Anime & Manga > Katekyo Hitman Reborn
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Autore: Blair _ Kona Chan    29/12/2014    0 recensioni
I Simon hanno voluto sfidare i giovani Vongola a una battaglia, mettendo in gioco l'onore sulla loro sacra isola, mentre Kayla e' in viaggio con i Fondatori della Famiglia Vongola e Bertesca e Byakuran. Ella sta cercando di fare il piu' in fretta possibile per fermare questa guerra senza senso; intanto una misteriosa ombra sta tramando qualcosa in silenzio...
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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  • Il giorno dopo la Cerimonia –
In mezzo all’oceano, tre enormi navi si avventurarono alla ricerca della Terra Promessa, dove riposava il Primo Simon... La famiglia del Decimo, non del tutto al completo, era pronta a imbattersi nuovamente con i Simon e chiarire il più in fretta possibile il malinteso. Arrivati nel punto stabilito, uno squarcio elettromanietico aprì l’accesso all’isola, ma le navi non potevano attraccare perchè i fondali erano troppo bassi e così il Decimo con la sua Famiglia raggiunse l’isola in canotto... [...]
Il Nono e i suoi guardiani avrebbero aspettato il loro ritorno sulla nave e se fosse accaduto qualcosa,  i contatti via radio non sarebbero mancati.
Mentre camminavano sulla spiaggia, Tsuna si mise addosso le auricolari ricevute in regalo da Spanner e Shoichi del passato: un sistema leggermente più aggiornato per il suo nuovo Vongola Gear.
In cinque minuti si trovarono davanti a un’entrata e delle voci li invitarono a guardare sopra di loro: Enma e la sua Famiglia speravano che fossero venuti da soli, altrimenti ci sarebbe stato un’inutile spargimento di sangue. Ad un tratto Reborn aguzzó la vista e il suo sguardo era più serio del solito...
« Che ci fanno anche loro qui? Li avete lasciati entrare su quest’isola? » chiese.
« Eh? » chiesero i Simon.
« Coloro che proteggono il codice della Mafia... » continuó Reborn.
« Vindice!!! » dissero tutti in coro.
« Chi infrange le regole, viene arrestato e condotto nelle loro prigioni, senza indugio e rimane lì in eterno a marcire senza alcuna via d’uscita » disse Adelheid.
« Che siete venuti a fare? » chiese Enma.
« Siamo venuti ad adempire a un giuramento fra il Primo Vongola, Giotto, e Simon Cozart » dissero i Vindice.
« U- un giuramento?! » disse Tsuna spaventato.
« Giotto e Cozart erano legati da una profonda amicizia, della quale queste due Famiglie  non avrebbero mai dovuto affrontarsi. Tuttavia... »
« ... Se quel giorno fosse arrivato, spetta a noi il compito di scortarvi. Chi perderà questa battaglia verrà rinchiuso per sempre nella nostra prigione »
« Cosa?! In prigione? ! Dove vi è Mukuro Rokudo?! » disse Tsuna.
« Mi sta bene... Sono pronto a tutto pur di sconfiggere ció che ha indebolito la nostra Famiglia... » disse Enma.
Nessuno ci poteva credere che facesse sul serio; questo sconvolgeva persino Tsuna...
« Allora il dado è tratto. Ció che metterete in palio è l’onore. Sarà considerato sconfitto colui il quale onore sarà spezzato. Ognuno di voi ha un onore da mantenere alto... Noi saremo qui nei pressi solo per osservare e giudicare. [...] Discendenti di Giotto e Cozart... Che la battaglia abbia inizio! » annunciarono i Vindice. [...]
  • Da qualche parte, in Giappone... –
Sentì una sensazione percorrermi la schiena e Giotto starnutì...
« Qualcuno ha appena parlato di me... » disse Giotto.
« E io ho avuto una brutta sensazione... Possibile che abbiano già iniziato? » chiesi.
« È probabile... Muoviamoci, dobbiamo andare nel luogo dove hai trovato il tuo anello.Hai detto che il mio discendente non lo hai mai avuto tra le sue mani, no? » chiese Edoardo.
Presi per mano Byakuran e corremmo in cima alla collina dove trovai per la prima volta il Vongola Ring. Se era stato trascinato dalla corrente, esso doveva arrivare dal corso del fiume e lo ripercorremmo passo per passo, fino ad arrivare a una ramificazione di affluenti; doveva esserci una cascata nei paraggi e dopodichè esso doveva condurti a una montagna, era logico...
Io e Byakuran indossavamo degli abiti pesanti e invernali, non si poteva mai sapere... Chissà ... C’era la possibilità che potevamo finire in mezzo al freddo delle montagne. [...]
In un’oretta circa, arrivammo ai piedi della montagna e qui parevamo di essere ad un punto morto: continuavo a guardarmi intorno e non trovavo nulla che collegasse tutto questo all’anello...
« Kayla-chan... » incominció Byakuran.
« Non sono un tipo che giudica molto le persone, ma perchè parli ai quattro venti? Io ho... anche un debole per le tipe strane, ma non è da te comportarti così ... » disse seguendomi con lo sguardo.
« Eh... Uhm... È difficile da spiegarti... io... »
Ad un tratto, misi male un piede e inciampai in mezzo a una vegetazione che mi fece rotolare giù per un metro e mezzo. Atterrai su qualcosa di morbido e soffice e quando alzai la testa vidi un manto di neve per terra e altra neve che continuava a cadere...
Byakuran scese di corsa dal dirupo e mi aiutó ad alzarmi: anch’egli non capiva una cosa... Come era possibile che da una parte nevicava e dall’altra pareva che ci fosse un’altra stagione? [...] Il mio Vongola Gear si sentiva attratto da quel luogo; Giotto e Edoardo non avevano mai visto una cosa del genere e non si trattava di alcuna illusione! Proseguimmo in mezzo alla foresta innevata per un pó fino ad arrivare a un punto che pareva essere il centro: era troppo strano; perchè mai il mio Vongola Gear ci aveva guidati fin qui?
« Kayla-san... » incominció Giotto.
« Ho l’impressione di aver già vissuto questo ricordo, tanto tempo fa »
« Un Deja-Vu, eh? » dissi.
« C’è qualcosa qui in giro... Ho come l’impressione che siamo bloccati in una piaga del tempo. Bisogna spezzarla e penso che la chiave sta dietro al vostro fermaglio, Kayla-san » disse Edoardo.
« La chiave sta dietro al mio fermaglio... » ripetei.
Mi allontanai un pochino da loro, chiusi gli occhi e cominciai a meditare a lungo: in giro sentivo delle parole incomprensibili e soffi d’aria che mi stavano chiamando ...
« Ice and Snow Manipulation ... »
« ... Territorio del Regend » dissi.
Lo squarcio si aprì in due e venimmo catapultati in un luogo che appariva vero: gli alberi della foresta erano spariti, si estendeva all’infinito un luogo che era ricoperto da neve e ghiaccio... Come il Polo Nord.
Il cielo era scuro e senza una “bussola” non potevamo sapere come andare avanti...
« Come hai fatto, Kayla-chan? » chiese Byakuran.
« Non ne ho la più minima idea... » dissi.
« A quanto pare, nemmeno noi eravamo a conoscenza di questa tecnica... » dissero Giotto e Edoardo.
« Ma ora che la via maestra è sparita, come facciamo a proseguire? » pensai.
Il mio Vongola Gear continuava a dare dei segnali e questo mi fece pensare che c’era dell’altro...
« Ice and Snow Manipulation... »
«... Aurora Nirvare » dissi.
Un fascio di luce si levó al cielo e davanti a noi apparve l’aurora: essa ci fece strada e con un fischio, apparve Ethain; salì in groppa, presi per mano Byakuran e lo feci salire; i due fondatori, come dei ragazzini vivaci, si misero a fare a gara a chi arrivava per ultimo alla fine del luogo...
« Ethain, poshli! Poshli! » gli dissi in Russo.
Il leopardo partì di corsa e tutti insieme ci avviammo verso ció che quel fascio di luci ci conduceva. [...]
  • Intanto, sull’isola... –
Tsuna e i guardiani si avventurarono nella vegetazione di quel posto strano. Man mano che proseguivano, le foglie sembravano essere affilate come coltelli. Apparve sulla loro strada il primo avversario: Aoba Kouyou; questo fece ribollire il sangue di Ryohei che non esitó a volersi scontrare con lui e naturalmente l’onore che misero in palio era la Boxe.
I due si prepararono alla lotta e nessuno cercó di interferire: se volevano procedere, l’unico modo per farlo era combattere.

 
  
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