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Autore: black dalia    29/12/2014    2 recensioni
(Una TakuTen con contorno di RanMasa)
Riccardo e Arion si piacciono ma nessuno dei due ha il coraggio di dichiararsi.
Ma cosa succede se Gabi decide di metterci il suo zampino?
E se avesse Aitor come aiutante?
Scopritelo leggendo!
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Kariya Masaki, Kirino Ranmaru, Matsukaze Tenma, Shindou Takuto
Note: nessuna | Avvertimenti: Gender Bender
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SPINTA TRA LE SUE BRACCIA

 

Era un pomeriggio come gli altri e la squadra della Raimon si stava riscaldando per l'allenamento.
-Gabi!- Aitor chiamò il difensore dai capelli rosa che gli rivolse la sua attenzione -cosa c'è?- chiese curioso -non pensi che il capitano abbia qualcosa di strano oggi?- chiese Aitor facendo un cenno con la testa verso Riccardo.
Gabi guardò l'amico che stava facendo streccing in mezzo al campo e si comportava in modo strano: il castano continuava a girare la testa di lato prima di rivoltarsi frettolosamente.
Seguendo il suo sguardo, Gabi trovò la causa della distrazione ovvero Arion che, in quel momento, stava parlando con Victor.
Un sorriso crebbe sul volto di Gabi cosa che sorprese molto l'azzurro -hai un occhio acuto, Aitor... potresti farmi un favore?- gli chiese con un sorriso malizioso.

 

 

 

 

-Credo di non aver ben capito- disse Aitor incerto, Gabi sbuffò scocciato ed indicò il gruppetto vicino alle panchine dove c'erano Arion, Skie e, ad un paio passi dietro la prima, Riccardo e l'allenatore Evans.
-Riccardo è impegnato a parlare con l'allenatore e Arion sta parlando con Skie... ti devi unire a loro e fare in modo che Arion inciampi e cada su Riccardo... fidati, ti divertirai!- disse ridacchiando, Aitor lo guardò confuso; non sapeva perché Gabi gli aveva chiesto di fare una cosa del genere ma, finora, l'idea di far cadere Arion sul capitano sembrava divertente, così si avvicinò ad Arion e Skie -ehi, ragazze!-
-ciao, Aitor!- lo salutò la castana con un sorriso -ciao... ehi, Aitor... hai capito la lezione di matematica di oggi?- gli chiese Skie, il ragazzo alzò un sopracciglio -certo, perché?- la manager rise nervosamente ed indicò Arion che lo stava guardando con un'espressione da cicciolo smarrito -Arion ha bisogno di un piccolo aiuto... normalmente l'avrei aiutata io ma sono occupata tutta la settimana così... potresti aiutarla tu?- distrattamente l'azzurro annuì -certo... non vedo perché no- poi pensò “ma che sto facendo? Dovrei trovare un modo per far cadere Arion addosso al capitano”.
-Grazie, Aitor!- esclamò sorridente la castana, prendendo un passo indietro, in quel momento l'azzurro si accorse del pallone dietro di lei ma non fece in tempo a dire o fare nulla che Arion ci inciampò perdendo l'equilibrio e cadendo all'indietro, in quel momento l'allenatore aveva finito di parlare con Riccardo ed il capitano della squadra si voltò solo per essere travolto dalla caduta della castana, finendo sotto di lei.
Ci furono un paio di urla di sorpresa da parte degli altri giocatori e Skie chiese hai due se stavano bene; Aitor girò la testa per vedere, in lontananza, Gabi che stava ridendo e quando i loro occhi s'incontrarono il rosa gli fece un cenno in direzione dei due ''caduti'', lui si voltò nuovamente verso di loro e sgranò gli occhi vedendoli: erano entrambi rossi in volto, mentre Arion si scusava ripetutamente e Riccardo cercava di calmarla, in maniera agitata, dicendogli che non era successo nulla.
-Oh...- fu l'unica cosa che disse quando capì la situazione.
Gabi stava ancora ridendo quando Aitor tornò da lui; era stata una scena fantastica! Si aspettava una reazione dal suo migliore amico ma non quel tipo di reazione; era anche meglio del previsto.
-Ottimo lavoro, Aitor!- lo elogiò il rosa mentre l'altro ragazzo distolse timidamente lo sguardo -non ho fatto niente... Arion è inciampata da sola... comunque, da quanto tempo pensi che si piacciono?- gli chiese -non sono sicuro... l'ho notato la settimana scorsa... ho provato a far confessare Riccardo ma, finora, senza fortuna... anche se so che lui vuole dirle i suoi sentimenti ma ha troppa paura del rifiuto e, dopo questo, diventerà ancora più difficile- disse Gabi sospirando -perché?- chiese Aitor confuso -cosa provi quando sbagli di fronte alla persona che ti piace?- gli chiese Gabi e l'azzurro ci pensò su -vergogna... mi sentirei uno stupido, avrei un'intensa voglia di scappare e nascondermi in una buca per sempre- rispose, Gabi annuì -e cosa fai dopo l'esperienza vergognosa?-
-umh... cerco di evitare, in tutti i modi, la persona che mi piace?-
-bingo!-
-stai dicendo che Arion eviterà in qualunque modo il capitano?-
-proprio così!-
-allora cosa suggerisci di fare?- Gabi sorrise divertito -noi? Non sapevo che eri interessato al lavoro di cupido, Aitor- lo prese in giro facendolo arrossire leggermente -tu mi hai trascinato in questo quindi mi aspetto di vederne la fine!- disse acidamente l'azzurro, incrociando le braccia al petto; Gabi ridacchiò con un luccichio malizioso negli occhi -d'accordo, ma lascia fare a me... ho già in mente un piano... sai, Riccardo è molto protettivo con le cose che gli piacciono davvero-.

 

 

 

Ripetutamente, Arion sbatté la testa contro l'anta del suo armadietto “com'è successo?! Come ho fatto ad essere così imbranata?! E sono caduta proprio addosso al capitano!” pensò -è stato così imbarazzante!- esclamò portandosi le mani tra i capelli e sbattendo, un'ultima volta, la testa.
All'improvviso, un grido proveniente dalla sala comune la sorprese facendola sobbalzare ed, incuriosita, uscì dallo spogliatoio femminile per scoprirne la natura.
-Cosa intendi?!- esclamò Riccardo a bocca aperta mentre guardava Gabi che gli stava sorridendo -voglio dire che non c'è una regola che vieta il fidanzamento tra compagni di squadra, giusto?- chiese il difensore, un po' troppo forte, attirando l'attenzione di tutti nella sala.
-Non è quello che sto chiedendo!- esclamò Riccardo -hai ragione, non c'è nessuna regola ma...- poi abbassò la voce -sto parlano di quell'altra cosa che hai detto- proprio in quel momento Arion entrò nella sala comune ed, appena la vide, il difensore dai capelli rosa la chiamò -ehi Arion, vieni qui!- facendole il gesto di avvicinarsi con la mano -cos'ha che fare Arion con questo?- chiese Riccardo esasperato come la ragazza si avvicinò a loro due e chiese -cosa sta succedendo?-
-non mi hai sentito prima, Riccardo?- chiese Gabi ignorando la domanda, avvolgendo le braccia attorno alla sua vita e poggiandole il mento sulla testa, sorridendo -sono innamorato di Arion e voglio che sia la mia ragazza- nel sentire quelle parole il viso della castana diventò rosso come i capelli di Eugene -COSA?! IO?!- gridò sorpresa, guardandolo -aspetta un attimo, Gabi!- esclamò provando ad allontanarsi da lui ma senza riuscirci -ci deve essere un'errore!-
-proprio così! C'è un'errore! Perché Arion è la mia ragazza!- gridò all'improvviso Aitor tirando via la castana dalla presa di Gabi e stringendola tra le sue braccia -giusto, Arion?- gli chiese con un sorriso dolce per poi fissare furioso il rosa
-Aitor?!- esclamò la ragazza più confusa di prima “da quando in qua io e lui siamo fidanzati? E perché Gabi dice di essere innamorato di me? In nome della Dea della Vittoria, che diavolo succede?!” pensò sconcertata -questo è ridicolo! Non so nemmeno di cosa stai parlano!- gridò Arion cercando di spingerlo via ma Gabi le prese l'altro braccio; il difensore dai capelli rosa aveva una vena che gli pulsava sulla tempia e guardò l'azzurro a denti stretti -Aitor, che significa? Non mi hai mai detto che eri fidanzato con Arion!- disse tirandola verso di lui -tu hai fatto la stessa cosa, Gabi... non mi hai detto che eri innamorato di lei!- rispose Aitor, tirandola verso di lui.
La poveretta venne tirata avanti e indietro dai due difensori più volte, entrambi sostenendo con chi dovesse stare, fino a quando una voce fredda non parlò facendo calare il silenzio -basta- disse Riccardo senza neanche alzare la voce: aveva la testa bassa, i pugni serrati, la sua bocca era premuta in una linea sottile e un'aura omicida circondava la sua figura.
Nessuno osava muovere neanche un muscolo; non avevano mai visto il loro capitano così arrabbiato.
Quando Riccardo alzò lo sguardo guardò direttamente Arion, provocando un sobbalzo al cuore della ragazza ed un rossore gli si diffuse sul volto; aveva sempre pensato che gli occhi del capitano fossero i più belli che avesse mai visto.
-Arion, vieni qui- gli ordinò e la ragazza obbedì subito scoprendo che Aitor e Gabi le avevano lasciato le braccia; l'azzurro tremava di paura alla vista della furia del capitano mentre il rosa sorrideva, felice come una pasqua.
Sembrava che nessuno osasse respirare mentre la ragazza si avvicinava a Riccardo e, quando gli arrivò di fronte, il capitano la prese in braccio, in stile sposa, e lasciò la sala.
Tutti rimasero in silenzio mentre cercavano di elaborare quello che era appena successo, fino a quando Aitor non parlò -ehi, Gabi...-
-cosa c'è?-
-è questo... quello che intendevi quando hai detto che il capitano è molto protettivo con le cose che gli piacciono davvero?-
-sì- rispose il rosa per poi girarsi verso di lui e dargli un pugno in testa -ow! Questo per che cos'era?- chiese l'azzurro massaggiandosi il punto dolente -perché ti sei messo in mezzo! Non ti avevo detto di lasciar fare a me?- lo rimproverò Gabi, sbuffando ed incrociando le braccia -beh, non mi hai detto che avresti finto di essere innamorato di Arion!- esclamò Aitor -e questo cosa c'entra con... uh?!- Gabi s'interruppe notando il lieve rossore ed il broncio sul volto dell'azzurro -Aitor... per caso... sei geloso?- chiese sbattendo le palpebre, sorpreso -ma neanche per sogno!- gridò l'altro ragazzo correndo verso gli spogliatoi -aspetta, Aitor! Torna in dietro!- lo chiamò Gabi seguendolo.

 

 

 

 

-C-capitano, dove mi stai portando?- chiese Arion, con le braccia avvolte attorno al suo collo per paura di cadere; era maledettamente in imbarazzo per essere portata in braccio da lui ma doveva anche ammettere che si stava godendo il momento.
Dopo aver lasciato la sala comune, Riccardo aveva camminato fino al giardino sul retro dell'edificio, dove gli alberi bloccavano la visuale e, solo allora, mise giù Arion che si appoggiò al tronco di uno degli alberi ancora leggermente scombussolata da quello che era successo.
-Che cos'era?- gli chiese Riccardo con la fronte aggrottata e l'espressione seria, ovviamente riferito a quello che era successo con i due difensori -io... non lo so- rispose lei -quindi Aitor non è il tuo fidanzato?-
-assolutamente no!-
-e Gabi? Hai intenzione di accettare la sua confessione?- Arion deglutì “perché mi fa queste domande?” si chiese torturandosi le dita, scosse la testa in risposta -perché no? Gabi è un bravo ragazzo...- continuò Riccardo, Arion si morse il labbro inferiore e distolse lo sguardo chinando il capo -lui... lui non è il mio tipo- sussurrò la castana agitata -e io?- a quella domanda Arion alzò la testa di scatto guardando il ragazzo con gli occhi spalancati -cosa?!- Riccardo le si avvicinò e, di riflesso, Arion tentò di allontanarsi ma si trovò con la schiena contro il tronco dell'albero e le braccia di Riccardo hai lati del corpo; il ragazzo allungò una mano per poggiarla sulla sua guancia, tenendola delicatamente -se ti dico che ti amo... accetteresti i miei sentimenti?- Arion sentì la sua bocca aprirsi leggermente ed il suo viso scaldarsi mentre si rendeva conto di quello che il suo capitano gli aveva appena detto e, per un attimo, si chiese se questo fosse un sogno ma poi avvertì la fronte di Riccardo contro la propria e la mano sulla sua guancia che fremeva -c-capitano...- balbettò, fissando le sue iridi azzurre in quelle rossicce di lui; sentiva le labbra tremargli e le sembrava che le ginocchia stessero per cedergli.
“Che cosa gli dico?! Che cosa faccio?!” pensò spaventata ma tutti i pensieri nella sua testa scomparvero appena avvertì qualcosa di morbido premuto contro le sue labbra; il suo corpo s'immobilizzò mentre sgranava gli occhi: Riccardo la stava baciando.
Passò qualche attimo prima che Arion trovò il coraggio di chiudere gli occhi e rispondere al bacio; sentiva la testa leggera come se stesse galleggiando, le farfalle gli volavano nello stomaco ed il suo cuore batteva così forte che le sembrava stesse per scoppiare.
Gli cinse il collo con le braccia, seppellendo le mani tra i suoi capelli, stringendosi a lui, approfondendo il bacio mentre dei brividi le attraversavano il corpo.
Ad un certo punto, però, Riccardo ruppe il bacio staccandosi da lei e quando Arion aprì gli occhi vedi l'angoscia sul suo volto; il ragazzo fece un passo indietro tenendosi la mano sulla bocca; sembrava fosse in stato di shock e riuscì a parlare solo dopo aver preso un paio di respiri profondi -mi... mi dispiace... io... ho agito d'impulso... non avrei dovuto baciarti quando tu, chiaramente, non provi niente per me- disse deglutendo a vuoto, girò sui tacchi e camminò via rapidamente.
Quando Arion riuscì a capire cosa stava succedendo scattò in avanti afferrandogli la mano prima che se ne andasse -ASPETTA!- gridò, sentendo il battito accelerato del suo cuore che pulsava nelle orecchie -aspetta...- ripeté, stavolta mormorando, stringendogli il polso.
Riccardo si fermò anche se tremava al pensiero di cosa stava per dirgli e l'unica cosa che aveva il coraggio di fare era guardare l'erba sotto di lui.
Arion deglutì mentre cercava di far uscire dalla sua bocca quelle maledette parole; prese un respiro profondo e gridò -TI AMO!- chiuse gli occhi ed abbassò la testa mentre sentì la faccia bruciargli dall'imbarazzo -quindi non chiedermi scusa... e, per favore, non andare via- finì mormorando, sentì un sussulto ma non osò aprire gli occhi almeno fino a quando non sentì il suo mento venire sollevato delicatamente fino a che non incontrò lo sguardo dolce di Riccardo che gli sorrideva imbarazzato e con un lieve rossore sulle guance -anch'io ti amo, Arion... con tutto il mio cuore- gli sussurrò il capitano, a fior di labbra, prima di baciarla nuovamente.

 

 

 

 

Intanto, negli spogliatoi.
-Aitor, ti prego ascoltami! Dai, lo sai che non significa nulla!- disse Gabi esasperato dal comportamento dell'altro che, ancora una volta, si girò dall'altra parte mentre si cambiava la divisa da calcio con quella della scuola.
-Se sei geloso basta che...- Gabi non fece in tempo a finire la frase che l'azzurro sbatté l'anta dell'armadietto chiusa e lo fulminò con lo sguardo -sì, sono geloso! Contento?! Ora lasciami in pace!- sibilò a denti stretti, prendendo la sua cartella ma, proprio mentre stava per andarsene, Gabi lo prese per una mano, lo girò e gli fece fare un caschè; Aitor arrossì di botto, aggrappandosi al collo del rosa per paura che lo lasciasse andare e cadesse di schiena.
-Che... che cosa stai facendo?!- gli gridò per metà impaurito e metà imbarazzato -ti faccio capire che non devi essere geloso- gli rispose Gabi sorridendo malizioso e premette le sue labbra contro quelle dell'azzurro, impedendogli di dire un'altra sola parola.

 

 

 

 

Ciao, gente!
Innanzitutto, buone feste a tutti! (anche se un po' in ritardo o in anticipo, dipende da che festa XD)
Allora... questa è la prima one-shot che scrivo e sono sorpresa anchio che sia una TakuTen (con un pizzico di RanMasa) ma l'ispirazione mi è venuta così, dal nulla e l'ho scritta di getto!
Spero che vi piaccia! ^^
Antemia: AHHHHHH! Come hai potuto scrivere una TakuTen?! Tu sai benissimo che non mi piace quella coppia XP
Io: a me, invece, piace molto... e piace anche a molte altre lettrici (almeno spero XD)
Ora vi lascio! Saluti, baci e (ancora) buone feste da black dalia

  
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