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Autore: JustACuteFace    28/12/2014    0 recensioni
Secondo me non vuoi buttarti, lo fai solo perché sei triste e perché sei egoista. Non mi vuoi lasciar esprimere ciò che provo per te, forse perché l'hai capito già da un po' e non hai intenzione di ricambiarlo.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jemma Simmons, Leo Fitz
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Ti sento urlare da dietro il vetro antisfondamento del nostro Laboratorio.


Urli il mio nome, pregandomi di non buttarmi giù dall'aereo, convinto di trovare una soluzione a tutto questo.


Sbatti violentemente i pugni contro la porta, non ti guardo in faccia ma so che le lacrime stanno scendendo sulle tue guance con la forza di un fiume che vuole uscire dal suo letto.


Il vento mi colpisce in pieno la faccia, non riesco a tenere gli occhi aperti, ma nonostante tutto sento quanto sei arrabbiato con me, quanto vorresti sfondare quello spessore di vetro che ci separa per venire a salvarmi ed essere il mio eroe, il mio unico e vero eroe, Fitz.


Non mi importa niente dell'infezione, quello è il male minore, se sono qui, davanti al portellone spalancato del Bus, è perché non riesco più a convinvere con un chiodo fisso che mi attanaglia la mente da mesi ormai: ti amo, ma non posso dirtelo. Ti amo, ma non ho il coraggio di dirtelo per non rimanerci male, per non perdere la nostra meravigliosa amicizia, per non perdere te.


Mi sono accorta di amarti quando Skye è diventata dei nostri... quando con il suo modo insolente, ma simpatico, è venuta a chiedermi se tra me e te ci fosse qualcosa, qualcosa più di un'amicizia.


Ho sempre negato, per me eravamo sempre e soltanto amici ma mentivo, mentivo agli altri, mentivo a me stessa, perché sono debole nonostante mi abbiano cresciuta con l'idea che l'amore rende forti, che amare ti fa sentire sopra tutto e tutti talmente tanto che niente potrà mai distruggerti, ma io non ci riesco.


Oggi hai addosso la camicia amaranto che ti ho regalato per il tuo compleanno, sorrido nel vedere che ti sta davvero bene e che ti da un'aria da vero uomo, quell'uomo che tutte sognerebbero al proprio fianco se tutte fossero un po' meno occupate a mettersi lo smalto sulle unghie e a comprarsi vestiti soffisticati per fare colpo sui più muscolosi e senza sentimento.


Tengo d'occhio l'altitudine dal mio orologio, appena May raggiungerà il punto ottimale mi butterò giù e non ci sarà nessun modo per salvarmi; forse sono egoista pensando di mettere fine alla mia vita non pensando alla sofferenza che provocherò nelle vostre, sopratutto nella tua che sei il mio miglior collega di sempre (anche perché ho lavorato sempre e solo con te) ma sono sicura che con i nostri amici starai bene, ti ameranno e ti coccoleranno a dovere.


Mentre penso a te sento che le mie guance arrossiscono, sento il calore propagarsi su tutta la mia faccia nonostante il vento gelido che mi vuole spingere dentro e riportarmi da te.

Se tornassi indietro sarebbe una sofferenza per entrambi, preferisco mettere fine alla sofferenza una volta per tutte, tu soffrirai per i primi mesi ma poi ti affiancheranno un altro collega o un'altra collega e il mio ricordo svanirà, dalla tua mente e dalla mente degli altri.


In tutti questi mesi ho capito che sei una persona speciale e meriti di meglio di un amore come il mio, meriti più affetto, più carezze, tutte cose che io non saprei darti nella giusta maniera e nella giusta misura.


Sai farti voler bene, Fitz.

 

Spero tu abbia capito quanto ti amo anche se non te l'ho detto.
Guardo un'ultima volta l'orologio, è ora di andare. Spero che nessuno di voi venga a salvarmi, non voglio convivere ancora con questo segreto che non posso più tenermi dentro.

 

 

******

 

 

Ti guardo sconvolto attraverso il vetro.


Urlo il tuo nome a squarciagola e sbatto i pugni violentemente sperando che non sia veramente un vetro antisfondamento ma mi prendo solamente in giro, quel vetro l'ho scelto io, per proteggere il nostro Laboratorio, per proteggere te e sapere che quando saresti stata da sola lì dentro saresti stata al sicuro anche se non ero lì a lavorare al tuo fianco.


Sai Jemma, io amo lavorare con te, amo starti accanto e amo sentire il tuo profumo di tè al gelsomino ogni mattina quando scendi dalla cucina dopo la colazione. Insomma, senza girarci troppo intorno, amo te.


Amo te nella tua semplicità, amo te quando ti emozioni nel scoprire qualcosa di straordinario durante i tuoi esperimenti, amo te quando, sfinita, a fine giornata mi sorridi e mi rendi l'uomo più felice dell'intero universo.


Non ti ho ancora detto niente perché volevo aspettare stasera, farti una sorpresa per il tuo compleanno.


Non te l'ho ancora detto ma non riesco più a tenermi tutto dentro, mi sento queste parole esplodere nel petto e non ce la faccio più ad aspettare e questa situazione non mi aiuta.


Vederti lì davanti al portellone aperto, indifesa e in balìa del vento mi fa male, voglio correre da te e salvarti, stringerti tra le mie braccia e proteggerti, farti capire che su di me potrai sempre contare perché non voglio nessun'altra al mio fianco se non te.


Quello che è successo poco fa nel Laboratorio non è irreparabile, se tornassi indietro tu ed io potremmo risolvere tutto quanto, ma, ti prego non buttarti giù, non spezzarmi così il cuore, non posso sopportare tutto questo, Jemma.


Vorrei che tu capissi che per raggiungere una soluzione spesso è necessario cadere e rialzarsi da quella caduta e che per rialzarti avrai sempre la mia mano tesa, se vorrai cadremo insieme, ma non lasciarmi qui, da solo, dietro a un vetro che non può capire cosa provo per te da tanto tempo.


Sto piangendo così tanto che ormai ti vedo come una sfumatura indistinta davanti a me, vedo solo il blu del tuo maglione e i polsini bianchi della tua camicia preferita che contrastano con il nero del Bus e il cielo azzurro che hai davanti a te mentre guardi in basso.


Secondo me non vuoi buttarti, lo fai solo perché sei triste e perché sei egoista. Non mi vuoi lasciar esprimere ciò che provo per te, forse perché l'hai capito già da un po' e non hai intenzione di ricambiarlo.
Sai che ti dico? Non mi interessa se non mi ami, l'importante è che io sappia cosa provo per te, ma stai sicura che un giorno ti convincerò e ti farò capire che io e te siamo forti insieme.


Se solo questa maledetta serratura automatica non fosse bloccata! Dannazione!

 

 

******

 


Guardo giù per prendere coraggio e buttarmi senza pensare più a niente.


Prima di saltare mi volto verso di te, ti vedo piangere e distrutto dal dolore.

 

So che ti riprenderai tra qualche mese o forse tra qualche anno, ma ti riprenderai alla grande.


Mentre torno a guardare il vuoto che si apre sotto di me mi scende qualche lacrima, brucia, ma non posso più tornare indietro.

Chiudo gli occhi e mi lascio andare giù, quando sento la porta scorrere.


Ho pensato troppo, il tempo è scaduto prima del previsto e ora tu non sei più separato da me da quella porta di vetro.

La chiusura elettronica mi ha tradito, tu sei sempre stato più bravo di me con queste cose.

 

Ma intanto io sto già cadendo e tu non potrai fare niente per salvarmi.

Continuo a cadere e ogni metro che percorro cadendo in picchiata mi fa sentire sempre più sollevata da quel peso che mi portavo dentro da mesi.

 

 

******

 


Sento il meccanismo elettronico che si disinserisce, provo ad aprire la porta mentre tu ti stai buttando nel vuoto e la faccio scorrere il più velocemente possibile.


Da quella altezza ti schianteresti al suolo con un impatto tale da non lasciare resti del tuo corpo, lasceresti soltanto il tuo ricordo nella mia mente e in quella dei nostri amici. Non posso permettertelo, non dopo che mi hai conquistato e mi hai fatto innamorare di te.

 

Magari non l'hai nemmeno fatto apposta, ma l'hai fatto. Mi sono innamorato di te, Jemma, e non ti lascerò mandare tutto in fumo.


Mentre penso a tutti i momenti che abbiamo trascorso insieme da quando siamo nello S.H.I.E.L.D. afferro il paracadute dal sedile e mi butto nel vuoto dietro di te per cercare di inseguirti e di salvarti in qualche modo, devo farcela.


Credo che i nostri amici si siano accorti di cosa sta succedendo perché si sente il rumore dell'allarme del Bus nonostante tutto il frastuono del vento contro le mie orecchie.


Cerco di prendere più velocità possibile e finalmente ti vedo, in mezzo a tutte quelle nuvole, che non fai niente, rimani lì a farti investire dal vento in caduta libera.


Cadi sempre più velocemente e io cado con te, sembra che il tempo si sia fermato ma finalmente ti raggiungo e ti tengo stretta fra le mie braccia, apro il paracadute.


Vedo che mi stai guardando, con i tuoi occhi castani spaventati e pieni di lacrime. Mi chiedi scusa ma io non capisco perché.


Mi dici che mi ami e il mio cuore perde un colpo, due, tre...


-Ti amo anch'io, Jemma. Ti ho sempre amata ma non te l'ho detto per farti una sorpresa questa sera. Buon compleanno.-

   
 
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