Giochi di Ruolo > Dolce Flirt
Segui la storia  |       
Autore: cuore di carta    27/12/2014    5 recensioni
Gwendolyn è una ragazza di sedici anni fisicamente nella norma, ama leggere e guardare film strappalacrime in compagnia della sua migliore amica Audrey Hepburn, una yorkshire. Ma non tutto è come sembra. Dall'età di nove anni soffre di una grave malattia che le ha impedito di vivere una normale vita, ed è proprio a causa di questo male che è costretta a trasferirsi nella grande città di Londra. La sua sola preoccupazione è quella di non far soffrire chi le sta intorno allontanando chiunque possa avvicinarsi al suo essere così distruttiva. Ma qualcosa cambierà, nel momento per lei più difficile, dove quel poco di felicità rimasta verrà messa a dura prova, avrà al suo fianco una piccola luce che la aiuterà regalandole un po' di quella vita che non ha mai potuto godere.
Riuscirà ad aprirsi mostrandosi in tutta la sua bellezza?
Ha messo un lucchetto nel suo cuore, chi sarà in grado di aprirlo?
A chiunque decida di immergersi nelle pagine della mia storia: buona lettura!
Tratto dalla storia.
[...] Vuoi sapere cosa sei Gwendolyn? Sei la debole e fragile margherita fiorita in un campo di rose rosse, così tanto invisibile, così tanto spettacolare.
COMPLETA.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Castiel, Dolcetta, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Salta! E mentre cadi lascia che ti spuntino le ali.

-Ray Bradbury.

CAPITOLO SETTE.

Corro verso di lui, gettando la mia borsa e il cappotto dove capita, ho un solo pensiero, quello di raggiungerlo. Lysandro è dietro di me, preoccupatissimo. Adesso siamo entrambi accanto a Castiel, l'amico lo chiama dandogli leggeri schiaffi sul volto, mi sento davvero inutile in questo momento, il Rosso, dopo poco, sbatte gli occhi, farfugliando, e subito Lysandro si rilassa.
-Gwen, non è che mi aiuti a portarlo sù? - Mi chiede.
-Certo - rispondo.
Anche se non sono mai stata una ragazza con chissà quale forza fisica.
-Dai amico, andiamo a dormire. - Dice Lysandro a Castiel, visibilmente ubriaco e distrutto.
Gli tolgo la bottiglia e la rivista che tiene ancora strette nelle sue mani, posandole sul tavolino di vetro davanti il divano. 
-Prendilo dall'altro lato - Mi fa un cenno verso spalla destra, mentre lui lo carica da quella sinistra.
Faccio passare il suo braccio intorno al mio collo, adesso lo sorreggo anche io, ha poca stabilità, inoltre emana una gran puzza d'alcol. Piano piano raggiungiamo le scale. Ogni scalino è un'agonia, Castiel non fa altro che lamentarsi e imprecare e, come se non bastasse, le sue gambe smettono di sorreggerlo, facendolo cadere così tante volte durante la salita che ho perso il conto, ma ogni volta che notiamo il nostro amico iniziare a diventare pesante, io e Lysandro siamo pronti a sorreggerlo ed a portarlo di peso, contando solo sulle nostre forze e sussurrandogli parole confortevoli. Dopo un'infinità di tempo, arriviamo in camera, e con delicatezza appoggiamo Castiel sul suo letto. A me e Lysandro esce un sospiro di sollievo, mamma mia se è pesante, mi sento così stanca, il mio corpo non è più adatto a queste imprese. Vedo Castiel rannicchiarsi e tremare, deve sentire freddo, noto sulla sedia della scrivania un plaid azzurro, lo prendo e lo uso per coprirlo. Mi siedo accanto a lui, scostandogli i capelli dal volto e accarezzandolo, sembra così indifeso... mi avvicino al suo orecchio.
-Cosa volevi dire, Castiel? - sussurro, non voglio farmi sentire da Lysandro, che se ne sta comodamente seduto sul divano della stanza a cercare qualcosa sul cellulare.
Castiel non risponde, e continua a dormire tranquillamente. Ma io voglio una risposta alla mia domanda. Cosa significa ciò che ha detto? Chi è lei? La ragazza che ti ha ferito? Non riesco a capire cosa provo in questo momento, nel mio stomaco rigirano tante di quelle emozioni che ne riesco a cogliere solo alcune : rabbia e delusione, e mi sento anche un po' offesa. Credevo in qualcosa di sbagliato, di inesistente. Mi sono fatta prendere dall'emozione del momento, senza pensare che magari lui non ha mai dimenticato la sua ex ragazza.
Sono lacrime quelle che sento voler uscire? Sì, sono proprio loro.
Sono sempre stata una gran curiosa, fin da piccola il vocabolario è stato il mio migliore amico, ogni nuova parola che sentivo pronunciare la cercavo immediatamente, scoprendo significati sempre più vari. Non ricordo di aver mai guardato la televisione senza un dizionario a portata di mano. Un giorno caddi dalla bicicletta, e piansi, non capivo il motivo del perché uscisse dell'acqua dagli occhi, quindi presi il mio vocabolario e cercai "Lacrima"  (Non che non avessi mai pianto fino a quel giorno, ma ancora non avevo scoperto il dizionario).
Trovai una definizione che posso riassumere così.
"UMORE CHE STILLA DAGLI OCCHI, SPECIALMENTE COME ESPRESSIONE DI UN DOLORE FISICO O MORALE."
Il dolore che provai allora era fisico. Il dolore che provo adesso è nuovo.
Sì, sto soffrendo moralmente, sto soffrendo perché stavo iniziando a provare qualcosa per Castiel, sto soffrendo perché per lui non è lo stesso, sto soffrendo e basta.
-Gwen io scendo a prendere un bicchiere d'acqua, vieni con me? - Mi domanda Lysandro.
Mi asciugo velocemente le lacrime con il palmo della mano, non deve vedermi piangere, non l'ho mai permesso a nessuno.
-Sì, tu vai, ora io vengo. - Rispondo.
Mi fa un cenno con la testa e lo vedo uscire dalla porta.
Mi guardo intorno, la camera di Castiel non è come credevo. E' molto ordinata, tutto al posto giusto con qualche CD sparso qua e là. Le pareti sono di un giallo intenso, o così sembrano nel buio che ricopre la stanza, illuminata solo dalla luce del piccolo lampione,posto sulla strada,che entra debole dalla finestra. Il letto si trova al centro della camera, di fronte si trova un televisore, e accanto, una piccola libreria piena di riviste di musica. Mi alzo delicatamente dal letto e ne prendo una, mi siedo alla scrivania ed accendo la piccola abat-jour posta sopra. La rivista si chiama Music&Co risale a circa un anno fa, ed è locale. La apro ed inizio a sfogliarla velocemente, alla ricerca di qualcosa di interessante, poi trovo una pagina segnata, dove all'interno si trova un articolo sugli Why, dal titolo "un Piccolo, ma Promettente gruppo" Inizio a leggere.

"Un bel concerto quello di ieri sera, ottima performance degli Why. Non li ho mai visti così carichi, Debrah Savion, la bellissima mora del gruppo, perfetta insieme a Lysandro Laurentis, il misterioso rubacuori, sicuramente per la sua voce, ma anche per il suo aspetto fisico, per nulla indifferente. Un grande applauso va fatto anche ai musicisti, che si sono rivelati formidabili: Castiel Smith il ribelle, Kentin Cole il dolce e Armin Pauli, il mio amato Armin Pauli. Ottimi i costumi con cui si sono esibiti, e per questo dobbiamo ringraziare Rosalya Dugs, la ragazza che tutti sognano, ma che appartiene solamente ad Leigh Laurentis (il fratello maggiore di Lysandro, ricordate?). A fine serata sono riuscita ad intervistarli, purtroppo il tempo era poco."
 
INTERVISTA A DEBRAH.
"Ciao Debrah, posso rubarti due minuti?"
"Certo Porcia."
"Fammi dire che sei stata bravissima, come credi sia andata la serata?"
"Molto bene, io e miei amici ci siamo diverititi tanto."
"Amici? Andiamo lo sappiamo tutti che tra te e il chitarrista c'è del tenero!"
"Si questo è vero, io e Castiel stiamo insieme già da un po' "
"Ma questo è fantastico, Raccontaci di più!"
"Non c'è nulla da sapere, è il mio tesoro."
"Oh, che sei dolce! Nient'altro da aggiungere sulla vostra storia?
"Magari lui vi dirà di più, io vi dico solo che dureremo per sempre."

INTERVISTA A LYSANDRO.
"Lysandro, sei stato grande stasera!"
"Ti ringrazio, Porcia."
"Bellissime anche le canzoni, dai dimmi la verità, chi è la tua musa ispiratrice?"
"Oh, non ho nessuna musa, scrivo ciò che mi viene dal cuore, guardandomi intorno." 
"Non può essere che un ragazzo così bello, non ha una fidanzata!"
"Bhé, non ne ho, è la verità."
"E non c'è nessuna che ti piace?" 
"No Porcia."
"Capisco, almeno le tue fan saranno felici di questa notizia."
"Ah colgo l'occasione per ringraziarle tutte"
"Che carino che sei Lysandro!"
"Meglio che vada, non trovo il più il mio quaderno"

INTERVISTA A CASTIEL.

"Ehy ragazzo ribelle, grande serata, vero?!"
"Grandissima"
"Siete stati tutti veramente bravi. Hai un rapporto speciale con la chitarra non è così?"
"Certo, è la mia bambina"
"E Debrah Savion chi è invece?"
"Dove vuoi arrivare?"
"Debrah ha rivelato la vostra relazione."
"Lo sapevo!"
"Andiamo non ti arrabbiare, cos'hai da dirci su di lei?"
"Nulla"
"Davvero? Mmm, cosa provi per lei?"
"Non credo siano affari tuoi"
"Invece sì! Sono davvero felice di questa notizia! Ora voglio sapere cosa provi per lei: LA AMI?
"Ripeto che non ti riguarda."
"Non me ne vado di qui finchè non mi rispondi!"
"Sì"
"Sì cosa?"
"La amo"

INTERVISTA AD ARMIN.

"Armin, il Re della tastiera! Ti piace se ti chiamo così?"
"Non mi lamento Porcia"
"Cosa provi in questo momento?"
"Sono molto felice, anche se prima del concerto ero entrato nel panico più assoluto! Ti è mai capitato?"
"Certo, io tendo a paralizzarmi in quei momenti."
"Sei fortunata! Io inizio a correre in circolo con la pipì che tenta di uscire. Sono stato in bagno 10 volte prima del concerto."
"Ahahah, Armin sei unico! Che rimanga tra noi, tu sei il mio preferito"
"Grazie per questa tua rivelazione, la terrò sempre nel mio cuore, e tranquilla, non dirò niente a nessuno!"
"Dimmi la verità Armin, sei single?"
"Assolutamente no"
"Cosa?! Così mi spezzi il cuore! E chi sarebbe questa ragazza?"
"Si chiama Penelope, ed è la mia amata tastiera"
"Oh mio Dio! Mi hai fatto prendere un colpo! Adesso, però, sono gelosa di una tastiera... ho ancora qualche possibilità?"
"Certo Porcia, dopo Penelope sei tu la mia preferita"

INTERVISTA A KENTIN.

"Molti ti chiamano Kentin il dolce, posso chiamarti anch'io così?"
"Non credo di essere proprio il ragazzo più dolce del mondo, ma se ci tieni"
"Perché?"
"Io penso che tutti possiamo essere gentili e dolci se vogliamo, ma nessuno lo è sempre. Così anch'io, non sono perfetto"
"E' un bel modo di pensarla"
"Grazie"
"Allora ti chiamo solo Kentin?"
"Preferisco"
"Benissimo, allora, com'è nata la tua passione per la batteria?"
"Fin da piccolo suonavo la batteria di mio padre lui è un grande, la sa suonare veramente bene, ma dovevi sentirmi, non riuscivo a mettere due note intonate insieme. Ma con costanza e dedizione sono arrivato fin qui, solo grazie a lui."
"Immagino sia fiero di te."
"Sì, ed io sono fiero di lui"
"E perché?"
"Segreto!"
"Uffa, e va bene. Per quanto riguarda l'amore?"
"Sono innamorato, sì, da tanto."
"E di chi?!"
"Segreto!"

FINE INTERVISTE.


Le piccole interviste finiscono qui, non sono riuscita a parlare con Rosalya Dugs poiché è uscita subito con il suo amato Leigh.
Riparleremo sicuramente degli Why, Alexy Pauli, il loro manager, nonché fratello gemello di Armin, e mio futuro cognato, ha rivelato che hanno in programma parecchi concerti!
Non mi resta che salutarvi, al prossimo articolo! 
PORCIA.
P.S
Non credete che Castiel e Debrah formino una bella coppia? Tifo per loro, 
anche se io e Armin siamo molto meglio.

Chiudo la rivista, e capisco molte più cose adesso. Debrah, è lo stesso nome che ha pronunciato Castiel quando parlava con Lysandro, non sapendo che io li ascoltassi. Castiel è ancora innamorato di lei. Torno a sedermi accanto a lui, mi piace osservare le persone dormire, e mi piace guardare Castiel dormire. Senza che me accorgessi torno ad accarezzarlo, credo si sia accorto di questo contatto, apre poco gli occhi.
-Chi sei? - farfuglia.
-Castiel, tranquillo, sono io Gwendolyn. - Rispondo, senza togliere le mie mani dai suoi capelli.
-Gwendolyn? La strana piccola Noce che si vede i cartoni animati stupidi?- 
-Sì, proprio lei. -
-E' simpatica, va bene se c'è lei qui con me -
-E non se ne va - 
-Se ne andrà -
-Perché? -
-Perché tutti se ne vanno. -
-Lei non è tutti -
-Mi piace per questo. -
-E Debrah? Chi è per te? - 
-Debrah? Mi ha lasciato solo, è andata via, lei è molto diversa da Gwendolyn-
Il mio telefono inizia a suonare, è mezzanotte passata. Mia madre mi informa che si trova fuori casa di Castiel. 
-Castiel devo andare - 
-Chi deve andare? - 
-Gwendolyn - 
-No, dille di restare un po' -
-Torna domani, promesso. - 
Gli do un dolce bacio sulla guancia ed esco, prendo le mie cose, saluto Lysandro e vado via. Domani tornerò da Castiel.
*** Mi trovo già sulla strada per andare a scuola quando ricevo un messaggio,
"Cos'è successo ieri?" E' Castiel.
"Vieni a scuola?" Domando.
"No" Risponde.
"Sto arrivando." Invio.
E' la primissima volta che salto la scuola, sono emozionata e ansiosa al tempo stesso, ricordo dove si trova la casa di Castiel, ed è un miracolo per me, arrivo in 10 minuti. Suono e Castiel mi viene ad aprire la porta. Involontariamente lo abbraccio. Lui sembra prima titubante, poi ricambia.
-Perché tutto questo affetto? - Domanda, staccandosi da me.
-Ne avevo voglia - Rispondo.
-Lo sai che stai saltando la scuola vero? - Chiede.
-Sono una ribelle, che posso farci? - Mi guarda in modo strano.
-Sì... una ribelle che guarda Pola Sorella Lupo. - Dice.
-Koda fratello Orso. - Lo correggo. -Come stai oggi? -
-Mi fa ancora male la testa - dice toccandosi il capo. -Ma cosa è successo? Non ricordo nulla. -
-Non te l'ha detto Lysandro? - Domando.
-Mi ha detto che c'eravate solo voi due con me, poi è andato a scuola e non l'ho sentito più. - Dice.
-Fino a dove ricordi? - Domando.
-Ricordo di aver bevuto, perché... ho letto una cosa, poi ho sentito il campanello, eri tu, ho detto qualcosa e poi buio. -
-Si è andata così, poi io e Lysandro ti abbiamo portato in camera tua, sei pesantissimo! E sono rimasta un po' con te. -
-Sono i muscoli che sono pesanti. - Ribatte.
-Sì certo Cass. - Dico.
Per un po' non parla nessuno.
-Facciamo un gioco. - Dice di punto in bianco.
-Un gioco? - Domando.
-Sì, tu mi dici un segreto di te e io uno di me. - Dice - Ci stai? - Mi chiede.
-Okay. Chi inizia? - 
-Tu, Gwen. - 
-Sono aracnofobica, vai tu -
-Ricordo cosa ti ho detto ieri, vai tu -
-Lo ricordo anche io-
-Ieri ho scoperto che la mia ex ragazza, nonché vecchia voce femminile della mia band, ha trovato un altro gruppo, ed è felicemente fidanzata, io invece sono qui a soffrire per lei, poi ieri ho visto te, e non so perché ho detto quello che ho detto, vai tu -
-Non sono mai stata innamorata di nessuno, vai tu -
-Quando Demon sta male, sto male anche io, vai tu -
-Mi piaci, vai tu -
-Provo qualcosa per te Gwen, ma non so cos'è -
-Ho voglia di baciarti, Castiel -
-Anche io -
In quel momento le nostre labbra si sono incontrate in un debole e fragile bacio. Non è stato uno di quei baci appassionati da film, ma è comunque speciale, ricco di felicità e tristezza allo stesso tempo. Torno in me e capisco cosa ho fatto. Glielo devo dire, e lo farò adesso. 
-Castiel, sto male. -
-Cos'hai? -
-Lo so già da un po' -
-Cosa sai? -
Le lacrime cercano di uscire, ma le tengo dentro.
-Non lo sa nessuno -
-Vuoi dirmelo o devo indovinare? - 
-Sto morendo, Castiel. - dico tutto d'un fiato - ho un cancro al fegato.
  
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Giochi di Ruolo > Dolce Flirt / Vai alla pagina dell'autore: cuore di carta