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Autore: holdmeoned    28/12/2014    2 recensioni
Niall e Zayn si amano. Si sono sempre amati, sin dal primo giorno in cui si sono visti ad xfactor. Niall se ne stava lì a suonare e cantare tutto il giorno, mentre Zayn si chiedeva se avrebbe mai avuto il coraggio di parlargli. Impiegheranno molto a comprendere i loro sentimenti e ancora di più a dichiararsi. Entrambi si accorgeranno, però, che non è affatto facile innamorarsi del proprio compagno di band.
***
“Perché mi eviti?”
“Io non ti evito”
“Ah no? E allora cosa stai facendo adesso?” chiese Zayn sarcasticamente “e cosa hai fatto in queste ultime settimane?”
Niall si irrigidì velocemente colpito dalle parole dell’altro ragazzo “Vuoi davvero sapere cosa hai fatto, Zayn?" disse con una calma quasi innaturale "Hai fatto tutto, Zayn, tutto... e la cosa peggiore è che non te ne sei nemmeno accorto”
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam Payne, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Baby look what you’ve done to me.
Niall e Zayn si amano. Si sono sempre amati, sin dal primo giorno in cui si sono visti ad xfactor. Niall se ne stava lì a suonare e cantare tutto il giorno, mentre Zayn si chiedeva se avrebbe mai avuto il coraggio di parlargli. Impiegheranno molto a comprendere i loro sentimenti e ancora di più a dichiararsi. Entrambi si accorgeranno, però, che non è affatto facile innamorarsi del proprio compagno di band.
***
“Perché mi eviti?”
“Io non ti evito”
“Ah no? E allora cosa stai facendo adesso?” chiese Zayn sarcasticamente “e cosa hai fatto in queste ultime settimane?”
Niall si irrigidì velocemente colpito dalle parole dell’altro ragazzo “Vuoi davvero sapere cosa hai fatto, Zayn?" disse con una calma quasi innaturale "Hai fatto tutto, Zayn, tutto... e la cosa peggiore è che non te ne sei nemmeno accorto”
 
 
Niall e Zayn si amano.
Si sono sempre amati, sin dal primo giorno in cui si sono visti.
Zayn lo vedeva sempre ad x-factor. Bello come il sole, nei suoi pantaloni larghi, con i suoi capelli color della paglia e le guance perennemente rosse; Zayn era convinto che quel ragazzo profumasse di vaniglia anche se non aveva mai avuto l’occasione di provarlo. Aveva scoperto quasi subito che il ragazzo che gli aveva rapito il cuore - per così dire - si chiamava Niall perché era uno dei più popolari tra i concorrenti: dove c’era lui, c’era anche una chitarra e tantissime altre persone.
Anche Niall aveva notato Zayn; a primo impatto gli era sembrato uno di quei nerd che collezionano milioni di fumetti di tutti i tipi come capitava spesso nella sua scuola di Mullingar, ma aveva successivamente capito che quel ragazzo non era affatto un ‘nerd’ e tutti quei suoi atteggiamenti timidi e introversi attirarono Niall come una calamita.
Il moro non stava mai con gli altri ragazzi, preferiva restare nella stanza che gli avevano affidato preoccupato di non essere all’altezza degli altri.
Niall se ne stava lì a suonare e cantare tutto il giorno, mentre Zayn si chiedeva se avrebbe mai avuto il coraggio di parlargli.

Poi arrivò quel ventitré luglio duemiladieci, una data così importante per milioni di ragazze e ragazzi in tutto il mondo ai giorni nostri. Proprio in quel giorno, dopo essere stati eliminati, cinque adolescenti furono riuniti in un’unica boyband: era solo l’inizio per gli One Direction.
Niall Horan e Zayn Malik erano due di quei ragazzi e per il biondo, che credeva fermamente nel destino, era subito sembrato come un segno, uno di quelli che cercano di dimostrarti qualcosa. Quando quella sera stessa, gli One Direction si erano scambiati il loro primo abbraccio di gruppo, Zayn poté finalmente guardare negli occhi Niall: quei due cristalli gli parvero come il cielo d’estate, quando non c’è nemmeno una nuvola ad oscurare il sole; per un attimo gli sembrò addirittura di poterci nuotare dentro.
Fu lì, proprio in quel momento, che Zayn capì di essersi completamente, irrimediabilmente e incondizionatamente innamorato di Niall.

Immaginatevi intanto quest’ultimo: credeva di essere etero, credeva che gli piacessero le ragazze. Per questo all’inizio Niall considerava Zayn solo un amico, un buon amico, anche se era sempre rimasto rapito dai lineamenti di Zayn; poi, conoscendolo meglio, si era accorto del ragazzo fantastico che era e aveva capito di provare qualcosa di molto più forte di una semplice e stupida amicizia.
Amicizia per Niall rappresentava quella tra lui e Harry, o quella tra Zayn e Louis.
Quando si era accorto del forte rapporto tra Harry e Louis, aveva subito appreso che tra quei due qualcosa non andava: lo vedeva il modo con cui si guardavano, le frecciatine, le palpatine segrete tra i due ragazzi... non era mica scemo! I suoi intuiti alla fine si rivelarono veri dopo l’annuncio di Harry e Louis al resto della band: ‘Stiamo insieme’ avevano detto con un sorriso a trentadue denti. E Niall era confuso, tremendamente confuso, perché Liam diceva che lui guardava Zayn proprio nel modo con cui Harry guardava Louis.
 
Capì quello che provava solo successivamente.
Erano le tre di notte e di solito a quell’orario la gente normale dorme; e Niall lo stava facendo, o almeno prima di essere svegliato bruscamente. Quando aprì gli occhi, poté subito sentire un peso morto su di sé e Niall, lui davvero non sa il motivo, si sentì come morire rendendosi conto che quello era Zayn, suo migliore amico per il quale non sapeva se provava anche qualcosa di più serio. Ma la cosa che mandò Niall letteralmente in disordine fu il fatto che il moro fosse completamente ubriaco. E di nuovo Niall non capì perché ma sentì una stretta al basso ventre quando fissò gli occhi del ragazzo di fronte: era pura eccitazione, pura voglia quella che aveva in quei due pozzi. Si riprese dal guardarlo solo quando sentì una risata fargli vibrare i timpani.
“Zayn, che stai facendo?” chiese preoccupato e confuso il biondo quando lo vide tirare giù le coperte dal suo corpo e accarezzargli una gamba passando le dita dal polpaccio in su fino ad incontrare il sottile tessuto dei pantaloncini che indossava per dormire. Niall tremò sotto il suo tocco e per la terza volta si chiese il motivo.
“Sei così bello, Niall” sussurrò Zayn con voca roca e poi Niall poté chiaramente sentire qualcosa pressare contro la sua coscia sinistra, qualcosa che si trovava nei pantaloni del moro e che a poco a poco si stava risvegliando. Sentì il respiro accelerarsi quando Zayn strofinò la patta gonfia dei suoi pantaloni su tutta la lunghezza della sua gamba per poter andargli più vicino e posare le labbra carnose sul collo niveo. E fu quando Niall sentì Zayn cominciare a baciare, mordere e leccare quella porzione di pelle che aveva preso di mira che cominciò ad allarmarsi; cercò in tutti i modi di toglierselo di dosso, fallendo miseramente data la netta differenza di corporatura fra i due ragazzi.
Ma forse non era tanto la differenza tra i fisici dei ragazzi, magari era proprio lui che non voleva staccarsi e non voleva smettere di sentire addosso il calore di Zayn - il calore di un suo amico, di un uomo -. Il moro morse leggermente più forte la pelle al di sopra della clavicola e Niall si lasciò andare ad un piccolo gemito mentre lasciava la testa cadere all’indietro e sentiva il corpo tremare sotto un fremito. Niall lo sentiva il sangue che affluiva al suo basso ventre, si sentiva andare a fuoco e probabilmente le sue guance erano anche molto rosse: sbaglio o Niall Horan si stava eccitando a causa di un uomo?
Il biondo sentiva solo il sesso di Zayn strusciare su di lui, c’era solo il rumore dei suoi jeans contro la sua coscia nuda; ma poi la realtà gli si presentò davanti come una doccia d’acqua fredda e in un nano secondo lo spinse con tutta la sua forza per toglierselo di dosso e scivolò lontano da lui, in piedi, accanto al letto e con un erezione abbastanza evidente in mezzo alle gambe a nasconderla con le mani.
Zayn rise mostrando tutta la fila dei denti superiori ancora disteso sul suo letto, ma quella non era la sua solita risata, no, era la risata di un ubriaco che ha solo voglia di svuotarsi le palle. E Niall si sentì quasi ‘usato’ quando se ne accorse, gli occhi gli divennero lucidi e colmi di lacrime pronte a scendere. L’unica cosa che riuscì a dire fu un flebile ‘vai in camera tua Zayn’ mentre già le sue guance venivano rigate da quelle goccioline.

Niall non sapeva spiegarsi quello che era successo dentro quella stanza e ancora peggio non sapeva spiegarsi perché si sentisse così male, come se il cuore gli si fosse spezzato in due; insomma, Zayn non era gay e se lo fosse stato sicuramente non sarebbe andato da uno come Niall per una scopata. Quindi ‘Era solo ubriaco’ continuava a ripetersi.
Quella sera Niall capì che lo amava sul serio, lo amava più di qualsiasi altra cosa al mondo, più dell’Irlanda e della sua chitarra, più di fare il cantante, più dei concerti, più della pizza... e non voleva nessun altro che non fosse lui.

***

Niall, purtroppo, l’aveva capito solo dopo il grande sbaglio che aveva fatto: non doveva assolutamente innamorarsi di Zayn. Ma ormai era tardi. Così si ritrovava lì, su quel divanetto del backstage qualche minuto prima di dover salire sul palco, con il cellulare davanti al naso e con le lacrime che, senza fermarsi nemmeno un secondo, scendevano copiose sul suo viso. Era da almeno dieci minuti che piangeva ed era sempre da dieci minuti che continuava ad osservare delle foto di Zayn e Perrie - la sua nuova ragazza bionda – del giorno prima. Trovare una foto dei due mentre si baciavano era stata la goccia che aveva fatto traboccare il vaso.

“Si Lou, i capelli vanno bene, grazie” urlò una voce roca vicinissima, troppo vicina per i gusti di Niall. Infatti, la persona che aveva precedentemente parlato, entrò nella sua stessa stanza e ormai il danno era stato fatto.
“Ciao Niall, che stai... Niall!” Harry quasi urlò il suo nome alla fine della frase notando le lacrime che cadevano dagli occhi del biondo quasi volessero prosciugare l’oceano che avevano dentro “che succede?”
Niall vide Harry sedersi accanto a sé e l’unica cosa che fece fu farsi ancora più piccolo in un angolo del divanetto, lontano da lui e dai suoi occhi curiosi.
“Nì sono tuo amico, puoi dirmi tutto” continuò Harry “è successo qualcosa di brutto?”
“No Haz, va tutto bene, solo... nulla” con queste parole si alzò e scappò via mentre le lacrime continuavano a scorrere e adesso anche più velocemente.
Harry era confuso, l’unica volta che aveva visto o sentito Niall piangere era perché aveva nostalgia di casa e non faceva tanti problemi a parlarne.
Invece, Niall aveva capito una cosa: prima di xfactor era sempre stato un ragazzo molto sicuro si se, niente riusciva a buttarlo giù; dopo aver incontrato Zayn, si rese conto di aver perso tutto il coraggio che possedeva allora e si fece avanti il Niall timido e insicuro di se stesso che ormai non si vedeva da tanto tempo.

***

Si, proprio così: Zayn aveva una ragazza. Si chiamava Perrie Edwards, aveva 21 anni, alta, magra, capelli biondi e occhi azzurri; anche lei membro di una nuova girlband, le Little Mix. Era davvero simpatica e bella per tutti quelli che la conoscevano anche solo di vista; purtroppo per Zayn, non era Niall e non sarebbe mai stata come lui.
Zayn non l’amava neanche; era stato costretto a mettersi con lei solo per pubblicizzare il nuovo gruppo che, al contrario dei One Direction, aveva vinto xfactor. E chi poteva far scalare le classifiche alle Little Mix con un po’ di pubblicità se non i One Direction?
Così iniziò questa messa in scena, senza sapere il parere di Zayn, senza che lui potesse dire o fare qualcosa per evitare tutto questo. Nel giro di un paio di giorni si ritrovò impantanato nel fango senza poter più fare nulla, mentre a quanto pare non era l’unica persona che stava soffrendo in quel momento.

Niall, infatti, se ne stava lì, da solo, nella sua stanza d’albergo troppo grande per una sola persona. Era single, ma non perché non avesse trovato una ragazza, tutt’altro: era un ventenne gay e innamorato di uno dei suoi migliori amici - fidanzato per di più –
Nonostante la fama, i soldi, la collezione di premi sopra la mensola di casa sua, tutte le ragazze che potrebbe avere se solo non gli piacessero i maschi... Niall pensava di avere una vita di merda, perché cosa c’è di bello quando non puoi stare con l’unica persone che ami?
Questa situazione andava avanti da due anni e il biondo era stanco, stufo di soffrire, di piangere, di disperarsi e di stare male per un ragazzo etero che non si sarebbe mai accorto del suo amore.
Dall’altra parte stava Zayn, gay fidanzato con una ragazza per cui non provava nulla e innamorato da tre anni di Niall Horan.

***
 
Per gli One Direction gli affari andavano a gonfie vele: più diventavano grandi e famosi, più i loro portafogli pesavano. Con l’uscita del loro terzo album Midnight Memories, annunciarono anche l’uscita del loro nuovo film. This Is Us era infatti un modo semplice ed efficace per fare soldi e allo stesso tempo descrivere la band alle fans per quello che era.
Dopo mesi in cui le telecamere seguivano i ragazzi in tutto quello che facevano, le riprese furono chiuse e ci fu l’attesa premiere del film. Quel giorno tantissime fans aspettavano l’arrivo dei ragazzi, alcune avevano persino dormito lì per capitare tra le prime file. Tutti e cinque i ragazzi erano davvero emozionati, amavano l’idea che stesse per uscire il film della loro band. Diventare un cantante di fama mondiale, cantare nelle città più importanti del mondo ed avere milioni e milioni di fans, era sempre stato il sogno di Niall. Fin da piccolo lo si ritrovava a cantare in casa con il telecomando del televisore a fare da microfono e adesso che tutto questo era diventato realtà non poteva che esserne fiero. Proprio per questo motivo, il ragazzo decise di mettere da parte il suo amore non ricambiato – almeno secondo lui – per quella sera, non poteva rovinarsi anche quella giornata.
E Niall ci aveva provato, ci aveva provato in tutti i modi a non pensarci, ma quando erano arrivati tutta la situazione gli era caduta addosso. Infatti, vedere Perrie girovagare tra gli invitati nel suo vestito nero e sfoggiare l’anello all’anulare sinistro, non aveva aiutato per niente l’ormai debole Niall.
Quello stesso giorno, Zayn e Perrie si fidanzarono ufficialmente e ne fu prova proprio quell’anello. Il moro non si era proprio risparmiato e aveva speso una fortuna per quel gioiellino: aveva tre diamanti incastonati, il sogno di ogni donna, specialmente se si trattava di Perrie.
E Niall, per la miliardesima volta, pianse. Pianse rinchiuso nel bagno, pianse perché non ce la faceva più e pianse perché quel ragazzo gli stava rovinando l’esistenza. Bussarono tre volte in quel lasso di tempo in cui Niall fece cadere lacrime amare dai suoi occhi cristallini, lacrime che gli rigavano le guance e andavano a morire sulle labbra; e per tre volte lui non diede segni di vita e cercò di trattenere il suo pianto disperato per non destare sospetti.

Niall prima di xfactor non era un tipo che piangeva spesso; lui prendeva la vita con leggerezza e riusciva ad essere ottimista anche quando andava tutto male e non sembrava apparire nessuna luce in fondo al tunnel.
Dopo aver incontrato Zayn, però, Niall dovette ricredersi.

***

Nelle settimane successive alla premiere, per Niall fu sempre più difficile stare accanto a Zayn e sentirlo parlare del futuro matrimonio con Perrie, senza poterlo trattare come solo lui avrebbe voluto. Capitava ormai sempre più spesso che la notte, quando non riusciva a prendere sonno, si ritrovasse a pensare di voler essere al posto della ragazza bionda, per non dover sempre nascondere i suoi sentimenti; e capitava sempre più spesso che si ritrovasse a pensare di doverla smettere, che sarebbe meglio andare avanti e dimenticare Zayn una volta per tutte.
Ma semplicemente non poteva, non ci riusciva. Lui gli era entrato dentro con il tempo e non sarebbe stato facile cancellarlo perché il suo nome era ormai scritto sul suo cuore come un tatuaggio sulla pelle.

Niall, tuttavia, cercò comunque di allontanarsi dalla causa di tutte le sue lacrime, da Zayn, e sperò che, anche se non lo avrebbe dimenticato, ci riuscisse. E lo fece, a malincuore, ma lo fece. Ed adesso andava decisamente meglio, non si sentiva più a pezzi come prima e aveva cominciato a concentrarsi solo sul suo lavoro. Solo quando cantava, quando stava sul palco, Niall riusciva a sentirsi se stesso; e per poco tempo ritornava quel Niall che lo aveva abbandonato da ormai troppo tempo, quello sicuro di sé, sempre con la battuta pronta e la risata rumorosa pronta a uscire ad ogni secondo.
E Zayn lo notava questo.
Lo osservava mentre si allontanava da sé e si sentì impotente, incapace di reagire davanti agli occhi spenti del ragazzo che amava, mentre anche gli altri si accorsero della situazione venutasi a creare.

***

“Zay, posso parlarti un momento?” Liam fece irruzione nella camera d’albergo di Zayn mentre quest’ultimo stava seduto sul letto a leggere un giornale “è importante” continuò.
“Di cosa si tratta?” chiese Zayn mentre leggeva l’ultimo rigo dell’articolo riguardante lui e Perrie.
“Di Niall” disse solamente Liam. Zayn non se lo fece ripetere due volte e chiuse di scatto il giornale volgendo il suo sguardo preoccupato al ragazzo in piedi di fronte al letto.
“Che ha?”
“Che ha? E me lo chiedi?” rispose con una nota leggermente alterata nella voce. Quando vide che Zayn non aveva intenzione di dire nulla, decise di continuare “Niall ha qualcosa che non va, non è più quello di prima, non ride mai, Zay, e la cosa più brutta è che non parla ed è strano per uno come lui. Harry mi ha detto che qualche settimana fa l’ha trovato mentre piangeva sul divano e se ne è andato senza spiccicare parola” spiegò Liam gesticolando con le mani.
“Lo so” Zayn lo aveva notato già da tempo questo cambiamento in Niall. Dopo minuti di interminabile silenzio, Liam parlò.
“Zay, devi fare qualcosa”
“Io?”
“Si, tu” Liam lo indicò.
“Perché proprio io?” chiese Zayn inarcando un sopracciglio.
“Perché sei quello più legato a lui tra tutti noi”
Zayn tirò un lungo sospiro ritornando a sfogliare svogliatamente le pagine di quel giornale.
“Liam non te ne sei accorto che continua ad evitarmi? Sarebbe meglio che gli parlassi tu”
Liam si lasciò cadere a peso morto sul materasso, portando una mano sulla faccia e respirando lentamente.
“Mh ho un’idea” disse poi raddrizzandosi sul letto e guardando Zayn mentre un sorriso si apriva sul suo volto “vedremo se continuerà ad evitarti”
E Zayn non provò nemmeno a ribattere perché con Liam era una battaglia persa già dall’inizio.

***

Così quella stessa sera, si ritrovarono entrambi in pigiama davanti alla porta della camera di Niall con due pacchi di patatine in mano e il dvd del film preferito del biondo. Liam bussò alla porta facendo si che il rumore delle nocche contro il legno rimbombasse per tutto il corridoio buio e vuoto.
“Avanti” disse una vocina strascicata dall’interno della stanza.
Liam abbassò la maniglia con un movimento del polso e vece sbucare la testa nella stanza buia. “Niall, sono Liam, posso entrare?”
“Mhh si” rispose con un sorrisino mentre si aggiustava meglio tra le coperte e invitava l’amico ad entrare. Dopo nemmeno due secondi, Liam si ritrovava nella stanza e stava scompigliando scherzosamente i capelli al piccolo amico. Zayn fece un passo dentro la camera e sorrise involontariamente mettendo la lingua in mezzo ai denti vedendo com’era piccolo Niall rispetto al resto del lettone. Il suo sorriso svanì nell’esatto momento in cui incontrò gli occhi di Niall che lo scrutavano quasi a volerlo cacciare.
“Che ci fa lui qui?” chiese con una leggera punta di amarezza nella voce.
“Beh, ho pensato che potev...” cercò di spiegare Liam ma fu interrotto prima di poter finire la frase.
“se vuoi me ne vado” rispose secco Zayn. Niall semplicemente scosse la testa per poi afferrare il dvd che Liam aveva delicatamente appoggiato sul materasso e leggerne il titolo.
Zayn approfittò del momento di distrazione del biondo per volgere il suo sguardo a Liam e mimargli un ‘te l’avevo detto’ che lo fece sospirare.
“Mi piace questo film” esclamò contento Niall “lo guardiamo?”
“Si, io e Liam avevamo pensato che potevamo guardarlo tutti e tre insieme dato che so che ti piace”
“oh emh... grazie” rispose semplicemente mentre un leggero rossore coloriva le guance pallide dell’irlandese, il rosso che a Zayn piaceva tanto.
Liam fece partire il dvd e si sedette sul grande materasso alla sinistra di Niall mentre Zayn, un po’ insicuro della reazione di quest’ultimo, si sedette alla sua destra.

Il film procedette senza problemi; tutti e tre continuavano a guardare attentamente lo schermo della televisione prendendo di tanto in tanto delle patatine dal pacco in possesso a Niall. Tutti sembravano interessati al film, tutti tranne Zayn che era troppo occupato a pensare e osservare il biondo in tutta la sua perfezione. Indossava una semplice T-shirt bianca piuttosto consumata mentre il resto del corpo era avvolto dalle coperte del costoso albergo di lusso in cui alloggiavano in quel periodo; i capelli lasciati caduti sulla fronte e il viso più scarno del solito, ma per Zayn rimaneva sempre bellissimo. Non sapeva esattamente da quanto tempo stava elaborando quel discorso da fargli dopo la fine del film, ma ad un tratto sentì qualcosa posarsi lentamente sulla sua spalla. Si voltò lentamente, quasi si spaventasse di sapere e vide subito una testa bionda occupare la sua visuale. Si sporse un minimo per notare gli occhi chiusi e la bocca lasciata leggermente aperta dalla quale continuavano ad uscire degli sbuffi di tanto in tanto. Di nuovo sorrise senza neanche accorgersene alla vista di Niall addormentato sulla sua spalla. Cercò di sembrare indifferente quando Liam lo guardò ma era troppo felice che il biondo si stesse stringendo sempre di più a sé per farne un problema. Liam li guardò dapprima alzando un sopracciglio e poi sorridendo complice: aveva proprio ragione quando pensava che sembrassero una coppia di dodicenni alle prese con la loro prima cotta.

Il film continuò senza altre interruzioni oltre a Niall che russava ogni tanto facendo ridacchiare i due amici. Lo schermo fece comparire le note finali e proprio mentre queste scorrevano veloci, Liam si alzò dal materasso invitando Zayn a fare lo stesso.
“Emh... perché non restiamo a dormire qua?” propose il moro mentre sul viso dell’amico si apriva un sorriso sornione “insomma, è molto tardi” cercò di giustificarsi.
Ma Liam aveva già capito tutto, proprio per questo motivo cominciò a ridere.
“Stai zitto coglione, così lo svegli” lo rimproverò Zayn.
Dopo qualche secondo Liam calmò le sue risa e sorrise intenerito. Zayn arrossì e ringraziò mentalmente la sua pelle per essere così scura e per impedire al rossore di spiccare sulla pelle.
“Facciamo che resti tu, mh?” chiese Liam prendendo il cellulare momentaneamente lasciato sul comodino e avviandosi verso la porta.
“C-cosa? No, Liam, da solo no... dai” Zayn si agitò: insomma avrebbe dormito con Niall di fianco!
“Come? Zayn Malik che si vergogna di dormire con qualcuno?” e se ne andò così, mentre gli faceva l’occhiolino e chiudeva silenziosamente la porta.

Zayn non sa esattamente con quante parole lo insultò quella sera per averlo appena lasciato solo, in un letto matrimoniale, con Niall avvinghiato al suo braccio e il silenzio ad avvolgerli. E tremò quando sentì il respiro del ragazzo biondo sul suo collo, gli sudarono le mani quando Niall avvolse un braccio attorno al suo busto. Si lasciò scivolare sul materasso quanto bastò per ritrovarsi faccia a faccia con l’altro. Zayn pensò che era anche più bello quando dormiva: i capelli sparpagliati sul cuscino, le ciglia poggiate delicatamente sulle guance e le labbra socchiuse. E davvero, alla fine si ritrovò a ringraziare Liam per aver architettato quella serata quando sentì una gamba di Niall posarsi sulle sue cosce; forse questa era una cosa che non doveva assolutamente fare, ma Zayn non resistette e gliel’accarezzò.
Si addormentarono così, cullati l’uno dal profumo dell’altro,  con il silenzio interrotto solo dai loro respiri e i sorrisi stampati in volto perché per entrambi era proprio quello il posto in cui volevano stare, insieme.

La mattina i due si risvegliarono esattamente come la sera precedente: i visi a due centimetri di distanza, le gambe aggrovigliate tra di loro e un braccio di Niall intorno al bacino dell’altro.
“Buongiorno Nialler” sorrise Zayn strofinandosi una mano sul viso.
Ma Niall non aveva il coraggio di rispondergli, non dopo che l’aveva chiamato Nialler, non dopo che si era accorto della vicinanza dell’altro. Niall ormai si era rassegnato: più cercava di stare lontano dal moro, più si ritrovava vicino a lui.
“Ciao” ma quello che doveva essere un saluto, gli uscì come un sussurro a causa del nervosismo e dell’imbarazzo. Niall divenne ancora più rosso quando si accorse di essere letteralmente buttato nella parte di Zayn. Si alzò velocemente prendendo le distanze, ma non poté fare a meno di sorridere quando pensò che probabilmente avevano passato tutta la notte così.
“Dormito bene?”
“Mh si” rispose stiracchiandosi “Tu?” chiese poi. Da quanto tempo non aveva una conversazione con Zayn?
“oh si” perché c’eri tu accanto a me avrebbe tanto voluto aggiungere Zayn, ma evitò di fare questa figura di merda. Si sporse verso l’altro ragazzo e lasciò un leggero bacio appena sopra l’orecchio che fece quasi strozzare Niall con la saliva.

E mentre Zayn si alzava dal letto con la sua solita tuta che usava per dormire e gli occhi ancora mezzi chiusi, Niall lasciò perdere il suo piano di stare lontano da lui perché poteva soffrire quando voleva ma con Zayn si sentiva sempre una persona diversa, si sentiva migliore e soprattutto sapeva che accanto a lui non gli sarebbe capitato mai nulla di brutto, si sentiva al sicuro.

***

Però Niall avrebbe già dovuto saperlo, aveva imparato ormai che qualunque cosa lui decidesse di fare poi veniva comunque ostacolata. E fu proprio quello che pensò quando vide spuntare Perrie nella grande sala riservata alla colazione.

Lui non lo negava che fosse una bellissima ragazza, non l’aveva mai fatto; e non lo fece nemmeno quella volta, anzi pensò che quel vestito a fiorellini bianco e rosa confetto le donasse proprio.
Niall non seppe bene quello che successe dopo, durante tutta la colazione, quello di cui avevano parlato e il motivo per cui ogni tanto ridevano, perché nella sua mente continuava a ripetersi il momento in cui Perrie era entrata dalla porta di vetro della sala con il suo bel sorriso sulla faccia e aveva baciato Zayn sulle labbra. Dopodiché Niall ricorda di aver sentito gli occhi pizzicare e il cuore fargli una capriola come se fosse appena caduto dalla gabbia toracica. L’unica volta in cui parlò fu quando la ragazza gli chiese “ciao Niall, ti vedo strano, tutto bene?” per poi sedersi al suo fianco e sorridergli di nuovo come a volergli ricordare che il moro era suo e solamente suo. “Si” rispose come al solito Niall sforzandosi di usare una voce abbastanza convincente. Ma no non va tutto bene pensò poi, perché quello in cui Perrie si era seduta era il posto di Zayn.
 
Così Niall ci aveva rinunciato, era ritornato alla sua idea iniziale di ignorare Zayn ed evitare persino di incrociare lo sguardo con il suo. Si limitava a stargli vicino solo ai concerti e alle interviste, poi ritornava il solito blocco di ghiaccio a dividerli. Zayn ci stava male, tremendamente male; aveva capito che qualcosa non andava ma non riusciva a scoprire di cosa si trattasse per i continui rifiuti da parte del biondo. Lui voleva solo poter stare accanto all’altro, ma questo non era possibile.
Il problema che entrambi non capivano era che tutti e due stavano male per la stessa ragione e non se ne rendevano nemmeno conto.

***

“Zayn, sei un deficiente” affermò Liam entrando in camera sua senza nemmeno bussare.
“Cosa?” rispose confuso “che ho fatto?”
“Anzi, sei proprio un coglione” continuò l’altro prendendo a fare avanti e indietro per tutta la stanza e gesticolando con le braccia.
“ma perché?”
“Mi avevi promesso che avresti parlato con Niall” Zayn capendo a quale argomento l’amico voleva arrivare, distolse lo sguardo e lo portò fuori dalla finestra.
“Ci ho provato, ma...” cominciò a spiegare giocando con i suoi stessi pollici.
“No, Zayn, non mi interessa se ci hai provato, io voglio che tu ci parli e non esigo un ‘ma’ come risposta”
“Ma, cazzo, non mi lascia parlare, se ne va sempre con qualche scusa” quasi urlò in preda al nervosismo “tu pensi che non mi importi sapere come sta Niall?” chiese retoricamente poi.
“Non intendevo...”
“Bene, mi interessa eccome” disse Zayn calmandosi.
“Lo so”
“Bene”
“Zayn” lo chiamò Liam “guardami”
“che c’è?” chiese l’altro con una punta di scocciatura nella voce.
“Tu ami Niall” E questa non era una domanda, era un’affermazione.

Zayn rimase letteralmente a bocca aperta, con gli occhi sgranati, il fiato corto, il cuore che prese a battere veloce, le mani che sudavano e la saliva che cominciava a scarseggiare. Ma si riprese, non poteva farsi sgamare così facilmente.
“C-certo, anche tu lo ami” balbettò così deglutendo in imbarazzo e sentendo le guance scottare.
“Intendevo nell’altro senso” disse , e di nuovo un altro “tu ami Niall” che lo fece morire per la seconda volta. Zayn stava quasi per ribattere ma l’altro lo fermò prontamente “e non provare a negare”
I due si guardarono negli occhi per un tempo che sembrò infinito. Davvero era così semplice capire che Zayn provava qualcosa per Niall? E cazzo, Zayn non provava ‘qualcosa’, lui amava Niall, lo amava davvero, era diverso.
“Come hai fatto...”
“a capirlo?” continuò per lui Liam “andiamo, lo sappiamo tutti che per Niall hai un occhio di riguardo in più rispetto a noi altri; e poi... Zayn, ti si legge negli occhi che sei innamorato, ho davvero cominciato a pensare questo tempo fa e quando Niall, la scorsa notte, si è addormentato sulla tua spalla, io l’ho visto il tuo sorrisino, le guance rosse, le mani che ti prudevano sapendo di non poterlo toccare, gli occhi che ti brillavano... non sono stupido e ti conosco bene ormai”
Zayn deglutì “non dire nulla” Aveva ancora gli occhi sgranati e continuava a torturarsi il labbro inferiore con i denti “non dire nulla a lui, non voglio che si allontani ancora di più”
“Zayn non hai ancora capito perché Niall è così in questo periodo?” chiese Liam aggrottando le sopracciglia e inclinando la testa di lato.
“No, altrimenti te lo avrei detto”
Liam rise forte portando una mano sulla pancia “allora ho ragione a dire che sei coglione”
Zayn non capiva, era davvero confuso e la rabbia cominciò a montargli in petto. In quel momento avrebbe solo voluto dare un pugno in faccia al suo amico per averlo preso per ‘coglione’ - insomma era già tanto se aveva ammesso di amare Niall! – ma quello che sentì uscire dalle labbra di Liam successivamente lo trovò molto più interessante.
“Niall è innamorato pazzo di te” aveva detto incrociando le braccia al petto e sorridendo.
Zayn spalancò la bocca e di nuovo sgranò gli occhi.
“Che cazzo hai detto?” urlò quasi per lo stupore.
“Hai capito bene, lui è innamorato di te”
Zayn si alzò dal davanzale della finestra, dove era rimasto seduto per tutta la durata della conversazione “Liam, non sono dell’umore per scherzare, grazie lo stesso”
“Infatti non sto scherzando” rise di nuovo Liam “ma sei serio Zay? Davvero non ti sei accorto di nulla?”
L’altro continuò a guardarlo stupefatto mentre mille domande gli si formavano in testa.
“Sai come l’ho capito?” chiese Liam dolcemente avvicinandosi al moro “Ha cominciato ad ignorarti quando hai ufficializzato” qui Liam fece con le dita il segno delle virgolette “la tua relazione con Perrie, alla premiere... ci hai mai fatto caso?”
Zayn sembrò pensarci su, perso com’era nei suoi pensieri.
“si è allontanato da tutti, ma soprattutto da te” lo indicò “almeno con noi parlava, a te non guardava nemmeno negli occhi”
“Ma...” iniziò Zayn.
“Aspetta” lo fermò l’altro “l’altro ieri a colazione, quando è venuta anche Perrie, non l’hai vista la faccia di Niall? Non hai visto come vi ha guardato quando lei ti ha baciato? Sembrava essere tornato il Niall di sempre ma poi è spuntata lei e... puff di nuovo triste. Te ne sei accorto che non ha parlato per tutta la colazione? Zayn, Niall che non dice una parola è strano, lo sai!”
Zayn non sapeva cosa dire; era troppo preoccupato a calmare il respiro e a seguire i battiti del suo cuore accelerato per formulare una frase di senso compiuto.
“Tu” cominciò prendendo coraggio “Tu davvero credi che Niall provi qualcosa per me?” si ritrovò a sorridere inconsapevolmente quando si rese conto di quello che aveva appena detto.
Liam annuì “Anche Harry ne è convinto” e Liam rise nuovamente scompigliando il ciuffo all’altro.
“Come faccio a capire se è vero?”
“L’unico modo sarebbe rinchiuderlo in una stanza e costringerlo ad ascoltare quello che hai da dire” scherzò Liam.

Ma quella che sembrava tanto una battuta, alla fine non era una brutta idea pensò Zayn.

***

Erano le quattro del pomeriggio; quella sera avrebbero avuto un concerto in New Jersey e i ragazzi si stavano riposando prima di andare a fare un’oretta di prove. Era almeno da dieci minuti che Zayn continuava a fare avanti e indietro lungo il corridoio che divideva le loro stanze: stava morendo di paura e di ansia; infatti, anche se poteva sembrare abbastanza strano, aveva deciso di seguire l’idea di Liam, seppur nata per scherzare un po’. Con le gambe tremanti e il battito del cuore accelerato, Zayn si fermò davanti la porta della camera 242 e bussò piano notando la sua mano tremare. Non sentì nessuna risposta e di nuovo prese a battere sul legno duro, questa volta leggermente più forte.
Ed ecco che “Avanti” disse una voce impastata al di là della porta. Zayn prese un respiro profondo, passò la mano tatuata tra i capelli e poi la riportò sulla maniglia per abbassarla. Sentì il fiato mancargli quando si rese conto di quello che stava per fare. Aprì la porta quanto gli bastò per entrare dentro la camera e mostrarsi agli occhi del biondo. Quest’ultimo era sdraiato sul letto sfatto, una mano davanti alla bocca a bloccare uno sbadiglio piuttosto rumoroso e il corpo avvolto nel lenzuolo bianco.
“Emh...” Zayn deglutì “ti ho svegliato?”
“No” rispose subito l’altro “cioè, ero sveglio già da un po’” continuò tirandosi a sedere e strofinandosi gli occhi con due dita.
Zayn intanto se ne stava in piedi, davanti la porta, con le mani dietro la schiena e lo sguardo intenerito per quella scena.
“Perché sei qui?”
Una domanda. Una domanda che spiazzò Zayn e lo fece ritornare con i piedi per terra, ricordandosi subito del motivo per il quale era lì: parlare con Niall.
“ho bisogno di parlarti”
“Che vuoi adesso, Zayn?” rispose scocciato.
“voglio che tu mi ascolti, okay?”
“Senti” cominciò liberandosi dal groviglio di coperte e alzandosi dal materasso “tra poco c’è il soundcheck e io sono ancora in pigiama, parleremo un’altra volta” e dicendo così Niall stava già dirigendosi verso la porta del bagno. Zayn si lasciò prendere dal panico: sapeva che non sarebbe stato facile.
“No, okay?” lo tirò per un braccio attirandolo a sé “devo parlarti e questa volta non me ne andrò facilmente”
“sono già abbastanza nervoso, lasciami stare” rispose divincolandosi dalla stretta del moro. Ma l’altro non si arrese, si piantò davanti al corpo del più piccolo e portò le braccia sulle sue spalle.
“Vuoi andartene? Non ho voglia di parlarti” affermò deciso incrociando le braccia al petto.
“Che ti ho fatto, Niall?” chiese Zayn dolcemente.
Lo vide mordersi il labbro inferiore e rilassare le spalle: aveva fatto centro!
Niente” rispose “non mi hai fatto assolutamente niente” ma Zayn notò subito lo strano tono che aveva usato per pronunciare quelle parole e si accorse anche di un sottile strato di lacrime che velava quegli occhi così azzurri. Si voltò velocemente verso la porta che divideva la sua stanza dal corridoio.
“Perché mi eviti?”
“Io non ti evito”
“Ah no? E allora cosa stai facendo adesso?” chiese Zayn sarcasticamente “e cosa hai fatto in queste ultime settimane?”
Niall si irrigidì velocemente colpito dalle parole dell’altro ragazzo; sentì le gambe cedere, gli occhi appannarsi, le mani prudergli per la rabbia e il cuore accelerare. Zayn si preoccupò quando lo vide girarsi verso sé lentamente, con lo sguardo perso nel vuoto.
“Vuoi davvero sapere cosa hai fatto, Zayn?” disse con una calma quasi innaturale, mentre una lacrima solitaria gli rigava la guancia “Hai fatto tutto, Zayn, tutto... e la cosa peggiore è che non te ne sei nemmeno accorto” Niall si sentiva come se si stesse spogliando in quel momento, mentre le lacrime continuavano ad uscirgli dagli occhi.
Zayn gli si avvicinò, spaventato da quella sua reazione. Provò ad afferrargli un polso, ma Niall si ritrasse violentemente.
“Sono solo uno stupido, amo una persona che non mi amerà mai” e Niall prese a singhiozzare veloce, tanto che non riusciva nemmeno a parlare “sono innamorato di un ragazzo etero, che sta con una ragazza mille volte meglio di me e che appunto... è una ragazza” aggiunse portando le mani sulle orecchie, come se non volesse sentire nemmeno quello che stava ammettendo a se stesso “tu non mi ami, Zayn, non mi hai mai amato e io invece ti vado dietro da più di due anni”

Zayn era totalmente sconvolto. Vedere Niall in quel modo gli provocava una tremenda voragine in mezzo al petto ma allo stesso tempo era felice, felice perché il ragazzo che aveva amato – e che ama ancora – per tutto questo tempo, si era appena dichiarato. Liam aveva davvero ragione e se non fosse stato per quest’ultimo, quei due ragazzi si sarebbero trovati ancora rinchiusi nelle loro camere, a soffrire da soli. Invece stavano lì, in quella stanza d’albergo, con il cuore a mille, le guance a fuoco, le mani tremolanti e il respiro irregolare per l’emozione.

“Niall” Zayn richiamò la sua attenzione mentre l’altro non faceva altro che ripetere a se stesso ‘sono solo uno stupido’ e ancora ‘sono solo uno stupido’. Allora decise di avvicinarsi, e i due si ritrovarono faccia a faccia, con i nasi che si sfioravano e i petti che si sfioravano ad ogni respiro.
“Ora posso parlare io?”
“Tanto lo so che mi odi, che ora mi dirai che ami solo e solamente Perrie, so che ti farò schifo perché sono o...”
“Niall, parli troppo” e lo fece, posò delicatamente la bocca sulla sua e lo baciò.
Niall era pietrificato, completamente bloccato. Aveva capito solo dopo che le labbra che si muovevano frenetiche contro le sue erano quelle di Zayn, quello stesso ragazzo a cui si era dichiarato pochi minuti prima e per il quale provava più di semplice amicizia da troppo tempo. Pensò a tutte le volte che avrebbe voluto trovarsi in quel posto, a fare esattamente quello che stava facendo, e pensò a tutte le notti passati a piangere, al cuscino fradicio di lacrime perché sapeva che non sarebbe mai successo tutto ciò. Invece adesso era successo, stava succedendo e non poteva non reagire a quel bacio. Preso da un attacco di adrenalina, Niall spinse Zayn con tutta la forza che possedeva contro il muro dietro stante. Zayn, che per un attimo aveva pensato ad un possibile rifiuto da parte del biondo, si rilassò e sorrise sentendo delle mani calde racchiudergli il viso e delle labbra muoversi contro le sue. Fu Niall quello a chiedere l’accesso alla bocca dell’altro passando la lingua sul labbro inferiore di Zayn. Questo non se lo fece ripetere due volte, spalancò la bocca e spinse contro di sé il corpo dell’altro ragazzo spalmandoselo addosso. Fece scorrere le mani dalle spalle, lungo tutta la schiena, fino a farle soffermare sulle natiche, che strinse leggermente facendo mugolare Niall di piacere. Il biondo si spinse ancora di più sull’altro, mentre continuava a far scontrare le loro lingue nella bocca di Zayn. Poi si staccò con uno schiocco dalla sua bocca, facendo accigliare il moro; lo guardò sorridendo, prima di posargli un leggero bacio a stampo sulle labbra.
“Guarda cosa mi hai fatto” disse solo mordendosi le labbra.
Zayn ridacchiò “è la stessa cosa che tu hai fatto a me”
Niall sentì il sangue affluire alle sue guance, si ritrovò a sorridere inconsapevolmente e pensò che tra poco sarebbe scoppiato dalla troppa felicità.

Niall si sentiva in paradiso; da troppo tempo aspettava quel momento e aveva paura che tutto quello fosse solo un sogno, un bellissimo sogno. Allora portò le dita della mano destra a sfiorare la guancia di Zayn, le fece passare sopra la leggera barbetta che ricopriva la sua pelle e si accorse che... no, non era tutto un sogno, quella era la pura realtà.

E Niall e Zayn non potevano esserne più felici.






 
Spazio Autrice:
Salve a tutti :)
Non posso credere di aver finalmente pubblicato questa one shot.
L'avevo tra i documenti dall'anno scorso, per questo motivo nel testo gli One Direction hanno ancora tre anni.
La one shot è cioè ambientata nel 2013 e racconta come Zayn e Niall si sono messi insieme (ovviamente è tutto frutto della mia immaginazione). Ho finito di scriverla solo l'altro ieri e sono consapevole che ne sia uscita una cagata, perchè ho impiegato molto a scriverla e cambiavo sempre idea. 
Quindi, se sei arrivato/a fino a qui, ti ringrazio per aver letto.
Sarei molto felice se lasciassi una piccola recensione.
Ciao e buon 2015 ♥

 
  
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