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Autore: martycullen88    13/11/2008    1 recensioni
In questa strana storia Edward e Bella si incontreranno proprio grazie a delle lezioni di piano... nasceranno nuovi problemi e nuove insidie per i nostri amati beniamini!
Genere: Romantico, Comico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Io, Edward Anthony Masen Cullen, sono ufficialmente impazzito! Non so da dove mi sia saltata in mente un’idea così… così… pazzesca! Alice è sicura che non avrò problemi e secondo lei farò sicuramente un grande successo, ma più passano i minuti e più mi auto-convinco che la mia idea sia alquanto folle! Forse non ha capito esattamente cosa ho intenzione di fare… Si, deve essere così… “Edward, sta tranquillo! Sono sicura che andrà tutto bene!” mi disse Alice cercando di calmarmi. “E poi non capisco perché ti agiti così tanto. Puoi sempre provare, e poi tirarti indietro, no?” Si certo, più facile a dirsi che a farsi. E poi… io dovrei tirarmi indietro?? MAI!!! Non l’avevo mai fatto in cent’anni di vita e non avrei incominciato certo adesso! Sono fatto così, purtroppo. O inizio una cosa e la finisco oppure non la inizio nemmeno e continuo a vivere la mia vita normale, come ho sempre fatto… Sempre che si possa definire “normale”! E’ normale nutrirsi di sangue di animali, oppure essere talmente forti da riuscire a sradicare un albero, o ancora essere quasi più veloci della luce? No, non credo. Ok la mia vita è tutto fuorché normale… Ma ormai ci ho fatto l’abitudine. Dopo un secolo per forza ti devi abituare ad essere un vampiro! La mia esistenza da figura leggendaria… come, del resto, lo sono anche i miei genitori adottivi Carlisle ed Esme e i miei fratelli Alice, Jasper, Emmett e Rosalie. Carlisle, il medico di famiglia, Esme, la madre premurosa e comprensiva, Alice, la pazza sorella super attiva, Jasper, il fidanzato di Alice soprannominato quasi da tutti Jazz, Emmett, il vampiro-orso della casa, e Rosalie, la fidanzata di Emmett e la più egocentrica e viziata della famiglia. Io, Alice e Jasper abbiamo anche dei “poteri”, se possiamo definirli così… Io posso leggere nelle menti delle persone, Alice può prevedere il futuro, anche se le sue visioni sono molto incerte e Jasper può cambiare a proprio piacimento le emozioni altrui. Che bel gruppetto, davvero, non c’è che dire… Anche io però non miglioro molto la situazione familiare… Sono un pianista sfegatato di musica classica, adoro comporre melodie per mia madre, dato che ormai è quasi l’unica che apprezza le mie “opere”… Gli altri non ne possono più di sentirmi suonare. Come dargli torto… Ma oltre ad esercitarmi al piano faccio dell’altro, ad esempio… ad esempio… ad esempio? Ah si, me ne stavo quasi dimenticando! Leggo, ogni genere di libro! Da Shakespeare a Bram Stoker, dai polizieschi ai libri horror… insomma, di tutto! Ma che ci volete fare? Io sto bene nel mio mondo, nel mio mondo ristretto, personale, dove non ci può entrare nessuno, se non lo decido io. Ma in questo periodo è come se… se il mio piccolo universo non mi bastasse più… Mah…forse mi sto facendo solo troppe paranoie, del tutto inutili. “Ehi, si può sapere cos’è questa novità?” chiese mio fratello Jasper risvegliandomi dai miei pensieri. “Quale novità?” dissi titubante… Di che stava parlando? “Edward, sveglia! Ho parlato un minuto fa con Alice e mi ha detto cos’hai in mente di fare… Secondo me è un ottima idea… così forse riuscirai a conquistare il cuore di una bella ragazza bisognosa di tanto affetto!! Non ti pare?” “No Jazz non mi pare proprio… Emmett ti sta contagiando, più passi il tempo con lui e più diventi un pervertito!” “Scusate, chi sarebbe il pervertito?!” disse Emmett apparendo dalle scale. “Tu, chi altri se no?” sostenemmo all’unisono, ed effettivamente avevamo più che ragione... Io poi che potevo leggere i suoi pensieri a proposito di Rosalie… ok, meglio lasciar perdere… “Maledetti, questa ve la faccio pagare!!” e detto questo iniziò a tirarci dietro tutti gli oggetti possibili ed immaginabili che gli capitavano sotto tiro. Dopo una buona mezz’ora di battibecchi vari entrò nella stanza anche Rosalie. “Ragazzi, adesso basta! Mi state facendo saltare i nervi!” “Rose, che ci vuoi fare, sono peggio dei bambini dell’asilo! E’ da tre ore che gli sto dicendo di smetterla ma figurati se mi ascoltano! Stanno devastando tutta la casa! RAGAZZI FINITELA!!” disse Alice alzandosi in piedi, ormai si vedeva che era al limite della sopportazione. “Tranquilla Alice, li fermo io! Emmett, caro, se continui a fare l’idiota con quegli altri due ti puoi scordare tutti i nostri giochetti per almeno una settimana! Anzi no, PER UN MESE INTERO!!!” questa non ci voleva, Emmett avrebbe sicuramente ceduto al volere della sua fidanzata. Ormai lo conoscevamo fin troppo bene. “Noooo amore, perdonami! Non lo farò più, te lo prometto!” ecco appunto... era incorreggibile, oltre che ad essere un depravato mentale totalmente folle! Ci sedemmo stremati sul divano e iniziammo a parlare di tutto quello che ci passava per la mente, finchè… “Ragazzi, sapete cosa vuole fare Edward?” disse Alice attirando tutta l’attenzione su di me. “No, ma ormai mi hai messo la pulce nell’orecchio, quindi devi assolutamente sputare il rospo!” disse l’altra sorella pestifera, più elettrizzata che mai. “Ma niente di che, davvero! E’ una stupidaggine…” cercai di sviare l’argomento ma con loro era pressoché impossibile. “Oh Edward come sei noioso! Ok lo dico io! Il nostro fratellino ha intenzione di dare lezioni di piano!! Non è fantastico?” disse tutta esaltata. Cosa c’era di così entusiasmante lo sapeva solo ed unicamente lei! “Sul serio?!?! Ahah ti ci vedo proprio, sai? Edward che si mette ad insegnare a delle belle ragazze! E bravo il mio fratellino!!” disse Emmett sghignazzando. “E’ quello che gli ho detto io, ma non mi vuole dare ascolto!” rispose Jasper. “Ma perché date così per scontato che ci saranno solamente delle alunnE e non anche degli alunnI?!” chiese Rosalie, iniziando ad innervosirsi “Rose ha ragione! E poi non sono sicuro al 100% di voler insegnare pianoforte, quindi sono ancora in tempo per cambiare idea. State tirando delle conclusioni troppo affrettate.” dissi cercando di calmare un po’ le acque. “Si, si certo. Ma a chi vuoi darla a bere? E comunque devi decidere se far venire qui le tue nuove alunne/alunni oppure andare tu da loro.” Alice aveva ragione, non ci avevo ancora pensato… Però… dovevo far toccare il mio amato pianoforte da degli estranei??? La cosa mi terrorizzava, e non poco! Ma non ero nemmeno certo di voler fare il “professore ambulante” (scusate non ho idea da dove mi sia uscita) per le case di Forks. Ok l’unica soluzione era sacrificare il mio unico e adorato strumento, lasciandolo nelle grinfie di gente sconosciuta… Ecco, la sensazione di euforia stava man mano calando… “Edward, però, come hai intenzione di far spargere la voce sulla tua prossima carriera da insegnante?” chiese Rosalie titubante. “Semplice, cospargerò Forks di annunci con su scritto il giorno e l’ora delle varie lezioni. Dovrò mettere anche il mio numero di cellulare, per fare una tabella degli orari degli “studenti”! Ragazzi, sta diventando più complicato del previsto!” “Ma no, che dici?!?! Mi occuperò io dei volantini, tu pensa solo ad insegnare come si deve, capito? UUUUH come sono emozionata!!” disse Alice presa dall’euforia. “Ti prego, non essere esagerata come tuo solito, te lo chiedo per favore! Basta una cosa semplice, davvero!” le dissi quasi implorandola. “Sta tranquillo, lascia fare a me! Penso a tutto io!” era proprio quello che mi spaventava… Ma non potevo non accontentare quel demonio di mia sorella… Per il quieto vivere dovevo sopportare anche questo…
  
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