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Autore: istinto della luna    29/12/2014    0 recensioni
Un momento d'intimità tra Fred, George e Fred.
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Dal testo:
" Stavamo esprimendo un desiderio come buon augurio "
" Oh, interessante ... E dimmi, cosa hai desiderato? "
[...]
" In realtà non l'ho espresso " si inserì il bambino " Non voglio esprimerlo. "
Tutti i grandi sgranarono gli occhi allibiti. " Perché? "
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Angelina, Johnson, Fred, Weasley, Fred, Weasley, Jr, George, e, Fred, Weasley, Lee, Jordan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Regalare attimi di felicità


Era Capodanno alla Tana e, come ogni anno, si festeggiava l'arrivo dell'anno nuovo con una bella festicciola. Arthur e Molly, insieme ai propri figli con al seguito la propria famiglia, erano dispersi nel giardino della Tana, finalmente al sicuro dopo anni di persecuzioni.

<< Esprimi un desiderio. >>
<< Voglio... >>
<< No, non pronunciarlo. Fallo sbocciare nella tua testa e poi sussurralo. Fai attenzione a non farti sentire da nessuno però. >>
<< D'accordo mamma. >>
La donna accarezzò dolcemente il capo rossiccio del figlio. Quel piccolo e già pestifero Fred che, nonostante le innumerevoli bricconate, nascondeva una vena dolce e altruista. Perché si sa, tutti i componenti della famiglia Weasley erano pronti a farsi in quattro per l'altro e, i nuovi arrivati non erano di certo da meno.
<< Ehi, Johnson come va la vita? >>
Angelina alzò la testa di scatto e, con sommo stupore, poté notare che il vecchio Lee Jordan se ne stava in piedi di fronte a lei.
<< Lee, che piacere vederti. Qual buon vento di porta qui? >>
<< Beh, fino a prova contraria sono un vecchio e assai saggio amico dei ge... dei Weasley e ho voluto fare una sorpresa. >> disse Lee senza scomporsi troppo per la parola che avrebbe pronunciato, se non si fosse zittito in tempo. Leggermente scosso si sedette di fronte al bambino che, ancora intimorito, non accennava a guardarlo in faccia.
<< Ah, tu devi essere Fred Weasley, dico bene? Come sei cresciuto, molto piacere. >>
Il bambino si decise ad alzare il capo e, poté vedere con gioia, il viso dell'uomo illuminarsi e fargli l'occhiolino.  Ricambiò il sorriso e gli strinse la mano con calore.
Nel momento esatto in cui guardò oltre la spalla di Lee si accorse della presenza di suo padre. Se ne stava immobile a guardare il cielo, mentre tutti facevano baldoria.
<< Mamma, che cos'ha papà? >> chiese Fred, tirando per una manica Angelina. Lei, non appena vide George, distolse lo sguardo e lo puntò su Lee, il quale deglutì continuando a sorridere.
<< Oh, non è niente. Sarà solo un po' stanco. >> rispose la madre amorevolmente.
Il bambino, però, continuava a guardarlo sofferente. Gli dispiaceva così tanto che il padre non fosse insieme a lui a divertirsi come sempre. Nonostante avesse pochi anni, riusciva a capire benissimo quando qualcuno necessitava di aiuto e, in quel momento, il suo papà ne aveva bisogno più che mai.
<< Allora Freddie, che cosa stavi facendo prima che la mia più che decorosa presenza, vi interrompesse? >> Lee cercò di cambiare discorso all'istante.
<< Stavamo esprimendo un desiderio come buon augurio. >> proferì prontamente Angelina.
<< Oh, interessante - Lee si avvicinò maggiormente al bambino, con sguardo malandrino, che non si addiceva ad un uomo della sua età - E dimmi, cosa hai desiderato? >>
<< Lee! Mi meraviglio di te! Lo sai che se rivelassimo i desideri che esprimiamo questi, automaticamente, non si avverano? >>
Lee si girò di colpo, reprimendo a stento un grido non troppo virile. Colui che aveva parlato non era altro che George che, seppur esitante, stava guardando compiaciuto il vecchio amico.
<< Oh, insomma che sarà mai... volevo solo... si, assicurarmi che usasse nella giusta maniera il suo desiderio. >> borbottò Lee, fintamente preoccupato.
George si insinuò tra l'amico e il figlio. Prese Fred e lo portò sulle proprie ginocchia, facendolo trottare.
<< Non preoccuparti Lee sono sicuro che Freddie abbia espresso al meglio il proprio desiderio. >> disse George, mentre accarezzava la mano di Angelina.
<< In realtà non l'ho espresso. >> si inserì il bambino << Non voglio esprimerlo. >>
Tutti i grandi sgranarono gli occhi allibiti.
<< Perché? >> chiese titubante la madre.
<< Perché voglio donarlo a te, papà. Tu ne hai più bisogno di me. >>
Fred si girò verso George guardandolo negli occhi. Ci furono tre tipi di reazioni diverse: mani alla bocca, bocche spalancate e lacrime salate.
<< No, papi non piangere, vedrai, vedrai che con il mio desiderio ti sentirai subito meglio. >>
<< Oh Fred... io... grazie. >>
Il ragazzino sembrò rincuorato e, accompagnato da Lee si precipitò a cercare tutti gli altri cugini che, scortesi, non erano ancora venuti a cercarlo.
George e Angelina erano rimasti da soli, seduti sul piccolo divanetto scarlatto.
Non si erano ancora parlati. Quelle lacrime di commozione lo avevano fatto al posto loro.
Soltanto dopo molto tempo di silenzio, prima di alzarsi, George sussurrò alla moglie, al vento o alle stelle: << Il mio desiderio si è già avverato Fred. >>



Angolo Autrice:
Salve a tutti. 
Questa volta ho deciso di parlare del legame tra Fred e George, quello paterno.
Non è un caso che abbia deciso di non indicare il piccolo Fred come Fred jr perché mi dava l'idea che, così facendo, avessi deciso apposta di differenziarlo dal buon vecchio gemello. 
Inoltre, quando ho scritto " Fred si girò verso George" ho immaginato che il figlio guardasse il padre con gli occhi del gemello. Ovviamente questo non vuol dire che per George suo figlio prenderà il posto del gemello, ma, con il suo aiuto, gli sarà più semplice affrontare la perdita.
Purtroppo non so quando sia nato Fred, ma l'ho immaginato bambino e con la voglia di tirar su d morale il padre.
Ci tenevo a puntualizzare perché adoro i gemelli e non riesco a concepire la morte di Fred.
Spero che vi sia piaciuta.
Lasciate pure una recensione. 
Alla prossima!

Martina

 
   
 
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