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Autore: Elly_46    28/12/2014    6 recensioni
Cosa accadrebbe se Silente fosse stanco delle continue lotte tra grifondoro e serperverde e decidesse come punizione di far scambiare di casa due ragazze ? Cosa succederebbe se il principe delle serpi passasse più tempo a contatto con una Weasley ? Soprattutto,se hanno già una guerra tutta loro in corso. La storia inizia dopo la fine della II guerra magica,unica differenza,Silente non è morto. Paring: DracoxGinny
Genere: Comico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Silente, Draco Malfoy, Ginny Weasley, Il trio protagonista | Coppie: Draco/Ginny
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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<< Ginny ? Ginny,dove diamine ti sei cacciata ? >>   urlò Draco nel bel mezzo del corridoio. Si può sapere dove cavolo era andata a finire ? Sbuffò sonoramente e si voltò di nuovo a guardarsi intorno. Erano a metà Novembre ormai e il freddo iniziava a farsi sentire parecchio. Era passato un bel po’ da quando lui e Ginny avevano deciso di essere amici,e doveva ammettere che la ragazza gli dava parecchio filo da torcere,era una vera serpe quando ci si metteva,e lui con il carattere che si ritrovava ci andava a nozze. A un tratto si fermò di botto e ridacchiò con il suo classico ghigno alla Malfoy.
<< Non ci provare Ginny. Ti ho sentito >>  e si voltò,ritrovandosi la rossa dinnanzi a lui con un’espressione corrucciata e sconsolata che gli fece addolcire i toni.
<< Sei antipatico >>  disse lei facendo il labbro a cucciolo.
<< Con me queste cose non attaccano >>  rispose il biondo squadrandola e ridendo. Lei sbuffò e gli passò accanto per ignorarlo,ma Draco aveva imparato a conoscerla,e sapeva che a lei non piaceva perdere, tanto quanto non piacesse a lui. Le bloccò un polso facendola aderire al suo torace e fissandola. Aveva rinunciato a farle paura o ad allontanarla,nonostante parecchi lo additassero ancora come l’ex mangiamorte,da quando andava in giro per il castello insieme alla Weasley,aveva notato che molti lo guardavano in modo diverso.
<< Avresti potuto stare al gioco almeno >>  piagnucolò lei.
<< Mai >>  disse Draco.  
<< Ripeto,sei antipatico >>
<< Gin,hai davvero creduto che mi sarei fatto prendere impreparato da chissà quale diavoleria fatta da tuo fratello in quel negozio scellerato ? >>   chiese lui strabuzzando gli occhi.
<< Si >>  rispose Ginny,e lui la guardò incredulo.
<< Imparerai ad attaccare alle spalle >>  rincalcò la dose il biondo.
<< Attaccare alle spalle è sleale >>  disse la rossa.
<< Ah-ah,questi sono ragionamenti grifondoro,e tu sei una serpeverde ora >> 
<< Giusto,ma non vuol dire che non possa essere così >> 
<< Weasley,ogni volta che penso di averti messo sulla retta via,ti perdo >>   disse Draco. Ginny roteò gli occhi e poi iniziò a camminare per dirigersi alla loro sala comune. Il biondo la seguì ed entrarono insieme ancora immersi in un battibecco che non avrebbe mai avuto fine. Come da copione videro quattro ragazzi fissarli con sguardi sornioni. Draco trucidò Blaise e Theo con un solo sguardo,mentre la ragazza dai capelli vermigli sbuffò nel vedere Astoria e Milly con gli occhi a cuoricino.  Si lanciarono un’occhiata veloce e poi Ginny salì in dormitorio seguita a pochi secondi di distanza dalle due amiche.
 
 
 
 


Quando non vide più le figure delle ragazze, Draco si distese sul divano dove prima erano sedute le due ragazze,e alzò lo sguardo verso i due amici che ridacchiavano.
<< Cosa c’è ? >>  sbottò irritato da tutti quegli sguardi.
<< Non devi dirci nulla ? >>  chiese Blaise.
<< No nulla >>
<< Ma davvero ? >>  chiese ancora Theo.
<< Ragazzi piantatela,che volete ? >>  disse il biondo squadrandoli da capo a piedi con lo sguardo indagatore made in Malfoy.
<< Dove sei stato ? >>  disse il ragazzo di colore,e il biondo alzò un sopracciglio.
<< Che significa dove sono stato ? >>
<< Cosa hai fatto fin’ora ? >>  insistette Nott.
<< Sono stato in giro con Ginny,e allora ? >>  disse il biondo,al che i due amici ridacchiarono,e il principe delle serpi sbuffò.
<< E cosa avete fatto ? >>  disse ancora Theo nella speranza di sapere di più,ma dalla bocca di Draco Malfoy non usciva nulla.
<< Il solito >>
<< Quindi il solito vuol dire gironzolare per i corridoi sotto gli sguardi increduli di tutti >> commentò sarcasticamente Blaise.
<< Si Blaise,se per te il solito sarebbe quello,allora si >>  rispose sbuffando.
<< E ? >>  disse Theo.
<< E cosa ? Ma si può sapere cosa sono queste domande ogni santissima volta ? Mi avete stufato >>  urlò il biondo alzandosi e andando via.
 
 
 
 
 
 


<< Morgana,ho una fame assurda >>  si lamentò Ginny,facendo roteare gli occhi alle ragazze dinnanzi a lei.
<< Bhe,potremmo iniziare  a scendere >>  propose Millicent,al che gli occhi della rossa si illuminarono.  
<< Oh si,ti prego >>  rispose la testa biondo platino dal suo letto.
<< Astoria,dimmi che non hai fame anche tu ? >>  disse la bruna.
<< Invece ho fame >>  si lamentò la ragazza. Millicent si arrese e con la risata di Ginny si avviarono per andare in sala grande. Scesero in sala comune e la trovarono vuota.
<< Strano non ci sia nessuno >>  disse Astoria.
<< Già,è piuttosto strano >>  commentò Ginny.
<< Forse sono agli allenamenti di quidditch >>  disse Millicent,ma Ginny scosse la testa pensandoci.
<< No,gli allenamenti sono domani >>  disse la rossa.
<< Ma io credevo fossero oggi,di solito sono di giovedì >>
<< Si,ma Draco mi ha detto che li aveva fatti spostare a domani >>   insistette la rossa. Astoria al contrario scosse le spalle e si diresse all’uscita seguita dalle altre ragazze. Per il tragitto parlarono del più e del meno,ma poi a Ginny venne in mente una cosa e rise all’improvviso.
<< Che ti prende Gin ? >>  chiese la bionda guardandola curiosa.
<< Nulla Astoria,solo che la qui presente Milly dovrebbe dirci qualcosa o sbaglio ? >> 
<< Giusto >>  acconsentì Astoria facendo uno sguardo molto eloquente.
<< Io non aprirò bocca – si difese la mora – anche perché non ho nulla da dire >> 
<< Ma davvero ? – ribeccò la bionda – e ti aspetti di essere creduta immagino >>
<< Già proprio così >> disse Millicent.
<< Speranza vana,e poi a noi puoi dirlo. Che succede con Theo ? >>   disse Ginny.
<< Nulla ho detto. Siamo amici >> 
<>  ribeccò la rossa.
<< Senti chi parla >>  ribattè la mora.
<< Touchè >>  rise Ginny seguita dalle altre due.
<< Ehi Ginny  >>   disse poi una voce a lei ben conosciuta.
<< Ciao Ron  >>  sorrise in direzione del fratello andandogli incontro. Con lui c’erano anche Harry ed Hermione che la salutarono a loro volta rispettivamente con un sorriso e un abbraccio.
<< Ciao anche a voi >>  disse Ron rivolto alle ragazze accanto alla sorella.
<< Ciao >>  risposero loro all’unisono e Ginny le fissò divertite. 
<< Come stai ? >>   disse il rosso.
<< Tutto bene Ron tranquillo,e per la cronaca non c’è bisogno di chiederlo mille volte al giorno >>
<< Ma io sono tuo fratello,devo occuparmi di te >>  insistette lui.
<< Ron,Ginny ha ragione. Sa badare a se stessa >>  lo riprese dolcemente Hermione,ma poi una voce le fece raggelare il sangue nelle vene.
<< Per una volta sono d’accordo con te Granger >>   disse gelido avvicinandosi seguito da Blaise e Theo. Ginny non si voltò nemmeno a guardarlo.
<< Malfoy >>  rispose Hermione squadrandolo.
<< Perfetto, ci mancavi tu all’appello >>   disse Ron fissandolo male.
<< Tranquillo lenticchia,tua sorella è in ottime mani >>  disse Draco ghignando.
<< Se sono ottime allora non saranno le tue di mani >>   ribeccò il rosso. 
<< Ah-ah acqua,sono proprio le mie >>  rispose il biondo. Poi si voltò a guardare Ginny che lo stava scrutando attentamente.
<< Dove sei stato ? >>  gli chiese la ragazza e lui la fissò incerto. Cosa cavolo avevano tutti oggi ?
<< Sentito la mia mancanza rossa ? >>  ghignò lui sornione. Ginny roteò gli occhi,e gli sorrise.
<< Si, non sai quanto >>  rispose stando al gioco. 
<< Possiamo sempre rimediare >>  le fece l’occhiolino il serpeverde, sotto lo sguardo perplesso della Granger,quello stupefatto di lenticchia,e quello indecifrabile di Potter.
<< Ginny,stai bene ? >>  chiese a quel punto Harry che era stato zitto.
<< Potter,che diavolo vuoi ? >>  rispose Draco astioso,non sopportava quando lui le gironzolava intorno come un cucciolo.
<< Fatti i fattacci tuoi Malfoy >>  rispose il moro.
<< Sono affari miei >>  ringhiò Draco.
<< Ginny non è affar tuo >>   continuò Harry.
<< Io credo di si >>
<< Io dico di no >> 
<< Scommettiamo ? >>  disse il biondo. Harry guardò prima lui poi Ginny in cerca di sostegno,che però invece di ribellarsi a ciò che diceva il biondo, lo guardava solamente. Vide Malfoy voltarsi a guardarla,e si stupì di capire che quei due stavano comunicando senza neanche parlare. Ne rimase pietrificato.
<< Ginny ? Non dici nulla ? >>   le chiese il fratello,che come al solito non aveva capito nulla.
<< Cosa dovrei dire ? >>  chiese la rossa stralunata.
<< Nulla lascia perdere. Possiamo parlare ? >>  le chiese Harry interrompendo il migliore amico.
<< Dimmi >>  disse Ginny.
<< Non qui. Possiamo parlare io e te ? >>  insistette il moro. Quella situazione non gli piaceva,c’era qualcosa di strano in tutto questo,e Ginny sembrava diversa.
<< Scordatelo Potter >>  ringhiò Malfoy.
<< Come scusa ? Ginny è libera di parlare con chi vuole >>  disse Harry.
<< Sogna pure Potter >>
<< Con questo che vuoi dire ? >> insistette il moro.
<< Puoi scordarti che lei venga con te chissà dove >>  sputò il biondo. Ginny sbuffò sonoramente e Draco la guardò alzando il sopracciglio,mentre Blaise,Theo,Astoria e Millicent si lanciarono un’occhiata fin troppo eloquente che Hermione intercettò,e alla quale sbarrò leggermente gli occhi. Blaise che aveva visto lo sguardo della ragazza annuì e la riccia capì.
<< Ne ho abbastanza di questi discorsi assurdi,ovvio che posso parlare con chi voglio >>   disse Ginny rivolta al salvatore del mondo,poi si voltò verso il principe delle serpi che la guardava leggermente nervoso.
<< Dove sei stato prima  ? >>  chiese di nuovo,e lui fu sorpreso a quella domanda.
<< Non qui >>  disse solamente. Ginny lo fissò negli occhi e annuì.
<< Ci si vede Ron >>   disse la ragazza per poi afferrare il braccio di Draco e trascinarlo via.
<<  Co-cosa ? Dove diavolo va mia  sorella ? >>   urlò il rosso.
<< Hai sentito prima no ? A recuperare il tempo perduto >>  rise Theo,mentre Ron impallidì e stava per lanciare un urlo,quando Astoria lo bloccò di colpo.
<< Stanno solo scherzando  -- disse la ragazza – è complicato spiegartelo. Non sappiamo nemmeno noi dove vanno,ma di certo a far nulla >>  aggiunse,mentre Blaise rideva ancora e Theo la fissava corrucciato per avergli rovinato il divertimento.
 
 
 
 
 
 
 


<< Allora ? >>  chiese Ginny al biondo una volta fuori dal grande portone.
<< Allora cosa ? >>  rispose Draco.
<< Non fare il finto tonto,ti ho fatto una domanda prima e tu hai detto non qui,quindi ti ho trascinato via,perciò ora sputa il rospo >>   disse la rossa incrociando le braccia al petto e parlando con un tono che non ammetteva repliche.
<< Gin,che diamine te ne importa dove sono stato ? >>  chiese il biondo guardandola,e a quella domanda lei sembrò impreparata perché non seppe rispondere.
<< E’ che sei sparito,e poi in sala comune non c’era anima viva >>  disse lei balbettando. Il silenzio cadde tra loro perché il ragazzo non aveva replicato e si era messo a fissare l’esterno,dove il vento gelido iniziava a soffiare. Ginny rimase in silenzio a guardare il suo profilo,nessuno parlò,ma era come se tante parole le stavano riempiendo la testa. Era bello quel ragazzo,ma non bello come poteva esserlo un ragazzo qualsiasi,ma bello in un senso tutto nuovo per lei,era di una bellezza quasi bianca,che sembrava potesse sparire a suo piacimento. Scosse la testa come se fosse impazzita a quegli strani pensieri. Poi la voce di Draco la riportò alla realtà.
<< Volevo stare solo >>   disse solo,senza voltarsi a guardarla,ma Ginny capì. Era capitato in quei mesi che lo avesse beccato parecchie volte vicino al lago nero,da dove tutto era iniziato all’inizio dell’anno,che guardava lo specchio d’acqua in un assoluto silenzio,non seppe mai se lui si fosse accorto che lei era lì,fatto sta che lui rimaneva in silenzio.
<< Perché ? >>  chiese a quel punto.
<>  disse il ragazzo.
<< Non dovresti fissare troppo il vuoto in cerca di risposte che non arriveranno >>  disse Ginny,e solo allora Draco si voltò a guardarla con un sorriso amaro.
<< Tu dici ? >>  chiese lui, e lei annuì.
<< Ti ho visto qualche volta – disse la ragazza dai capelli vermigli – al lago nero. Sei lì e sembra quasi tu stia aspettando qualcosa,che però non arriverà mai. Cos’è che aspetti Draco ? >> 
<< Non lo so nemmeno io >>  disse lui in un sussurro. Ginny si morse il labbro e senza nemmeno pensarci lo abbracciò posando la testa sul suo petto,e lui in automatico portò le braccia a stringerla. Non aveva mai abbracciato nessuno Draco Malfoy,non sapeva nemmeno come si facesse. Era questo il ragazzo che lei aveva intravisto in lui alcune volte. Quando aveva detto ad Hermione qualche tempo a dietro che loro non sapevano come fossero andate le cose era convinta di aver ragione e ora ne aveva una certezza in un certo senso. Sorrise nel petto di Draco,ma capì che non era ancora il momento per quelle domande. Si sentiva tranquilla e stava bene nello stare in quell’abbraccio, ci sarebbe stata per sempre ora come ora,ma alzò la testa e i suoi occhi incrociarono quelli grigi e gelidi del biondo che le sorrise.
<< Rammenta bene Ginny perché non lo dico mai. Grazie >>  ghignò Draco e lei gli sorrise dolce.
<< Di nulla. Quando vorrai,io sarò qui >>  gli rispose Ginny. E lui annuì.
<< Ora ho proprio fame,sai ? >>  disse ancora lei.
 << Andiamo >>  disse Draco,e si incamminarono verso la sala grande. Prima di entrare però,lei fece una cosa che il biondo non si aspettava,lo prese a braccetto ed entrarono nella sala piena di gente che si voltò a fissarli. Certo,vederli assieme non era nuova come cosa,ma con un contatto fisico era la prima volta. Draco ignorò tutti gli sguardi e le occhiate, e se possibile strinse di più Ginny accanto a lui trascinandola ai loro posti.
 
 
 
 


<< Mia sorella è impazzita,non basta vederla girare con Malfoy,ma adesso si mette anche ad abbracciarlo ? >>   disse Ron traumatizzato.
<< Per la cronaca non si stanno abbracciando. Scordati di poter mai vedere Draco fare una cosa del genere >>   gli rispose Pansy appena arrivata accanto ad Hermione.
<< E qual è la differenza ? >>  chiese Ron,mentre l’ex serpeverde sbuffava. Possibile che quel ragazzo non capisse nulla ?  
<< Lasciamo perdere Weasley,è meglio >>  disse lei cambiando discorso e distogliendo l’attenzione del ragazzo dal tavolo dietro il loro,e quando ci fu riuscita si scambiò uno sguardo d’intesa con una ragazza dai capelli vermigli.   
<< Bhe,a me la cosa non piace >>  insistette Harry.
<< Cosa di grazia ? >>   chiese Pansy.
<< Bhe,tutto. Ammettiamolo questa sorta di punizione è ridicola,e senza testa né  coda  >> 
<< E ti ricordi solo ora di dire la tua opinione ? Dopo due mesi e mezzo ? >>  rispose la mora seccata.
<< Scusami Harry,ma Pansy ha ragione >>  la appoggiò Neville.
<< E poi non è vero che questa punizione è senza ne capo ne coda  >>  disse Hermione.
<< Herm,come puoi pensarlo ? >>  disse Ron incredulo.
<< Semplice – rispose Neville – tutto ciò dimostra che non ha importanza a che casa apparteniamo,siamo tutti uguali,e dovremmo sentirci parte di tutto  >> 
<< Ma se ci dividono in case diverse ci sarà un motivo Neville >>  disse Harry.
<< Ci dividono in case diverse in base alle qualità che possediamo,e di conseguenza in che modo possiamo svilupparle meglio. Non per sottolineare una sorta di differenza >>   disse Pansy con ovvietà, e Harry la guardò stranito.
<< E a te da dove esce tutta questa saggezza ? O meglio,da quando non pensi più che voi serpi siate un gradino avanti a tutto ? >>   ribeccò il moro.
<< Sarà la vostra influenza,e poi le persone cambiano >>   disse la ragazza scrollando le spalle.
<< Le persone non cambiano >>   disse Harry.
<< Sbagli a pensarlo >>  gli disse Hermione,che nel mentre si era lanciata uno sguardo con Pansy. La ragazza dagli occhi neri si alzò dicendo di dover andare in biblioteca e si allontanò senza dire una parola.
<< Cosa le è preso ? >>  disse Ron quando la vide sparire dalla sala grande. Neville alzò gli occhi al cielo.
<< E’ ovvio no ? >>   disse il ragazzo.
<< Cosa sarebbe ovvio ? Che le è preso un colpo ? >>  continuò il rosso beccandosi un’occhiataccia da parte della sua fidanzata.
<< Ronald >>  lo ammonì Hermione.
<< Ci sono cose che non possiamo sapere tutti,non è vero Herm ? >>  chiese Neville che aveva intuito che Hermione sapesse qualcosa sullo strano comportamento di Pansy.
<< Già >>  disse solo la ragazza.
 
 
 



Qualche metro più in lontananza Ginny stava gustando la sua torta al cioccolato,quando vide Pansy alzarsi e andare via con uno sguardo strano. Draco al suo fianco aveva seguito lo sguardo della ragazza fino a capire a dove conduceva.
<< C’è qualcosa che non va >>  mormorò.
<< Si,di solito fa delle sfuriate invece di andare via in silenzio >>  commentò il biondo.
<< Vado a vedere >>   disse Ginny alzandosi,ma Draco la bloccò.
<< Lasciala sola. Se conosco Pansy,ora ha bisogno di stare da sola >>  
<< Tu sai cosa le succede ? >>  chiese la ragazza.
<< Non ne ho idea,non parlo con lei da quando ha cambiato casa >>  ammise Draco.
<< Cosa ? Perché ? >>   disse Ginny incredula.
<< Non lo so. Non si vede spesso in giro,e poi come poeticamente descrivono i grifoni,noi strisciamo più in basso >> 
<< Questo non vuol dire nulla – insistette la ragazza – lei è tua amica >> 
<< Non è mia amica Gin,è tua amica,per tua scelta >>   commentò Draco sbuffando.
<< Perché parli delle amicizie come se fossero contratti ? >> 
<< In un certo senso lo sono >>  disse lui,mentre lei spalancò gli occhi.
<< Che intendi ? >> 
<< Bhe,dover parlare degli affari tuoi con le persone,fidarsi >>
<< Tu non ti fidi di nessuno,non è vero ? >>
<< Mi fido di Blaise,di Theo,e per quanto possa sembrare assurdo e insensato anche di te >>   le sussurrò Draco all’orecchio. Lei arrossì appena e voltò lo sguardo altrove. 
 
 
 
 
 



Il mattino dopo a colazione Ginny si andò a sedere al tavolo dei grifoni con  lo sguardo ammonitore di Draco, e per la felicità di Ron,ma che poi rimase deluso nel constatare che la sorella era li solo per la Parkinson. Parlò molto con Pansy riuscendo anche a farla sorridere,poi si alzò per andare a prendere dei  libri in camera sua e doveva sbrigarsi perché dopo avrebbe avuto lezione. Quando si alzò lanciò uno sguardo infuocato a Harry che per poco non si affogò con il succo di zucca,non capendo cosa avesse potuto fare.  Si voltò correndo giù nei sotterranei per raggiungere il dormitorio di serpeverde,ma proprio davanti al quadro del barone sanguinario  si scontrò con qualcuno.
<< Ma che dia… >>  disse una voce gelida,che lei riconobbe.
<< Draco, potresti guardare dove vai  ? >>  disse lei.
<< Io ? Sbaglio o sei tu ad essermi venuta addosso ? >> 
<< Si come vuoi,ora fammi passare o arriverò in ritardo a incantesimi >> 
<< Ti aspetto,dobbiamo fare la stessa strada >>   disse Draco,mentre lei spariva dietro al quadro. Due minuti ed era di nuovo li.
<< Quanto ci hai messo ? >>  chiese lui scocciato.
<< Ci ho messo pochissimo >>  rispose lei indignata,mentre lui la fissava nervoso.
<< Che ti prende ? >>  chiese Ginny.
<< Nulla,ma non vorrei arrivare tardi a storia della magia,è già una noia mortale,oltre che una materia inutile >>   rispose lui,e la ragazza roteò gli occhi. Non sarebbe cambiato mai.
<< Perché tutto quel tempo per prendere dei libri ? >>
<< Non riuscivo a svegliare Arnold >>
<< Chi ? >>  chiese lui sbiancando.
<< Ti avrò detto mille volte che è la mia puffola,Draco >>   rispose lei.
<< Già >>   nel mentre erano arrivati all’aula di incantesimi e dopo un veloce saluto Ginny entrò. 
 
 
 
 
 
 


<< Che fine avevi fatto ? >>  chiese Theo quando Draco si sedette accanto a lui e Blaise nell’aula di storia della magia.
<< Ho accompagnato Ginny ad incantesimi >>   rispose lui.
<< Ma che gesto romantico >>  ridacchiò Theo beccandosi una gomitata.
<<  Immagino la piccola rossa ne sarà stata entusiasta >>   disse Blaise ridendo.
<< Non chiamarla piccola,ne rossa >>  ringhiò il biondo.
<< Perché ? E’ carina >>  rispose il moretto,mentre Draco si voltò a incenerirlo con uno sguardo gelido e freddo tanto che Blaise ridacchiò grattandosi il capo.
<< Oh andiamo Dra,sto scherzando,nessuno la toccherà o altro tranne te >>   disse Blaise,mentre Theo rideva.
<< Oh Dra,dovresti guardare la tua faccia ora è indescrivibile >>   continuò Theo. Draco scosse la testa.
<< Sarà meglio >>  disse,mentre rilassava i muscoli,e tentava di non addormentarsi in quella lezione a dir poco odiosa.  A un tratto qualcosa saltò sul loro banco,e il biondo sobbalzò con gli occhi spalancati.
<< Che diavolo è questa cosa ? >>  disse fissando un batuffolo viola che squittì indignato.
<< E’ una puffola >>  disse Theo.
<< E che diamine ci faceva nella mia borsa ? >>  urlò Draco,facendo voltare l’intera classe.
<< Signor Malfoy,tutto bene ? >>  chiese il professor Ruf,mentre il biondo gli riservò un’occhiataccia.
<< Va tutto bene un corno >>  ringhiò.
<< Gradirei non usasse questi termini nelle mie lezioni signorino >>  lamentò il professore,ma il biondo lo ignorò.
<< Perché era nel tuo zaino ? >>  chiese Blaise.
<< Che vuoi che ne sappia ? Se trovo il deficiente che mi ha messo nello zaino questo coso io …>>  ma non terminò la frase poiché la puffola gli saltò in testa e squittì in chiaro segno che odiava essere chiamata “coso”.
<< Levati immediatamente dalla mia testa >>   ringhiò Draco,mentre tutti lo fissavano a bocca aperta.
<< Malfoy,qualcuno ti ama >>  lo prese in giro Ron,mentre Draco gli riservò un’occhiata indecifrabile.  
<< Parla per te lenticchia – disse asciutto – e tu scendi >>   disse rivolto poi alla puffola,che però scese dalla sua testa per posarsi sulla sua spalla.
<<  Ma di chi sarà ? E poi perché sembra affezionato a te ? >>  chiese Theo.
<< Vuoi farmi un’altra domanda inutile ? Ti ho già detto che non ne ho idea. E poi hai detto affezionato,è maschio ? >>   chiese il biondo voltandosi a guardare il batuffolino viola che sembrò fargli le fusa vicino alla guancia.
<< Che diamine fai ? >>  si irrigidì il biondo.
<< Sta dicendo che gli piaci Malfoy >>  rispose per lui la so-tutto-io,mentre Potter lo fissava in modo strano.
<< Fantastico,qualcuno trova Malfoy simpatico >>  disse Ron ironico,mentre Dean e Seamus ridevano. 
<< Potter,che hai da guardare ? >>  ringhiò contro il moro.
 << E’ solo che >>  iniziò.
<< Che cosa ? >>  domandò Blaise.
<< Mi è familiare quella puffola >>  disse alzando un po’ più la voce,e come da copione la puffola squittì nel riconoscere la voce di Harry.
<< Oh Merlino >> disse  Hermione.
<< Che diamine ti prende ? >>  disse Theo fissandola.
<< Come ho fatto a non riconoscerla ? E’ Arnold,la puffola di Ginny. E’ viola infatti,e ha riconosciuto la voce di Harry >>    spiegò Hermione.
<< Co-cosa ? Arnold ? >>  strillò Ron.
<< Così sei tu Arnold – disse Draco fissando la puffola – sei saltato nel mio zaino quando ho accompagnato Ginny,vero ? >> , e la puffola squittì in segno d’assenso.
<< Ora che il mistero è stato risolto,possiamo riprendere la lezione ? >>  chiese il professore tossendo,e nessuno parlò fino alla fine dell’ora.
 
 
 
 
 

Quando quella finì,tutti uscirono fuori dall’aula per dirigersi alla prossima lezione,ma i serpeverde del settimo anno avevano due ore buca. Theo e Blaise dissero che sarebbero andati nelle cucine,mentre Draco voleva trovare Ginny e ridargli quell’affare.
<< Malfoy ? >>  chiese una voce e lui si voltò ritrovandosi tutti il gruppetto di grifoni dinnanzi.
<< Che volete ? >>  chiese lui alzando il sopracciglio.  
<< E’ la prima volta che vedevi Arnold ? >>  chiese la Granger.
<< Cosa diamine te ne importa ? >>   rispose lui astioso.
<< Draco rispondi e basta >>  disse Pansy.
<< Pansy  -- disse lui a mo di saluto – si >>  disse poi rivolto alla so-tutto-io  << Perché ? >> 
<< Bhe,è strano >>  disse poi Paciock.
<< Cosa è strano ? >>   chiese lui.
<< Le puffole non danno confidenza a nessuno all’inizio,se non dopo qualche tempo. Ci ha messo due mesi per farsi avvicinare da Ron,e ora tu la vedi per la prima volta, e ti salta addosso ? >>  disse Hermione.
<< Che vuoi che ne sappia io ? >>  disse il biondo,e proprio in quel momento il suo sguardo fu catturato da una folta chioma ramata che si dirigeva in sua direzione.
<< Draco >>  sorrise Ginny,e poi fece un cenno a tutti i suoi ex compagni di casa. Ron la fissò in modo assurdo,salutava Malfoy,e a loro solo un cenno del capo ?
<< Gin --  disse il biondo scrutandola – sai nulla di questo ? >>   e  la puffola si affacciò dalla spalla del principe delle serpi. Appena vide Ginny squittì contenta,ma senza saltare dalla sua padrona.
<< Arnold >>  urlò lei   << Deve essere saltato nella mia borsa quando l’ho svegliato e poi sarà saltato nella tua >> 
<< Si a questo ci ero arrivato,credevo lo avessi messo tu nella mia borsa >>   spiegò il biondo.
<< Non lo farei mai >>  disse lei con la faccia fintamente dispiaciuta,mentre lui ridacchiò.
<< Aspetta,come hai fatto a convincerlo a stare sulla tua spalla ? >>  chiese lei sconvolta.
<< Non ho convinto proprio nessuno. E’ saltato sul mio banco  e poi addosso >>  disse Draco,mentre gli occhi della ragazza si illuminarono e sorrisero.
<< Wow,gli piaci! Non lo ha fatto nemmeno con me quando l’ho preso >>  disse lei con un sorrisone.
<< Bhe,ora puoi riprenderlo >> disse il biondo prendendo la puffola in mano e dandola a Ginny,ma neanche il tempo di prenderlo tra le mani che Arnold risaltò sulla spalla di Draco.
<< Che diavolo ? >>  disse il biondo.
<< Ti adora >>  rise Ginny,e il biondo si perse a guardarla  << Bhe,io ora ho lezione con la Mcgranitt e non posso portarlo con me,quindi dato che tu hai due ore buca,puoi tenerlo tu ? >>   chiese la ragazza speranzosa. E Draco stava per dirgli di no,che non avrebbe perso tempo con quell’essere,ma il sorriso di Ginny lo addolcì e annuì.
<< Davvero ? >>  chiese lei.
<< Si rossa,e smetti di chiederlo prima che cambi idea >>  sbuffò lui. Per tutta la loro conversazione non avevano notato minimamente i grifondoro che li fissavano sbigottiti. Ginny sorrise e lo assalì saltandogli addosso e scoccandogli un bacio sulla guancia. Draco inizialmente si irrigidì,ma poi sorrise nel ricordarsi che Potter stava guardando.
<< Ci vediamo dopo >>  disse lei,e si allontanò,mentre Draco tornò a fissare al puffola.
<< Allora,cosa facciamo io e te ? >>  chiese e quella squittì,poi si voltò a guardare i grifoni che lo fissavano con le bocche e gli occhi spalancati.
<< Sembrate un branco di allocchi >>  disse lui e si allontanò.
 
 
 
 

<< Pansy, che dicevi riguardo al fatto che Malfoy non abbraccia nessuno ? >>  chiese Ron con l’espressione di un leprecauno.
<< Ah,sta zitto >>  ribeccò la mora,fissando il principe delle serpi allontanarsi mentre parlava con una puffola.
 

 
 
 

 
Ciaooo a tutti!!!!! Si lo so,vi do il consenso per uccidermi,ma davvero tra scuola e tutto non ho avuto tempo,e chi segue anche l’altra long,I see you,lo sa,poiché l’ho già detto anche lì. Mi sto impegnando per scrivere molto in queste vacanze,e vi avverto che non rinuncerò alla storia,scordatevelo. Devo scappare,ma vi mando un grosso augurio di Natale in ritardo,e anche un Buon Anno anticipato. Aggiornerò presto,non vi farò attendere tanto sta volta. Grazie a chi legge,recensisce e  a chi ha inserito la storia tra le seguite,ricordate e preferite. Grazie anche a chi legge in silenzio. A presto.
XOXO Elly

  
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