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Autore: vampiremichs    28/12/2014    1 recensioni
"Il tempo non è altro che un susseguirsi e accavallarsi di eventi in modo disordinato, alcuni sono dettati dal caso, altri sono scritti nel nostro destino e altri ancora siamo noi stessi a crearli."[AU/CROSSOVER :: vampires, wizard, header, demon, incubs]
Genere: Romantico, Sovrannaturale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Josh Devine, Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: Cross-over, Lime, OOC | Avvertimenti: Violenza
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Aveva provato almeno quindici vestiti e sentiva che quella serata sarebbe stata una delle più belle della sua vita. ems continuava a canticchiare saltellando per la camera mentre si pettinava i capelli visto che si era già truccata e non vedeva l'ora di uscire di casa per andare alla festa - perchè devo mettere questo vestito? - chiese michs che girava in mutande per la camera di ems come se fosse a casa sua e l'amica la guardò facendo spallucce non facendo nemmeno più caso all'abbigliamento dell'amica - perchè ci ho messo tanto a cercarli e perchè ti starà benissimo - rispose ems sapendo quanto michs non fosse d'accordo ad indossare quel tipo di abiti. il bianco era sempre stato il colore preferito della ragazza e nonostante la sua personalità, il suo visino e quel colore fossero davvero compatibili, la sua anima scura stonava con il colore chiaro dell'abito. - ok mi fido - disse lei alzandosi per fuggire in bagno a cambiarsi mentre ems sorrise soddisfatta delle sue ottime doti persuasive nonostante non fosse una manipolatrice della mente. finì di truccarsi ed infilarsi il suo abito mentre michelle uscì dal bagno attenta a dove metteva i piedi per non cadere dai tacchi che aveva scelto anche quelli la sua amica che quando la vide sorrise come non mai - accidenti, qualcuno qui stasera farà colpo - la canzonò ems dandole una leggera spallata mentre michs sbuffò visto che non credeva nell'anima gemella, sopratutto dopo che iniziò a conoscere le nature delle persone che la circondavano, aveva sempre più paura ad esporsi non sapendo mai se un giorno si sarebbe trovata davanti ad uno zombie o un lupo mannaro o peggio ancora uno spirito. - anche te non scherzi emsie bella - sorrise michs dandole un pizzicotto sulla guancia per poi sentire uno strano freddo sulle spalle, lo stesso freddo che sentì il giorno prima uscita dal lavoro di suo padre e non sapè come mai ma il suo sguardo si spostò fuori la finestra sentendosi osservata. forse stava iniziando ad essere matta, perchè si affacciò dalla finestra ma non c'era assolutamente nulla e la cosa lasciò michs spazientita e confusa perchè quel freddo che sentiva era davvero fuori dal comune e poteva benissimo scommettere che non era l'aria fredda della notte che entrava dalle finestre. - michs che fai alla finestra? - chiese ems guardando confusa l'amica che sembrava caduta in uno stato di trance e sentendo la voce della mora, michs si voltò scuotendo velocemente la testa - niente, prendevo un po' d'aria - disse non volendo sembrare una pazza totale agli occhi dell'amica e non voleva nemmeno allarmala o altro, voleva solo che quella sera ems si divertisse al meglio perchè era la serata che si meritava da tanto. - ok.. mi aiuti con il bottone? - chiese la mora voltandosi e michs le allacciò il bottone del colletto del vestito dicendo poi che fossero ufficialmente pronte e dopo gli ultimi ritocchi le due uscirono.

Quella era una delle serate decisamente no per kim che continuava a sbuffare spazientita da tutto e tutti. odiava quando c'erano troppe persone per casa e quella notte non era riuscita a rubare nemmeno un sogno perciò il suo livello di tolleranza era completamente sparito. - il suo vestito, signorina evans - disse rose mostrando il costoso e raffinato abito nero che i genitori avevano comprato a kim appositamente per quell'evento. - rose, perchè mi chiami sempre signorina? insomma non siamo più nell'800 - disse la ragazza alzandosi dal letto e raggiungendo la sua scrivania per guardarsi allo specchio notando quell'accenno di occhiaie, troppo spesso marcate sul suo volto, sotto i suoi bellissimi occhi azzurri. - non saprei. sono sempre stata abituata così, mi dispiace - rispose rose arrivando dietro kim iniziando a pettinarle i capelli mentre la mora fece una smorfia con le labbra odiando quando erano gli altri a fare le cose al posto suo, le dava sempre uno strano senso di inutilità. - non devi scusarti - disse kim facendo spallucce e per non stare immobile a fare niente iniziò a truccarsi coprendo al meglio i segni neri sul suo viso per poi passare sulle labbra un rossetto così rosso da sembrare sangue fresco. tra un dettaglio e l'altro kim fu pronta per scendere alla festa, anche se non voleva, preferiva rimanere a letto e leggere un libro e magari riuscire ad addormentarsi prima del solito. - kimberly ti voglio giù tra cinque minuti! - la voce di sua madre le arrivò alle orecchie con uno stridolio simile da sembrare di passare le unghie su una lavagna, perciò strinse i denti concentrandosi sul non scoppiare ad urlare esasperata dovendo ripetere ogni giorno le stesse cose decise da altri e non da lei. kim sarà anche potuta essere una ragazza alla quale era tutto dovuto e tutti davano tutti, ma lei era stufa di quella vita, voleva scappare lontano e ricominciare, sognare ed iniziare a prendere in mano la sua vita decidendo per ciò che desiderava davvero e non per ciò che desideravano altri per lei!

La musica alta riempiva la sala dove già parecchia gente ballava mentre ems si guardava intorno come se stesse ammirando un'opera d'arte e michs sospirò quasi un po' delusa dato che le sembrava come una serata in discoteca solo che lo spazio era decisamente molto di più e gli invitati erano mascherati. - non avrei mai immaginato fosse così forte! - disse ems spostandosi per far passare un ragazzo che correva verso l'uscita e michs non volendole rovinare il momento annuì sorridendo sentendo improvvisamente e di nuovo quello strano freddo che la colpiva fin dentro e iniziò a guardarsi intorno vedendo quanta gente ci fosse ed iniziò a cercare qualcosa che l'aiutasse a capire come mai si sentiva in quel modo, quando i suoi occhi ne incontrarono un paio azzurri nascosti da una maschera nera. il ragazzo dagli occhi glaciali portò il bicchiere che aveva in mano alla bocca mentre continuava a fissare michs che faceva lo stesso notando che il freddo che sentiva andava ad aumentare finchè per un momento non pensò di andare da lui per chiedergli spiegazioni, se non fosse stato per il fatto che ems la prese per la mano e la tirò in mezzo alla folla facendole staccare lo sguardo da quel ragazzo e sentì che il freddo era scomparso, anzi a quel punto faceva un caldo davvero straziante viste tutte le persone troppo vicine. - adoro questa canzone - disse ems facendo ridere michs per le strane espressioni che faceva mentre continuava a ballare sotto le poche luci colorate che c'erano. le due erano così perse dal ballare che non pensavano a nient'altro se non a quello, quando ems si fermò sentendo la gola secca - vado a prendere qualcosa da bere. non fare troppi danni, biondina - disse lei e michs annuì alzandole il pollice prima di voltarsi di scatto e andare contro qualcuno - scusa - disse aprendo gli occhi che aveva strizzato in quei pochi secondi e vedendosi davanti il ragazzo dagli occhi chiari che prima la stava fissando. stranamente il ragazzo non disse nulla, le allungò una mano che michs studiò per qualche secondo scettica prima di stringerla nella sua e spostarsi con il ragazzo tra le persone iniziando a ballare con lui.

Niall afferrò il bicchiere del punch portandolo alla bocca sfinito dal troppo ballare e visto che aveva perso di vista josh non poteva nemmeno andarsene prima perchè avrebbe voluto dire lasciare lì il suoi amico dato che erano andati con la sua auto, perciò poggiò la schiena contro il muro vicino al tavolo dei drink e iniziò a passare lo sguardo sui presenti in sala vedendo attirato da una voce che non aveva mai sentito, diversa. si voltò vedendo una ragazza lottare contro il punch e rise quasi divertito visto che non riusciva ad afferrare il mestolino che permetteva di prendere la bevanda dalla grande ciotola di cristallo e poterlo versare nel bicchiere. - stupido mestolo - sbuffò ems che stava combattendo contro un utensile da cucina e che iniziava ad infastidirsi mentre i suoi occhi cominciavano a farsi sempre più scuri, brutto segno per un demone. - serve una mano? - chiese una voce che la fece voltare e il suo sguardo quasi del tutto nero come la notte incontrò uno chiaro come la luce del sole e le sembrò un incontro così strano che rimase confusa per un attimo prima di iniziare a calmarsi e annuire leggermente sentendo che i suoi occhi stavano tornanando al loro colore naturale. - non riesco a... ecco.. prendere il mestolo. è normale? - chiese lei sentendosi davvero la persona più stupida del mondo mentre il biondino mascherato ridacchiò per un attimo prima di annuire posando il bicchiere sul tavolo. - se vuoi posso spiegarti come si fa - disse lui ed ems annuì impaziente, più che altro di avere la sua bibita visto che stava davvero morendo di sete - allunga la mano e punta l'indice contro il punch - disse lui così che ems annuì facendo ciò che gli aveva detto e il ragazzo scivolò dietro di lei allungando la mano a sfiorarle il braccio per poi posare la sua mano su quella di ems che spostò la testa di lato per guardarlo confusa non capendo le intenzioni di quello che per lei era uno sconosciuto. - ora è tutto un gioco psicologico.. immagina il mestolo muoversi e il tuo bicchiere pieno di punch - disse il ragazzo sorridendo divertito - emh.. ok - sospirò ems non sapendo cosa aspettarsi, anzi in quel momento iniziò persino a credere che quel ragazzo fosse pazzo, finchè non vide il mestolino nero muoversi nell'aria verso il suo bicchiere e riempirlo e dopo essere rimasta qualche attimo sorpresa sorrise emozionata e si allontanò di scatto dal ragazzo per poter prendere il bicchiere e bere sentendosi decisamente sollevata e molto meglio. - grazie mille, sarei morta di sete senza di te - disse ems voltandosi verso il ragazzo che fece spallucce - l'ho fatto perchè so cosa vuol dire quando ti fanno gli incantesimi per dispetto - disse lui facendo spallucce mentre ems aggrottò le sopracciglia nuovamente confusa, ok che non era mai stata ad una festa del genere, ma così si sentiva come se non fosse mai uscita di casa! - come scusa? - chiese lei posando il bicchiere ora vuoto sul tavolo - il mestolo era sotto incantesimo, l'ho sentito subito. non potente, probabilmente fatto da qualche cretino dei più evoluti che voleva vedere una bella ragazza in difficoltà per attaccare bottone dopo essersi divertiti a riderci su - spiegò il biondino che sembrava davvero molto più esperto di lei in quelle cose, anche se in quella situazione chiunque sarebbe stato più esperto di ems! - wow - sussurrò lei abbassando lo sguardo sentendosi come il primo giorno di scuola - comunque sono niall - si presentò lui allungando una mano verso la ragazza che alzò nuovamente lo sguardo verso di lui e sorrise - ems - si presentò stringendo la sua mano ma prima di potergliela lasciare lui l'avvicinò alle sue labbra lasciandole un leggero bacio sul dorso della mano sorprendendo la ragazza che sentì le guance prendere colore prima di sorridergli lusingata - ti va di ballare? - chiese niall con un sorriso mentre ems annuì e senza lasciare la sua mano seguì il ragazzo.

Era passato ormai un bel po' di tempo da quando michs e il ragazzo che le dava i brividi stavano ballando insieme senza essersi ancora detti niente, ma a lui andava bene e lei non riusciva a trovare le parole giuste da dire perchè qualsiasi cosa le sembrasse così un clichè o sbagliato. - posso almeno sapere come ti chiami? insomma, sto ballando con uno sconosciuto da ormai quasi mezz'ora - disse lei spostando i capelli da un lato vedendo che lo sguardo del ragazzo si spostò dai suoi occhi al suo collo scoperto e lui accennò un sorriso. - anche io - rispose il moro riferendosi al fatto che stesse ballando con lei non conoscendola nemmeno, anche se quella era una bugia visto che lui la conosceva anche troppo bene. - allora che ne dici di rimediare? - chiese michs allontanandosi da lui indietreggiando di un passo per poterlo guardare - sono michelle - si presentò lei mentre lo sguardo chiaro passava su di michs come un fulmine prima di decidersi a rispondere - sono louis - si presentò lui sorridendo maggiormente e michs si sentì per un attimo più rassicurata vedendolo sorridere e poi annuì riavvicinandosi a lui passando le braccia attorno al suo collo tornando a ballare come prima non sentendosi ancora pronta a chiedergli altro per paura di rovinare quel momento che le piaceva così tanto perciò annuì leggermente ricominciando a ballare. Kim sentiva che la sua pazienza si stava esaurendo e che non ci sarebbe voluto molto prima che fosse esplosa come una bomba col timer. sorrise falsamente all'ennesima persona che le si avvicinava dicendole che era una festa fantastica, distraendola dai suoi pensieri e dalle sue manipolazioni mentali. era così, a volte kim durante quelle feste che lei considerava sempre tutte uguali, si divertiva a prendere di mira qualcuno e soggiogare la mente del soggetto. quella sera toccò ad un ragazzo che indossava una maschera argentata e si guardava intorno alla ricerca di qualcuno, probabilmente della sua ragazza pensò kim. - tanto lei non ti ama davvero. l'amore non esiste - parlò tra se kim mentre guardava il ragazzo come un cane guarda un osso e sorrise malignamente iniziando ad intensificare il suo sguardo iniziando ad entrare nella mente di lui vedendolo che si piegò sulle ginocchia portando le mani alla testa mentre sul volto della ragazza comparve un gigno malefico che sua madre poco distante notò e le andò incontro dandole uno schiaffo. - kimberly danielle evans II - la richiamò con un urlo sovrastando la musica dovendo farsi sentire dalla figlia che voltò lo sguardo e anche se era in parte coperta dalla maschera, si vedeva la rabbia che traspirava. - madre - righiò lei a denti stretti - non osare nemmeno riprovarci. sei la padroncina di casa, devi comportarti come tale e mostrare rispetto ai tuoi ospiti - la riprese la madre alzando un dito come per precisare la cosa, riprendendola perchè la madre era una persona che teneva al giudizio altrui e voleva semrpe apparire al meglio, mentre kim era il suo opposto - no - sussurrò abbassando lo sguardo - cosa hai detto? piccola insolente! - disse la madre guardandola con rabbia - ho detto no! - urlò kim e la furia che teneva dentro uscì tutta insieme fuori facendo tremare il pavimento mentre i lampadari di casa vibrarono facendo fermare tutti gli ospiti in sala che si voltarono verso la ragazza che si vedeva benissimo fosse fuori di se. il volume della musica calò improvvisamente e nessuno osò muoversi, pietrificati tutti dal terrore. - me ne fotto di ciò che pensano loro. loro non sono niente in confronto a me - urlò nuovamente kim facendo scoppiare qualche bicchiere di vetro sui tavoli e le urla delle persone vicino a lì risuonarono come una dolce armonia perle orecchie della ragazza che sorrise intenzionata a non far dimenticare a nessuno quella serata, ma non in modo positivo. - sono tutti come me, siamo tutti maledetti perchè i nostri doni sono una maledizione! perchè dovrebbero sentirsi in grado di giudicarmi? - urlò e alcune sedie si alzarono da terra volando per la stanza schiantandosi poi contro il muro e finendo in mille pezzi mentre quasi tutti i presenti in sala si abbassarono portando le mani sulle loro teste nella paura più totale. kim sapeva che stesse facendo una cosa sbagliata, ma quella era la sua natura, era una creatura delle tenebre e per lei non sarebbe mai esistita la luce, perciò tanto valeva utilizzare il proprio potere per fare ciò che preferiva di più: spaventare e far soffrire le persone. - NO! - urlò nuovamente e il suo urlo fece tremare nuovamente i lampadari di cristallo sul soffitto che si staccarono e michs tra la folla rimase pietrificata mentre in lontananza vide la sua migliore amica proprio sotto la triettoria di uno di questi lampadari - ems, no! - urlò la bionda alzandosi di scatto vedendo tirata però via da louis che aveva i rifletti più che pronti, evitandole di finire sotto un altro lampadario e michs portò le mani davanti agli occhi per evitare i vetri mentre ems rimase pietrificata per poi lanciare un urlo capendo cosa stesse succedendo, ma prima che riuscì persino a formulare l'idea, niall vicino a lei si alzò e puntò una mano verso il lampadario fermandone la caduta e tenendolo sospeso in aria mentre i suoi occhi azzurri si erano colorati di uno strano giallo e le sue mani sembravano quasi brillare. ems rimase a guardare il ragazzo trasformare il lampadario in piccoli brillantini dorati che caddero sulla folla e tirò un sospiro di sollievo sentendo che da lì a poco sarebbe scoppiata a piangere per il nervosismo perchè nonostante tutte le cose strane che aveva visto e vissuto non si sarebbe mai abituata a dover vedere la morte in faccia. kim guardò tutti quasi delusa di non essere riuscita a fare qualche vittima mentre sua madre le afferrò il braccio così forte che sentì le unghie nella carne - fila in camera tua - ringhiò la donna per poi voltarsi verso la folla e alzare le mani - mi scuso per questo inconveniente..a questo punto posso dichiarare la festa finita - disse la donna con espressione delusa e desolata mentre le persone iniziarono ad uscire di casa, chi correva via nel panico, chi camminava lentamente ancora pietrificati dallo shock e chi come michs non si muoveva per niente. - stai bene? - le chiese louis facendola voltare verso di lui e studiandola vedendo se si fosse fatta qualcosa ma michs annuì leggermente - si, tutto ok - disse lei fregando le mani tra di loro sentendo poi bruciare e si guardò la mano destra nella quale una scheggia di cristallo del lampadario le aveva tagliato la pelle e si morse le labbra con una smorfia alzando lo sguardo verso louis vedendolo che fissava la sua mano dalla quale usciva un po' di sangue - è tutto ok, è solo un taglietto - rispose lei facendo spallucce mentre il ragazzo strinse i denti annuendo sentendo la gola bruciare e se non fosse stato per il suo grande autocontrollo le sarebbe già saltato addosso per via di quel piccolo taglietto come lo aveva chiamato lei. - scusami, ma devo andare - disse lui e michs notò subito un cambiamento nella sua voca ora più roca e sforzata così annuì semplicemente mentre il ragazzo si voltò e a passo veloce uscì dalla casa degli evans prendendo un grande respiro e dopo essersi levato la maschiera si passò le mani sul volto cercando di calmarsi visto che l'odore del sangue della ragazza lo aveva fatto completamente impazzire.
- emsie! - urlò michs correndo incontro all'amica e abbracciandola di slancio mentre ems ricambiò l'abbraccio felice che fosse finito tutto bene - bhè, di sicuro è stata una serata indimenticabile! - disse ems con un sorriso cercando di sdrammatizzare il tutto facendo ridere leggermente la bionda che asciugò una lacrima vista la tensione che si era creata in pochi attimi e michs odiava sentirsi sotto pressione. - menomale è finito tutto per il meglio - sospirò michs prendendo la mano dell'amica e annuendo freneticamente come a scaricare la tensione che aveva addosso - si, tutto grazie a niall - disse ems spostando lo sguardo sul ragazzo che parlava con un altro ragazzo dalla maschera argentata e michs seguendo lo sguardo dell'amica capì di chi stesse parlando - si, menomale c'era lui - sorrise michs spostando lo sguardo in tutta la sala vedendola completamente distrutta e sospirò mentre ems le lasciò la mano - vado a salutarlo e torniamo a casa, dai stellina - spiegò prima di lasciare michs che iniziò ad incamminarsi verso l'uscita della villa ed ems andò incontro al biondo che si voltò vedendola arrivare - hey tutto ok? - chiese nuovamente niall ed ems annuì - si, anche la mia amica sta bene - rispose accennando un sorriso - mi fa piacere - annuì niall - volevo ringraziarti. se non ci fossi stato tu probabilmente ora non sarei qui a parlarti - disse ems mordendosi il labbro sentendosi in debito con il ragazzo che scosse la testa - ho solo fatto quello che era giusto e mi sentivo di fare - rispose niall con quel sorriso e quello sguardo che riuscivano a far sentire protetta la ragazza che sorrise a sua volta - grazie - disse nuovamente prima di voltarsi stando attenta a dove camminava, ma prima che potè allontanarsi dal biondo niall la prese per il polso facendola voltare - aspetta - disse guardandola - ci rivedremo ancora, vero? - chiese lui speranzoso cosa che fece sentire ems ancora meglio di quanto si sentisse in quel momento e sorrise - con il ragazzo con cui ho passato una bellissima serata e poi mi ha salvato la vita? direi proprio di si - rispose lei avvicinandosi al ragazzo e lasciandogli un leggero bacio sulla guancia prima di sorridere imbarazzata e uscire da quella casa.

  
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