicino a lui e mi perdo nelle sue iridi cristalline per poi essere riportato alla realtà dalla sua stessa voce, anche se non sembra essere la stessa, mi sembra... triste. << Senti Takuto, venendo qui ho incontrato Akane e ad essere sincero mi sembrava scossa. Ho capito subito che è rimasta male nel venire a sapere di noi due... >> lo guardo incuriosito pregandolo di andare avanti in quanto non capisco a dove voglia arrivare << E' sempre stata dolce con te, premurosa, ha saputo volerti bene anche se non la notavi, ma lei non si è mai data per vinta. Quindi Shindou... >> noto che una lacrima inizia a scendere dagli occhi cristallini di Ranmaru, dopo qualche minuto le lacrime continuano a scendere, ma si fa faorza e cerca di continuare sorridendomi << Quindi Shindou, ti prego, fammi il più bel regalo di Natale e corri da lei. Io non mi merito il tuo amore senza aver fatto tanto quanto lei per meritarmelo... >>.
Rimango pietrificato all'udire quelle parole << R-Ran... dici sul serio? >> chiedo con gli occhi spalancati, lui mi sorride dolcemente e mi sussurra un << Sì, avanti, ti sta aspettando... >>. La mia dote di frignone della squadra è ormai nota e non ci vuole molto prima che i miei occhi si facciano lucidi. Inizio a piangere.
Do un bacio sulle labbra al rosato per salutarlo, per chiudere quella storia che era nata ed inizio ad incamminarmi lentamente.
Non basta più il ricordo
Ora voglio il tuo ritorno…
E sarà bellissimo
Perché gioia e dolore han lo stesso sapore
Lo stesso sapore con te
Io Vorrei soltanto che la notte ora velocemente andasse
E tutto ciò che hai di me di colpo non tornasse
E voglio amore tutte le attenzioni che sai dare
E voglio indifferenza semmai mi vorrai ferire
E voglio indifferenza semmai mi vorrai ferire…
Ora voglio il tuo ritorno…
E sarà bellissimo
Perché gioia e dolore han lo stesso sapore
Lo stesso sapore con te
Io Vorrei soltanto che la notte ora velocemente andasse
E tutto ciò che hai di me di colpo non tornasse
E voglio amore tutte le attenzioni che sai dare
E voglio indifferenza semmai mi vorrai ferire
E voglio indifferenza semmai mi vorrai ferire…
Dopo aver camminato per qualche minuto ti vedo.
Hai gli occhi gonfi e rossi, segno che hai davvero sofferto per me ed ecco un'altra fitta al cuore. Senso di colpa?
Non lo so, so solo che ora devo chiederti scusa. Scusa per non averti mai guardata, per non averti mai ascoltata, scusa per averti ignorata.
Tremi, non sei molto coperta ma sembra che il freddo sia un modo per non farti sentire il dolore che provi.
Così decido di avvicinarmi alla panchina di legno dipinta di turchese sulla quale sei seduta e ti copro con la mia sciarpa rosso mattone. Mi siedo accanto a te su quella panchina di legno color turchese e ti volti. Mi guardi, il tuo sguardo è un misto tra la gioia nell'avermi visto e la rabbia che provi nei miei confronti << Cosa vuoi Shindou? >> mi chiedi in tono scocciato fisso i miei occhi color caffè nelle tue iridi color lavanda e mi ci perdo << Akane... ho capito di aver sbagliato. Mi sono sentito male, non avrei mai voluto offenderti e solo ora sono riuscito a capire ciò che provo per te. Ho sempre dato ascolto al cervello e non al cuore. Ho sempre pensato a Kirino e non ho mai notato i tuoi veri sentimenti per me... scusa, sono stato un baka! >> inizi ad avvampare e poi mi guardi scioccata non riesci a spiccicare parola, sei come pietrificata così ti porgo la mano sorridendoti gentilmente, l'afferri e ti porto a fare una passeggiata anche se nessuno di noi due ha intenzione di parlare...
Siamo seduti su una panchina verde pino ormai quasi coperta interamente dalla neve, una leggera brezza fredda inizia a soffiare e a scompigliarmi i capelli color cioccolato. Sono contento del tuo perdono, mi sento l'anima in pace e stare vicino a te, al tuo fianco mi fa star bene. Alzo lo sguardo al cielo sospirando e appeso ad un ramo dell'albero sotto il quale siamo seduti noto un ramoscello di vischio. << Akane, guarda sopra la tua testa! >> ti dico indicandoti un determinato punto della pianta, vedo che pure tu lo noti e quando ti volti verso di me non ti do il tempo di parlare. Azzero le nostre distanze e ti do un casto bacio a fior di labbra, ti sento sussultare, riesco a percepire la gioia che provi.
Le tue labbra sanno di fragola, un aroma dolce, ma sanno anche di salato, come le sensazioni che ti avevo fatto provare a causa della mia superficialità, capisco che gioia e dolore hanno lo stesso sapore, il tuo.
Hai gli occhi gonfi e rossi, segno che hai davvero sofferto per me ed ecco un'altra fitta al cuore. Senso di colpa?
Non lo so, so solo che ora devo chiederti scusa. Scusa per non averti mai guardata, per non averti mai ascoltata, scusa per averti ignorata.
Tremi, non sei molto coperta ma sembra che il freddo sia un modo per non farti sentire il dolore che provi.
Così decido di avvicinarmi alla panchina di legno dipinta di turchese sulla quale sei seduta e ti copro con la mia sciarpa rosso mattone. Mi siedo accanto a te su quella panchina di legno color turchese e ti volti. Mi guardi, il tuo sguardo è un misto tra la gioia nell'avermi visto e la rabbia che provi nei miei confronti << Cosa vuoi Shindou? >> mi chiedi in tono scocciato fisso i miei occhi color caffè nelle tue iridi color lavanda e mi ci perdo << Akane... ho capito di aver sbagliato. Mi sono sentito male, non avrei mai voluto offenderti e solo ora sono riuscito a capire ciò che provo per te. Ho sempre dato ascolto al cervello e non al cuore. Ho sempre pensato a Kirino e non ho mai notato i tuoi veri sentimenti per me... scusa, sono stato un baka! >> inizi ad avvampare e poi mi guardi scioccata non riesci a spiccicare parola, sei come pietrificata così ti porgo la mano sorridendoti gentilmente, l'afferri e ti porto a fare una passeggiata anche se nessuno di noi due ha intenzione di parlare...
Siamo seduti su una panchina verde pino ormai quasi coperta interamente dalla neve, una leggera brezza fredda inizia a soffiare e a scompigliarmi i capelli color cioccolato. Sono contento del tuo perdono, mi sento l'anima in pace e stare vicino a te, al tuo fianco mi fa star bene. Alzo lo sguardo al cielo sospirando e appeso ad un ramo dell'albero sotto il quale siamo seduti noto un ramoscello di vischio. << Akane, guarda sopra la tua testa! >> ti dico indicandoti un determinato punto della pianta, vedo che pure tu lo noti e quando ti volti verso di me non ti do il tempo di parlare. Azzero le nostre distanze e ti do un casto bacio a fior di labbra, ti sento sussultare, riesco a percepire la gioia che provi.
Le tue labbra sanno di fragola, un aroma dolce, ma sanno anche di salato, come le sensazioni che ti avevo fatto provare a causa della mia superficialità, capisco che gioia e dolore hanno lo stesso sapore, il tuo.
...Ti amo Akane, ed ora non dovrai più scattare foto per evitare di dimenticarmi perchè sarò sempre al tuo fianco...
Angolo della neve! 。◕‿◕。
Ecco qui la vostra folle scrittrice che riesce solo ora a pubblicare la shot di Natale! .-.
No, allora.... per Natale avevo in mente di fare solo la raccolta.
Ma mentre ascoltavo una canzone di Tizianino caVo (appunto "Ti scatterò una foto") mi è venuta in mente Akane e quindi mi son detta "Perchè non scrivere una ShinAka?" .
Quindi eccomi qui! ^^
Ringrazio Beta senpai, la mia sorellona, per avermi fatto innamorare di Tiziano Ferro e per aver scelto personalmente l'immy alla fine! =)
Ora chiedo scusa ma devo proprio scappare!! D:
Fatemi sapere tutto tramite recensione, mi raccomando! ;)
Ora corro subito in giardino che qui nevica!! YEEEEEEEEEE!!
Ci si vede,
-La folle e altamente demente Chiara ChannA :3
P.S. Secondo voi devo inserire l'avertimento OOC?? Non l'ho messo perchè non ero certa di doverlo mettere.