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Autore: Figuringmyselfout    28/12/2014    1 recensioni
Tra tutte le figlie della famiglia principale degli Asakura proprio io dovevo essere scelta per sposalo.
Lui, che mi aveva rovinato la vita, ma che l'aveva anche trasformata in meglio….
Un matrimonio per creare un'alleanza con due persone che si odiano. Che cosa stupida…
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Madara Uchiha
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Ero stremata e Madara deve averlo notato perché mi mette una mano sulla schiena per sorreggermi “Sei in ritardo”

Mi sorrise con la sua solita ironia ma poi, guardandosi intorno divenne serio “Dove sono gli altri uomini?” “Dove, dici? Stanno tranquillamente dormendo. Quando gli ho detto che il villaggio stava per essere attaccato se ne sono beatamente infischiati. Soltanto i ragazzini si sono resi utili” Da dietro sentii gli uomini parlare tra loro “Ma quindi è stata Mari-sama a sconfiggerli tutti?” “È incredibile!” “Non c’è  da sorprendersi, Madara-sama non avrebbe mai sposato una debole.” Madara li zittì tutti e chiese a Izuna di convocare le mezze tacche mentre lui mi riaccompagnava in camera. Mi fece camminare fino all’angolo e, non appena fummo fuori dalla vista di tutti mi prese in braccio. E io gliene fui veramente grata. “Ti hanno ferita?” “Certo che no. Non sono una debole, sai,e se non fosse stato per il veleno, ora non avrei nessun problema.” Mi adagiò sul letto e andò in bagno. Sentii il rumore dell’acqua: riemerse con una bacinella e un panno. Si sedette accanto a me e mi tolse il kimono “Sono stata breva, eh? Ammettilo!” cominciò a pulirmi il viso e con non poca difficoltà lo ammise “Si, lo sei stata.” Ma cos- “Oh. Mio. Kami! Il grande Madara ha ammesso che sono stata brava!  Ho la vaga sensazione che quest’estate nevicherà” Si fermò per un momento e mi guardò dritta negli occhi “Non montarti la testa” “Ed ecco che ritorna il bisbetico”
Finisce di pulirmi il viso e porta via tutto “Riposa, quando ti sveglierai ti dovrò parlare” “Si capo!”  Se ne andò lasciandomi ai miei pensieri, nonostante fossi stanca c’era qualcosa che mi tormentava e non mi lasciava dormire. Avevo davvero un brutto presentimento.

-Sogno-
Un abete alto e rigoglioso in mezzo ad una radura. È tutto quello che c’è. Nonostante il vento batta forte l’albero non cade. È colpito da mille intemperie ma non si rompe. Un triste giorno un piccolo albero là vicino emana una misteriosa ombra nera che colpisce il potente abete. Piano, piano, la sua corteccia si secca e si stacca, perde gli aghi e non rimane nient’altro che un albero spoglio: tuttavia è ancora abbastanza forte per distruggere l’alberello che lo aveva ridotto così ma, non lo fa e aspetta con pazienza la sua fine.
-Fine del Sogno-

Mi sveglio di soprassalto. Madara dormiva accanto a me. Non mi era mai capitato di avere due sogni premonitori in così poco tempo…  Ma cosa potrà mai significare? Mentre cerco di capire la mano di Madara mi circonda le spalle e mi tira giù. Non so perché ma in questo momento mi sento così fragile… Mi abbraccio a lui cercando un qualsiasi tipo di sollievo e, francamente, il suo odore mi tranquillizza “Che ti prende?” “Ho fatto un altro sogno, e mi spaventa più del precedente.” Apre gli occhi e mi guarda “Non pensarci troppo: se una cosa deve accadere, accadrà” Aveva ragione, se non riesco a capire i miei sogni non c’è niente che possa fare. “Vai a farti una doccia, odori di morte. La colazione è fra un ora.” Avevo dormito un intero giorno… Mi lavai levando ogni traccia di dal mio corto e, mente stavo per prendere l’asciugamano, entra Madara “Ci stai mettendo troppo” cercai di sbrigarmi ma lui si levò i pantaloni e si diresse verso la doccia. Arrossii violentemente: nonostante lui mi abbia già vista nuda numerose volte, io non avevo mai visto lui. Si accorse del mio imbarazzo e, per peggiorare le cose, fa marcia indietro e mi sussurra all’orecchio “Hai intenzione di rientrare nella doccia con me?” Io schizzo via senza nemmeno finire di asciugarmi e lo sento ridere. OMG! Una risata vera! Non un suo solito sorriso sadico. Ok, quest’estate non ci sarà soltanto una nevicata ma addirittura una tormenta! Mi rivesto in silenzio e aspetto che esca dal bagno, quando lo fa ha il suo solito ghigno stampato in faccia. Mi da l’asciugamano e mi si posiziona davanti. Inizio ad asciugargli i capelli “Di cosa volevi parlarmi ieri sera?” “Ho deciso, dati gli ultimi avvenimenti, che da domani inizierai ad allenarti con gli altri. Naturalmente, soltanto io sarò tuo avversario. Non voglio che nessun altro uomo ti tocchi.” Mi ha appena detto che posso tornare ad allenarmi? Ma cosa gli è preso, ha trovato dell’oppio pure lui? “Madara, ma ti senti bene?” Mi guardò come per dire o accetti ora o mi rimangio la proposta. “Sai, comini a starmi più simpatico. Maaa come mai ora?” “Siccome ci saranno molte guerre d’ora in poi, ho bisogno di poter lasciare il villaggio al sicuro mentre non ci sono, e tu dovrai essere in grado di proteggerlo” A quanto pare ho fatto qualcosa di buono “Questo significa che mi sono guadagnata un po’ di fiducia?” “Forse”
  
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