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Autore: Watson_AssKicker    28/12/2014    4 recensioni
Mi sveglio presto, come tutte le mattine. Il suono martellante della sveglia non mi da tregua, sono confusa e stranamente ricordo poco niente del giorno precedente. Ad un certo punto tutto è così strano, così diverso. Il mio letto. Dove diamine è il mio letto? E cos'è questo posto? Oh no. Ora inizio a ricordare. Ricordo tutto. Nella mia mente tra i mille pensieri a cui potrei pensare in questo istante solo uno mi assale: perchè cavolo proprio io dovevo essere colpita da un aereo trasportante non so che, rimanerne indenne e poco dopo perdere il controllo distruggendo mezza città?!
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi sveglio presto, come tutte le mattine. Il suono martellante della sveglia non mi dà tregua, sono confusa e stranamente ricordo poco o niente del giorno precedente. Ad un certo punto tutto è così strano, così diverso. Il mio letto. Dove diamine è il mio letto? E cos'è questo posto? Oh no. Ora inizio a ricordare. Ricordo tutto. Nella mia mente tra i mille pensieri a cui potrei pensare in questo istante solo uno mi assale: perchè cavolo proprio io dovevo essere colpita da un aereo trasportante non so che, rimanerne indenne e poco dopo perdere il controllo distruggendo mezza città?!
24 ORE PRIMA
Sono stanca, ieri sera sono andata a letto tardi per finire quel maledetto compito sui “Promessi Sposi”, Dio quanto odio quella prof. Nonostante il sonno devo alzarmi e quella dannata sveglia me lo ricorda alla perfezione.
Cerco di fare il più in fretta possibile e come tutte le mattine, anche questa volta arrivo puntuale davanti alla fermata del bus. Nonostante sia stracolmo riesco ad entrare e guardando tutte queste persone accalcate l’una contro l’altra non riesco a smettere di domandarmi a cosa stiano pensando. Ognuno di questi individui da fuori sembra una comunissima persona come le altre, ma come noi ognuno di loro è una piccola vita pulsante con chissà quali mille caratteristiche e sfaccettature della loro anima. Credo che la gente, vedendo la folla solo come un mucchio di persone, si dimentichi di ciò.
Proprio mentre sono intenta ad incespicarmi in ragionamenti ancora più contorti ecco che il bus si ferma.
Si è rotto. Nel bel mezzo della strada. E io adesso come ci arrivo a scuola?! Il controllore ci fa scendere e ci fa aspettare lì finchè non arriva un altro autobus che ci prende e ci porta. Ovviamente a causa del guasto entro a scuola circa un’ora dopo l’appello. Logicamente la “simpaticissima” prof che odio con tutto il cuore non si  risparmia di dirmi: “ Veronica ti sembra questa l’ora di arrivare? Non mi interessa se l’autobus si è rotto, ti dovevi svegliare prima! Alla mia età non esisteva arrivare in ritardo!”.  Davvero una bella giornata insomma! Le ore scolastiche vanno avanti e questo maledetto giorno non fa che peggiorare: prima prendo cinque in matematica, poi quel ragazzo che mi piace  mi fa uno sgambetto e per poco non distruggo gli occhiali, infine si mette pure a piovere e con me non c’è nessuna amica che prende il mio stesso autobus.
Quindi sola, bagnata e col morale a pezzi entro nel bus, pieno di gente come sempre, e distraendomi un po’ leggo uno dei miei fumetti. Grazie a questi personaggi fantastici, ma che purtroppo non esistono, riesco a tirarmi un po’ su di morale. A volte vorrei possedere dei super poteri proprio come loro, vorrei che la mia vita fosse meno monotona di come lo è ora, ma poi ripenso a tutte le responsabilità che graverebbero su di me e quindi decido che è meglio che il mondo lo salvino solo i miei eroi su carta.
Scendo dal bus e inizio ad incamminarmi verso casa. Io abito in un quartiere fuori Roma e dove sto io, ci sono diversi grossi campi con ville qua e là e le strade non sono tutte asfaltate, compresa quella per arrivare a casa mia. Quindi anche questa volta, cammino come sempre tra questi grandi campi con pecore sparse un po’ ovunque. Strano. Sono quasi a metà strada e nonostante il cielo sia completamente scuro c’è una grossa luce in alto davanti a me. Inizio a sentire un frastuono sempre più forte e la luce si avvicina e diventa sempre più grande. Il mio battito cardiaco accellera e quasi senza pensarci inizio a correre verso casa. Il respiro è pesante e non riesco a pensare più a niente, ho solo paura. Terrore puro. E’ ciò che provo appena non riesco a distinguere più nessun rumore e quella enorme luce è ormai su di me.
Un rumore sordo, di schianto, di distruzione. Poi nulla.   Non vedo niente, non sento niente, non provo niente. Una vibrazione. Uno spasmo. Una forza primordiale dentro di me mai provata prima che mi fa alzare. Sollevare da terra. Vedo il fuoco, l’orrore e la morte. Vedo persone intorno a me che urlano e figure nere contenerle. Poi una rabbia mai provata prima mi assale, forse tutta quella reppressa in tutti questi anni. La gente grida ancora più forte e capisco il perché: sono a circa tre metri dal suolo. Non ho paura, non riesco a capire ciò che provo, ora mi sento strana, tutto quello che è intorno a me è alterato  e io non riesco più a capire nulla. Tutto ciò che vedo dopo è sangue, urla isteriche e cadaveri ovunque vado. Poi di colpo mi fermo, mi sento distrutta, tutte le energie abbandonano il mio corpo. Tutto quello che riesco a provare ora è freddo, un freddo che mi calma i nervi e mi addormenta. L’ultima cosa che vedo sono le figure nere.
   
 
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