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Autore: il viandante    28/12/2014    0 recensioni
In questa fanfic Sauron si rimpossessa dell'anello e distruggerà tutti quanti.
Genere: Dark, Drammatico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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~~Aragorn, Gandalf, Legolas, Gimli, Marry, Pipino, Faramir e tutti i soldati liberi della terra di mezzo dell'ovest combattevano sotto il nero cancello di Mordor. All'ultimo sangue contro tutti gli orchi e gli orrori di Sauron.
I Nazgul volavano in cielo. Ad un certo punto furono attratti verso il monte fato. Un invisibile ordine di andare lì si impose nelle loro spiritiche essenze.

Frodo si era messo l'anello. Sam era stato tramortito da Gollum e Gollum combatteva contro Frodo per impossessarsi dell'anello.
Glielo strappò dalla mano insieme a un dito e Frodo cadde a terra sofferente.
Gollum esultò alzando al cielo l'anello ma la sua gioia non durò a lungo perché all'entrata del monte fato si fecero vivi tre nazgul.
Tutti e tre guardarono terrorizzati i silenziosi schiavi di Sauron.
Gollum urlò e cerco invano girando la testa a destra e sinistra di trovare un nascondiglio.
Sam estrasse la spada e si frappose fra loro e il suo amico Frodo. L'avrebbe protetto fino alla fine.
Corse verso uno spettro. Diede una violenta serie di colpi e tenne testa per un po' a due spettri ma loro erano troppo forti per lui e infine lo infilzarono.
Lui cadde  aterra con un gemito, guardò Frodo. Un espressione di orrore sul volto gli rimase nella morte.
Frodo era nel panico. Strisciò indietro e cercò invano di rialzarsi ma un nazgul lo infilzò immediatamente. Anche lui morì come Sam. Il suo, un orrore molto più grande di quello del suo fedele servo e amico, perché sua era la responsabilità se erano tutti condannati. Avrebbe potuto distruggere l'anello ma non ce l'aveva fatta. Tutti lo avrebbero ricordato come un macigno di infamia.
Gollum non seppe neanche combattere, gli spettri lo trafissero con le spade e una volta preso l'anello lo buttarono giù dal dirupo. E finì carbonizzato.
I nazgul volarono verso la battaglia. Solo quello che aveva preso l'anello andò verso il grande occhio.
Si adagiò sopra la cima di barad dur e mostrò l'anello al grande occhio.
ecco a lei, mio padrone Sauron- dice con la sua voce sibilante.
La pupilla dell'occhio fissava la mano aperta dello spettro e bruciava di impazienza.
L'anello si agitò sulla mano. Fece due capriole in avanti e si alzò in cielo verso l'occhio. Verso Sauron. Verso il suo legittimo padrone.
Attraverso il vasto fuoco dell'occhio e si andò a incastrare nella pupilla.
L'occhio vibrò ancora più forte e si ingrossò di dimensioni sempre di più, sempre di più. Diventò enorme.
Nella battaglia tutti si fermarono e osservarono il prodigioso fenomeno.
Gandalf, Aragorn e la loro compagnia fissavano con la disperazione negli occhi sapendo che cosa significava.
Sulla torre, l'occhio si fece ancora più grande e a un certo punto si ridusse notevolmente di dimensioni e formò una figura umanoide.
Un armatura nera che teneva una spada in una mano e uno scettro nell'altra. Sauron: l'oscuro signore era tornato.
Usò la magia per teletrasportarsi sul punto della battaglia.
Tutti lo guardarono. Chi con paura e ribrezzo e chi con ammirazione.
-Gandalf- disse girandosi verso di lui, con voce tonante e piena di malvagità abbissale.
-Sauron...- rispose lui ancora sgomento.
Sauron aspettò un momento per godersi ancora il suo nuovo corpo e poi rise piano.
-Hai fallito Gandalf. Tu e tutti i tuoi amici-
Aragorn urlò – -Che cosa hai fatto a Frodo e Sam lurido demone degli abissi infernali?!!!-
Sauron rise piano un altra volta.
-PENSAVATE CHE DUE MEZZUOMINI POTESSERO DISTRUGGERMI? ME, CHE HO SCONFITTO OGNI EROE CHE ABBIA CERCATO DI OSTACOLARMI?!!!!- gli rispose Sauron. Con tutta la sua foga.
Marry, pipino piansero in silenzio i loro amici. Faramir pensò solo a proteggere il suo leggittimo re Aragorn e Gimli e Legolas volevano solo proteggere il loro amico mentre pensavano a quale orribile destino sarebbero andate incontro le loro razze.

     -Nemmeno tu mi fermerai re di Gondor. E neanche tu Gandalf il grigio. Non siete abbastanza     forti per farlo-

- NON è VERO!!!!- urlò Aragorn con tutta la sua voce. Ma sapeva che Sauron aveva ragione. La forza delle armi non sarebbe bastata.
-Prima di uccidervi. Lasciate che vi guardi con i miei veri occhi-

Si prese l'elmo fra le mani e lentamente si alzò l'elmo dal viso.
Gli orchi guardavano con divertimenti questo gesto.
Sauron si tolse l'elmo e tutti gli orchi indietreggiarono disgustati, ringhiando contro di lui.
La compagnia dell'anello e i loro soldati rimasero paralizzati dal terrore. Pipino nascose la faccia nella veste di Gandalf e si mise a piangere.
La faccia di Sauron era un orrore di occhi sparsi sulla parte superiore del volto, ed erano tanti quanti ne ha una mosca, una boccuccia provvista di quattro denti a uncino stava sotto questi occhi.
Questa bocca si contrasse in un sorriso grottesco.
-Non avreste mai dovuto mettervi contro di me- disse rimettendosi l'elmo - Vi avrei risparmiati, vi avrei fatto partecipi dei miei doni. Posso ancora farlo se voi mi giurate fedeltà qui e adesso. Tornerete dalle vostre famiglie. Avrete tutto quanto desiderate. Inchinatevi a me-
Gandalf scosse la testa. Legolas, Gimli e Aragorn lo guardarono con odio.

-Tu non ci tenterai Sauron. Tu sei un ingannatore e nessun destino al di fuori della sofferenza e della miseria può aspettare chi si unisce a te- Urlò Gandalf, e gli puntò addosso il bastone.
Aragorn, Legolas e Gimli. Pipino e Marry e Faramir estrassero le armi.

-è così dunque: morirete-
Gandalf lanciò un dardo bianco contro Sauron, e si andò a infrangere su una barriera di Fulliggine creata da Sauron.
Gandalf tentò con altri due colpi ma Sauron li parò allo stesso modo senza battere nemmeno un ciglio.
Sauron attaccò con un vampata nera a forma di serpente marino gigante che Gandalf parò con una barriera azzurra.
Lo scontro fra la barriera e il dardo fu estenuante. Gandalf cadde in ginocchio e non riuscendo più a tenere lontano l'aura maligna si fece travolgere da questa.
Cadde all'indietro in fin di vita. Il volto chiazzato di sangue.
Aragorn gridò e corse verso Sauron con la spada sguainata per impedirgli di colpire un altra volta Gandalf.
Aragorn no- gridò Gandalf.
Sauron scambiò qualche colpo e affondo di spada con lui. Usò anche il bastone. Per diverse volte Aragorn riuscì a parare i colpi travolgenti dello scettro e solo alla terza volta Sauron sballottò Aragorn all'indietro rompendogli anche la spada nell'impatto.
Aragorn guardò orripilato la spada di Elendil rompersi in frammenti un altra volta.
Sauron Avanzò verso Aragorn e lo infilzò mentre si trovava a terra.

Arwen si alzò di scatto dal suo sonno stregato e gridò di dolore verso il soffitto e il mondo intero.
Suo padre era lì con lei e gli chiese che cosa fosse successo.
-Aragorn è morto- disse lei piangendo-

Legolas e Gimli piansero. Calde e grosse lacrime per il loro vero amico.
Corsero verso Sauron. E ora che Aragorn era morto tutti non ebbero più niente da perdere e si gettarono anch'essi sulle forze di Mordor per combattere per l'ultima volta.
Si batterono con valore ma non avevano speranze contro Sauron ora che era al massimo dei suoi poteri.
Morirono tutti e Sauron avanzò incontrastato verso ogni terra della terra di mezzo.
Negli anni a venire in cui lo avrebbe regnato per l'eternità, si sarebbe ricordato del valore con cui quegli eroi si erano opposti a lui nella terza era della terra di mezzo.

  
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